Quel giorno la feci grossa!
di
Sancicciotto.
genere
etero
Dopo un mese di lavori ad una scuola dove fu realizzato un nuovo impianto elettrico, seppi da un mio dipendente che tutto era stato completato ed allora volli andare personalmente sul luogo per verificare se i lavori erano stati svolti correttamente. Quel giorno alla scuola c'era tanto movimento di genitori ed insegnanti per il colloquio informale sull'andamento degli studenti ma io potei verificare che tutto era stato eseguito alla perfezione. Stavo quindi non indossando la solita tuta ma un completo grigio scuro ed incravattato e, mentre stavo entrando nello studio del Preside a controllare anche lì, fui fermato da una signora veramente bella di viso e tutta curve...insomma...una gran figa che mi chiese se ero il Preside e, senza esitare le risposi con un sì ed allora la feci poi accomodare nel "mio" studio. Si sedette su una poltrona che alla prima sua mossa le fece scoprire le gambe assai ben fatte: cosce da infarto che mandarono la gonna fino a scoprire la calza col reggicalze e...quell'incontro m'intrigava sempre di più. La bella signora era mamma di una delle studentesse ed era appunto veuta da me per perorare la causa della figlia che non studiava affatto. Allora mi feci vedere interessatissimo ad aiutarla a fare andare avanti la figlia. Ad un certo punto del colloquio la interrompei per assentarmi un attimo a prendere notizie sulla figlia alle insegnanti, Quando tornai la trovai a cosce scoperte interamente e la camicietta sbottonbata in parte! Mi sedetti appositamente accanto a lei e le dissi che poteva venire a casa mia per sua figlia ed avremmo preso provvedimenti in merito e lì lei chiarì profondamente, nei minimi particolari, che era disposta a tutto per fare promuovere la figlia, infatti si slacciò ancora di più la camicia e poi s'inchinò a testa bassa fino ad avvicinarsi alla patta dei miei calzoni che slacciò subito si mise ad abbassarmi gli slip tirandone fuori il cazzo ormai ben duro e gonfio e lo fece sparire nella sua carnosissima bocca, sensualissima poi. Eseguì un bocchino da artista ed io le potei poi scaricare in bocca la mia sborra tantissima, caldissima, insomma, per lei una prelibatezza!Dopo ci ricomponemmo e lei mi chiese quando sarebbe potuta venire a casa mia per il responso in merito. Le diedi appuntamento al giorno dopo in mattinata. Quando uscì dal "mio" studio già stavo pensando che la avrei ricevuta ben acchittato in vestaglia che poi in un attimo avrei potuto togliermi di dosso e mostarle subito il batacchione pronto a possederla. Ora avevo solo da fare passare la notte per rivedere ancora quell'opera della natura che era quella gran figona di mammina!
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
I vicini di casa 5.racconto sucessivo
Quel giorno la feci grossa 3.
Commenti dei lettori al racconto erotico