Noi e l'amica
di
Heisenberg83
genere
trio
Premessa
Questa è una storia realmente accaduta, i nomi ed i luoghi sono frutto della mia immaginazione per rispetto della privacy.
Passarono diversi mesi da quando realizzammo il nostro sogno (vedi Finalmente la doppia) nei quali capitò ancora qualche volta di fare sesso con il nostro amico Giovanni. Più che fare sesso, capitava, che Elisa si facesse scopare da me, mentre Giovanni ci guardava e a volte gli permetteva di avvicinarsi e lo segava un po’ o gli succhiava il cazzo.
Qualche volta si faceva sborrare addosso anche da Giovanni ma raramente, la maggior parte delle volte, il povero Giovanni era costretto a sborrare in un fazzolettino o per terra.
In questi mesi si raffreddarono un po’ i bollenti spiriti che avevano caratterizzato il periodo estivo, forse a causa del freddo o del maltempo, o forse perché avevamo finalmente realizzato la tanto sognata doppia penetrazione.
Elisa era come in un momento di “pace sessuale”. Non intendo che non facevamo sesso, anzi… si scopava praticamente tutti i giorni e spesso anche con l’aiuto di qualche bel “giocattolino” (ne avevamo comperato uno che assomigliava al cazzo del nostro ex amico Davide) e spesso lo usavamo per ripetere la doppia.
Ma a parte questo, non fantasticavamo più di tanto e si stava “appiattendo” un po’ tutto.
Passarono le feste di Natale e non sapendo cosa fare per Capodanno decidemmo di andare da un mio zio che viveva ad un’oretta da noi. Partimmo da casa il tardo pomeriggio e ci dirigemmo alla casa di mio zio.
Mentre eravamo in auto Elisa mi guardò e mi disse: “Amore, ho voglia di cominciare il nuovo anno con qualcosa di speciale”. Nel dire queste parole mi guardò con quello sguardo da furba, che mi faceva sempre eccitare.
Le risposi semplicemente che ne ero felice e che condividevo anche io la sua “voglia”.
Non parlammo più di questo per il resto del viaggio ma mentre guidavo, nella mia testa si scatenò un turbinio di pensieri. Non avevo la più pallida idea di cosa volesse dire Elisa e avevo paura di chiederglielo.
Dopo tutto quello che avevamo passato l’estate scorsa avevo capito che non c’era limite alle sue fantasie.
Arrivammo a casa di mio zio e dopo aver parcheggiato salimmo su al primo piano, nell’appartamento dove abitava da solo mio zio.
Appena entrati dalla porta ci accolse, come al solito, con un abbraccio caloroso e possente. Lui è una persona molto carismatica e fisicamente molto forte anche se un po’ in sovrappeso.
Abbracciò prima me e poi Elisa, stringendola forte al su petto come se non la vedesse da anni. Nel fare questo, ovviamente, schiacciò le tette della mia ragazza contro il suo petto e fu lì che notai che Elisa non aveva indossato il reggiseno sotto la maglia e la felpa. Il mio cazzo cominciò a farsi sentire, indurendosi leggermente.
Lei si strinse allo zio e gli diede un bel bacio sulla guancia.
Andammo dall’ingresso alla sala da pranzo, dove ci accolsero una coppia di amici di mio zio, Simone e Angelica, che erano intenti a guardare la televisione sul divano.
Nonostante fossero poco più grandi di noi, frequentavano molto spesso la casa di mio zio e avevamo già avuto modo di conoscerli in passato.
Era una coppia un po’ particolare, molto belli entrambi e anche molto litigiosi tra di loro. La classica coppia che un giorno sì e l’altro no erano pronti a lasciarsi, per poi tornare ad amarsi come non fosse successo niente. A parte questo però, erano molto simpatici.
Li trovammo uno ad una estremità del divano e l’altra dalla parte opposta… Evidentemente avevano appena litigato, la qualcosa traspariva indubbiamente dallo sguardo di entrambi.
Nonostante ciò, quando ci videro, ci accolsero calorosamente e ci fecero sedere lì in mezzo a loro.
Io mi misi a sedere vicino a Simone ed Elisa si sedette tra me e Angelica.
Simone era un bel ragazzo, sulla trentina capelli biondo cenere ed occhi azzurri mare, un corpo scolpito da anni di attività fisica, il classico “acchiappa figa”.
