A volte il costo di una sega è esagerato.
di
dauphine
genere
tradimenti
Era arrivato il periodo in cui mia moglie non mi eccitava più, ci metteva del suo con comportamenti a dir poco discutibili, quelle poche volte che si creavano le condizioni per una scopata difficilmente avevo l'erezione. Non era male lei, tutt'altro, a volte però la presenza non basta, quando volevo godere in maniera soddisfacente la buona e
vecchia sega era il mio rifugio. Forse lei cominciava a dubitare ed ha alzato le antenne, mia spiava perfino. Una sera mentre lei metteva a posto la cucina, mi sono messo davanti al pc. Non guardavo un porno anche perché ormai sono tutti uguali, mi deliziavo di una esibizione canora con la protagonista mostrava parte della figa mentre camminava sul palco. E' stata sufficiente quella figura unita ad una buona dose di immaginazione per eccitarmi. Ho lasciato la porta socchiusa per sentire se la strega
si avvicinava, ho iniziato con una buona foga ed in due minuti la sborrata copiosa ed
improvvisa mi ha travolto. In quel momento si apre la porta, mi appare lei con l'espressione di un agente della Gestapo -Brutto porco pervertito, ecco perché non scopi più, ti masturbi come un adolescente, questa me la paghi- Sbatte la porta e va via. Mi sono pulito alla meno peggio, l'ho raggiunta in cucina cercando di abbracciarla
e chiedere scusa -Non mi toccare mi fai schifo- Mi sentivo in colpa, cercavo di recuperare un minimo di rapporto -Domani ti ripago con la stessa moneta- Quasi ridendo
mi sono espresso ironicamente -Ti masturbi anche tu?- -Vedrai domani, stanotte non
venire a letto altrimenti mi alzo ed esco- Mi sono rassegnato, mi sono messo sul divano
cercando di tranquillizzarmi, fino ad addormentarmi. Mi sono svegliato la mattina per
andare al lavoro con le ossa rotte, dormire sul divano non è comodissimo, mi sono affacciato in camera, la porta era socchiusa, dormiva profondamente, nuda, bellissima
come non l'avevo mai vista. Il lavoro mi aspettava, dopo essermi preparato sono uscito,
passando al bar ho preso un caffè. C'era Walter il ragazzo del bar Walter -Cos'hai stamattina ti vedo nero?- Walter un ragazzo con genitori dello Sry Lanka, è nato in
Italia, è un bellissimo ragazzo con la carnagione scura. -Nulla, ho dormito male stanotte- -Buon lavoro comunque- -Anche a te-. Come prevedevo la giornata non è andata
benissimo, speravo finisse al più presto, nella mente avevo lei nuda che mi aspettava
Finalmente vado a casa, apro la porta lei non c'era, arrivo in camera per cambiarmi,
lei nuda come l'avevo lasciata, sopra di lei c'era Walter che la scopava. Lei era preparata Walter si è intimidito, ha sfilato il cazzo dalla figa, un cazzo di dimensioni notevoli, lei lo ha obbligato a continuare, quel cazzo è restato duro, lo
ha rimesso dentro ed hanno iniziato di nuovo la danza. Lei fredda nei miei confronti,
eccitata per quello che stava facendo, ha sentenziato -Ora fatti una sega così godi anche tu- -Certo che lo faccio- Mi sono fatto una sega eccitato come la sera prima, forse ancora di più ed ho sborrato addosso a loro. Quando hanno finito Walter si giustificava -E' stata lei ad obbligarmi io non volevo- -Tranquillo Walter so tutto, me lo ha promesso ieri sera, lo ha mantenuto- Ora eravamo pari, io l'avevo tradito con
una sega, lei con una scopata con Walter che poteva anche sputtanarmi. Mi sono sentito
obbligato a a raccomandargli di tacere ed accontentarla quando lei voleva. Abbiamo
ripreso i rapporti con regolarità, ora sono io che chiamo Walter per farlo stare con noi.
vecchia sega era il mio rifugio. Forse lei cominciava a dubitare ed ha alzato le antenne, mia spiava perfino. Una sera mentre lei metteva a posto la cucina, mi sono messo davanti al pc. Non guardavo un porno anche perché ormai sono tutti uguali, mi deliziavo di una esibizione canora con la protagonista mostrava parte della figa mentre camminava sul palco. E' stata sufficiente quella figura unita ad una buona dose di immaginazione per eccitarmi. Ho lasciato la porta socchiusa per sentire se la strega
si avvicinava, ho iniziato con una buona foga ed in due minuti la sborrata copiosa ed
improvvisa mi ha travolto. In quel momento si apre la porta, mi appare lei con l'espressione di un agente della Gestapo -Brutto porco pervertito, ecco perché non scopi più, ti masturbi come un adolescente, questa me la paghi- Sbatte la porta e va via. Mi sono pulito alla meno peggio, l'ho raggiunta in cucina cercando di abbracciarla
e chiedere scusa -Non mi toccare mi fai schifo- Mi sentivo in colpa, cercavo di recuperare un minimo di rapporto -Domani ti ripago con la stessa moneta- Quasi ridendo
mi sono espresso ironicamente -Ti masturbi anche tu?- -Vedrai domani, stanotte non
venire a letto altrimenti mi alzo ed esco- Mi sono rassegnato, mi sono messo sul divano
cercando di tranquillizzarmi, fino ad addormentarmi. Mi sono svegliato la mattina per
andare al lavoro con le ossa rotte, dormire sul divano non è comodissimo, mi sono affacciato in camera, la porta era socchiusa, dormiva profondamente, nuda, bellissima
come non l'avevo mai vista. Il lavoro mi aspettava, dopo essermi preparato sono uscito,
passando al bar ho preso un caffè. C'era Walter il ragazzo del bar Walter -Cos'hai stamattina ti vedo nero?- Walter un ragazzo con genitori dello Sry Lanka, è nato in
Italia, è un bellissimo ragazzo con la carnagione scura. -Nulla, ho dormito male stanotte- -Buon lavoro comunque- -Anche a te-. Come prevedevo la giornata non è andata
benissimo, speravo finisse al più presto, nella mente avevo lei nuda che mi aspettava
Finalmente vado a casa, apro la porta lei non c'era, arrivo in camera per cambiarmi,
lei nuda come l'avevo lasciata, sopra di lei c'era Walter che la scopava. Lei era preparata Walter si è intimidito, ha sfilato il cazzo dalla figa, un cazzo di dimensioni notevoli, lei lo ha obbligato a continuare, quel cazzo è restato duro, lo
ha rimesso dentro ed hanno iniziato di nuovo la danza. Lei fredda nei miei confronti,
eccitata per quello che stava facendo, ha sentenziato -Ora fatti una sega così godi anche tu- -Certo che lo faccio- Mi sono fatto una sega eccitato come la sera prima, forse ancora di più ed ho sborrato addosso a loro. Quando hanno finito Walter si giustificava -E' stata lei ad obbligarmi io non volevo- -Tranquillo Walter so tutto, me lo ha promesso ieri sera, lo ha mantenuto- Ora eravamo pari, io l'avevo tradito con
una sega, lei con una scopata con Walter che poteva anche sputtanarmi. Mi sono sentito
obbligato a a raccomandargli di tacere ed accontentarla quando lei voleva. Abbiamo
ripreso i rapporti con regolarità, ora sono io che chiamo Walter per farlo stare con noi.
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Commenti dei lettori al racconto erotico