La fantasia di S.

di
genere
etero

Preambolo: Ho già scritto di S. e la nostra prima avventura sessuale. Prima e dopo di quella, come già scritto nel racconto precedente, io e S. ci siamo scambiati diversi messaggi piccanti. Anche qualche fantasia e di fantasie ne abbiamo da vendere. Questa che riporterò sotto mi venne scritta per messaggio da lei. Io la ripropongo vista da me e i protagonisti di questa fantasia siamo io, lei e F, un'amica di F che conosco bene anche io e chi lo sa, magari un giorno questa fantasia potrà diventare reale.

La fantasia di S: Sera d'estate. Sono a casa da solo e ho appena finito di cenare. Mi metto comodo davanti alla tv a guardare una serie quando la notifica di un messaggio attira la mia attenzione. Il messaggio è di S: Che fai? Iniziamo a messaggiare. Mi dice che è fuori con F, una sua carissima amica. Mi propone di vederci tutti e tre insieme per bere qualcosa. Accetto volentieri e le chiedo però di concedermi del tempo per sistemarmi dato che non ho fatto conto di uscire. Poi, approfittando della casa libera propongo una cosa: perchè non venite a casa mia? Ho messo del vino bianco in frigo. Risposta di S: Sento la mia amica e ti faccio sapere. Dopo cinque minuti ricevo la risposta che speravo: Ha detto che le va bene. Dacci una mezz'oretta e siamo da te. Nel tempo dell'attesa vado a farmi una doccia. Mi lascio i capelli leggermente bagnati e indosso una camicia bianca su un paio di pantaloni blu. Metto un pò di musica soft come sottofondo, accendo un paio di candele e lascio la luce soffusa. Puntuali S e F suonano al campanello: Primo piano, dico io. Apro la porta di casa e sento il loro chiacchiericcio giù per le scale. Sorridente, coi capelli ancora umidi le accolgo sulla soglia. Le osservo. S ha i capelli biondi sciolti che le scendono sulle spalle. Ha un trucco un pò pesante sul viso, specialmente sugli occhi. Sulle labbra carnose porta un rossetto rosso accesso. Indossa una camicetta bianca che le strizza il seno abbondante. Porta un paio di pantaloni neri. F invece, porta i capelli castani con i colpi di sole più chiari raccolti in una treccia. Porta gli occhiali da vista. Poco trucco. Le labbra invece sono impreziosite da un rossetto scuro, color mogano. Indossa un vestitino nero con dei ricami floreali. Da buon padrone di casa le faccio accomodare sul divano di sala mentre io apro e servo due bicchieri di vino fresco. Porto anche qualche salatino che metto sul tavolo a disposizione delle mie ospiti e la serata scorre piacevolmente e in allegria. A un certo punto, forse complice il vino che inizia a rallegrare, S inizia baciare F sul collo. Imbarazzata e non ancora scaldata dal vino F fa: Ma qui davanti a lui? Ci sta vedendo.
S sorride e leccandosi le labbra risponde: Lui di certo non ci giudica, anzi... E si lasciano andare in un bacio carnale e travolgente. Si stanno limonando davanti a me. Noto che sto avendo caldo. Ma non è ne per la sera estiva e ne per il vino. La patta dei miei pantaloni me lo conferma. Faccio: Ragazze... S mi ferma qualsiasi altra frase stia uscendo dalla mia bocca: Tranquillo papy, ti accontentiamo! Lascia F lì sulla poltrona, visibilmente eccitata e con una spinta mi butta sul divano più grande. Inizia a limonarmi duro. Mentre lo fa, inizia a sbottonarmi la camicia, lasciandomi a petto nudo. Si inginocchia davanti a me mentre fa scorrere la lingua dal petto fino agli addominali. Nel frattempo vedo F sulla poltrona a cosce aperte. Le vedo le mutandine fucsia. S mi sbottona i pantaloni mettendo a nudo il mio cazzo in tutta la sua potenza e virilità. Comincia a succhiarmelo con foga, partendo dalla capocchia, facendo poi scivolare vorticosamente la lingua intorno all'asta fino a lambire i coglioni. Mugola dal piacere lasciandomi le impronte del suo rossetto su tutta la lunghezza del cazzo. Fa schioccare la cappella ai lati e asciugandosi la bocca con il polso fa a F: Non essere timida. F che si stava massaggiando la patata da sopra le mutandine arrossisce. S la invita nuovamente, sorridendo. Con uno schiocco di lingua F si abbassa e si mette a quattro zampe davanti al divano. Gattonando raggiunge S tra le mie cosce. Fa colare un filo di saliva sul cazzo e poi se lo prende in bocca, aiutata da S che mi tiene la base del cazzo. Non ci credo, ho due passere calde e porche mi stanno facendo un sandwich al cazzo. Sbavano, succhiano, si contendono il mio scettro del potere. Sono in paradiso. E mentre una ha la cappella in bocca, l'altra mi succhia le palle o lecca il resto dell'asta. E' un turbinio di godimento, di rossetti che si mischiano tra di loro, di saliva che cola a fiotti. Le loro facce sono tutte disordinate, imbrattate dalle loro stesse salive. Asciugandosi le labbra S mi fa: Ma non vogliamo solo questo, forza. Chiavala! Si alza e spinge F sopra di me. Mi sprona: Scopala! Che poi devi scopare anche me! E mentre F mi saltella sul cazzo, S mi lecca le palle e aiuta nella penetrazione. Poi si mette a pecora accanto a me e dice: F, tesoro, mettiti qui accanto a me, così. Con la fica ben in mostra, ora lui ci scoperà una alla volta. Inizio a fottere prima S e mentre cel'h a pecora vedo il suo seno esagerato sballottare. Mentre scopo S, questa si sta limonando con la sua amica accanto a lei. Prima nella fica di S, poi in quella di F. Non so quale buco scoparmi. Sento solo che sto godendo come un maiale in calore e che sono vicino alla sborrata. S lo capisce e mi fa: Aspetta papà. Goditi questo spettacolo, tutto per te. Abbraccia F e le due si stendono ai piedi del divano. Si incastrano l'una nelle cosce dell'altra. Si sforbiciano le loro fiche mentre gemono. Godono e gemono e i loro schizzi bagnano dappertutto il pavimento della sala. Mentre assisto a quello spettacolo mi sego come in preda a un delirio. Non ce la faccio più. Sono Inn paradiso. Vieni su di noi, mi dice S, mostrandomi le tettone. Si mettono in ginocchio davanti a me, l'una accanto all'altra. Sebbene F non abbia un seno enorme come la sua amica, fa di tutto per offrirmi il suo seno generoso e per accogliere il mio succo. Punto il cazzo sulle teste delle due fiche e sparo il primo fiotto che va a colpire più che le puppe di S, il suo collo. Poi lo punto su quelle di F. Altri due potenti schizzi e lavo le puppe delle mie due calde amiche. Siamo esausti. S e F giocano con lo sperma sulle loro zinne e io a palle vuote, mi lascio crollare sul divano. Ci abbracciamo tutti e tre, ripromettendoci che avremo replicato al più presto.

Come detto, questa è solo una fantasia. Chi sa che non possa accadere davvero? Posso solo anticipare che io S me la sto lavorando, come si dice, ai fianchi, per poter rendere reale una situazione del genere. Che dire? Alla prossima a voi lettori. Se avete qualche consiglio, suggerimento o altro, fatemelo sapere nei commenti.
scritto il
2024-09-18
1 . 3 K
visite
1 1
voti
valutazione
4.5
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

La prima volta di S.
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.