Angelica, d’altra parte, non era da meno, mora capelli lunghi oltre le spalle lisci, mediamente alta, con un culo di quelli da far girare la testa ma il suo punto forte erano le tette e quel viso che era un misto di santarellina e porca.
Sapeva benissimo di essere molto attraente e non mancava mai di mettere in mostra il suo prorompente seno, con scollature da far girare la testa.
Cominciammo a parlare del più e del meno sia con Simone ed Angelica, sia con mio zio, che nel frattempo cominciò a portare dalla cucina ogni genere di cibo e bevanda (soprattutto alcolici).
Così passo la serata, mangiammo e bevemmo un sacco. Eravamo tutti piuttosto ubriachi e io non persi mai l’occasione di sbirciare le tette di Angelica, ogni qualvolta si abbassava e metteva a disposizione la sua stupenda scollatura a tutti i presenti (mio zio compreso).
La serata stava andando alla grande, tra un poker e un sacco di chiacchere, fino a quando Simone ricevette una telefonata.
Quella fu la fine del divertimento (almeno così pensavo). Lo aveva chiamato una sua amica per fargli in anticipo gli aguri di buon anno e non so cos’altro, ma quello che so è che Angelica non gradì affatto la cosa. Cominciarono a litigare di brutto che quasi arrivarono alle mani. Fu così che io ed Elisa portammo nella camera degli ospiti Angelica per farla calmare un po’.
Cercammo in tutti i modi di farla ragionare, ma era furibonda. A quanto pare, conosceva bene la ragazza che aveva chiamato Simone e a detta sua era una Gran Troia che non aspettava altro che farsi scopare da lui.
Nel dirci questo cominciò a piangere. Elisa che le sedeva accanto sul letto, cominciò a consolarla e tra una carezza e l’altra pose la sua mano sulla coscia di Angelica quasi in mezzo alle gambe.
Quando Angelica si rese conto della mano di Elisa che piano piano si faceva sempre più audace andando ad accarezzare la figa da sopra i jeans, smise di piangere e cominciò ad emettere dei suoni inconfondibili di piacere.
Io vedendo la scena di Elisa che accarezzava la figa di Angelica e sentendo questi leggeri gemiti di piacere mi eccitai tantissimo.
Per alcuni minuti mi dimenticai di essere a casa di mio zio e che nella stanza accanto ci fosse anche Simone. Tutto si interruppe quando sentimmo Simone gridare arrabbiato.
Elisa smise di toccare Angelica.
Fu allora che vidi lo sguardo di Angelica cambiare. Prese il telefono in mano e chiamò un suo amico, Tony, borbottando: “ora gli faccio vedere io a questo stronzo chi sono”.
Dopo pochi squilli Tony rispose, i due parlarono per meno di un minuto, finito di parlare con Tony, Angelica tornò da noi e ci disse: “dai ragazzi andiamo a divertirci davvero”.
Li per li non capivo cosa stesse succedendo ma mi fu tutto chiaro quando sentii Angelica gridare nuovamente con Simone. Lei pensava che Simone si scopasse l’amica che l’aveva chiamato, ed era pronta a fargliela pagare con Tony.
Noi provammo nuovamente a calmarla ma non ci fu niente da fare, così decidemmo di seguirla, in modo da non lasciarle fare qualche cazzata di cui poi si sarebbe pentita.
Prendemmo la mia auto e ci dirigemmo tutti e tre a casa di Tony, che abitava ad un paio di chilometri da li.
Arrivati a casa di Tony (che noi non conoscevamo), ci accolse quest’uomo sui 40, moro e diciamo normale, non era sicuramente bello come Simone ma non era neanche un cesso.
Angelica lo abbraccio e lo baciò sulle guance, strofinandole quelle belle tettone sul suo petto.
Dopo di che ci presentò a Tony, e tutti e tre ci mettemmo a sedere sul divano e cominciammo a parlare del più e del meno.
Ad un certo punto Tony (che evidentemente sognava di farsi Angelica da molto tempo) ci disse che sarebbe andato un attimo a prendere “una cosa” per rendere la serata più divertente e che sarebbe tornato presto e lasciò li, a casa sua, nel suo salotto.
Nel frattempo, Elisa cercò di far ragionare Angelica, dicendole di tornare a casa dello zio e che avremmo risolto tutto ma Angelica non ne volle sapere e le disse: “Basta parlare di quello stronzo, cerchiamo di finire bene questa serata”.
