Le ripetizioni di una Prof. - Parte 2
di
mila
genere
prime esperienze
Il giorno dopo, come di consueto, andai al lavoro e di tanto in tanto mi capitava di ripensare ad Andrea e ogni volta mi sentivo bagnata.
Puntuale come sempre, suonai il campanello di casa di Andrea, dentro di me sentivo che avevo una gran voglia di vederlo.
Ciao Andre, sono io.
Ciao Elena, vieni pure.
Entrai, ci guardammo e lui si avvicinò per abbracciarmi, ricambiai.
Mi abbracciò stringendomi tanto da sentire il suo pisello diventare duro. I nostri corpi erano talmente vicini che la mia figa non poteva fare a meno di sentire quel cazzo duro. Mi eccitai ma, istintivamente, mi spostai e guardai i pantaloni della tuta.
Oh Andre, sei così tanto eccitato? Esclamai dopo che vidi la sua erezione dai pantaloni.
Elena, perdonami davvero, scusami ma non lo faccio apposta. Non riesco a controllarmi. Sei bellissima.
Dentro di me sentivo tutta l'eccitazione, cercavo il più possibile di non farlo notare ad Andrea, ma era difficile.
Mi faceva piacere suscitare questa reazione ad un ragazzo così giovane.
Andre, non ti preoccupare.
Continuavo a guardare quel cazzo che si vedeva dalla tuta e nella mia mente passavano tanti pensieri.
Dai Andre mettiamoci al lavoro che abbiamo perso già tanto tempo.
Iniziò a ripetere il capitolo di storia.
Andre ma hai studiato! Mi accorsi stupita.
Si Elena, prima che tu arrivassi mi sono portato avanti con gli esercizi e ho ripetuto tutto il capitolo. Sono pronto per l'interrogazione di domani.
Bene, sapevo che ce l'avresti fatta anche da solo. Dissi sorridendo.
Oh Andre, è tardissimo. Dissi guardando l'orologio.
Il mio pensiero tornò nuovamente su quel pisello, oh quanto avrei voluto toccarlo e sentirlo ancora vicino al mio corpo.
Elena ti andrebbe di venire anche domani?
Domani Andre? Non so...dai ti faccio sapere. Ora devo andare a casa che si è fatto tardi.
Ok Elena.
Buona serata Andre. Gli diedi un bacio sulla guancia e andai.
Arrivai a casa di corsa, impaziente di toccarmi pensando al Andrea e alla sua fantastica erezione che sporgeva prepotentemente dalla sua tuta.
Iniziai ad accarezzarmi i seni e mi lascia cadere sul divano, toccandomi la figa. Ero così eccitata.
Infilai la mano dentro gli slip e sentii tutta l'eccitazione che mi aveva procurato quel pomeriggio, mi leccai le dita per assaporarla e iniziai a masturbarmi.
Godevo tantissimo, avevo nella testa quel pisello così duro e, sapere che ero stata io a provocare in lui quell'erezione mi faceva eccitare tantissimo.
Ebbi un orgasmo fantastico quel giorno.
Il giorno dopo decisi di andare da Andrea. Non so perché, era bravissimo a studiare anche da solo. Ma la voglia di vederlo era tanta.
Ciao Andre, sono io.
Vieni Elena, e mi abbracciò di nuovo.
Elena ti va un gelato? Stavo giusto per mangiarlo...
Grazie Andre, si dai mangiamoci un gelato mentre mi racconti come è andata oggi a scuola.
Mi accomodai sul divano e lui si sedette di fianco a me e iniziò a raccontarmi entusiasta.
I suoi occhi cadevano spesso sui miei seni e percepivo che si stesse eccitando.
Elena, scusa ... ehm potrei toccarti ancora le tette?
Oh Andre! Sei proprio fissato con le mie tette!
Dissi sorridendo.
Elena, si sono così belle.
Mi avvicinai a lui un pochino con il busto.. la mia camicetta era un pochino sbottonata, gli presi la mano e la misi sul mio petto.
Lui iniziò a toccarmi il seno, inserendo anche la mano dentro la camicia.
