La prima volta con l'amico

di
genere
trio

Premessa
Questa è una storia realmente accaduta, i nomi ed i luoghi sono frutto della mia immaginazione per rispetto della privacy.


Era una calda estate di qualche anno fa, il caldo si faceva sentire e parecchio, io ed Elisa (nome di fantasia) eravamo in piazza come al solito con il gruppo dei soliti amici.

Rimanemmo li tutto il pomeriggio a ridere e scherzare, tra una birra e una sigaretta fino a che si fece sera. Decisi a restare fuori anche per la serata Elisa mi disse "facciamo un salto a casa che mi metto qualcosa di più leggero? Non ce la faccio più a sopportare questi pantaloni". Ovviamente io acconsentii e ci dirigemmo a casa promettendo ai pochi amici rimasti che saremmo tornati nel giro di una mezzora.

Arrivati a casa lei andò subito in bagno e dopo essersi fatta una bella doccia rinfrescante uscì nuda, con in mano un vestitino leggero ed attillato (di quelli che non lasciano niente all'immaginazione). Mi guardò e mi disse:
"oggi fa proprio caldo, metto solo il vestito e nient'altro!!", al che io le risposi
"per me non c'è nessun problema ma attenta che c'è Giovanni (altro nome di fantasia) che non ti toglie gli occhi di dosso". "se ti vede così e capisce che non hai niente sotto, quello ti salta addosso...".
e lei "e vabbè, vorrà dire che stasera lo farò felice" e cominciò ad infilarsi il vestito.
Era uno di quei vestiti elasticizzati, con sfondo bianco e tanti bei fiorellini disegnati ovunque.

Premetto che non avevamo mai avuto alcuna esperienza con un altro uomo ma spesso capitava di "giocare" durante il sesso ed immaginare che oltre al mio cazzo ce ne fosse un altro tutto per lei. La cosa la eccitava sempre molto (e anche a me) e cominciavamo a scopare come pazzi.

Elisa era splendida, nonostante non sia molto alta (circa 1.58) ma il suo corpo esile con le curve al punto giusto, era in grado di far eccitare anche i muri. Inoltre quel vestito così attillato le metteva in risalto il suo splendido culo e i capezzoli che si intravedevano attraverso al vestito.

Devo ammettere che vedendola così e sentendole dire quella frase il mio cazzo iniziò ad indurirsi.
A questo punto dopo essersi messa una bella scarpina con il tacco (non troppo alto ma che la rendeva ancora più sexy) e dopo essersi messa un bel rossetto rosso fuoco mi disse: "allora ? che fai imbambolato lì ? andiamo che Giovanni chi aspetta" e fece uno dei suoi sorrisini maliziosi che me lo fece indurire ancora di più.
Salimmo in auto e tornammo in piazza. Li trovammo solo Giovanni ad aspettarci e a me venne una stretta allo stomaco e pensai, "come è eccitata oggi la mia Elisa se rimaniamo soli con Giovanni è capace che se lo scopa davvero".
La cosa mi eccitava ma allo stesso tempo mi sentivo strano, preoccupato e confuso.

Parcheggiammo l'auto e subito Giovanni ci corse incontro e ci disse:
"Ragazzi mi sa che stasera siamo solo noi tre, gli altri se ne sono andati tutti a casa dicendo che fa troppo caldo per star fuori".
Al che la mia cara Elisa gli rispose: "E vabbè Giovanni, vedrai che ci divertiremo comunque".
A quelle parole io mio cuore cominciò a battere sempre più forte. Era evidente, Elisa aveva deciso che voleva provare veramente ad avere due cazzi tutti per se e io non ci potevo fare proprio niente.
Intanto nonostante le mie preoccupazioni il mio cazzo continuava ad essere duro come il marmo.

Essendo rimasti solo in 3 decidemmo di cambiare posto e di mangiare qualcosa al volo per poi farci una passeggiata e quattro chiacchere.

Fu così che salimmo di nuovo in auto ma con mio gran stupore Elisa, invece di mettersi a sedere sul sedile passeggero anteriore, aprì lo sportello posteriore e si sedette dietro vicino a Giovanni.
Fino a quel momento Giovanni non sospettava nulla delle vere intensioni di Elisa ma quando vide che si stava mettendo dietro con lui cominciò a sorridere e a guardarla bene.
Si accorse che sotto il vestito non portava il reggiseno e la cosa gli fece indurire il cazzo anche a lui.

Partimmo per il fast-food più vicino e mentre guidavo, sbirciando dallo specchietto retrovisore, vidi che ad ogni curva, Elisa si buttava praticamente addosso a Giovanni, il quale non perse l'occasione di appoggiare le mani sulle tette della mia fidanzata.

Per tutto il viaggio (circa 15 minuti) Elisa continuò a strusciarsi su Giovanni ad ogni minima occasione.

Arrivati al fast-food ordinammo da mangiare e consumammo la cena in auto ridendo e scherzando come nulla fosse. Giovanni però con la scusa di abbracciare amichevolmente Elisa, continuava a palparla ovunque e lei rideva, lo spingeva via, per poi riavvicinarsi ad abbracciarlo.

Io non ne potevo più, mi stava letteralmente scoppiando il cazzo nelle mutande. Così finimmo di mangiare velocemente e ripartimmo per un posto tranquillo dove passeggiare al fresco.

Arrivammo in prossimità di un lago circondato da un boschetto. Presi la strada sterrata che sapevo portasse ad un bellissimo posto, isolato, dove spesso io ed Elisa andavamo a fare l'amore.

