Un giorno di maggio

di
genere
feticismo

Valentina è la ragazza che tutti gli uomini potrebbero desiderare, visto molto bello con capelli neri e occhi grandi e intensi, voce dolce e sensuale, atteggiamento provocante, curatissima, fisico longilineo, alta un seno a coppa di champagne, pelle vellutata di carnagione olivastra, un culo leggendario tondo e sodo, un piccolo piercing sull, ombelico che fa capolino sotto le magliette corte che spesso indossa, mani stupende e ovviamente.. piedi letteralmente da impazzire affusolati e sensuali di una eleganza unica. Valentina è sempre stata una mia amica, ognuno aveva la sua vita le sue storie, ma ci vedevamo e scopavamo ogni volta che ne avevamo voglia. Un giorno mi chiama, ed in effetti mi ricordo che era da tanto che non ci vedevamo, solite risate al telefono e si prende appuntamento, passo a prenderla e andiamo in un negozio di intimo, le prendo un completino nero con calze a rete autoreggenti, la guardo con desiderio mentre parla con la commessa del negozio, la mia eccitazione è nell'aria e se ne accorge all'istante anche la commessa del negozio, usciamo di lì e dritti a casa, va in camera a "vestirsi" per me.entra in soggiorno è una dea con quel completino indosso toglie il fiato e decido che voglio farle veramente male.. tanta sfrontata bellezza deve essere punita a dovere.. si sdraia sul divano, mi slacciò il jeans, il cazzo è a ferro che quasi mi fa male, mi avvicino al suo viso e glielo infilo in bocca trattenendonola per i capelli, è grosso e voglio farglielo arrivare in gola, inizio a scoparla in bocca e mi guarda negli occhi con la sua solita aria di sfida.. le sfilo le scarpe il cuore batte a mille.. quei piedini meravigliosi con smalto rosso inguainati in quelle calze a rete sono uno spettacolo indescrivibile, me li poggiò sul petto, inizia ad accarezzarmi il corpo con i piedi in modo sensuale, li bloccò dalle caviglie e iniziò a leccarli e baciarli, le sfilò lentamente le calze.. un brivido le corre lungo la schiena che si inarca, rendendola ancora più bella, finalmente nudi al mio cospetto, posso farne quello che voglio, inizio a leccarli lentamente partendo dal tallone, la pianta morbidissima e liscia fino alle dita, Valentina è una gran porca e le piace farmi impazzire.. sta al gioco, inizia a passarmeli davanti al viso strofinandoli lentamente sulla mia lingua, mi guarda con un mezzo sorriso eccitato, poi subito le dita sul cazzo che è ancora inondato della sua saliva, lentamente.. quelle dita meravigliose.. morbide.. bagnate della mia saliva iniziano a massaggiarmi il cazzzo facendomi godere come un maiale.. le strappo il perizoma e sento il suo corpo sussultare, le prendo la fica in bocca succhiando e leccando con avidità.. la voglio mangiare.. La alzo dai fianchi e inizio a leccarle il culo.. la lingua entra e esce e lei mi guarda ansimando, il cazzo a ferro al massimo dell'erezione e sento le vene gonfie che pulsano, glielo infilo nel culo, lentamente ma spingendo fino in fondo, sento il suo dolore, si contorce e cerca di rallentarne poggiandimi una mano sul fianco.. non può nulla è mia e deve soffrire adesso.. inizio a incularla su e giù con forza, incurante delle sue smorfie di dolore che anzi mi eccitano selvaggiamente.. "sei un porco.." mi dice "vieni porco.." ma non ho ancora finito.. e' troppo bello.. troppo eccitante voglio godere ancora un po.. le prendo i piedi e inizio a leccarli a succhiare le dita mentre la inculo selvaggiamente.. l'eccitazione e troppa, le sfilo il cazzo dal culo e metto velocemente i piedini in posizione adatta.. quattro o cinque fiotti di sborra calda le inondano i piedi le cosce arrivando fino a seno.. una sborrata incredibile.. "sei un grandissimo porco mon amour"
scritto il
2024-05-27
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