La crociera perfetta (Ciccio e Betty)

di
genere
incesti

Sono Francesco, per gli amici Ciccio. Ho ho 26 anni ed ho una sorella di 24 di nome Beatrice , per gli amici Betty. Come di consuetudine ogni anno prenoto la crociera da single, in cerca di avventure. Era già da qualche anno che Betty provava a convincermi a portarla con me. Mi ha assillato talmente tanto che alla fine ho ceduto. La condizione era che non doveva essermi di intralcio nella mia attività quotidiana. 10 giorni nel mediterraneo, destinazione le Gran Canarie, toccando le città più importanti della Francia e Spagna. Ci imbarcammo a Genova con a seguito 2 valigie e tanta voglia di divertirsi. Ai miei genitori avevo assicurato che sarei stato molto previdente nei suoi riguardi, essendo mia sorella una gran casinista. Ci sistemammo in cabina con letto matrimoniale, salottino e vista sul mare. Intanto l'impianto sonoro ci informava che ci sarebbe stato il saluto del comandante nella sala cinema. Terminati i convenevoli il comandante ci congedò augurandoci buon divertimento. La sera cenammo al ristorante e poi un giro per la nave per scoprire nuove location. La mattina seguente, dopo colazione, ci dividemmo, ognuno per conto proprio, volevo essere indipendente nel muovermi, ed anche lei. Andai alla ricerca di nuove compagnie, sia coppie che single. Non mi era difficile socializzare, ma faticavo a trovare il tipo di compagnia a me consono. Tutte persone perbeniste, poco disposte ad entrare in un certo discorso di intimità. Ogni giorno che passava era una sconfitta, pensai che questa volta ne sarei uscito a tasche vuote. Intanto Betty si era inserita in un gruppo di ragazzi, non so che tipo di relazione avesse instaurato, ma sembrava molto contenta di socializzare con loro. Fortunatamente riuscii a beccare una donna single più grande di me di una quindicina di anni e con tanta voglia di scopare. Niente di che, ma meglio che niente. Eravamo giunti al sesto giorno, ed avevo raccolto poco, ero talmente sfiduciato che pensai che la presenza di mia sorella Betty mi avrebbe portato sfiga. Proprio quando non me l'aspettavo, conobbi una coppia di ragazzi varesini più o meno della mia età, Roberto e Vanessa. Per puro caso anche loro erano fratello e sorella,
"che coincidenza dissi, anche io sono qui con mia sorella".
Si instaurò un bel legame, gente allegra di larghe vedute. In quell'occasione gli presentai Betty, ed anche a lei fece una buona impressione. Nacque una simpatia tra le due donne, come se fossero due vecchie amiche. Parlando con Roberto mi confesso che anche loro era lì con i miei stessi propositi, in cerca di avventure. Mi confesso, anche, che con la sorella aveva un rapporto speciale, di amore profondo.
Gli chiesi allora quale fosse il ruolo di Vanessa, e mi rispose:
- Sorella e amante. -
- Ho sentito bene "amante"? -
- Si pratichiamo anche sesso incestuoso -
Rimasi allibito e sconcertato dalla risposta è dalla naturalezza con cui si era espresso. La cosa mi incuriosiva e spesso tornavano su quel discorso per capire un po' quali fossero le dinamiche che scatenavano questi impulsi. Mi raccontò come ebbe inizio questa relazione, e come nel tempo si è rafforzata, fino a condividere esperienze anche con altre coppie. Fui preso da uno stato di gran smarrimento, iniziavo a guardare Betty con occhi diversi, mentre si spogliava, mentre si muoveva. Solo allora mi resi conto di quanto fosse veramente bella, con le sue forme create a perfezione. Cercavo di non pensarci, di scacciare via questi pensieri morbosi, ma la sua presenza accanto a me, durante la notte, mi procurava un forte turbamento. Ne discussi con Roberto, che mi confidò di avere avuto le stesse sensazioni che stavo provando io e che questo rappresentava segnale di forte attrazione. Betty mi confidò che era venuta a conoscenza da Vanessa della sua relazione incestuosa con il fratello, e che sì che ne era rimasta sconvolta, ma anche incuriosita. Ormai mancava poco al termine della crociera, e pensarono bene di invitarci nella loro cabina per bere qualcosa. Capii che sotto questo invito c'era la volontà di creare una situazione intima.
