Un Giorno nel Buio: Le Confessioni di uno Schiavo Sadomaso

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genere
sadomaso

Un giorno, mentre navigavo tra le pagine di annunci insoliti, ne trovai uno che catturò immediatamente la mia attenzione. Cercavano un vero schiavo sadomaso disposto a sottoporsi a dure sevizie e torture per tre settimane. La promessa di una totale sottomissione mi attrasse come una falena alla fiamma. Senza esitazione, risposi all'annuncio.

Fui condotto in una vecchia dimora, isolata e decadente. Una figura misteriosa mi accolse e mi spiegò le regole: sarei stato segregato in una cella sotterranea, buia e fredda, completamente nudo e incatenato. Ogni giorno, sarei stato sottoposto a diverse torture. Firmata la liberatoria, la mia nuova vita da schiavo ebbe inizio.

Giorno 1: L'Inizio della Fine
La mia cella era gelida, le pareti di pietra umide e il pavimento sporco. Il primo giorno, venni bendato e incatenato al soffitto. Mi colpirono con fruste di varie dimensioni e materiali, lasciandomi segni rossi e dolorosi su tutto il corpo. La notte, tremando dal freddo, riflettei sulla mia scelta.

Giorno 2: La Privazione Sensoriale
Il secondo giorno, venni sottoposto a un'ora di privazione sensoriale. Mi coprirono occhi, orecchie e naso, lasciandomi nel buio più totale e in un silenzio angosciante. La mancanza di stimoli mi fece perdere la percezione del tempo, creando un senso di panico crescente.

Giorno 3: L'Aggressione Termica
Venne il turno della tortura termica. Alternavano l'applicazione di cubetti di ghiaccio e candele roventi sul mio corpo, provocandomi scosse di dolore acuto. Le ustioni e le gelate mi lasciarono cicatrici profonde.

Giorno 4: Il Silenzio
Il quarto giorno, mi lasciarono senza cibo né acqua. Sentii la debolezza impossessarsi del mio corpo, la mente cominciava a vacillare. La fame e la sete erano insopportabili, ma la loro intenzione era chiara: spezzare la mia volontà.

Giorno 5: Il Dolore di Spine
Mi infilzarono il corpo con aghi e spine, creando una mappa di punti di dolore inimmaginabile. Ogni movimento causava una fitta, ogni respiro era una tortura. La notte, piansi in silenzio, sperando che il giorno successivo fosse meno brutale.

Giorno 6: La Tortura Psichica
Fui sottoposto a un gioco mentale crudele: mi fecero credere che avrei potuto guadagnare la libertà, solo per infrangere le mie speranze all'ultimo momento. La delusione e la disperazione si insinuarono profondamente nella mia anima.

Giorno 7: La Privazione del Sonno
Non mi permisero di dormire per l'intera giornata e notte. Luci accecanti e rumori assordanti mi tennero sveglio, rendendomi un'ombra di me stesso, esausto e disorientato.

Giorno 8: La Stretta dei Lacci
Venni legato con corde strette che tagliavano la circolazione del sangue. Ogni nodo era studiato per infliggere il massimo dolore senza causare danni permanenti. La pelle arrossata e gonfia pulsava, ogni movimento era una sofferenza.

Giorno 9: L'Esposizione
Mi esposero nudo davanti a estranei, che mi deridevano e umiliavano. La vergogna era un'altra forma di tortura, una ferita invisibile ma profonda.

Giorno 10: L'Elettroshock
Attaccarono elettrodi al mio corpo, somministrandomi scosse elettriche intermittenti. Ogni scarica faceva contrarre i muscoli in modo doloroso, lasciandomi senza fiato.

Giorno 11: La Gabbia del Dolore
Mi rinchiusero in una piccola gabbia che impediva qualsiasi movimento. Ogni tentativo di muovermi causava dolore, lasciandomi immobilizzato in una posizione scomoda e angosciante.

Giorno 12: La Solitudine Assordante
Venni lasciato solo, senza alcun contatto umano per l'intera giornata. L'isolamento completo mi fece sentire abbandonato, il silenzio era pesante come il piombo.

Giorno 13: La Sottomissione Totale
Mi obbligarono a svolgere compiti degradanti, costringendomi a rinunciare a ogni briciolo di dignità. Ogni ordine doveva essere eseguito immediatamente, sotto la minaccia di punizioni ancora più severe.

Giorno 14: Il Fuoco
Giocarono con il fuoco, usando piccole torce per bruciacchiare la mia pelle. Le fiamme lambivano il mio corpo, provocandomi un dolore insopportabile e un'angoscia crescente.

Giorno 15: La Punizione dell'Acqua
Mi immersero ripetutamente in una vasca d'acqua gelida, alternando momenti di apnea a respiri affannosi. Il freddo intenso mi penetrava nelle ossa, la sensazione di soffocamento mi terrorizzava.

Giorno 16: L'Annientamento della Volontà
Mi costrinsero a ripetere frasi di sottomissione e auto-disprezzo, cercando di annientare ogni resistenza mentale. La mia identità si sgretolava lentamente, sostituita dall'obbedienza cieca.

Giorno 17: La Fame del Corpo
Mi negarono il cibo per l'intera giornata, lasciandomi a digiuno completo. La fame feroce mi attanagliava, trasformando ogni pensiero in un'ossessione per il cibo.

Giorno 18: Il Dolore del Cuoio
Usarono fruste di cuoio per colpirmi ripetutamente, creando un ritmo doloroso che risuonava nel mio corpo. Ogni colpo era una dichiarazione di potere e controllo.

Giorno 19: La Morsa del Metallo
Applicarono morsetti metallici alle parti più sensibili del mio corpo, strappando urla di dolore dalle mie labbra. Ogni stretta era una tortura raffinata, un'agonia prolungata.

Giorno 20: La Giostra delle Perle
Mi fecero camminare su un tappeto di oggetti appuntiti, come perle di vetro e chiodi. Ogni passo era una pugnalata, ogni movimento una sofferenza.

Giorno 21: La Liberazione
L'ultimo giorno, venni liberato dalle catene. Il mio corpo era segnato, la mia mente devastata, ma ero ancora vivo. Le tre settimane di torture erano finite, e con esse il mio viaggio nell'abisso della sottomissione.

Uscendo dalla cella, la luce del sole mi accecò. Ogni passo verso la libertà era una conquista, ogni respiro una rinascita. Eppure, sapevo che non sarei mai stato più lo stesso. Le cicatrici che portavo non erano solo fisiche, ma anche profonde ferite nell'anima di uno schiavo sadomaso.
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2024-07-03
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