Un fratello maggiore sa come fare 2

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genere
incesti

UN FRATELLO MAGGIORE SA COME FARE 2

Con la perdita della verginità di mia sorella Angela in casa regnava un ò di serenità in più, la stessa Angela cominciava ad ostentare una certa sicurezza soprattutto nelle relazioni con gli amici e probabili spasimanti che di tanto in tanto si facevano avanti, la nostra storia sessuale procedeva non benissimo ma era abbastanza soddisfacente, si approfittava quando rimanevamo soli a casa, a volte ci scappava un pompino, altre volte una sveltina, che per la situazione che avevamo era già una gran cosa, era giusto uno scaricare, infatti per poterci godere appieno l’un l’altra la soluzione migliore era organizzarci e fare una puntatina alla casetta al mare, lontani da occhi indiscreti e sicuri di non essere scoperti ci concedevamo a pieno, appena chiusa la porta alle spalle scaricavamo la foga e le tensioni accumulate, ci denudavamo e iniziava un turbinio di emozioni, lei gradiva essere coccolata fino a quando non cedeva alla lussuria, quindi lasciava che disponessi di lei nella completa totalità, iniziavo così a torturargli i capezzoli, glieli succhiavo voracemente per poi morderli quasi a sangue, lei gridava come un’ossessa, la casa era isolata quindi nessuno poteva sentire, poi l’accarezzavo tra le gambe e lei si apriva al massimo per darmi modo di poterla stuzzicare con le dita, infine scendevo con la testa e mi perdevo a sfinirla con la lingua, Angela del resto apprezzava sempre di più questa situazione, superati gli inizi gestiva sempre i momenti di goduria e quando raggiungeva l’orgasmo era incontenibile, dopo averla lavorata con la lingua ci esibivamo in dei fantastici 69 dove lei era diventata ormai padrona della situazione, riusciva a farmi godere con la verga che gli arrivava quasi in gola e aveva l’abilità di fermarsi al momento giusto, dopo di che scopavamo, anche se io gradivo prenderla alla pecorina quasi sempre era lei a decidere la posizione, erano comunque cavalcate memorabili, la posizione con la quale riusciva a dare il meglio di se era con lei messa a cavalcioni, spingeva e dirigeva il gioco fino a prenderlo interamente fino a sembrare che nemmeno gli bastasse, l’unica nota stonata era che a metà rapporto dovevamo fermarci affinché io indossassi il preservativo, che, non era il massimo ma consentiva di affrontare la parte finale con tranquillità e più trasporto, arrivati al culmine lei esplodeva con un urlo bestiale, e io non da meno urlavo con lei, a volte non si controllava e mi piantava le unghie nella pelle, qualche volta che il tempo a disposizione era di più riuscivamo a consumare anche una seconda scopata.
In questa situazione io ed Angela stavamo proprio bene, ma, non avevamo fatto i conti con la “piccola” Katia, la quale si sentiva esclusa dai giochi, del resto era stato grazie alla sua intermediazione se eravamo riusciti ad organizzare la serata del “sacrifico” di Angela, però per come la intendevo io Katia era ancora piccola anche se con lei era da tempo che ci eravamo spinti fino dove si poteva, oltre alle carezze e ai baci lo aveva già preso in bocca compresa la sera del sacrificio, poi forse per egoismo o perché con Angela eravamo soddisfatti nelle nostre esigenze Katia era stata un po' trascurata, al punto che un giorno che siamo rimasti soli io e lei ha preteso di affrontare la situazione.
Per prima cosa si è lamentata per la poca considerazione che da un po' avevamo di lei, poi per la ingratitudine che gli riservavo io, rinfacciandomi che se non preparava il campo lei non sarei mai stato capace di scoparmi Angela, e, come dargli torto, era stata abilissima nel lavorare su Angela e convincerla a concedersi, quindi ha cominciato a pretendere qualche attenzione pure per lei, del resto era stata presente e anche parte attiva la sera fatale, e poi, anche se più piccola di 2 anni di Angela è sempre stata più maliziosa e intrigante, diciamo senza possibilità di smentita un po' più troietta, mi ha estorto quindi la promessa che avrei fatto di tutto per rendere anche lei donna compiuta, dettando anche i tempi, la furbetta aveva programmato tutto, infatti aveva già stabilito data e luogo dove sarebbe stato consumato il suo “sacrificio”, sarebbe avvenuto nella prima decade di maggio, quando Angela partiva per una gita scolastica di fine anno e il luogo la casa al mare.
Detto, fatto, Angela dopo il Primo Maggio parte per la gita, Katia comincia ad essere mielosa e disponibile, non c’è momento in cui non si struscia su di me, ogni momento che siamo soli a casa approfitta per farmi eccitare, in un frangente favorevole dal fatto che rimaniamo in casa per un tempo più lungo si fionda su di me e mettendomi a nudo mi spara un pompino da brivido che mi tira fuori anche il midollo, promettendomi di strabiliarmi il giorno che saremmo andati a casa al mare, giorno che non tarda a venire, sceglie una mattina che a scuola non ha impegni e decide di marinare, ci accordiamo e poco dopo l’orario di ingresso ci incontriamo nel posto convenuto, la carico in macchina e partiamo per la nostra destinazione, il tempo è bello , fa anche un po' caldo, io ho indossato una tuta di ginnastica leggera, lei una minigonna che lascia tutte le gambe scoperte, una camicetta leggera con un maglioncino senza maniche di sopra, non indossa il reggiseno, già in macchina mi fa perdere la testa, si gira verso di me in modo che alla mia vista si presenta in mezzo alle gambe un filo interdentale che serve giusto a dividere le due grandi labbra, toglie il maglioncino e in trasparenza si vedono le sue belle tette con i capezzoli già inturgiditi che sembra buchino il tessuto, si allunga verso di me e mi accarezza la patta dove trova il mio uccello già in tiro, io allungo una mano tra le sue cosce e posso notare che è già fradicia di umori, si presenta una mattinata da sballo. Mi fermo davanti ad un bar, scendiamo per fare colazione, lei attira l’attenzione dei presenti, son tutti lì che sbavano, del resto la troietta fa la sua porca figura, e sprezzante si mostra facendoli crepare di invidia, allo stesso tempo la situazione da a lei una carica erotica possente.