Mi faceva eccitare e lui era eccitatissimo, dal pantalone iniziava a vedersi la sua erezione.
Più toccava e più mi eccitavo.
Sentivo che stavo perdendo il controllo.
Sbottonai la camicetta e avvicinai con le mani il suo volto al mio petto e lui iniziò a baciarmi e leccarmi i seni.
Il suo pisello era in piena erezione. Non potevo fare a meno di non notarlo.
Oh Andre! esclamai guardando il suo cazzo.
Vuoi che faccia qualcosa per te?
Oh si Elena, ti prego, mi piacerebbe tantissimo.
Gli abbassai i pantaloni e il suo cazzo eretto si intravedeva uscire dai boxer.
Gli abbassai anche i boxer.
Oh Andre! Esclamai.
Il suo cazzo ero così giovane e duro come il marmo.
Elena, ti piace il mio.... cazzo?
Si Andre mi piace moltissimo! Ne farai impazzire di ragazze tu!
Iniziai a segarlo lentamente. Lui non riusciva a distogliere lo sguardo dai miei seni.
Mi stavo eccitando. Oh quanto era duro quel cazzo!
Presi la sua mano e la misi di nuovo sui miei seni e iniziai a masturbarlo più velocemente.
Il suo sguardo ero completamente perso nel vuoto dal godimento.
Elena, non ce la faccio più! Esclamò poco dopo.
Capii subito che stava per venire.
Oh Andre, lasciati andare, non ti preoccupare!
Non feci nemmeno in tempo a finire la frase e si lasciò andare in un gemito di piacere e il suo sperma schizzò fuori.
Ti senti meglio ora, vero Andre?
Si Elena, è stato stupendo!
Dai ci vediamo domani, ora devo andare Andre.
Si, Elena.
Mi ricomposi, abbattonai la camicetta e lo salutai, con un bacio a stampo sulla bocca.
Il suo cazzo era di nuovo duro.
A domani, Elena.
Si, Andre, a domani!
Mentre uscivo di casa, pensavo alla sua erezione ed ero sicura che si fosse masturbato di nuovo.
Al solo pensiero mi eccitai tantissimo.
Oh Elena, ma che ti sta succedendo? Mi dicevo tra me e me. Sembri una ragazzina! Non mi sentivo così da tempo.
Arrivai a casa e mio marito era già tornato.
Speravo facesse tardi anche quella sera e invece fu una sorpresa inaspettata trovarlo a casa.
Ero eccitata e speravo di riuscire a stare un pochino sola per concedermi quel piacere tanto atteso.
Ciao Amore, andata bene la giornata? Chiese avvicinandosi per baciarmi.
Si caro, tutto bene! Risposi.
E iniziò a baciarmi in modo più passionale e a toccarmi i seni.
Lo sai che impazzisco per le tue tette, Elena? Mi toccava sempre più con foga, infilò la mano dentro i miei slip e...
Oh Elena, sei bagnatissima! Esclamò e iniziò a masturbarmi. Io mi lasciai andare al piacere pensando ad Andrea e al suo cazzo così giovane.
Mio marito era eccitatissimo sentendo la mia figa così bagnata. Si leccò il dito per assaporare i miei umori, si gli umori del pomeriggio trascorso con Andrea, mi tolse gli slip e mi fece girare facendomi appoggiare le mani sul piano della cucina. Si tolse i pantaloni e gli slip e mi fece sentire la sue erezione sul mio sedere. La mia figa era calda e pronta per accogliere il suo cazzo maturo. Iniziò a penetrarmi da dietro. Io urlavo di piacere come non facevo da tempo, pensavo ad Andrea e al suo cazzo e godevo mentre mio marito mi sbatteva forte. Sentivo tutto il suo cazzo dentro di me e il rumore delle sue palle che sbattevano sempre più forte. Lui che godeva e io che ansimavo mentre lui continuava a scoparmi afferrandomi con le mani il bacino. Tutta l'eccitazione trattenuta nel pomeriggio sfociò in un orgarmo fantastico. Venne anche mio marito, era da tempo che non godeva così.
Stremati ci abbracciammo.
