Le ripetizioni di una Prof. - Parte 3
di
mila
genere
prime esperienze
Ciao Andre, sono io.
Ciao Elena, ti apro.
Aprì la porta e gli diedi un bacio sulla guancia.
Allora Andre, come stai?
Benissimo Elena, rispose sorridendo.
Oggi ho avuto l'interrogazione e ho preso 8.
Bene Andre, sono davvero fiera di te!
Oh ciao Elena, arrivò dalla cucina la mamma di Andrea.
Ciao Luisa! Risposi sorpresa.
Di certo non mi aspettavo di trovarla in casa.
Elena sono davvero felice dei risultati che sta avendo Andrea a scuola. E tutto questo grazie al tuo prezioso aiuto. Non finirò mai di ringraziarti.
Andrea è molto più sereno anche in casa.
Luisa ti assicuro che Andrea è un ragazzo molto intelligente e io faccio quel che posso...
Non mi fece nemmeno finire di parlare e,manifestando un entusiasmo quasi plateale,disse:"No, Elena credimi stai facendo un lavoro fantastico con Andrea, non avrei potuto scegliere di meglio"
Mi sentivo un pochino in imbarazzo e anche un pochino in colpa pensando a quello che era successo l'ultima volta ma cercavo di non farlo notare.
A quei complimenti di Luisa risposi con un semplice grazie.
Va bene, ora vi lascio in pace. Disse Luisa.
Elena, una di queste sere organizziamo una serata tutta nostra. Disse strizzando l'occhio.
Andrea vado, ti lascio in buone mani!
E salutò uscendo dal portone.
Ci furono 5 secondi di silenzio. Io impietrita e immobile mentre lui sembrava piuttosto tranquillo.
Bene Andrea, mettiamoci subito al lavoro. Dissi rompendo il silenzio.
Dobbiamo ripetere il capitolo di italiano, giusto?
Si, Elena. E i suoi occhi si posarono sui miei seni.
Dai siediti qui vicino a me, dissi.
Mi sentivo già eccitata. Cercavo un contatto con lui. Mi sentivo eccitata al solo pensiero di farmi toccare ancora le tette. E sinceramente non vedevo l'ora che lo facesse.
Vuoi toccarmi ancora le tette? Chiesi prendendo l'iniziativa.
Si Elena, voglio toccartele.
Toccale pure Andre, dissi sbottanandomi la camicetta.
Andrea era già eccitato.
Iniziò a toccarmi timidamente i seni.
Gli presi la testa e la avvicinai al mio petto.
Ti piacciono le mie tette?
Oh si Elena. Adoro le tue tette.
Leccami i capezzoli, allora.
Mi guardò, stupito.
Lo incoraggiai avvicinando le sue labbra ai miei capezzoli duri e sporgenti.
Aprì la bocca e iniziò a passare la lingua sui capezzoli e a ciucciarli.
Io ero bagnata e molto eccitata.
Sei bravo Andre! Lo sai?
Allungai la mia mano sul suo pisello, toccandolo dai pantaloni e notai che era duro.
Mi alzai mettendomi in piedi davanti a lui, mi tolsi la gonna.
Lui restò impietrito alla vista di me in mutandine.
Gli presi la mano e la misi sulla figa facendogliela toccare dagli slip. Guidavo la sua mano. Sentivo la mia figa bagnarsi sempre di più mentre le sue dita sfiorano il clitoride.
Mi piaceva che mi toccasse.
Era così giovane e inesperto e questa cosa mi faceva impazzire.
Andre, vieni qui, dissi avvicinando il suo volto vicino alla mia figa.
Indossavo ancora gli slip. Stavo in piedi di fronte a lui, misi una gamba sulla sedia e gli dissi:"lecca Andre" dirigendo con le mie mani la sua testa.
Lui iniziò a leccarmi gli slip.
Io impazzivo a quella visione.
Lo sai che sono bagnata, Andre?
Lo senti l'odore della mia figa bagnata?
Si, Elena. Rispose lui eccitato continuando a leccarmi gli slip.
Fammi sentire quanto sei eccitato, Andre.
E gli toccai il pisello dalla tuta.
Aveva un cazzo durissimo.
Mi eccitava tantissimo vedere il suo pisello sporgere dalla tuta.
Lui restò seduto mentre io mi misi in ginocchio e iniziai a massaggiare il suo cazzo.
Lo guardavo e massaggiavo. Il suo solito sguardo perso nel vuoto mi faceva impazzire perché capivo che gli piaceva.
Gli tolsi i pantaloni e gli slip.
Lui era in trepidante attesa, eccitato più che mai perché immaginava quello che sarebbe successo e non vedeva l'ora.
Iniziai a masturbarlo e poi avvicinai la bocca al suo cazzo duro. Leccai la cappella tenendo il cazzo con le mani.