Risaliti in macchina mi dice “visto come sbavavamo quei tipi al bar? Immagina quanti vorrebbero trovarsi al tuo posto, pensa che se non c’eri tu sarei stata capace di farmi rimorchiare anche da due di loro, pensa un po' cosa avrebbero potuto farmi”, la zoccola sapeva che tasti toccare, sapeva della gelosia che nutrivo per lei e per la sorella, e la cosa mi ha fatto ancora di più fatto perdere la testa, ho accelerato, non vedevo l’ora di arrivare a casa.
Entrati l’ho presa e sbattuta sul divano del soggiorno, gli ho strappato il tanga che indossava e gli ho ficcato due dita nella passera dicendogli “adesso ti faccio passare la voglia di stuzzicarmi”, quindi gli ho tolto la camicetta e ho cominciato ad azzannargli i capezzoli provocandogli dolore, ero preso da una voglia di scoparla ma di fargli anche male, volevo castigarla, ho sfoderato la nerchia e gliel’ho piazzata in bocca, non volevo che conducesse lei il gioco, volevo scoparla iniziando dalla bocca dando dei colpi e affondandogliela fino all’ugola, dopo un po' l’ho tirata per la coda e trascinata al piano superiore, quindi ci siamo spogliati e buttati sul letto dove l’ho abbracciata e baciata, lei non vedeva l’ora di essere posseduta, ma ho pensato di sfiancarla per un po', quindi ho cominciato a leccarla in mezzo alle gambe infilando dentro due dita e a cavargli fuori tutto il nettare che produceva, non avevo intenzione di fermarmi fino a quando non me lo avesse chiesto lei, il momento alla fine è giunto, mi ha implorato di procedere, l’ho fatta inginocchiare su bordo letto, gli ho dato un’ultima leccata partendo dal buchino fino alle grandi labbra, ho versato nello spacco abbondanti gocce di lubrificante che avevo preso al distributore della farmacia e ho iniziato a strusciargli il membro tra le chiappe, eli attendeva trepidante il momento, ma, a sorpresa mi sono fermato sullo sfintere e ho spinto un po’ dentro, lei ha reagito bruscamente gridando “non voglio questo”, io l’ho tenuta stretta e sono riuscito a non farla staccare, quindi ho spinto ancora di più, lei continuava a gridare ma non ho avuto pietà, insistendo e aiutato dalla lubrificazione sono riuscito a scendergli nelle viscere rimanendo incollato fino a quando Katia finalmente si è sciolta e ha cominciato ad assecondare i miei movimenti, era la prima volta per entrambi, quindi abbiamo dato fondo a tutto ciò che potevamo cogliere da quella novità riuscendo a tirarne fuori attimi di godimento massimo, alla fine gli ho svuotato dentro tutto il seme che avevo in corpo e mi sono abbandonato sulla sua schiena sfinito.
Katia anche se ha provato brividi intensi è rimasta un po’ contrariata dalla sorpresa che gli ho riservato, sostenendo che lei avrebbe voluto coronare il suo desiderio che era un altro, ho cercato di spiegargli che era forse un po’ prematuro fare un passo così impegnativo, ma lei è stata irremovibile, insistendo sul fatto che era ingratitudine bella e buona la mia, in quanto se avesse voluto farsi fare la festa tra i suoi amici c’era la fila dei disponibili a cogliere il frutto, e non negando di avere fatto già qualche pensierino su chi sarebbe stato il prescelto, quindi l’ultimatum, o lo fai tu o lo farà qualcun altro.
Facendomi queste confessione sdraiata su letto si dava da fare sgrillettandosi e son tornato ad eccitarmi, l’ho quindi invitata ad andare in bagno a darci una ripulita, siamo così ritornati sul letto dove abbiamo iniziato a baciarci ardentemente, lo ha preso in bocca dando così l’ultimo ritocco alla mia erezione, ho ricambiato leccandola in profondità, lei sgorgava umori in quantità, quindi ho voluto farlo con profondo amore, son risalito su di lei, glielo puntato sulla fessurina e ho spinto dentro, lei si è aperta come un’albicocca, non ha opposto nessuna resistenza, e in men che non si dica l’avevo già deflorata, a differenza di Angela ho trovato meno resistenza e la membrana ha ceduto con facilità provocandogli solo un leggero fastidio, senza quasi dolore al punto che ho dubitato pure che fosse vergine, lei ha raggiunto il suo primo vero orgasmo da rapporto mugolando e tremando, ma dopo averci dato dentro un po’ prima di esplodere nel mio godimento mi sono sfilato ritrovandomi il membro pieno di sangue, quindi di corsa in bagno a svuotare tutto a pulirmi, Katia mi ha seguito si è appoggiata sulla mia schiena e mi ha ricoperto di baci ringraziandomi della fantastica esperienza, abbiamo quindi ripreso la via di casa e durante il tragitto non ha fatto altro che ringraziarmi del bellissimo regalo che ci eravamo concessi entrambi, adesso ero messo tra due fuochi, avrebbe Angela accettato questa nuova situazione?
Si saprà nel seguito.

scritto il
2024-07-10
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