L'inizio (parte quattro)

di
genere
tradimenti

Le cosce nude di Francine erano bellissime, lunghe, fresche e morbide.

Lara le tastava divaricandole, facendosi strada tra di esse, baciandole e stimolando l'amica come non aveva mai fatto prima. Jide afferrò lo smartphone di Francine dal tavolo, quindi inquadrando le due ragazze sotto di lui scattò delle foto per immortalare quel momento.
“Dai!” Disse Francine. “Che scemo che sei!” Fece intimidita e per questo rimettendosi di corsa il cazzo del nigeriano in bocca.
“Tranquilla! Ce le hai nella galleria, facci quello che vuoi!” concluse lui riappoggiando lo smartphone.

Lucas dall'altra parte del tavolo iniziava quasi ad eccitarsi. Aveva davanti agli occhi il culo di Lara. La ragazza era a carponi sotto la sua compagna e la leccava affamata. Gli era capitato di vedere scene del genere solo nei porno.

Francine interrompendo il pompino guardò Lara, rivolgendo per un attimo lo sguardo verso il basso. “Oh si, cazzo Lara, oddio!” Lara sorrise alzando gli occhi, aprendo la bocca e mostrandole i denti bianchi e la lingua appuntita come una lancia mentre vibrava intorno al clitoride gonfio e arrossato. Francine in preda all'estasi, buttò indietro la testa rivolgendo gli occhi al cielo eccitata e urtando col naso il cazzo testo come la fune di un arco, di Jide. Il nigeriano iniziò a schiaffeggiarla proprio col membro sulla guancia chiedendole così, a modo suo, di aprire di nuovo la bocca. Francine lo fece e l'africano entrò ancora una volta perlustrandola e sfidandosi a raggiungerle l'ugola col glande, ad ogni affondo, in modo tale da stimolarle dei conati per aumentare il suo piacere.

Francine adorava l'egoismo di Jide quella veloce ma precisa ricerca del piacere a tutti i costi. Adorava il fatto d sentirsi usata, di sentirsi in soggezione rispetto alle sue richieste. Non si era mai sentita così con Lucas. Forse solo un'altra volta con un suo precedente fidanzato ma non era la stessa cosa. Con Jide era diverso. Sentiva che avrebbe detto di si a qualsiasi cosa gli avesse chiesto.
Sentirsi la bocca così piena la faceva bagnare. Il sapore della sua carne, la sensazione di essere al limite della sopportazione eppure così eccitata, il torpore della lingua quasi addormentata sotto la pressione ed il movimento ritmico di quel pene incontenibile. Dopo qualche minuto le scivolò tra le labbra uscendo ancora turgido. Francine tirò due o tre colpi di tosse cercando di riprendere fiato.

Lucas le chiese se andasse tutto bene mentre si tastava tra le gambe.
Francine senza neanche sentirlo guardò Jide negli occhi accennando un sorriso imbarazzato. “Tutto bene? Ho sbagliato qualcosa?” Anche Lara si era bloccata. Jide raggiunse il divano senza dire nulla. Si sedette. Il suo membro puntava orgoglioso verso di lei. Lara alzandosi prese l'amica per mano accompagnandola dall'africano.
“Che succede? Che avete in mente?”
“Secondo te?”
“Oddio, no ragazzi, qui non me la sento!” Fece Francine toccandosi la fica calda.
Jide sorrise “Dai, non puoi lasciarmi così!”
Lara si sedette accanto al ragazzo afferrandogli il cazzo. La cappella era di un marrone chiaro lucido e grande come una grossa albicocca. Francine si morse le labbra.

La prima cosa che il glande di Jide toccò non appena Francine si sistemò sopra di lui fu il cespuglio di peli ispidi e neri proprio sopra la vagina della ragazza. Francine era stata dalla sua estetista pochi giorni prima, quindi era molto orgogliosa di presentarla piuttosto curata agli occhi dell'amico. Giusto un piccolo ciuffo sul monte di venere. Jide divertito ci passò il pollice sopra.

Sfregare la micetta sulla cappella del fortunato tombeur de femme che le capitava tra le cosce era una piacevole tradizione per Francine. “Mi serve per rompere il ghiaccio!” disse Francine a Jide mentre si strofinava. “Oh, per me puoi farlo tutto il tempo che vuoi!” Fece Jide.
“Solo un altro pochino!” Mentre la ragazza continuava, l'africano iniziò a toccarle il culo ora completamente nudo. Jide pensava a tutte le volte che avrebbe voluto fotterlo e ora era li sopra di lui così morbido e invitante. Con un dito le sfiorò l'ano. Francine ebbe un tonfo al cuore quando sentì la lingua di Lara proprio sul suo buchino. “Tesoro che fai?”
“Oddio, dimmi tu, se ti da fastidio smetto! Però è così carino!” fece Lara strofinandocisi contro come avrebbe fatto con un cucciolo.
“No, è per te! A me piacerebbe pure!”
“E allora non rompere...” fece Lara riprendendo a leccarla tra le natiche.

CONTINUA

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scritto il
2024-05-24
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