Ti piace Andre? Chiesi,anche se sapevo già la risposta.
Si, Elena, continua ti prego!
Iniziai a succhiare quel cazzo giovane che non aveva mai provato un piacere così intenso.
Mentre glielo succhiavo notai il suo sguardo, quello sguardo di godimento che mi faceva eccitare tantissimo e iniziai a toccarmi il clitoride.
Il suo cazzo divenne ancora più duro. Stava impazzendo di piacere e sapevo che di lì a poco avrebbe sborrato.
Io continuavo a masturbarmi.
Lasciati andare Andre, voglio venire insieme a te! Gli ordinai presa dall'eccitazione.
Mentre mi masturbavo sempre più forte, continuai a masturbare anche il suo cazzo che esplodeva e si lasciò andare al piacere. La sua sborra schizzò fuori, tutta sul mio viso, era tantissima e densa. Ebbi anche io un orgasmo fantastico.
Leccai tutta la sborra che avevo in viso, assaporandola tutta.
Lo guardai e notai il suo sguardo dopo l'orgasmo, era un misto tra stupore ed eccitazione.
Elena è stato stupendo!
Sorrisi.
Dai Andre, è il caso di rivestirci ora! Dissi assumendo un atteggiamento un pochino più severo.
Si, Elena.
È tardi, Andre. Anche oggi non abbiamo ripetuto il capitolo. Dissi mentre mi rivestivo.
Non ti preoccupare Elena. Lo ripeto stasera.
Me lo prometti, Andre?
Si, te lo assicurò. Lo farò Elena.
Però vieni anche domani, ti prego?
Oh Andre! Ci stai prendendo gusto!Esclamai.
Dai domani vediamo. Ti faccio sapere. Risposi strizzando l'occhio.
Ora vado. Gli diedi un bacio sulla bocca e andai.
Mentre guidavo verso casa ripensavo a quello che era successo e non riuscivo a trattenere l'eccitazione.
La mia figa era di nuovo bagnata.
Ciao Amore, come è andata la tua giornata? Mi salutò mio marito che era già a casa.
Tutto bene, caro.
Che bella che sei oggi! Sei sempre bella, ma oggi hai qualcosa di diverso del solito!
Disse sorridendo.
Pensai ad Andrea, al suo cazzo, al suo sguardo. Sorrisi e preparai la cena.
Ciao Elena, ti apro.
Aprì la porta e gli diedi un bacio sulla guancia.
Allora Andre, come stai?
Benissimo Elena, rispose sorridendo.
Oggi ho avuto l'interrogazione e ho preso 8.
Bene Andre, sono davvero fiera di te!
Oh ciao Elena, arrivò dalla cucina la mamma di Andrea.
Ciao Luisa! Risposi sorpresa.
Di certo non mi aspettavo di trovarla in casa.
Elena sono davvero felice dei risultati che sta avendo Andrea a scuola. E tutto questo grazie al tuo prezioso aiuto. Non finirò mai di ringraziarti.
Andrea è molto più sereno anche in casa.
Luisa ti assicuro che Andrea è un ragazzo molto intelligente e io faccio quel che posso...
Non mi fece nemmeno finire di parlare e,manifestando un entusiasmo quasi plateale,disse:"No, Elena credimi stai facendo un lavoro fantastico con Andrea, non avrei potuto scegliere di meglio"
Mi sentivo un pochino in imbarazzo e anche un pochino in colpa pensando a quello che era successo l'ultima volta ma cercavo di non farlo notare.
A quei complimenti di Luisa risposi con un semplice grazie.
Va bene, ora vi lascio in pace. Disse Luisa.
Elena, una di queste sere organizziamo una serata tutta nostra. Disse strizzando l'occhio.
Andrea vado, ti lascio in buone mani!
E salutò uscendo dal portone.
Ci furono 5 secondi di silenzio. Io impietrita e immobile mentre lui sembrava piuttosto tranquillo.
Bene Andrea, mettiamoci subito al lavoro. Dissi rompendo il silenzio.
Dobbiamo ripetere il capitolo di italiano, giusto?
Si, Elena. E i suoi occhi si posarono sui miei seni.
Dai siediti qui vicino a me, dissi.
Mi sentivo già eccitata. Cercavo un contatto con lui. Mi sentivo eccitata al solo pensiero di farmi toccare ancora le tette. E sinceramente non vedevo l'ora che lo facesse.
Vuoi toccarmi ancora le tette? Chiesi prendendo l'iniziativa.
Si Elena, voglio toccartele.
Toccale pure Andre, dissi sbottanandomi la camicetta.
Andrea era già eccitato.
Iniziò a toccarmi timidamente i seni.
Gli presi la testa e la avvicinai al mio petto.
Ti piacciono le mie tette?
