Voglie inconfessabili

di
genere
trio

Mi guardavo allo specchio, un sorriso deciso e malizioso riflesso nei miei occhi verdi scintillanti. Indossavo un abito leggero di seta nera che accarezzava il mio corpo, esaltandone le curve. I miei lunghi capelli biondi cadevano liberi sulle spalle, e un trucco sofisticato accentuava la mia bellezza naturale. Sentivo un’elettrizzante eccitazione percorrermi il corpo.
Quella sera rappresentava un passo decisivo verso la realizzazione di un desiderio nascosto, un sogno che avevo alimentato per lungo tempo. La proposta di Marco, il mio amico di letto, era stata accolta con entusiasmo: una serata a tre con Clara, un’amica affascinante e misteriosa. Il pensiero di esplorare nuove dimensioni della mia sessualità mi riempiva di una sensazione di potere e libertà.
Afferrando la borsa con un gesto sicuro, ero pronta a immergermi in quella nuova esperienza. Le strade della città erano tranquille, illuminate dai lampioni che gettavano una luce calda sui marciapiedi. Camminavo a passo deciso, con ogni passo che mi avvicinava all’appartamento di Marco, sentivo l’eccitazione crescere dentro di me. Questa era la mia serata, la mia occasione di vivere qualcosa di unico e travolgente.
Arrivata all’ingresso dell’appartamento, bussai con sicurezza. La porta si aprì quasi immediatamente, rivelando Marco con un sorriso accogliente.
«Ciao, Giulia» disse, i suoi occhi pieni di ammirazione. «Sei incantevole.»
«Grazie», risposi, la voce carica di desiderio. Entrai nell’appartamento, sentendo l’aroma delle candele profumate che riempiva l’aria. La luce soffusa creava un’atmosfera intima, pronta ad accogliere ogni fantasia.
Marco mi prese per mano, conducendomi nel soggiorno. Lì, seduta su una poltrona, c’era Clara. Indossava un abito rosso che metteva in risalto la sua figura snella, i capelli neri che le cadevano morbidamente sulle spalle. Quando mi vide, Clara mi sorrise, alzandosi per salutarmi.
«Ciao, Giulia», disse con voce calda e sensuale. «Sono felice che tu sia qui.»
«Ciao, Clara», risposi, con un sorriso sicuro. «Non vedevo l’ora di questa serata.»
Clara si avvicinò, prendendomi delicatamente la mano. «Siamo qui per farti vivere qualcosa di speciale» disse, con uno sguardo che prometteva piacere e scoperte. «Sei pronta?»
«Assolutamente sì» risposi, il mio corpo già pulsante di desiderio. «Sono pronta a tutto.»
Con quelle parole, mi sentii avvolta in un’atmosfera carica di eccitazione. Lasciai che Marco e Clara mi guidassero verso la stanza, il cuore che batteva forte per l’anticipazione. La porta si chiuse dietro di noi, isolandoci dal resto del mondo, e l’aria si riempì di un’energia palpabile, pronta a esplodere in un vortice di passione e piacere.
Clara si avvicinò a me, le dita che sfioravano il mio viso con una carezza delicata. «Siamo qui per te,» disse, le labbra che si avvicinavano per un bacio leggero ma carico di promesse. «Vogliamo che tu ti senta desiderata.»
Ricambiai il bacio, sentendo il calore delle labbra di Clara fondersi con le mie. Marco si avvicinò da dietro, le mani che mi accarezzavano i fianchi, creando un’intima connessione tra noi. L’atmosfera era carica di desiderio, ogni movimento, ogni tocco, era studiato per alimentare il piacere.
Le mani di Clara si mossero lungo il mio corpo, sciogliendo lentamente i bottoni della mia camicia. Marco seguiva ogni movimento, baciandomi il collo, sussurrando parole dolci all’orecchio. Mi sentivo al centro di un vortice di piacere, ogni senso amplificato dall’intensità del momento.
Quando la camicia scivolò via, Clara mi guardò con occhi pieni di ammirazione. «Sei bellissima» disse, le mani che mi accarezzavano i seni attraverso il reggiseno. Marco si spostò dietro di me, le dita che mi sfioravano la schiena mentre sfilava lentamente il reggiseno, esponendo la mia pelle nuda al tocco di Clara. I capezzoli, resi turgidi dall’eccitazione, fremevano sotto la sua lingua.
I baci di Clara si fecero più intensi, le labbra che esploravano ogni centimetro del mio corpo. Marco osservava con desiderio, le mani che mi accarezzavano i fianchi, il respiro caldo contro la mia pelle. Clara scese lentamente, le labbra che seguivano il percorso del mio desiderio, fino a raggiungere l’orlo dei pantaloni. Con un gesto lento e sensuale, li sfilò, lasciandomi in piedi solo con gli slip di pizzo.
Marco e Clara mi guardarono per un momento, ammirando la mia bellezza. Poi, con un sorriso complice, Clara si avvicinò di nuovo, le mani sfioravano la mia pelle nuda, il corpo premeva contro il mio. Marco si mosse dietro di me, le labbra baciavano dolcemente la mia schiena mentre le mani di Clara si infilavano negli slip, sfiorando il mio punto più intimo. Le sue dita scivolarono dentro il mio segreto, già grondante di umori. Iniziai a gemere in preda al piacere, perdendo ogni freno e lasciandomi andare completamente al momento. Sentii gli slip sfilarsi e la lingua danzante di Clara che scendeva dall’ombelico facendosi strada sino al monte di venere e oltre sino a raggiungere il clitoride. Il piacere esplose in onde, ogni tocco, ogni bacio, ogni sussurro contribuiva a un’esperienza che non avrei mai dimenticato.
Marco da dietro mi aprì le natiche e con lingua prese a stimolarmi l’ano. La lingua sguazzava lambendone i contorni, a tratti penetrandolo con la punta.
Clara si distese sul letto e m’invitò a seguirla. Senza indugio mi fiondai su di lei, sui suoi seni che in un attimo furono liberi dal reggiseno e in balìa della mia bocca che li succhiava. Le sfilai gli slip e inizia a leccarle la vagina, era dolce e grondante di umori.
Marco, sempre dietro di me non attese oltre e con colpo deciso affondo il suo pene dentro la mia vagina e prese a scoparmi con forza. Continuavo a stimolare la vagina di Clara, succhiandole il clitoride e lambendone le grandi labbra e l’interno con la lingua, mentre gli affondi di Marco mi facevano muovere ritmicamente. La stanza era un’eco di sospiri e gemiti, un intreccio di corpi e anime che si fondevano in un unico, indimenticabile momento di passione. L’orgasmo di Clara esplose all’improvviso, manifestandosi in un getto di umori che mi schizzò la bocca e il viso. Il suo corpo fremeva e fu colto da spasmi mentre gridava il suo piacere. Ripresa dal travolgente orgasmo Clara prese a stimolarmi il clitoride con le dita, mentre Marco continuava instancabile accelerando sempre più il passo. Lo sentii arrivare dalla punta delle dita dei piedi, una scarica mi pervase il corpo, culminando in un incontenibile momento di piacere, facendomi ansimare sempre più forte sino a gridare quando gli spasmi presero il controllo del mio corpo. Poco dopo venne anche Marco, schizzando con il suo seme il mio corpo abbandonato sul letto, ansimante e pienamente soddisfatto.

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scritto il
2024-07-17
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