Nel dire questo mi guardò, poi guardò Elisa con un mezzo sorrisino da furba e in un lampo tirò fuori le tette dalla scollatura.
Io rimasi senza parole, aveva le tette più belle che abbia mai visto in vita mia.
Sarà stata una quarta abbondante ma nonostante il peso non le cascavano neanche un po’, inoltre aveva dei capezzoli proporzionati alle tette.
A quella vista il mio cazzo cominciò a pulsare nelle mutande. Anche Elisa rimase senza parole ma capii dai suoi occhi che non dispiaceva neanche a lei quella visione paradisiaca. Rimanemmo entrambi come in trance per alcuni secondi, fino a quando Angelica disse: “Elisa ti dispiace se mi faccio leccare le tette dal tuo ragazzo?”.
Io non sapevo più cosa fare ed inizia a guardare prima Angelica e poi Elisa in attesa di una risposta.
Elisa la guardò negli occhi e le disse: “Non c’è nessun problema, anzi se vuoi te le lecco anche io”.
Non fece in tempo a finire la frase che già si era fiondata a leccare e ciucciare quelle splendide tette.
Io per un momento rimasi impietrito, non solo una gran figa come Angelica voleva che le leccassi quelle splendide tette ma stavo assistendo ad una delle scene più eccitanti di sempre, la mia Elisa tutta eccitata che le leccava.
Dopo qualche secondo, mi fiondai anche io dal lato opposto ad Elisa e iniziai a succhiare avidamente l’altro capezzolo.
Andammo avanti alcuni minuti a leccare e succhiare quelle tette meravigliose. Angelica aveva cominciato ad ansimare e noi più la sentivamo ansimare più la leccavamo e succhiavamo.
Tutto questo durò per una decina di minuti, fino a quando ad un certo punto sia io che Elisa ci staccammo e cominciammo a limonare come pazzi.
Eravamo tutti molto eccitati ma purtroppo dovetti interrompere per andare in bagno a svuotare una vescica messa a dura prova per tutto l’alcool della serata.
Quando uscii dal bagno però, scoprii che la mia assenza non era stata notata più di tanto dalle ragazze che erano intente a procurarsi piacere.
In particolare, era la mia Elisa che stava leccando Angelica, che nel frattempo aveva tolto i pantaloni e le mutande, rimanendo a gambe aperte sul divano.
Elisa in ginocchio per terra, aveva la faccia tra le gambe di Angelica, intenta a leccare quella figa stupenda, completamente rasata, come se non facesse altro da tutta la vita.
La mia ragazza, a quanto pare, amava tanto la figa quanto il cazzo. Ad ogni colpo di lingua di Elisa, Angelica gemeva sempre più forte.
Dopo diversi minuti nei quali rimasi imbambolato a gustarmi quella splendida scena saffica, le due si accorsero di me. Elisa smise di leccare Angelica e rimanendo in ginocchio mi venne incontro, abbassandomi i pantaloni e le mutande, iniziò uno dei suoi fantastici pompini. Per qualche istante, Angelica rimase a cosce aperte sul divano, un po’ per riprendersi dagli orgasmi appena avuti, un po’ per gustarsi la scena di Elisa che leccava e succhiava avidamente il mio cazzo duro e gonfio.
Dopo quei pochi minuti, Angelica mezza nuda e rossa in viso, si avvicinò a me da dietro e iniziò ad accarezzarmi le palle esclamando: “ma che bel cazzo che ha il tuo ragazzo Eli, posso assaggiarlo anche io?”. Sentite quelle parole Elisa, senza togliersi il mio cazzo dalla bocca, fece cenno di sì con la testa per poi porgerle la mia cappella, completamente bagnata ad Angelica, la quale prontamente si inginocchiò accanto a lei ed accolse lentamente il mio cazzo nella sua splendida bocca. Cominciò un lento e spettacolare pompino, mentre Elisa aveva cominciato a leccarmi e succhiarmi le palle. Avevo due splendide donne che si alternavano a succhiarmi e leccarmi il cazzo. Per diversi minuti non capii più niente. Non avevo mai vissuto una cosa più eccitante di quella in tutta la mia vita.
