Un orgia improvvisata con la mia amica Laura
di
G. Wolf
genere
orge
Sembrava un giorno noioso e uggioso ma quando meno te lo aspetti,le cose possono prendere una piega molto diversa.
Ero a fare la spesa nel vicino supermercato del mio quartiere nel mentre guardavo cosa comprare, davanti al frigo delle verdure,incontro per caso una vecchia compagna di classe delle scuole superiori. Ragazza bellissima, mora,labbra carnose, occhi verdi, una quinta di seno e un culo da paura.
Io: Lauraaaa, ti ricordi di me?
Lei: Hei ciaoooo Andrea!! ne è passato di tempo? Come stai?
Io: È vero, il tempo passa ma i ricordi restano. Io sto bene e tu?
Lei: Sto bene grazie. Adesso lavoro come segretaria in un poliambulatorio.
Io: Sei rimasta uno schianto.
Lei: Grazie, anche tu sei rimasto uguale. Continui ancora a farti fare i pompini nei posti più strani?
Io: Certo, ricordo ancora i tuoi, quando me lo succhiavi nel rispostiglio dei bidelli e sotto il banco, durante la lezione di religione.
Lei: ahahahah,sei rimasto un porco.
Io: Senti, per rimanere in tema,ti andrebbe di succhiarmelo nel magazzino del supermercato?
Lei: Ma sei scemo?! e se ci becca qualcuno?
Io: Bè...si aggiunge a noi e ci divertiamo.
Lei: mmmm ok, ma sicuro che nn passiamo guai?
Io: sta tranquilla e tutto sotto controllo, fidati di me...
Con molta destrezza entriamo nel magazzino del supermercato e ci appartiamo dietro i bancali dei fardelli di acqua minerale.
Io: mi sembra ottimo come posto,nn trovi?
Lei: si devo ammettere che non è niente male!?
Io: attenzione...un gioco di prestigio...ehhh ops?! Ed tiro fuori il mio cazzo lungo e duro.
Lei: oddio e sempre emozionante rivedere quella bestia che ti ritrovi.
Io: bè, adesso tocca a te deliziarmi con la tua esperienza da bocchinara.
Lei: sei un maledetto porco,ma non resisto al tuo cazzo!
Messa in ginocchio davanti al mio cazzo cominciò ad accarezzarlo con le mani, con le sue labbra baciava la mia cappella e dopo cominciò a darci dentro con colpi di lingua,usava la sua bocca come una ventosa sulla mia grossa cappella, se lo sbatteva sulla faccia e dentro le guance. I pompini sono stati sempre il suo forte.
Improvvisamente, sentiamo aprire la serranda dell' ingresso del magazzino, si sentiva del vociare di due addette del supermercato.
Lei, per qualche secondo interruppe lo stupro del mio cazzo per paura di essere scoperti,ma neanche a dirlo, ci beccano due commesse. La divisa del supermercato le rendeva sexy, le loro magliettine attillate segnavano i grossi seni, erano entrambe di bella presenza, il loro viso era da vere puttanelle.
Restano per un attimo basite e poi esclamano:
Cosa state facendo? Vi rendete conto che vi possiamo denunciare?
Una delle due voleva chiamare il direttore,ma poi....
Marika, lascia stare...hai visto che cazzone a quello?
Sofia: quasi quasi ci facciamo un giro?, che dici.
Marika: ma sei fuori?
Sofia: Fai come vuoi...ragazzi posso unirmi alle vostre porcate?
Io: certamente,sei la benvenuta!
Marika: ed io cosa faccio...resto a bocca asciutta?
Io: c'è posto per tutte...fatemi vedere di cosa siete capaci, dai!!
Sofia sembrava essere molto esperta in materia,non perse tempo ad inginocchiarsi vicino a Laura per cominciare il doppio stupro del mio enorme cazzone che pulsava forte e non vedeva l'ora di dispensare piacere alle tre zoccole.
Laura: Questo cazzo è mio, l'ho visto prima io, ma possiamo divertirci insieme...
Sofia: un cazzo non si nega a nessuno...
Insieme cominciano a succhiarlo,Laura molto ingorda lo tiene più in bocca, mentre Sofia mi leccava l'asta e le grosse palle...stavo godendo come un porco.
Io: Marika, avvicinati e spogliati senza vergogna.
Marika: che intenzioni hai?