Oh si Elena. Adoro le tue tette.
Leccami i capezzoli, allora.
Mi guardò, stupito.
Lo incoraggiai avvicinando le sue labbra ai miei capezzoli duri e sporgenti.
Aprì la bocca e iniziò a passare la lingua sui capezzoli e a ciucciarli.
Io ero bagnata e molto eccitata.
Sei bravo Andre! Lo sai?
Allungai la mia mano sul suo pisello, toccandolo dai pantaloni e notai che era duro.
Mi alzai mettendomi in piedi davanti a lui, mi tolsi la gonna.
Lui restò impietrito alla vista di me in mutandine.
Gli presi la mano e la misi sulla figa facendogliela toccare dagli slip. Guidavo la sua mano. Sentivo la mia figa bagnarsi sempre di più mentre le sue dita sfiorano il clitoride.
Mi piaceva che mi toccasse.
Era così giovane e inesperto e questa cosa mi faceva impazzire.
Andre, vieni qui, dissi avvicinando il suo volto vicino alla mia figa.
Indossavo ancora gli slip. Stavo in piedi di fronte a lui, misi una gamba sulla sedia e gli dissi:"lecca Andre" dirigendo con le mie mani la sua testa.
Lui iniziò a leccarmi gli slip.
Io impazzivo a quella visione.
Lo sai che sono bagnata, Andre?
Lo senti l'odore della mia figa bagnata?
Si, Elena. Rispose lui eccitato continuando a leccarmi gli slip.
Fammi sentire quanto sei eccitato, Andre.
E gli toccai il pisello dalla tuta.
Aveva un cazzo durissimo.
Mi eccitava tantissimo vedere il suo pisello sporgere dalla tuta.
Lui restò seduto mentre io mi misi in ginocchio e iniziai a massaggiare il suo cazzo.
Lo guardavo e massaggiavo. Il suo solito sguardo perso nel vuoto mi faceva impazzire perché capivo che gli piaceva.
Gli tolsi i pantaloni e gli slip.
Lui era in trepidante attesa, eccitato più che mai perché immaginava quello che sarebbe successo e non vedeva l'ora.
Iniziai a masturbarlo e poi avvicinai la bocca al suo cazzo duro. Leccai la cappella tenendo il cazzo con le mani.
Ti piace Andre? Chiesi,anche se sapevo già la risposta.
Si, Elena, continua ti prego!
Iniziai a succhiare quel cazzo giovane che non aveva mai provato un piacere così intenso.
Mentre glielo succhiavo notai il suo sguardo, quello sguardo di godimento che mi faceva eccitare tantissimo e iniziai a toccarmi il clitoride.
Il suo cazzo divenne ancora più duro. Stava impazzendo di piacere e sapevo che di lì a poco avrebbe sborrato.
Io continuavo a masturbarmi.
Lasciati andare Andre, voglio venire insieme a te! Gli ordinai presa dall'eccitazione.
Mentre mi masturbavo sempre più forte, continuai a masturbare anche il suo cazzo che esplodeva e si lasciò andare al piacere. La sua sborra schizzò fuori, tutta sul mio viso, era tantissima e densa. Ebbi anche io un orgasmo fantastico.
Leccai tutta la sborra che avevo in viso, assaporandola tutta.
Lo guardai e notai il suo sguardo dopo l'orgasmo, era un misto tra stupore ed eccitazione.
Elena è stato stupendo!
Sorrisi.
Dai Andre, è il caso di rivestirci ora! Dissi assumendo un atteggiamento un pochino più severo.
Si, Elena.
È tardi, Andre. Anche oggi non abbiamo ripetuto il capitolo. Dissi mentre mi rivestivo.
Non ti preoccupare Elena. Lo ripeto stasera.
Me lo prometti, Andre?
Si, te lo assicurò. Lo farò Elena.
Però vieni anche domani, ti prego?
Oh Andre! Ci stai prendendo gusto!Esclamai.
Dai domani vediamo. Ti faccio sapere. Risposi strizzando l'occhio.
Ora vado. Gli diedi un bacio sulla bocca e andai.
Mentre guidavo verso casa ripensavo a quello che era successo e non riuscivo a trattenere l'eccitazione.
La mia figa era di nuovo bagnata.
Ciao Amore, come è andata la tua giornata? Mi salutò mio marito che era già a casa.
Tutto bene, caro.
Che bella che sei oggi! Sei sempre bella, ma oggi hai qualcosa di diverso del solito!
Disse sorridendo.
Pensai ad Andrea, al suo cazzo, al suo sguardo. Sorrisi e preparai la cena.
2
voti
voti
valutazione
9
9
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Le ripetizioni di una Prof. - Parte 2racconto sucessivo
Io, lui e tutto il mondo fuori
Commenti dei lettori al racconto erotico