Dovetti interrompere le due ragazze per non sborrare, così Angelica andò a posizionarsi ancora sul divano a cosce spalancate. Elisa si spogliò nuda e aiutò anche Angelica a rimuovere i pochi indumenti che le rimanevano, poi si inginocchiò nuovamente ai piedi del divano, e ricominciò a leccare Angelica. Questa volta però, Elisa era nuda, con la sua bellissima figa depilata in bella mostra. Non potei fare altro che mettermi dietro di lei e infilarle tutto il mio cazzo. Cominciai a pomparla forte. Ad ogni mio colpo Elisa ansimava e leccava Angelica con maggior foga.
Anche Angelica ansimava e godeva, in particolare quando Elisa iniziò ad infilarle, prima un dito poi due ed infine tre. La stava leccando e scopando con le dita.
Dopo diversi minuti, Elisa smise di leccare Angelica e le disse: “Tesoro, vieni qui al posto mio”. Angelica, stanca per i diversi orgasmi raggiunti fino a quel momento, si alzò lentamente dal divano e fece posto ad Elisa, la quale l’aiutò a mettersi a pecorina davanti a me e prendendole dolcemente la testa, l’avvicinò alla sua figa grondante. Appena arrivò a pochi centimetri, Angelica iniziò lentamente a leccare la figa di Elisa. Ovviamente io non attesi molto prima di puntare la mia cappella tra le labbra di quella splendida figa. Angelica appena sentì il mio cazzo appoggiarsi al suo buchetto sussultò e senza che neanche me ne accorsi, spinse lei indietro infilandoselo tutto dentro. Aveva una figa bollente e grondante umori come una cascata. La presi per i fianchi e le diedi un paio di sculacciate su quel culo stupendo, per poi cominciare a sbattere il mio cazzo gonfio tutto dentro. Ad ogni mio colpo, sempre più forte, Angelica leccava e scopava, con le dita, Elisa sempre con più foga. Non capivamo più niente. Stavamo godendo tutti e tre come dei pazzi. Fu a quel punto che persi il controllo anche io e senza chiedere il permesso, estrassi il cazzo dalla figa di Angelica e dopo averlo strofinato per qualche secondo sul suo bellissimo culetto, lo infilai tutto dentro. Angelica non fece alcuna resistenza, anzi, con una mano si allargò meglio una chiappa. Non ci potevo credere, stavo scopando il fantastico culo di Angelica mentre Elisa continuava a raggiungere un orgasmo dietro l’altro, grazie alla splendida bocca di Angelica.
Vidi che Elisa si accorse di quello che stavo facendo ma non le importava, anzi, per un istante mi guardò negli occhi, pieni di soddisfazione ed eccitazione, che mi fecero eccitare ancora di più. Andammo avanti parecchi minuti così, fino a quando estrassi il mio cazzo dal culo di Angelica e le dissi che stavo per venire. A quel punto entrambe le ragazze si misero in ginocchi di fronte al mio cazzo, pronte a ricevere ognuna il proprio compenso. Non le feci aspettare ed iniziai a schizzare sborra ovunque, la maggior parte andò sul viso di Angelica e sulle sue bellissime tettone. Qualche schizzo arrivò anche sul viso di Elisa. Penso che quella fu la volta in cui sborrai di più in tutta la mia vita. Quando finii di sborrare, Elisa prima leccò tutta la mia sborra dalle tette di Angelica, poi cominciò a limonare con lei, passandole tutta la sborra che aveva raccolto. Fu una scena incredibile. Purtroppo, tutto questo ebbe una brusca interruzione, poiché sentimmo delle grida venire da fuori la palazzina. Erano Tony e Simone che se le stavano dando di brutto. Con tutto quello che era successo, sia io che Elisa ed Angelica c’eravamo completamente dimenticati, sia di essere a casa di Tony, sia che lui era uscito da più di un’ora. Ci rivestimmo di fretta e scendemmo in tempo per vedere Tony e Simone che venivano portati via dai carabinieri, così decidemmo di tornarcene da mio zio ed aspettare li Simone che ci raggiunse qualche ora dopo.
Questa fu una delle serate più eccitanti di tutta la nostra vita.
Il giorno dopo tornammo a casa io ed Elisa e a differenza delle altre volte, durante il viaggio, parlammo molto di quello che era accaduto la sera prima. Elisa mi confessò che le piacque molto fare sesso insieme ad un'altra ragazza e che era un’esperienza che voleva assolutamente ripetere. Potete immaginare la mia felicità nel sentire una cosa del genere.
