Primo squirt di mia moglie

Io Riccardo, lei Mary, siamo sposati da poco più di dieci anni. Lei avvocato, io impiegato pubblico, abbiamo una vita decisamente normale, nulla di trasgressivo. Ogni tanto, direi anche di rado, ci concediamo una serata fuori dalle mura domestiche, tanto per dare un po' di movimento a quella che, altrimenti, sarebbe una routine estremamente statica.
Mary è una donna di poco più di 40 anni, compiuti da poco, ma con un fisico e, soprattutto, un fondoschiena decisamente invidiabili da qualsiasi altra donna della stessa età. Alta 1,65, magra, capelli rosso/castano, occhi azzurri, seno non abbondante ma stuzzicante, è sicuramente una donna molto desiderata.
Raramente mette in evidenza le sue qualità ma quando lo fa e si trova a passeggiare per strada, gli sguardi dei maschi, e non solo, esprimono in modo chiaro il proprio pensiero...
Tra i tanti episodi che vorrei raccontare, ce n'è uno in particolare, uno con cui iniziare e riguarda proprio una "prima volta".
Già in diverse occasioni, trovandoci a fare sesso, nel momento di massimo godimento mi sono trovato inondato dei suoi umori, come se una lussuriosa fontana si fosse aperta su di me, aumentando esageratamente la mia eccitazione portandomi a scoparla con maggior vigore.
Inizialmente non prestavo caso a questa situazione, attribuendola ad uno stato di eccitazione talmente elevato da portarla ad essere così bagnata da bagnarmi come se avessi fatto una doccia; ma, dopo poco tempo, ho inquadrato meglio la situazione...
Col passare del tempo la cosa si è fatta evidente tanto che, al momento opportuno, lei si alzava, allontanandosi dal contatto diretto tra la sua figa e me, per gocciolare copiosamente sul mio cazzo, bagnandolo abbondantemente.
Era ormai chiaro che si trattava di un primo approccio allo squirting che lei, di propria iniziativa, senza mai parlarne, stava provando a praticare.
Quando la situazione era diventata ormai una consuetudine abbiamo iniziato a parlarne ed io ho subito chiarito quanto la cosa mi eccitasse fino a convincerla, nei rapporti successivi, ad alzarsi in piedi sopra di me per squirtarmi addosso...
Una delle sere di cui dicevo all'inizio, quindi, organizzammo una cena per noi due in un bel locale non lontano da casa nostra, un locale elegante con buon cibo ed una atmosfera coinvolgente che ben si prestava ad occasioni "particolari".
Per l'occasione lei ha indossato un abitino mini, strettissimo, che arrivava a coprire a malapena lo slip, o meglio il perizoma, che indossava; tacco alto, schiena scoperta.
Durante la cena, accompagnata da buon e abbondante vino, si arriva a stuzzicarsi a vicenda fino a toccare l'argomento dello squirting.
Ad un certo punto dico: "Invece del prosecco berrei volentieri il succo della tua figa..."
Trovandoci ancora in una situazione "iniziale", al momento arrossì per riprendersi poco dopo dicendomi: "ce ne sarebbe in abbondanza per ubriacarti!".
A quella risposta, praticamente, ho perso il controllo.
Ci trovavamo ad un tavolo collocato in una posizione isolata quindi mi sono avvicinato a lei e, baciandola in bocca, ho iniziato a palparle le cosce; dopo poco avevo una mano tra le sue cosce...
Non aveva slip, non perizoma, ma un vero e proprio filo interdentale; una sorpresa che aveva attuato senza che io me ne rendessi conto.
Era chiaro che le nostre aspettative per la serata erano alte.
Continuammo a bere... Trovandoci così vicini e nascosti dagli sguardi degli altri presenti, continuammo con l'esplorazione reciproca come due novelli fidanzati che si scoprono per la prima volta.
Lei mi slaccia i pantaloni, coperta dal tovagliolo, fino a trovare con la mano il mio cazzo duro come il marmo. Piano piano lo mena su e giù, senza foga, giocando con la cappella... mi stava scoppiando.
Io non godevo di una posizione comodissima quindi mi sono accontentato di sentire la sua figa gonfia e calda, completamente depilata, sotto quel filo che avrebbe dovuto coprirla.
Le pietanze si sono susseguite con regolarità, così come il vino...
Arrivati al termine andiamo via, saliamo in macchina verso casa. Un viaggio di circa mezz'ora ci attende.
L'eccitazione era tanta, continuiamo a scambiarci baci e fugaci palpeggiamenti.
Dopo dieci minuti di percorrenza l'atmosfera era incandescente.
Mi fermo in una piazzola di sosta e mi fiondo su di lei baciandola calorosamente.
Le mie mani vanno ovunque.
Il mini vestito che indossa lo faccio quasi scomparire, compattandolo sulla sua vita. Senza reggiseno, inizio a leccarle e succhiarle i capezzoli. Lei adora questo arrivando anche all'orgasmo.
Con una mano tiro via la specie di perizoma lasciandola seduta sul sedile del passeggero con le cosce aperte e i capezzoli turgidi come chiodi.
Il sul sguardo non chiedeva altro. Voleva essere scopata più che mai.
Ma io pensavo allo squirting e quindi ho iniziato a torturarla in ogni modo cercando di aumentare la sua eccitazione.
Con la mano sinistra infilavo due dita nella sua figa caldissima, bagnata all'inverosimile. Nel frattempo mordicchiavo i capezzoli.
In tutto ciò, complice anche l'alcool, lei emetteva mugolii e urletti che evidenziavano quanto fosse eccitata.
Continuammo così per un po', lei accelerava il movimento della sua figa verso la mia mano arrivando ad accogliere ben oltre le due dita iniziali.
La mia mano era completamente bagnata, come se fosse stata immersa in acqua.
Entravo dentro di lei con quasi tutta la mano per poi toglierla completamente.
Dopo un po' di tempo in queste condizioni, era quasi prossima all'orgasmo.
Con un violento spasmo, inarcò la schiena allargando ancora le sue belle lucide cosce e con un urlo liberatorio si lasciò andare in uno sconvolgente spruzzo che andò ad inondare tutto il cruscotto dell'auto.
Io, totalmente in estasi, aspettai qualche istante perchè tornasse in sè ma quasi subito mi tuffai, letteralmente, a leccarle la figa grondante come una fontata.
Ancora entrambi eccitatissimi ci ritrovammo con lei sopra di me a cavalcarmi con foga fino a godere inondandomi, ancora una volta.
Stanchi, un po' alticci, ma felici rientrammo a casa.