Eunuco (1)

di
genere
pulp

Martedi 26, sono stato castrato. Il Padrone me lo aveva preannunciato e così è stato.

Sono stato portato il giorno prima in una casa di campagna, dove ho trovato tre persone, due donne sui quaranta, molto gentili, erano straniere, forse slave (da come parlavano fra di loro) e uno sui 35, anche lui straniero.
La casa era isolata, in un grande giardino. Ho mangiato molto bene poi al pomeriggio sono rimasto lì da solo a guardare la tv. Mi sono sdraiato per fare un pisolino in camera mia, ed è venuto l’uomo.
-ciao, come va?- parlava bene l’italiano ma aveva un forte accento, forse spagnolo.
-bene, grazie.
Avevo solo slip e maglietta e mi ha sfilato gli slip:
-posso vedere?
Me li sono tolti e lui mi ha toccato il sacchetto:
-allora domani ti castrano? Sei contento?
-sii, tanto, finalmente…ormai mi sento cosi femmina...
Mi tastava i testicoli:
-.. sono piccoli...da quanto prendi ormoni?
-da un anno e mezzo, ormai è ora..
Ha preso la pisellina:
-piccolina...tenera..
-è sempre stata piccolina..con gli ormoni poi è diventata un clito..
Ho allungato la mano e ho sentito il suo cazzo duro sotto i calzoni, se li è sfilati.
-com’è grosso il tuo…-e glielo menavo.
Gli piaceva tanto e mi ha baciata.
-se vuoi puoi scoparmi..
-magari, sei bellissima, ma non posso, sono un servo qui..-ho continuato a segarlo.
-aspetta, altrimenti vengo subito..
Mi piaceva stare lì con lui a pomiciare. Mi ha toccato la pisella sgrillettandomi:
-ti piace, eh?
-sì, godo come un clito, tu schizzi e poi basta, io invece godo tanto tanto…
Alla fine ha schizzato tanta roba, mi è arrivata fino in faccia:
-tesoro, che bello…
Lui era soddisfatto e s’è rilassato di fianco a me.
-Allora, domani è il grande giorno…
-sì..
-domattina sveglia e buona colazione poi depilazione totale e accurata..
-si
-poi alle 12 in punto si inizia: farai divertire un certo numero di maschi..poi alle 13 in punto inizia la cerimonia. Arriva la Castratrice e si prenderà i tuoi testicoli..
-lei com’è?
-vedrai, bellissima..
-ne castra molti?
-lei qui viene 4/5 volte all’anno...quindi sei uno dei fortunati…