Arrivati li scendemmo dall'auto e andammo a sederci su un masso. Eravamo seduti tutti e tre vicini, io Giovanni ed Elisa in mezzo a noi due.

Fu lì che a lei cadde "per sbaglio" il cellulare, e subito Giovanni si fiondò per raccoglierò, guardando Elisa per tutto il tempo. Lei non contenta di essersi fatta palpare il macchina fino a quel momento, d'un tratto spalancò le gambe, mostrando all'incredulo Giovanni la sua fighetta tutta depilata e bagnata.

Giovanni a quel punto mi guardò e poi guardò lei, in attesa di un mio segno di assenso o dissenso ma io avevo deciso che quella sera avrei lasciato fare tutto quello che voleva ad Elisa.

Fu Elisa che si alzò di scatto, prima che Giovanni potesse dire o fare qualcosa e gli disse:
"siediti lì e stai fermo" indicando il masso dove ero seduto anche io.
Giovanni ubbidì immediatamente, lei si avvicinò a noi due e abbassò i pantaloni e le mutande a Giovanni.
Appena gli abbassò le mutande, ne svettò fuori un cazzo bello grosso (saranno stati più di 20 cm), lei con un’espressione di soddisfazione guardò prima me poi il cazzo di Giovanni e cominciò a baciargli la cappella gonfia e rossastra.

Nel frattempo anche io lo tirai fuori e comincia a segarmi piano piano, guardando la mia ragazza che come una troia leccava e succhiava quel cazzone grosso e nodoso.

Dopo qualche minuto che Elisa leccava e succhiava il cazzo di Giovanni mi guardò e mi disse: "Vieni più vicino amore mio che voglio succhiare anche il tuo di cazzone".
Non me lo feci ripetere due volte, mi avvicinai alla sua faccia con il mio uccello duro come non mai e lei subito lo prese in bocca ed iniziò a succhiarmelo come solo lei sa fare.

A quel punto eravamo tutti molto eccitati, in particolare Elisa, che si alternava a leccare e succhiare i nostri uccelli.

Andò avanti per un buon quarto d'ora a spompinarci entrambi e noi nel frattempo cercavamo di palparla ovunque.

Ad un certo punto Elisa si alzò mi disse:
"dai amore scopami, non ce la faccio più, voglio sentire il tuo bel cazzone dentro la mia figa fradicia".

Io in un attimo le fui dietro e mettendola a 90 le appoggiai la cappella sulla figa, era talmente bagnata che il mio cazzone le entrò dentro senza quasi neanche spingere. La figa grondava umori ed emanava un odore intenso di sesso.

Cominciai così a sbatterle il mio cazzo dentro con forza e lei riprese a succhiare il cazzo di Giovanni, sempre più profondamente fino ad infilarselo in gola.

Lo succhiava, leccava e mordeva, più io le spingevo il cazzo in profondità più lei cercava di infilarsi quello di Giovanni in gola.

Ad un certo punto mi fermai ed estrassi il cazzo, lei si girò di scatto e guardandomi negli occhi mi disse: "sei d’accordo?". Io le feci un cenno di approvazione con la testa così lei si girò e prese a succhiarmi il cazzo messa a 90 con il culo rivolto verso il cazzo di Giovanni.
Ovviamente Giovanni capì subito che aveva il via libera per fottersi la mia fidanzata e non se lo fece ripetere due volte.
La prese per i fianchi e le spinse subito con forza il suo cazzo tutto dentro alla figa grondante di umori.

Elisa appena sentì il cazzo di Giovanni entrarle dentro cominciò a gemere come non mai.
Riprese a succhiarmi il cazzo con una foga che dovetti farla rallentare per non riempirla la bocca di sborra.

Andammo avanti così per un po' alternandoci a scopare la mia Elisa, dopo un numero indefiniti di orgasmi Elisa ci disse: "voglio che mi riempite di sborra, tu in figa e Giovanni in bocca". fu così che aumentai il ritmo e anche lei cominciò a succhiare il cazzo di Giovanni sempre più velocemente e profondamente. Dopo pochi minuti, Giovanni non ce la fece più e cominciò a sborrare. Sborrò talmente tanto che Elisa non riusciva a tenerla tutta in bocca e così lo tirò fuori e continuando a segarlo si fece sborrare in faccia mentre assaporava il succo di Giovanni che aveva ancora in bocca. Io invece quando vidi la scena di Giovanni che le riempiva la faccia non riuscii più a trattenermi e le riversai una quantità spropositata di sborra dentro la figa!!

Una volta riacquistate le forze e dopo esserci rivestiti tornammo nuovamente in piazza e salutando Giovanni tornammo a casa.

Appena arrivati in casa Elisa si tolse il vestito zuppo di suoi umori e sborra e si diresse verso il bagno per farsi ancora una bella doccia rigenerante ma vedendola in quello stato il mio cazzo tornò subito duro, la presi in braccio e posandola sul letto comincia a scoparla come una troia!

Dopo un quarto d'ora circa che la pompavo come un pazzo estrassi il cazzo e appoggiandoglielo sulle labbra le schizzai tutta la sborra che avevo ancora, riempiendole la bocca e il viso.
Lei accolse ben volentieri tutta la mia sborra e non se ne fece scappare neanche una goccia.

Quella sera dopo esserci fatti una bella doccia andammo a dormire stanchi ma felici e nessuno dei due disse nulla dell'accaduto.

Questa fu la prima volta che io ed Elisa scopammo con Giovanni. Da quel giorno cominciò la nostra avventura di sesso con Giovanni ma non solo...

Questa però è un’altra storia....


scritto il
2024-10-14
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