Tre ragazzi per l'orgasmo

di
genere
orge

Mi chiamo Ilaria, ho vent'anni e una natura timida che spesso mi fa arrossire al minimo complimento. Ho i capelli biondi, che porto lunghi e sciolti, spesso intrecciati in morbide onde che incorniciano il mio viso. I miei occhi sono castani, profondi e curiosi, e il mio viso è punteggiato da leggere lentiggini che si accentuano sotto il sole estivo. Sono alta un metro e settantacinque, con un corpo snello e tonico, frutto di ore di corsa e yoga. Il mio seno è piccolo e sodo, i fianchi stretti ma ben definiti, le gambe lunghe e slanciate. La mia pelle è chiara e morbida, un contrasto netto con i miei capelli dorati.
Quella sera, accettai l'invito di Luca con un misto di nervosismo e curiosità. L'appartamento di Matteo era situato in una zona tranquilla della città, un elegante bilocale al quinto piano di un edificio moderno. Varcai la soglia e fui subito colpita dall'atmosfera rilassata e accogliente del luogo. Il soggiorno era ampio, con un grande divano di pelle nera al centro, un tavolino di vetro e una serie di quadri astratti alle pareti. Luci soffuse illuminavano l'ambiente, creando un'atmosfera intima e seducente. Una leggera fragranza di vaniglia e sandalo pervadeva l'aria, rendendo l'ambiente ancora più invitante.
Luca mi accolse con un sorriso rassicurante. Era il mio amico da anni, alto e muscoloso, con capelli castani e occhi verdi che brillavano di complicità. Mi presentò gli altri ragazzi: Matteo, il padrone di casa, era alto e magro, con capelli scuri e un'aria sicura di sé. Aveva occhi azzurri penetranti e un sorriso che metteva subito a proprio agio. Antonio, il più riservato, era alto e slanciato, con capelli castani e occhi marroni, una combinazione che gli conferiva un'aria misteriosa.
Iniziammo la serata con qualche chiacchiera, accompagnata da un sottofondo musicale soft e qualche bicchiere di vino rosso. Sentivo il calore del vino diffondersi nel mio corpo, rilassandomi e facendomi dimenticare il nervosismo iniziale. Matteo fu il primo ad avvicinarsi, il suo tocco era delicato mentre mi accarezzava il viso. Le sue dita scivolavano tra i miei capelli, facendomi rabbrividire. Le sue labbra si avvicinarono alle mie, sfiorandole con una dolcezza che mi fece fremere.
Mentre le nostre labbra si incontravano, sentii le mani di Luca sul mio fianco. Si avvicinò a me, il suo sorriso era rassicurante e complice. Mi girai verso di lui, accogliendo il suo bacio con crescente desiderio. Le sue mani esploravano il mio corpo con sicurezza, accarezzando ogni curva con attenzione. Antonio, il più timido, si avvicinò a sua volta, il suo tocco era gentile e rispettoso. Le sue mani erano calde sulla mia pelle, e la sua timidezza aggiungeva un tocco di dolcezza all'intera esperienza.
Mi avvicinai a Matteo, sentendo il suo respiro caldo sulla mia pelle. Le sue mani percorrevano la mia schiena con delicatezza, scendendo lungo la mia colonna vertebrale in un movimento lento e studiato. Ogni tocco mi faceva sentire sempre più desiderata. Le sue labbra si posarono di nuovo sulle mie, questa volta con maggiore intensità, mentre Luca e Antonio si avvicinavano, creando un'atmosfera di complicità e desiderio.
Luca iniziò a baciarmi il collo, le sue labbra morbide e calde lasciavano una scia di brividi sulla mia pelle. Antonio, più riservato, si avvicinò da dietro, le sue mani gentili si posavano sui miei fianchi, accarezzandoli con movimenti lenti e circolari. Mi sentivo completamente avvolta dalle loro attenzioni, ogni parte del mio corpo era coccolata, ogni sensazione era amplificata.
Matteo mi prese per mano e mi guidò verso il grande divano di pelle nera al centro della stanza. Mi sdraiai, sentendo la fresca pelle del divano contro la mia schiena calda. Matteo si posizionò sopra di me, continuando a baciarmi con passione. Luca si sedette accanto a noi, le sue mani accarezzavano le mie gambe, mentre Antonio si chinò per baciarmi delicatamente sulla spalla.
La loro sincronia era perfetta, si muovevano come se fossero un unico essere, ognuno attento a non sovrapporsi all'altro, creando una sinfonia di piacere e delicatezza. Le mani di Matteo scivolarono lungo il mio corpo, esplorando ogni curva, mentre Luca mi baciava intensamente. Antonio continuava a seguire con il suo tocco gentile, sussurrandomi parole dolci all'orecchio. Matteo con lingua scese sino all’ombelico, indugiando su di esso, poi prosegui sino al monte di venere per poi arrivare alla mia fica, ancora coperta dalle mutandine. Iniziò a leccarla attraverso il tessuto, il respiro caldo mi faceva impazzire e desiderare che le strappasse via. Matteo, intuendo il mio crescente desiderio, afferrò con forza le mutandine bagnate di saliva e umori e le strappò senza il minimo sforzo, i muscoli tesi e pompanti. Rimase un momento a osservare la mia figa, gli occhi carichi di desiderio. Vi immerse il viso e con la lingua iniziò a lambirne ogni piega, leccando il buco, le grandi labbra, il clitoride.
