Monica è una vacca ( sapevo già chi avevo sposato)

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genere
corna

Monica è una vacca
Sapevo già chi avevo sposato
Avevo conosciuto Monica ad una festa. un mio amico mi aveva detto che era una gran vacca. Aveva aggiunto che dopo la festa sarebbero andati a casa sua con un paio di amici e mi disse che se volevo potevo aggregarmi. Notai che sue nostri amici la facevano bere riempiendole continuamente il bicchiere. Verso la dine della festa lui mi fece segno di seguirlo. Uscimmo e ci sedemmo in auto. Lei uscì con i due amici. Si capiva che era allegra. Arrivammo a casa sua in dieci minuti. Dietro i due la palpavano allegramente.
Lei sembrava nemmeno essersi accorta di me.
Entrati nessuno accese la luce.
Un minuto dopo lei era in finocchio a succhiarci il cazzo. Capii che le strappavano il vestitino. Capii che le piaceva essere trattata da vacca!
Al buio le facemmo di tutto, in silenzio. Lei ci incitava a scoparla. La accontentammo scopandola ovunque. Lei ci incitava a riempirla di sborra. L’accontentammo sborrandole ovunque. Dopo un’oretta, esausti, ce ne andammo.
Alcuni giorni dopo la incontrai in un bar in città. Non sapevo cosa fare e fu lei ad avvicinarsi.
Mi offrì un caffè e cominciammo a chiacchierare. Mi disse che quella sera aveva bevuto e che non di rendeva ben conto di ciò che faceva e diceva. Che lei solitamente non si comportava così. Che non dovevo farmi un’idea sbagliata di lei. Io la lascia parlare poi , quasi senza nemmeno rendermene conto, le dissi che io una donna come lei l’avrei sposata. Lei si mise a ridere poi seria mi disse che se volevo scoparla non avevo bisogno di prometterle nulla. Poi prese dalla borsetta un foglietto e una biro e si mise a scrivere. Poi mi diede il foglietto e uscì. Ecco cosa vi era scritto:
io sono una vacca. Un uomo non mi basta. Mi piace essere scopata e usata come una troia. Nessun marito potrebbe accettarlo.
Tornai in quel bar il giorno dopo alla stessa ora. Lei era la che beveva un caffè. Le diedi un bigliettino che avevo scritto la notte prima e me ne andai.
ho sempre cercato una donna come te. Una vacca vera. Mettimi alla prova.
Il giorno successivo lei non c’era il barista mi diede una busta. Dentro alcune fotografie e uno scritto.
Nelle foto, una decina, si vedeva lei con cinque sei uomini molto più grandi di lei . Monica aveva 25 anni e io 30 .
Nel biglietto era scritto:
se cuoi vedermi all’opera stasera incontrerò tre uomini dietro al…( scrisse il nome di un locale che era sul fiume) alle 22. Vedrai un’auto ferma, avvicinati senza farti vedere) se poi credi ancora che io sia la donna per te domani vieni al bar altrimenti non farti più vedere. La sera andai. Vidi l’auto con tre uomini e lei. Mi avvicinai nel buio fino ad arrivare dietro alcuni cespugli a cinque sei metri. Mi godetti lo spettacolo dei tre uomini sulla cinquantina che se la scopavano senza nessun riguardo insultandola e trattandola coma una puttana. Ero eccitatissimo. Monica è alta un metro e sessanta, magra con un culo grande e due tette da quarta e vederla sbattere così mi fece impazzire. Finito se ne andarono e io rimasi nascosto a masturbarmi.
Il giorno dopo ero al bar con tre rose rosse e un biglietto: sei solo fantastica…sei solo una vacca….
Cominciammo ad uscire. Andavamo nei bar delle città vicine in cerca di cazzi per lei. Lei mi presentava come il fidanzato cornuto. Ogni tanto uscivamo con alcuni suoi amici over 50enni. Due anni dopo ci siamo sposati. Al matrimonio invitò alcuni uomini suoi amici e a metà dei festeggiamenti lei con la scusa di andare a casa a cambiarsi se li portò a casa e si fece montare. Tornata mi disse sottovoce che aveva il culo pieno di sborra e mi chiese di accompagnarla al bagno dove se ne liberò davanti a me…. Il resto nei prossimi racconti
scritto il
2024-06-11
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