Come tutto ebbe inizio 3

Tornai a Pescara con Massimo, prima di lasciarmi mi baciò in bocca e mi diede appuntamento all'indomani, il culo mi faceva male, chiamai Walter per parlargli dell'accaduto, nonostante fosse tardi era ancora a caccia di qualche bel maschione, "allora Tony è andata bene?", "si avevi ragione, mi ha scopato per
bene, gli sono piaciuto, vuole che diventi il suo ragazzo..", "Tony ma che cazzo dici quello è solo un represso, è sposato con figli, lascialo perdere, gli piace scoparsi i giovani sculetti, ti avevo detto che era quello giusto per sverginarti non ti metterci!", "sarà anche sposato ma non me ne frega niente, lo voglio, voglio che mi scopi tutte le sere", "tu sei impazzito Tony, per lui sei solo un buco e nulla di più", rinchiusi il telefono e iniziai a piangere, possibile che ero stato così ingenuo, tornando nell'appartamento dove abitavo mi richiamo Massimo, "ciao amore ti volevo dire che sono stato benissimo, senti domani sera fallo riposare il tuo culetto ho un impegno imprevisto", "dai Massimo ti voglio rivedere anche solo per 5 minuti", "va bene piccolo domani notte aspettami, verso le 2 faccio una scappata..", io in cuor mio sapevo che aveva ragione Walter, ma volevo essere ancora suo anche solo per una notte.
Il giorno dopo finii di lavorare a mezzanotte, salutai i ragazzi magrebini e le altre signore ed andai a fare 2 passi sul lungomare, verso le 2 arrivò la sua chiamata, mi passo a prendere ma questa volta mi porto a Silvia, lì parcheggio e andammo in uno stabilimento, aveva le chiavi di una cabina io avevo paura che ci vedessero, ma lui disse "tranquillo conosco il proprietario, forse poi ci viene a fare un saluto" non capivo cosa volesse dire, entrammo e cominciammo a baciarci, avvertivo su di lui un profumo femminile, pensai dentro di me che avesse già scopato, così mi inginocchiai e gli tirai fuori l'uccello, "bravo vedo che hai ancora voglia", iniziai a succhiarlo con passione,sentivo che gradiva gli divenne subito duro"sei già diventato così bravo, dai ciucciami pure l'anima", io continuavo imperterrito volevo farlo sborrare così non mi avrebbe chiesto di nuovo il culo, che era ancora indolenzito. Lo pompai per un tempo indefinito, sembrava non venire mai, alla fine riuscii a farlo venire, questa volta sputami la sborra, pensando a chissà se era stata la moglie o qualche altra mignotta a prendersi la sua prima sborrata, appena finito mi stavo sistemando, ma lui mi fermo "aspetta chiamo il mio amico", compose un numero e disse "vieni che ho finito", dopo qualche minuto entro il proprietario, Massimo fece le presentazioni, si chiamava Mario, era grosso pelato e bruttino, ma aveva un bel sorriso. Massimo mi disse "adesso devi far felice anche lui", mi si gelo il sangue, lui se ne uscì lasciandomi con Mario, per fortuna quest'ultimo capii la situazione e mi disse, "senti quello è uno stronzo, se vuoi fare qualcosa, la facciamo, altrimenti non ti preoccupare", iniziai a piangere, lui mi abbracciò, lo guardai e ci baciammo, non fu un bacio appassionato, restammo in cabina a baciarci avvertivo la sua e citazione, i pantaloncini gli esplodevano, lo guardai negli occhi e senza dire nulla, gli tirai giù i pantaloncini e tirai fuori il suo uccello , non era grosso come quello di Massimo ma era anche questo un bel esemplare di cazzo, gli feci una bella sega nel mentre che ci baciavamo, venne dopo 5 minuti "scusa non scopo da un bel po'", "tranquillo, adesso però mi devi riportare a Pescara, con quello stronzo non ci torno", "ok tranquillo, ti ci riporto io", andò fuori a parlare con Massimo, li sentii discutere, quello stronzo di Massimo voleva dei soldi per avermi portato lì, si credeva il mio pappone, Mario gli allungo qualcosa e lo cacciò ". Avevo trovato finalmente il mio uomo?