Io: adesso lo scoprirai...
Troviamo il modo di stare più comodi mettendoci sui fardelli d'acqua e mentre guardavo le due cagne succhiarmi il cazzo, Marika allarga le gambe sulla mia faccia lasciandosi leccare la figa, bagnatissima e nel mentre, accarezzavo i suoi capezzoli turgidi, che mi puntavano come due baionette.
La mia giornata noiosa si trasformò in un orgia improvvisata nel magazzino del supermercato...avevo tre bellissime troie, calde e vogliose, che stavano venerando il mio cazzo, trepidanti di assaporare al più presto il nettare degli dei.
Di colpo, feci invertire i ruoli, anche Marika era una degna pompinara, il piercing sulla lingua dava un tocco di classe al mega pompino che mi stava facendo, Laura e Sofia giocavano tra loro, toccandosi i seni si baciavano e con la lingua assoparavano il gusto del mio cazzo sulla loro bocca. Ormai ero quasi al culmine, dovevo inondarle la faccia di sborra calda e abbondante.
Io: Ragazze...sto per esplodere!
Laura: Dai, facci gustare il tuo succo alla sborra.
Erano tutte e tre in ginocchio di fronte e me, bastò un colpo di mano e partí una scarica di sborra sulle loro faccie da troie.
Pur avendo distribuito la mia calda sborra, Laura ancora per poco, continuò a succhiarmi il cazzo.
Laura: rimpiango la scuola solo perché potevo succhiartelo quando volevo.
Le commesse molto soddisfatte, si leccarono a vicenda la sborra dalla faccie e ricomposte in un attimo, con un breve cenno di saluto sparirono dalla mia vista.
Anche Laura si ricompose, mi sorrise, mi accarezzo il viso e mi disse:
Spero di rivederti Andrea è stato fantastico.
Usciti dal magazzino ognuno continuò a fare le sue cose, come se niente fosse accaduto.
Alla cassa, Sofia,con un tocco di mano mi lasciò il suo numero di telefono, promettendo di rivederci per fare porcate.
Marika mi gurdò,accennando un breve sorriso di soddisfazione.
La vita è fatta di cose, le belle sono quelle non organizzate, metti insieme delle giovani maiale e daranno meravigliosamente un senso alla tua noiosa giornata.
G.Wolf
Ero a fare la spesa nel vicino supermercato del mio quartiere nel mentre guardavo cosa comprare, davanti al frigo delle verdure,incontro per caso una vecchia compagna di classe delle scuole superiori. Ragazza bellissima, mora,labbra carnose, occhi verdi, una quinta di seno e un culo da paura.
Io: Lauraaaa, ti ricordi di me?
Lei: Hei ciaoooo Andrea!! ne è passato di tempo? Come stai?
Io: È vero, il tempo passa ma i ricordi restano. Io sto bene e tu?
Lei: Sto bene grazie. Adesso lavoro come segretaria in un poliambulatorio.
Io: Sei rimasta uno schianto.
Lei: Grazie, anche tu sei rimasto uguale. Continui ancora a farti fare i pompini nei posti più strani?
Io: Certo, ricordo ancora i tuoi, quando me lo succhiavi nel rispostiglio dei bidelli e sotto il banco, durante la lezione di religione.
Lei: ahahahah,sei rimasto un porco.
Io: Senti, per rimanere in tema,ti andrebbe di succhiarmelo nel magazzino del supermercato?
Lei: Ma sei scemo?! e se ci becca qualcuno?
Io: Bè...si aggiunge a noi e ci divertiamo.
Lei: mmmm ok, ma sicuro che nn passiamo guai?
Io: sta tranquilla e tutto sotto controllo, fidati di me...
Con molta destrezza entriamo nel magazzino del supermercato e ci appartiamo dietro i bancali dei fardelli di acqua minerale.
Io: mi sembra ottimo come posto,nn trovi?
Lei: si devo ammettere che non è niente male!?
Io: attenzione...un gioco di prestigio...ehhh ops?! Ed tiro fuori il mio cazzo lungo e duro.
Lei: oddio e sempre emozionante rivedere quella bestia che ti ritrovi.
Io: bè, adesso tocca a te deliziarmi con la tua esperienza da bocchinara.
Lei: sei un maledetto porco,ma non resisto al tuo cazzo!