Fu così che iniziò una nuova avventura “invernale”, ma questa è un’altra storia…
CONTINUA
Questa è una storia realmente accaduta, i nomi ed i luoghi sono frutto della mia immaginazione per rispetto della privacy.
Passarono diversi mesi da quando realizzammo il nostro sogno (vedi Finalmente la doppia) nei quali capitò ancora qualche volta di fare sesso con il nostro amico Giovanni. Più che fare sesso, capitava, che Elisa si facesse scopare da me, mentre Giovanni ci guardava e a volte gli permetteva di avvicinarsi e lo segava un po’ o gli succhiava il cazzo.
Qualche volta si faceva sborrare addosso anche da Giovanni ma raramente, la maggior parte delle volte, il povero Giovanni era costretto a sborrare in un fazzolettino o per terra.
In questi mesi si raffreddarono un po’ i bollenti spiriti che avevano caratterizzato il periodo estivo, forse a causa del freddo o del maltempo, o forse perché avevamo finalmente realizzato la tanto sognata doppia penetrazione.
Elisa era come in un momento di “pace sessuale”. Non intendo che non facevamo sesso, anzi… si scopava praticamente tutti i giorni e spesso anche con l’aiuto di qualche bel “giocattolino” (ne avevamo comperato uno che assomigliava al cazzo del nostro ex amico Davide) e spesso lo usavamo per ripetere la doppia.
Ma a parte questo, non fantasticavamo più di tanto e si stava “appiattendo” un po’ tutto.
Passarono le feste di Natale e non sapendo cosa fare per Capodanno decidemmo di andare da un mio zio che viveva ad un’oretta da noi. Partimmo da casa il tardo pomeriggio e ci dirigemmo alla casa di mio zio.
Mentre eravamo in auto Elisa mi guardò e mi disse: “Amore, ho voglia di cominciare il nuovo anno con qualcosa di speciale”. Nel dire queste parole mi guardò con quello sguardo da furba, che mi faceva sempre eccitare.
Le risposi semplicemente che ne ero felice e che condividevo anche io la sua “voglia”.
Non parlammo più di questo per il resto del viaggio ma mentre guidavo, nella mia testa si scatenò un turbinio di pensieri. Non avevo la più pallida idea di cosa volesse dire Elisa e avevo paura di chiederglielo.
Dopo tutto quello che avevamo passato l’estate scorsa avevo capito che non c’era limite alle sue fantasie.
Arrivammo a casa di mio zio e dopo aver parcheggiato salimmo su al primo piano, nell’appartamento dove abitava da solo mio zio.
Appena entrati dalla porta ci accolse, come al solito, con un abbraccio caloroso e possente. Lui è una persona molto carismatica e fisicamente molto forte anche se un po’ in sovrappeso.
Abbracciò prima me e poi Elisa, stringendola forte al su petto come se non la vedesse da anni. Nel fare questo, ovviamente, schiacciò le tette della mia ragazza contro il suo petto e fu lì che notai che Elisa non aveva indossato il reggiseno sotto la maglia e la felpa. Il mio cazzo cominciò a farsi sentire, indurendosi leggermente.
Lei si strinse allo zio e gli diede un bel bacio sulla guancia.
Andammo dall’ingresso alla sala da pranzo, dove ci accolsero una coppia di amici di mio zio, Simone e Angelica, che erano intenti a guardare la televisione sul divano.
Nonostante fossero poco più grandi di noi, frequentavano molto spesso la casa di mio zio e avevamo già avuto modo di conoscerli in passato.
Era una coppia un po’ particolare, molto belli entrambi e anche molto litigiosi tra di loro. La classica coppia che un giorno sì e l’altro no erano pronti a lasciarsi, per poi tornare ad amarsi come non fosse successo niente. A parte questo però, erano molto simpatici.
Li trovammo uno ad una estremità del divano e l’altra dalla parte opposta… Evidentemente avevano appena litigato, la qualcosa traspariva indubbiamente dallo sguardo di entrambi.
Nonostante ciò, quando ci videro, ci accolsero calorosamente e ci fecero sedere lì in mezzo a loro.
Io mi misi a sedere vicino a Simone ed Elisa si sedette tra me e Angelica.
Simone era un bel ragazzo, sulla trentina capelli biondo cenere ed occhi azzurri mare, un corpo scolpito da anni di attività fisica, il classico “acchiappa figa”.