Il mattino mi hanno fatto fare un bagno caldo e poi mi hanno depilato completamente con grande cura. La casa dov’ero era in un parco, a cinquanta metri c’era un'altra costruzione, più piccola, a un solo piano. Mi hanno accompagnato in questa seconda casetta e poi le donne se ne sono andate.
Qui c’era l’uomo, che mi ha portato in uno spogliatoio nel seminterrato, mi ha fatto spogliare completamente, controllando la depilazione, così facendo s’è eccitato ancora e allora mi ha fatto mettere in ginocchio perché lo succhiassi facendolo venire di nuovo.
Mentre ero lì sentivo dei rumori fuori, auto che arrivavano e voci di persone. A mezzogiorno in punto l’uomo mi ha detto di seguirlo al piano di sopra, mi ha lasciato davanti a una porta chiusa e se n’è andato anche lui dalla casa.
Ero lì, in piedi, completamente nudo. Sapevo che sarei stato castrato ma non come e quando.
Dopo un po’ la porta si è aperta: era il Padrone! Mi sono sottomesso (inginocchiato a testa bassa, fino a toccargli i piedi), lui mi ha fatto alzare e mi ha detto di seguirlo. Ha aperto un’altra porta e siamo entrati in una grande stanza, al centro un grande letto. Lì c’erano uomini, erano otto, li conoscevo tutti, erano tutti dei clienti, erano quelli che avevano comprato, pagando, la possibilità di essere lì nel “gran giorno” della mia castrazione. Ho fatto il giro sottomettendomi a ognuno di loro, poi sono rimasto in mezzo.
Il Padrone ha detto:
“Cari amici, voi già conoscete questo mio schiavo perché vi ha dato molto piacere con il suo corpo. Da domani continuerà ad essere la vostra puttana, ma sarà una puttana castrata. Ora però godete ancora di lei, non ci sono limiti al vostro piacere, fate quello che volete, finchè ne avrete voglia, usatela come volete, sfogate la vostra fantasia per l’ultima volta che l’usate come troia con le palle. Quando avrete finito questa puttanella sarà castrata.”
Il Padrone se n’è andato e sono rimasto lì con otto maschi, che hanno iniziato subito a mettermi a fare la giostra: io a quattro zampe, un cazzo in bocca e uno in culo. Li conoscevo già e quindi sapevo che erano tutti ben forniti, due, poi, con dei cazzi davvero grossi.
Così sono rimasto lì a prenderli dentro e in bocca, a un certo punto mi hanno legato l’anello del Padrone che porto chiuso intorno ai testicoli a una corda elastica, così spingendomi dentro i loro cazzi mi mettevano le palle in tensione. Ognuno diceva cose e si incitavano l’un l’altro, gridando, tanto nessuno sentiva. Mi scopavano in gola con forza, tenendomi la testa o mi fottevano nel culo tirando fuori il cazzone e poi rimettendolo dentro di colpo, aprendomi sempre di più il culo. Io potevo parlare liberamente e a loro piaceva molto sentirmi dire che ne volevo ancora, che mi stavano sfondando e che mi strappavano le palle.
Eravamo tutti eccitati a bestia, i due che mi pompavano e gli altri che li incitavano, che mi frustavano sulla schiena. Mentre ero lì così, ogni tanto mi facevano mettere sulla schiena a gambe aperte e così vedevo in faccia chi mi fotteva. Mi hanno attaccato degli elettrodi al cazzetto e mi davano le scosse, non potevo urlare perché avevo sempre la bocca piena di cazzi o di sperma. Poi anche di piscia perché i primi che mi avevano fottuto si liberavano così senza andare al cesso, dandomi anche da pulire il cazzo dopo avermi inculato. Bello, proprio bello, dicevo che volevo altri cazzi e loro me ne davano ancora, tanto il buco era aperto ed entravano bene. Facessero tutto quello che volevano. Sentivo lo sperma colarmi per le cosce, sulla schiena e sulla pancia.
Finito il giro ero lì a gambe aperte e buco aperto e così hanno iniziato a mordermi il cazzetto floscio e il sacchetto. Mi tenevano fermo, uno standomi sopra mettendomi il suo culo in faccia perché gli leccassi il buco e gli altri a mordere, poi si davano il cambio, visto che farsi leccare il culo gli faceva tornare duro il cazzo e io sono bravo a leccare il culo e a succhiare le loro palle.
Di nuovo cazzi in bocca nel culo e io a dire che ne volevo ancora e loro a scoparmi. Dai cazzi nel culo sono passati agli oggetti, mi hanno fatto impalare su un grosso fallo nero messo in terra. L’ho preso dentro tutto e loro a dire ancora che andassi su e giù per farmi sfondare di più. Io avevo un cazzo in bocca che mi arrivava in gola e quasi soffocavo ma lo volevo prendere tutto. Gli otto cazzi sono venuti tante volte e io ho preso dentro tutto.
Alla fine mi hanno tenuto fermo per fistarmi, mi sono venuti dentro almeno in tre con la mano per spaccarmi il culo. Io urlavo ma loro non si fermavano, nè l’avrei voluto. Mi spaccassero pure, lo meritavo.
Tutti erano contenti e io più di loro. Tutti sudati bagnati, io piena dello sperma di quei veri maschi, il buco spalancato e loro finalmente con le palle quasi vuote.
scritto il
2024-09-29
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