Elena, amore ma che avevi stasera? È stato fantastico! Esclamò
Si, amore stupendo. Risposi io.
Andai a farmi una doccia e preparai la cena.
Puntuale come sempre, suonai il campanello di casa di Andrea, dentro di me sentivo che avevo una gran voglia di vederlo.
Ciao Andre, sono io.
Ciao Elena, vieni pure.
Entrai, ci guardammo e lui si avvicinò per abbracciarmi, ricambiai.
Mi abbracciò stringendomi tanto da sentire il suo pisello diventare duro. I nostri corpi erano talmente vicini che la mia figa non poteva fare a meno di sentire quel cazzo duro. Mi eccitai ma, istintivamente, mi spostai e guardai i pantaloni della tuta.
Oh Andre, sei così tanto eccitato? Esclamai dopo che vidi la sua erezione dai pantaloni.
Elena, perdonami davvero, scusami ma non lo faccio apposta. Non riesco a controllarmi. Sei bellissima.
Dentro di me sentivo tutta l'eccitazione, cercavo il più possibile di non farlo notare ad Andrea, ma era difficile.
Mi faceva piacere suscitare questa reazione ad un ragazzo così giovane.
Andre, non ti preoccupare.
Continuavo a guardare quel cazzo che si vedeva dalla tuta e nella mia mente passavano tanti pensieri.
Dai Andre mettiamoci al lavoro che abbiamo perso già tanto tempo.
Iniziò a ripetere il capitolo di storia.
Andre ma hai studiato! Mi accorsi stupita.
Si Elena, prima che tu arrivassi mi sono portato avanti con gli esercizi e ho ripetuto tutto il capitolo. Sono pronto per l'interrogazione di domani.
Bene, sapevo che ce l'avresti fatta anche da solo. Dissi sorridendo.
Oh Andre, è tardissimo. Dissi guardando l'orologio.
Il mio pensiero tornò nuovamente su quel pisello, oh quanto avrei voluto toccarlo e sentirlo ancora vicino al mio corpo.
Elena ti andrebbe di venire anche domani?
Domani Andre? Non so...dai ti faccio sapere. Ora devo andare a casa che si è fatto tardi.
Ok Elena.
Buona serata Andre. Gli diedi un bacio sulla guancia e andai.
Arrivai a casa di corsa, impaziente di toccarmi pensando al Andrea e alla sua fantastica erezione che sporgeva prepotentemente dalla sua tuta.
Iniziai ad accarezzarmi i seni e mi lascia cadere sul divano, toccandomi la figa. Ero così eccitata.
Infilai la mano dentro gli slip e sentii tutta l'eccitazione che mi aveva procurato quel pomeriggio, mi leccai le dita per assaporarla e iniziai a masturbarmi.
Godevo tantissimo, avevo nella testa quel pisello così duro e, sapere che ero stata io a provocare in lui quell'erezione mi faceva eccitare tantissimo.
Ebbi un orgasmo fantastico quel giorno.
Il giorno dopo decisi di andare da Andrea. Non so perché, era bravissimo a studiare anche da solo. Ma la voglia di vederlo era tanta.
Ciao Andre, sono io.
Vieni Elena, e mi abbracciò di nuovo.
Elena ti va un gelato? Stavo giusto per mangiarlo...
Grazie Andre, si dai mangiamoci un gelato mentre mi racconti come è andata oggi a scuola.
Mi accomodai sul divano e lui si sedette di fianco a me e iniziò a raccontarmi entusiasta.
I suoi occhi cadevano spesso sui miei seni e percepivo che si stesse eccitando.
Elena, scusa ... ehm potrei toccarti ancora le tette?
Oh Andre! Sei proprio fissato con le mie tette!
Dissi sorridendo.
Elena, si sono così belle.
Mi avvicinai a lui un pochino con il busto.. la mia camicetta era un pochino sbottonata, gli presi la mano e la misi sul mio petto.
Lui iniziò a toccarmi il seno, inserendo anche la mano dentro la camicia.
Mi faceva eccitare e lui era eccitatissimo, dal pantalone iniziava a vedersi la sua erezione.
Più toccava e più mi eccitavo.