Angelica, d’altra parte, non era da meno, mora capelli lunghi oltre le spalle lisci, mediamente alta, con un culo di quelli da far girare la testa ma il suo punto forte erano le tette e quel viso che era un misto di santarellina e porca.
Sapeva benissimo di essere molto attraente e non mancava mai di mettere in mostra il suo prorompente seno, con scollature da far girare la testa.
Cominciammo a parlare del più e del meno sia con Simone ed Angelica, sia con mio zio, che nel frattempo cominciò a portare dalla cucina ogni genere di cibo e bevanda (soprattutto alcolici).
Così passo la serata, mangiammo e bevemmo un sacco. Eravamo tutti piuttosto ubriachi e io non persi mai l’occasione di sbirciare le tette di Angelica, ogni qualvolta si abbassava e metteva a disposizione la sua stupenda scollatura a tutti i presenti (mio zio compreso).
La serata stava andando alla grande, tra un poker e un sacco di chiacchere, fino a quando Simone ricevette una telefonata.
Quella fu la fine del divertimento (almeno così pensavo). Lo aveva chiamato una sua amica per fargli in anticipo gli aguri di buon anno e non so cos’altro, ma quello che so è che Angelica non gradì affatto la cosa. Cominciarono a litigare di brutto che quasi arrivarono alle mani. Fu così che io ed Elisa portammo nella camera degli ospiti Angelica per farla calmare un po’.
Cercammo in tutti i modi di farla ragionare, ma era furibonda. A quanto pare, conosceva bene la ragazza che aveva chiamato Simone e a detta sua era una Gran Troia che non aspettava altro che farsi scopare da lui.
Nel dirci questo cominciò a piangere. Elisa che le sedeva accanto sul letto, cominciò a consolarla e tra una carezza e l’altra pose la sua mano sulla coscia di Angelica quasi in mezzo alle gambe.
Quando Angelica si rese conto della mano di Elisa che piano piano si faceva sempre più audace andando ad accarezzare la figa da sopra i jeans, smise di piangere e cominciò ad emettere dei suoni inconfondibili di piacere.
Io vedendo la scena di Elisa che accarezzava la figa di Angelica e sentendo questi leggeri gemiti di piacere mi eccitai tantissimo.
Per alcuni minuti mi dimenticai di essere a casa di mio zio e che nella stanza accanto ci fosse anche Simone. Tutto si interruppe quando sentimmo Simone gridare arrabbiato.
Elisa smise di toccare Angelica.
Fu allora che vidi lo sguardo di Angelica cambiare. Prese il telefono in mano e chiamò un suo amico, Tony, borbottando: “ora gli faccio vedere io a questo stronzo chi sono”.
Dopo pochi squilli Tony rispose, i due parlarono per meno di un minuto, finito di parlare con Tony, Angelica tornò da noi e ci disse: “dai ragazzi andiamo a divertirci davvero”.
Li per li non capivo cosa stesse succedendo ma mi fu tutto chiaro quando sentii Angelica gridare nuovamente con Simone. Lei pensava che Simone si scopasse l’amica che l’aveva chiamato, ed era pronta a fargliela pagare con Tony.
Noi provammo nuovamente a calmarla ma non ci fu niente da fare, così decidemmo di seguirla, in modo da non lasciarle fare qualche cazzata di cui poi si sarebbe pentita.
Prendemmo la mia auto e ci dirigemmo tutti e tre a casa di Tony, che abitava ad un paio di chilometri da li.
Arrivati a casa di Tony (che noi non conoscevamo), ci accolse quest’uomo sui 40, moro e diciamo normale, non era sicuramente bello come Simone ma non era neanche un cesso.
Angelica lo abbraccio e lo baciò sulle guance, strofinandole quelle belle tettone sul suo petto.
Dopo di che ci presentò a Tony, e tutti e tre ci mettemmo a sedere sul divano e cominciammo a parlare del più e del meno.
Ad un certo punto Tony (che evidentemente sognava di farsi Angelica da molto tempo) ci disse che sarebbe andato un attimo a prendere “una cosa” per rendere la serata più divertente e che sarebbe tornato presto e lasciò li, a casa sua, nel suo salotto.
Nel frattempo, Elisa cercò di far ragionare Angelica, dicendole di tornare a casa dello zio e che avremmo risolto tutto ma Angelica non ne volle sapere e le disse: “Basta parlare di quello stronzo, cerchiamo di finire bene questa serata”.
