Mostro? mostra? Non è un racconto horror.
di
virtus
genere
esibizionismo
Qualcuno in maniera avventata mi ha definito “esibizionista” , in parte è vero, comunque sempre nei limiti del buongusto, mai volgare, non ho mai ecceduto con atti contrari alla pubblica decenza. Il mio fisico longilineo e muscoloso collabora col mio essere. Non è una passione degli ultimi anni, ho sempre sentito mio il piacere di mostrarmi o mostrare qualcosa del mio corpo. Ho iniziato al mare, un costume, uno slip consumato dal tempo,
reso quasi trasparente dopo che avevo eliminato la fodera interna in corrispondenza del cazzo. Aveva dei fiori di colore marrone che in pratica occupavano tutto lo spazio, con l’erezione, frequente, il tessuto sintetico consumato rendeva evidente perfino il glande, o meglio la forma del glande. In quel modo mi eccitavo ancora di più. Ricordo che un giorno la lei di una coppia non la smetteva di girarsi indietro per guardarmi. E’ stato uno stimolo a continuare. Il caso ha voluto, o forse l’ho cercata, una donna col mio stesso difetto? Quando andiamo in giro suscitiamo l’interesse di molti appassionati. Anche ora che ho superato i cinquanta la passione persiste mentre mia moglie si è adagiata sul burraco col suo amico Fabio con cui fa coppia fissa perfino nei tornei che
si disputano in tutta Italia, dormono insieme, non mi sono mai opposto. Anch’io mi diverto, forse più di lei, a me piace dormire solo la notte nel mio letto, sono un appassionato della solita sega, senza quella non riesco a prendere sonno. Ieri mattina, nella solita camminata, in una strada poco frequentata, passando vicino ad una macchina, ho sentito che aveva il motore acceso, non ancora sorgeva il sole, la temperatura era abbastanza fresca. Mi sono avvicinato con cautela, ho notato una ragazza con gli occhi
chiusi distesa sul sedile di guida. Era truccata, aveva un rossetto marcato, indossava una minigonna su calze nere, ho notato che era longilinea. Indeciso se svegliarla o meno, potevo dubitare che stesse male, non me la sono sentita, ho ripreso il mio cammino senza allontanarmi troppo, ho girato per circa un’ora nei pressi, non ho incontrato nessuno. Sono tornato vicino alla macchina, era come l’avevo lasciata. Ho bussato delicatamente sul vetro, una, due, tre volte, finalmente ha aperto gli occhi. -Stai bene?- ha abbassato il vetro -Si sto bene, mi sono addormentat(o)- Cazzo allora è un ragazzo -E’ da un’ora che ti osservo, mi stavo preoccupando- -Entra in macchina che fa freddo- -Sei bella sai- -Anche tu sei un bel maschione- -Hai la figa o il cazzo?- -Accertati tu- Ho messo la mano tra le gambe, aveva un cazzo abbastanza voluminoso. -Sei messo bene-
-Me lo succhi o te lo succhio io?- -Ne l’uno ne l’altro, ho mia moglie che mi aspetta nel letto- -Scommetto che ti faccio un pompino che tua moglie non ti ha fatto mai- -Non credo, lei ha una pratica su tutti i tipi di cazzo- -La fai scopare?- -Non la faccio scopare, è lei di sua iniziativa che scopa- -Ti piace guardarla mentre scopa?- -E’ successo ma non è indispensabile- -Come vorrei una moglie come la tua!- -Dipende da te, ne scegli una e la porti sulla strada della perdizione- -Credi che sia facile?- -Neanche la mia voleva, ora non ne può fare a meno- -Ora devo andare, è stato un piacere- -Il piacere non l’hai ancora provato, libera il cazzo che me lo mangio- A quel punto ho ceduto, si è piegato, ed il cazzo è sparito nella sua bocca. Aveva ragione, un pompino sublime, poi la sorpresa, dopo la sborrata, copiosa quanto mai, ha trattenuto il cazzo in bocca portandolo ad una nuova erezione nel giro di due minuti. Da lasciarci le penne!
Alternava cazzo, scroto, perineo, ano, un turbine di piacere, aveva ragione, mia moglie non me l’aveva mai fatto. Altra sborrata, mi sono lasciato andare sul sedile reclinando la testa, volevo godermi quegli attimi di estasi totale. Non sapevo che si potesse arrivare a tanto. Non mi sono accorto che stava abbassando il mio sedile, ero disteso con gli occhi chiusi, quando ho avuto la sensazione che volesse farmi prendere il suo cazzo
in bocca, ho appena sollevato le labbra mi sono trovato quel cazzo che avevo già toccato in bocca. Mi piaceva, collaboravo con delicatezza, all’improvviso una cascata di sborra, non la finiva più ad uscire, potevo soffocare, comunque valeva la pena morire. Ero distrutto dal piacere. -Ora scendi che si è fatto tardi, devo tornare a casa, mia moglie sa che faccio il turno di notte. Ciao alla prossima- Sono tornato a casa, mia moglie mi aspettava per scopare, non avevo forze da dedicare a lei. Non si è accorta di nulla, oppure ha capito lasciandomi fare. Mi sono svegliato a mezzogiorno, mi ha lasciato un biglietto “Sono da Fabio a fare una partita”.