Sentivo che stavo perdendo il controllo.
Sbottonai la camicetta e avvicinai con le mani il suo volto al mio petto e lui iniziò a baciarmi e leccarmi i seni.
Il suo pisello era in piena erezione. Non potevo fare a meno di non notarlo.
Oh Andre! esclamai guardando il suo cazzo.
Vuoi che faccia qualcosa per te?
Oh si Elena, ti prego, mi piacerebbe tantissimo.
Gli abbassai i pantaloni e il suo cazzo eretto si intravedeva uscire dai boxer.
Gli abbassai anche i boxer.
Oh Andre! Esclamai.
Il suo cazzo ero così giovane e duro come il marmo.
Elena, ti piace il mio.... cazzo?
Si Andre mi piace moltissimo! Ne farai impazzire di ragazze tu!
Iniziai a segarlo lentamente. Lui non riusciva a distogliere lo sguardo dai miei seni.
Mi stavo eccitando. Oh quanto era duro quel cazzo!
Presi la sua mano e la misi di nuovo sui miei seni e iniziai a masturbarlo più velocemente.
Il suo sguardo ero completamente perso nel vuoto dal godimento.
Elena, non ce la faccio più! Esclamò poco dopo.
Capii subito che stava per venire.
Oh Andre, lasciati andare, non ti preoccupare!
Non feci nemmeno in tempo a finire la frase e si lasciò andare in un gemito di piacere e il suo sperma schizzò fuori.
Ti senti meglio ora, vero Andre?
Si Elena, è stato stupendo!
Dai ci vediamo domani, ora devo andare Andre.
Si, Elena.
Mi ricomposi, abbattonai la camicetta e lo salutai, con un bacio a stampo sulla bocca.
Il suo cazzo era di nuovo duro.
A domani, Elena.
Si, Andre, a domani!
Mentre uscivo di casa, pensavo alla sua erezione ed ero sicura che si fosse masturbato di nuovo.
Al solo pensiero mi eccitai tantissimo.
Oh Elena, ma che ti sta succedendo? Mi dicevo tra me e me. Sembri una ragazzina! Non mi sentivo così da tempo.
Arrivai a casa e mio marito era già tornato.
Speravo facesse tardi anche quella sera e invece fu una sorpresa inaspettata trovarlo a casa.
Ero eccitata e speravo di riuscire a stare un pochino sola per concedermi quel piacere tanto atteso.
Ciao Amore, andata bene la giornata? Chiese avvicinandosi per baciarmi.
Si caro, tutto bene! Risposi.
E iniziò a baciarmi in modo più passionale e a toccarmi i seni.
Lo sai che impazzisco per le tue tette, Elena? Mi toccava sempre più con foga, infilò la mano dentro i miei slip e...
Oh Elena, sei bagnatissima! Esclamò e iniziò a masturbarmi. Io mi lasciai andare al piacere pensando ad Andrea e al suo cazzo così giovane.
Mio marito era eccitatissimo sentendo la mia figa così bagnata. Si leccò il dito per assaporare i miei umori, si gli umori del pomeriggio trascorso con Andrea, mi tolse gli slip e mi fece girare facendomi appoggiare le mani sul piano della cucina. Si tolse i pantaloni e gli slip e mi fece sentire la sue erezione sul mio sedere. La mia figa era calda e pronta per accogliere il suo cazzo maturo. Iniziò a penetrarmi da dietro. Io urlavo di piacere come non facevo da tempo, pensavo ad Andrea e al suo cazzo e godevo mentre mio marito mi sbatteva forte. Sentivo tutto il suo cazzo dentro di me e il rumore delle sue palle che sbattevano sempre più forte. Lui che godeva e io che ansimavo mentre lui continuava a scoparmi afferrandomi con le mani il bacino. Tutta l'eccitazione trattenuta nel pomeriggio sfociò in un orgarmo fantastico. Venne anche mio marito, era da tempo che non godeva così.
Stremati ci abbracciammo.
Elena, amore ma che avevi stasera? È stato fantastico! Esclamò
Si, amore stupendo. Risposi io.
Andai a farmi una doccia e preparai la cena.
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