Nel dire questo mi guardò, poi guardò Elisa con un mezzo sorrisino da furba e in un lampo tirò fuori le tette dalla scollatura.
Io rimasi senza parole, aveva le tette più belle che abbia mai visto in vita mia.
Sarà stata una quarta abbondante ma nonostante il peso non le cascavano neanche un po’, inoltre aveva dei capezzoli proporzionati alle tette.
A quella vista il mio cazzo cominciò a pulsare nelle mutande. Anche Elisa rimase senza parole ma capii dai suoi occhi che non dispiaceva neanche a lei quella visione paradisiaca. Rimanemmo entrambi come in trance per alcuni secondi, fino a quando Angelica disse: “Elisa ti dispiace se mi faccio leccare le tette dal tuo ragazzo?”.
Io non sapevo più cosa fare ed inizia a guardare prima Angelica e poi Elisa in attesa di una risposta.
Elisa la guardò negli occhi e le disse: “Non c’è nessun problema, anzi se vuoi te le lecco anche io”.
Non fece in tempo a finire la frase che già si era fiondata a leccare e ciucciare quelle splendide tette.
Io per un momento rimasi impietrito, non solo una gran figa come Angelica voleva che le leccassi quelle splendide tette ma stavo assistendo ad una delle scene più eccitanti di sempre, la mia Elisa tutta eccitata che le leccava.
Dopo qualche secondo, mi fiondai anche io dal lato opposto ad Elisa e iniziai a succhiare avidamente l’altro capezzolo.
Andammo avanti alcuni minuti a leccare e succhiare quelle tette meravigliose. Angelica aveva cominciato ad ansimare e noi più la sentivamo ansimare più la leccavamo e succhiavamo.
Tutto questo durò per una decina di minuti, fino a quando ad un certo punto sia io che Elisa ci staccammo e cominciammo a limonare come pazzi.
Eravamo tutti molto eccitati ma purtroppo dovetti interrompere per andare in bagno a svuotare una vescica messa a dura prova per tutto l’alcool della serata.
Quando uscii dal bagno però, scoprii che la mia assenza non era stata notata più di tanto dalle ragazze che erano intente a procurarsi piacere.
In particolare, era la mia Elisa che stava leccando Angelica, che nel frattempo aveva tolto i pantaloni e le mutande, rimanendo a gambe aperte sul divano.
Elisa in ginocchio per terra, aveva la faccia tra le gambe di Angelica, intenta a leccare quella figa stupenda, completamente rasata, come se non facesse altro da tutta la vita.
La mia ragazza, a quanto pare, amava tanto la figa quanto il cazzo. Ad ogni colpo di lingua di Elisa, Angelica gemeva sempre più forte.
Dopo diversi minuti nei quali rimasi imbambolato a gustarmi quella splendida scena saffica, le due si accorsero di me. Elisa smise di leccare Angelica e rimanendo in ginocchio mi venne incontro, abbassandomi i pantaloni e le mutande, iniziò uno dei suoi fantastici pompini. Per qualche istante, Angelica rimase a cosce aperte sul divano, un po’ per riprendersi dagli orgasmi appena avuti, un po’ per gustarsi la scena di Elisa che leccava e succhiava avidamente il mio cazzo duro e gonfio.
Dopo quei pochi minuti, Angelica mezza nuda e rossa in viso, si avvicinò a me da dietro e iniziò ad accarezzarmi le palle esclamando: “ma che bel cazzo che ha il tuo ragazzo Eli, posso assaggiarlo anche io?”. Sentite quelle parole Elisa, senza togliersi il mio cazzo dalla bocca, fece cenno di sì con la testa per poi porgerle la mia cappella, completamente bagnata ad Angelica, la quale prontamente si inginocchiò accanto a lei ed accolse lentamente il mio cazzo nella sua splendida bocca. Cominciò un lento e spettacolare pompino, mentre Elisa aveva cominciato a leccarmi e succhiarmi le palle. Avevo due splendide donne che si alternavano a succhiarmi e leccarmi il cazzo. Per diversi minuti non capii più niente. Non avevo mai vissuto una cosa più eccitante di quella in tutta la mia vita.