Luca mi piazzò il cazzo di fronte al viso, invitandomi a succhiarglielo, Antonio, sempre delicato, mi liberò dal reggiseno, i capezzoli turgidi per l’eccitazione, li guardò con gusto prima di affondare il viso in mezzo alle mie tette strizzandole con le mani e leccandomi i capezzoli. Io continuavo a gustarmi il grosso cazzo di Luca, leccandogli la punta e succhiandola. Me infilavo tutto in bocca, facendolo scomparire completamente e poi lo ritiravo fuori e lo succhiavo un po'.
Matteo continuava a divorarmi voracemente la fica. Vi inserì due dita e prese a scoparla, mentre leccava e succhiava il clitoride.
Antonio sempre più eccitato mi mise il cazzo in mano e iniziai a segarlo, mentre continuavo a succhiare il cazzo di Luca.
Matteo, sazio della fica, si sedette sul divano e m’invitò a salire su di lui. Afferrai il suo cazzo e lo posizionai davanti alla fica grondante di umori e saliva. Nonostante il suo cazzo fosse ben dotato, entrò liscio senza la minima resistenza. Mi riempiva tutta, mi faceva impazzire, lo adoravo. Abbandonata totalmente all’eccitazione, iniziai a cavalcarlo con foga, gemendo sempre più forte. Mi aggrappai alle sue spalle muscolose e lo baciai avidamente. Il sapore della mia fica nella sua bocca mi fece impazzire ed eccitare ancora di più. L’orgasmo arrivò con impeto, facendomi gridare dal piacere. Matteo mi lasciò un paio di secondi per riprendermi, dopodiché si distese supino nel divano e mi afferrò tirandomi sopra di lui. Mi sedetti nuovamente sopra il suo cazzo, lasciando impalare. Questa volta lasciai che fosse lui a muoversi e mi scopò forte, con movimenti abili e decisi. Sentii Luca dietro di me, il suo respiro nel fondo schiena, poi la sua lingua che mi leccava l’ano. Con le mani aprii le natiche spalancando il buco, in modo che potesse gustarselo a pieno. Applicò abbondante gel lubrificante, massaggiando l’ano. Posizionò il cazzo nell’apertura e premette leggermente. Sentivo il cazzo di Luca premere contro l’ano, che si apriva lentamente adattandosi alle dimensioni del suo cazzo. Era un po' doloroso, ma non lo fermai. Matteo continuava a scoparmi con foga sempre crescente e il cazzo di Luca ormai era completamente dentro. Mi sentivo piena, riempita in ogni buco. Luca, una volta sicuro che l’ano si fosse adattato, iniziò a scoparmi il culo. Antonio, che sino a quel momento si era goduto la scena, finalmente si avvicinò e mi mise il cazzo in bocca, soffocando i miei gemiti e impedendomi di urlare. Tutti e tre mi scopavano contemporaneamente, Matteo mi scopava la fica, Luca mi scopava il culo e Antonio mi scopava la bocca. Quando arrivò il secondo orgasmo, fu più violento del primo. Strinsi forte le mani sulle spalle di Matteo e lanciai un grido soffocato dal cazzo di Antonio. Il mio copro fu percorso da spasmi incontrollati e iniziai a schizzare umori dalla fica.
Il tempo sembrava fermarsi, persa in quel vortice di sensazioni. La stanza era pervasa da un senso di intimità e connessione che non avevo mai provato prima. Ogni bacio, ogni spinta era un passo verso un piacere più profondo, una scoperta di me stessa e del mio desiderio. Quella notte, circondata dalle loro attenzioni, scoprii un lato di me che non sapevo esistesse, un'esperienza che mi avrebbe accompagnata per sempre.

I nostri corpi si intrecciavano, creando una sinfonia di piacere e desiderio. Le mani di Matteo esploravano il mio seno, mentre Luca baciava il mio collo con passione. Antonio mi accarezzava i capelli, facendomi sentire desiderata. Ogni spinta, ogni gemito era una scoperta nuova, un confine superato. Mi lasciavo andare, abbandonandomi completamente a quel vortice di emozioni.
Quando i ragazzi raggiunsero il limite, mi trovai nel letto, ansimante, con la vagina e l’ano pulsanti, grondanti e pienamente soddisfatta. Aprii la bocca, pronta ad accogliere il seme e tutti e tre, uno alla volta mi vennero in bocca godendo e ansimando. Succhiai tutto sino all’ultima goccia, li sentii farsi piccoli tra le mie labbra mentre perdevano tutta la virilità.
Quella sera, scoprii un lato di me stessa che non conoscevo. Mi sentivo libera, viva, desiderata. Ogni carezza, ogni sussurro, era un viaggio verso un piacere che non avevo mai provato prima. E mentre la notte avanzava, con il respiro affannato e il cuore che batteva forte, sapevo che quella sarebbe stata un'esperienza che avrebbe cambiato la mia vita per sempre.

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scritto il
2024-07-29
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