Messa in ginocchio davanti al mio cazzo cominciò ad accarezzarlo con le mani, con le sue labbra baciava la mia cappella e dopo cominciò a darci dentro con colpi di lingua,usava la sua bocca come una ventosa sulla mia grossa cappella, se lo sbatteva sulla faccia e dentro le guance. I pompini sono stati sempre il suo forte.
Improvvisamente, sentiamo aprire la serranda dell' ingresso del magazzino, si sentiva del vociare di due addette del supermercato.
Lei, per qualche secondo interruppe lo stupro del mio cazzo per paura di essere scoperti,ma neanche a dirlo, ci beccano due commesse. La divisa del supermercato le rendeva sexy, le loro magliettine attillate segnavano i grossi seni, erano entrambe di bella presenza, il loro viso era da vere puttanelle.
Restano per un attimo basite e poi esclamano:
Cosa state facendo? Vi rendete conto che vi possiamo denunciare?
Una delle due voleva chiamare il direttore,ma poi....
Marika, lascia stare...hai visto che cazzone a quello?
Sofia: quasi quasi ci facciamo un giro?, che dici.
Marika: ma sei fuori?
Sofia: Fai come vuoi...ragazzi posso unirmi alle vostre porcate?
Io: certamente,sei la benvenuta!
Marika: ed io cosa faccio...resto a bocca asciutta?
Io: c'è posto per tutte...fatemi vedere di cosa siete capaci, dai!!
Sofia sembrava essere molto esperta in materia,non perse tempo ad inginocchiarsi vicino a Laura per cominciare il doppio stupro del mio enorme cazzone che pulsava forte e non vedeva l'ora di dispensare piacere alle tre zoccole.
Laura: Questo cazzo è mio, l'ho visto prima io, ma possiamo divertirci insieme...
Sofia: un cazzo non si nega a nessuno...
Insieme cominciano a succhiarlo,Laura molto ingorda lo tiene più in bocca, mentre Sofia mi leccava l'asta e le grosse palle...stavo godendo come un porco.
Io: Marika, avvicinati e spogliati senza vergogna.
Marika: che intenzioni hai?
Io: adesso lo scoprirai...
Troviamo il modo di stare più comodi mettendoci sui fardelli d'acqua e mentre guardavo le due cagne succhiarmi il cazzo, Marika allarga le gambe sulla mia faccia lasciandosi leccare la figa, bagnatissima e nel mentre, accarezzavo i suoi capezzoli turgidi, che mi puntavano come due baionette.
La mia giornata noiosa si trasformò in un orgia improvvisata nel magazzino del supermercato...avevo tre bellissime troie, calde e vogliose, che stavano venerando il mio cazzo, trepidanti di assaporare al più presto il nettare degli dei.
Di colpo, feci invertire i ruoli, anche Marika era una degna pompinara, il piercing sulla lingua dava un tocco di classe al mega pompino che mi stava facendo, Laura e Sofia giocavano tra loro, toccandosi i seni si baciavano e con la lingua assoparavano il gusto del mio cazzo sulla loro bocca. Ormai ero quasi al culmine, dovevo inondarle la faccia di sborra calda e abbondante.
Io: Ragazze...sto per esplodere!
Laura: Dai, facci gustare il tuo succo alla sborra.
Erano tutte e tre in ginocchio di fronte e me, bastò un colpo di mano e partí una scarica di sborra sulle loro faccie da troie.
Pur avendo distribuito la mia calda sborra, Laura ancora per poco, continuò a succhiarmi il cazzo.
Laura: rimpiango la scuola solo perché potevo succhiartelo quando volevo.
Le commesse molto soddisfatte, si leccarono a vicenda la sborra dalla faccie e ricomposte in un attimo, con un breve cenno di saluto sparirono dalla mia vista.
Anche Laura si ricompose, mi sorrise, mi accarezzo il viso e mi disse:
Spero di rivederti Andrea è stato fantastico.
Usciti dal magazzino ognuno continuò a fare le sue cose, come se niente fosse accaduto.
Alla cassa, Sofia,con un tocco di mano mi lasciò il suo numero di telefono, promettendo di rivederci per fare porcate.
Marika mi gurdò,accennando un breve sorriso di soddisfazione.
La vita è fatta di cose, le belle sono quelle non organizzate, metti insieme delle giovani maiale e daranno meravigliosamente un senso alla tua noiosa giornata.
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