Dovetti interrompere le due ragazze per non sborrare, così Angelica andò a posizionarsi ancora sul divano a cosce spalancate. Elisa si spogliò nuda e aiutò anche Angelica a rimuovere i pochi indumenti che le rimanevano, poi si inginocchiò nuovamente ai piedi del divano, e ricominciò a leccare Angelica. Questa volta però, Elisa era nuda, con la sua bellissima figa depilata in bella mostra. Non potei fare altro che mettermi dietro di lei e infilarle tutto il mio cazzo. Cominciai a pomparla forte. Ad ogni mio colpo Elisa ansimava e leccava Angelica con maggior foga.
Anche Angelica ansimava e godeva, in particolare quando Elisa iniziò ad infilarle, prima un dito poi due ed infine tre. La stava leccando e scopando con le dita.
Dopo diversi minuti, Elisa smise di leccare Angelica e le disse: “Tesoro, vieni qui al posto mio”. Angelica, stanca per i diversi orgasmi raggiunti fino a quel momento, si alzò lentamente dal divano e fece posto ad Elisa, la quale l’aiutò a mettersi a pecorina davanti a me e prendendole dolcemente la testa, l’avvicinò alla sua figa grondante. Appena arrivò a pochi centimetri, Angelica iniziò lentamente a leccare la figa di Elisa. Ovviamente io non attesi molto prima di puntare la mia cappella tra le labbra di quella splendida figa. Angelica appena sentì il mio cazzo appoggiarsi al suo buchetto sussultò e senza che neanche me ne accorsi, spinse lei indietro infilandoselo tutto dentro. Aveva una figa bollente e grondante umori come una cascata. La presi per i fianchi e le diedi un paio di sculacciate su quel culo stupendo, per poi cominciare a sbattere il mio cazzo gonfio tutto dentro. Ad ogni mio colpo, sempre più forte, Angelica leccava e scopava, con le dita, Elisa sempre con più foga. Non capivamo più niente. Stavamo godendo tutti e tre come dei pazzi. Fu a quel punto che persi il controllo anche io e senza chiedere il permesso, estrassi il cazzo dalla figa di Angelica e dopo averlo strofinato per qualche secondo sul suo bellissimo culetto, lo infilai tutto dentro. Angelica non fece alcuna resistenza, anzi, con una mano si allargò meglio una chiappa. Non ci potevo credere, stavo scopando il fantastico culo di Angelica mentre Elisa continuava a raggiungere un orgasmo dietro l’altro, grazie alla splendida bocca di Angelica.
Vidi che Elisa si accorse di quello che stavo facendo ma non le importava, anzi, per un istante mi guardò negli occhi, pieni di soddisfazione ed eccitazione, che mi fecero eccitare ancora di più. Andammo avanti parecchi minuti così, fino a quando estrassi il mio cazzo dal culo di Angelica e le dissi che stavo per venire. A quel punto entrambe le ragazze si misero in ginocchi di fronte al mio cazzo, pronte a ricevere ognuna il proprio compenso. Non le feci aspettare ed iniziai a schizzare sborra ovunque, la maggior parte andò sul viso di Angelica e sulle sue bellissime tettone. Qualche schizzo arrivò anche sul viso di Elisa. Penso che quella fu la volta in cui sborrai di più in tutta la mia vita. Quando finii di sborrare, Elisa prima leccò tutta la mia sborra dalle tette di Angelica, poi cominciò a limonare con lei, passandole tutta la sborra che aveva raccolto. Fu una scena incredibile. Purtroppo, tutto questo ebbe una brusca interruzione, poiché sentimmo delle grida venire da fuori la palazzina. Erano Tony e Simone che se le stavano dando di brutto. Con tutto quello che era successo, sia io che Elisa ed Angelica c’eravamo completamente dimenticati, sia di essere a casa di Tony, sia che lui era uscito da più di un’ora. Ci rivestimmo di fretta e scendemmo in tempo per vedere Tony e Simone che venivano portati via dai carabinieri, così decidemmo di tornarcene da mio zio ed aspettare li Simone che ci raggiunse qualche ora dopo.
Questa fu una delle serate più eccitanti di tutta la nostra vita.
Il giorno dopo tornammo a casa io ed Elisa e a differenza delle altre volte, durante il viaggio, parlammo molto di quello che era accaduto la sera prima. Elisa mi confessò che le piacque molto fare sesso insieme ad un'altra ragazza e che era un’esperienza che voleva assolutamente ripetere. Potete immaginare la mia felicità nel sentire una cosa del genere.
Fu così che iniziò una nuova avventura “invernale”, ma questa è un’altra storia…
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