reso quasi trasparente dopo che avevo eliminato la fodera interna in corrispondenza del cazzo. Aveva dei fiori di colore marrone che in pratica occupavano tutto lo spazio, con l’erezione, frequente, il tessuto sintetico consumato rendeva evidente perfino il glande, o meglio la forma del glande. In quel modo mi eccitavo ancora di più. Ricordo che un giorno la lei di una coppia non la smetteva di girarsi indietro per guardarmi. E’ stato uno stimolo a continuare. Il caso ha voluto, o forse l’ho cercata, una donna col mio stesso difetto? Quando andiamo in giro suscitiamo l’interesse di molti appassionati. Anche ora che ho superato i cinquanta la passione persiste mentre mia moglie si è adagiata sul burraco col suo amico Fabio con cui fa coppia fissa perfino nei tornei che
si disputano in tutta Italia, dormono insieme, non mi sono mai opposto. Anch’io mi diverto, forse più di lei, a me piace dormire solo la notte nel mio letto, sono un appassionato della solita sega, senza quella non riesco a prendere sonno. Ieri mattina, nella solita camminata, in una strada poco frequentata, passando vicino ad una macchina, ho sentito che aveva il motore acceso, non ancora sorgeva il sole, la temperatura era abbastanza fresca. Mi sono avvicinato con cautela, ho notato una ragazza con gli occhi
chiusi distesa sul sedile di guida. Era truccata, aveva un rossetto marcato, indossava una minigonna su calze nere, ho notato che era longilinea. Indeciso se svegliarla o meno, potevo dubitare che stesse male, non me la sono sentita, ho ripreso il mio cammino senza allontanarmi troppo, ho girato per circa un’ora nei pressi, non ho incontrato nessuno. Sono tornato vicino alla macchina, era come l’avevo lasciata. Ho bussato delicatamente sul vetro, una, due, tre volte, finalmente ha aperto gli occhi. -Stai bene?- ha abbassato il vetro -Si sto bene, mi sono addormentat(o)- Cazzo allora è un ragazzo -E’ da un’ora che ti osservo, mi stavo preoccupando- -Entra in macchina che fa freddo- -Sei bella sai- -Anche tu sei un bel maschione- -Hai la figa o il cazzo?- -Accertati tu- Ho messo la mano tra le gambe, aveva un cazzo abbastanza voluminoso. -Sei messo bene-
-Me lo succhi o te lo succhio io?- -Ne l’uno ne l’altro, ho mia moglie che mi aspetta nel letto- -Scommetto che ti faccio un pompino che tua moglie non ti ha fatto mai- -Non credo, lei ha una pratica su tutti i tipi di cazzo- -La fai scopare?- -Non la faccio scopare, è lei di sua iniziativa che scopa- -Ti piace guardarla mentre scopa?- -E’ successo ma non è indispensabile- -Come vorrei una moglie come la tua!- -Dipende da te, ne scegli una e la porti sulla strada della perdizione- -Credi che sia facile?- -Neanche la mia voleva, ora non ne può fare a meno- -Ora devo andare, è stato un piacere- -Il piacere non l’hai ancora provato, libera il cazzo che me lo mangio- A quel punto ho ceduto, si è piegato, ed il cazzo è sparito nella sua bocca. Aveva ragione, un pompino sublime, poi la sorpresa, dopo la sborrata, copiosa quanto mai, ha trattenuto il cazzo in bocca portandolo ad una nuova erezione nel giro di due minuti. Da lasciarci le penne!
Alternava cazzo, scroto, perineo, ano, un turbine di piacere, aveva ragione, mia moglie non me l’aveva mai fatto. Altra sborrata, mi sono lasciato andare sul sedile reclinando la testa, volevo godermi quegli attimi di estasi totale. Non sapevo che si potesse arrivare a tanto. Non mi sono accorto che stava abbassando il mio sedile, ero disteso con gli occhi chiusi, quando ho avuto la sensazione che volesse farmi prendere il suo cazzo
in bocca, ho appena sollevato le labbra mi sono trovato quel cazzo che avevo già toccato in bocca. Mi piaceva, collaboravo con delicatezza, all’improvviso una cascata di sborra, non la finiva più ad uscire, potevo soffocare, comunque valeva la pena morire. Ero distrutto dal piacere. -Ora scendi che si è fatto tardi, devo tornare a casa, mia moglie sa che faccio il turno di notte. Ciao alla prossima- Sono tornato a casa, mia moglie mi aspettava per scopare, non avevo forze da dedicare a lei. Non si è accorta di nulla, oppure ha capito lasciandomi fare. Mi sono svegliato a mezzogiorno, mi ha lasciato un biglietto “Sono da Fabio a fare una partita”.
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valutazione
4.7
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Commenti dei lettori al racconto erotico