La sensazione che Vanessa avesse in un certo modo manipolato Betty nell'accettazione di certe idee libertine.
Roberto si avvicinò a Betty manifestando il suo apprezzamento per il suo fisico. Supportato da Vanessa, invitò Betty ad allegerirsi degli indumenti. Betty era sotto pressione da Roberto, che non la mollava un attimo, e ne ebbe ragione in quanto si decise di obbedire. Intanto Vanessa, ormai estromessa da quella situazione, mi venne incontro e cominciammo a pomiciare. Ci mettemmo sul letto per stare più comodi. Eravamo pochi distanti dagl'altri e questo ci stimolava non poco. Vedevo mia sorella che ormai si era abbandonata al volere di Roberto, erano già seminudi e in preda alla passione. Sapevo che mia sorella non era nuova a situazioni simili, ma vederla all'opera era uno spettacolo. Mentre facevo queste riflessioni Vanessa si dedicava al mio pene, un pompino maestoso fatto bene e con passione. Intanto Roberto mi lanciava alcuni sguardi come se volesse dirmi qualcosa. Non riuscivo ad interpretarlo e intanto continuavo a fottermi Vanessa nelle più svariate posizioni. Betty, invece, si era liberata da ogni pregiudizio e cavalcava alla grande. Vidi Roberto prenderla a pecorina e darci dentro con spinte energiche, poi riprese a farmi gesti. Capì cosa volesse dirmi, volevo che lasciassi Vanessa per prendere Betty. Gli feci segno che non ero pronto a fare questo passo, ma lui insisteva, e pure Vanessa mi faceva segno di assecondarlo. Con il cuore in gola e l'ansia che mi avevano messo addosso, accettai. Mi spostai molto velocemente da una pecorina all'altra che Betty non si rese conto dello scambio. Mi sembrava di impazzire, non potevo credere che mi stavo scopando mia sorella, non avrei mai pensato di farlo in tempi normali. La scopavo con foga, ero preso da una forte eccitazione che non mi lasciava scampo.
Ad un certo punto Betty si accorse che c'era qualcosa di strano in tutto ciò che stava accadendo, voltandosi indietro rimase esterefatta ed allibita nel vedermi in quella posizione, al posto di Roberto.
Ebbe un sussulto ed una esclamazione "Tu!!! Ti rendi conto di cosa stai facendo?" Vanessa gli si avvicinò cercando di tranquillizzarla, di godersi questi attimi di trasgressione. Betty, anche se poco convinta, annuì con il capo e abbassò lo sguardo, lasciando campo libero a me nei movimenti. I miei affondi erano decisi, avvertivo dei piccoli gemiti che diventavano ancora più convinti man mano che la scopavo. La feci voltare, la misi supina sul letto, volevo ammirare la sua espressione facciale mentre la scopavo. Le fui di nuovo dentro, con le gambe sulle spalle, spingevo forsennatamente, mentre Roberto e Vanessa facevano da contorno accarezzandoci entrambi, per aumentare il libido. Ero al limite, stavo per venire, chiesi a Betty la conferma che prendesse la pillola, mi rispose di sì. Scaricai tutto lo sperma che avevo dentro di me, fu un atto liberatorio. Anche Betty venne, sentii le sue contrazioni sul mio pene, quasi volesse non lasciarlo uscire. Ci abbracciamo stanchi ed esausti scambiandoci baci passionali.
Doveva essere la crociera più noiosa della mia vita, e invece è stata la più piacevole e trasgressiva.
scritto il
2024-09-05
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