Dalla a alla zeta fase due
di
giovanotto
genere
dominazione
Con Thomas ho passato tre anni bellissimi pieni di desiderio perfettamente ricambiato ma poi le cose sono cambiate. Il mio lui ha cominciato a rientrare a casa tardi o a non rientrare affatto fino a notte fonda. La situazione mi metteva tanta ansia e ho deciso di affrontare un chiarimento a viso aperto. Dapprima è stato molto reticente e non mi ha dato spiegazioni. Mi diceva soltanto che mi amava con tutto il cuore. Col cuore forse si ma con il cazzo non mi amava più e allora l'ho messo con le spalle al muro e gli ho chiesto perché non aveva più le solite erezioni. Si è messo a piangere e tra i singhiozzi mi ha confessato che aveva conosciuto un uomo maturo che lo aveva attirato in casa sua con delle scuse e che una volta lì lo aveva sculacciato e poi inculato. Ci era tornato più volte e aveva scoperto che era stato trasformato da attivo convinto quale era sempre stato o aveva ritenuto di essere in un frocio schifoso che sbavava di fronte all'uccello e che aveva perso la voglia di piantarlo nei culi il mio compreso scoprendosi invece voglioso di prenderlo. Aveva una foto di quel bestione e me l'ha mostrata. Non vi dico il mio stupore nel constatare che era il tizio dell'università, delle tunichette e della squadretta al suo servizio. Mi sono sentito tradito e rovinato. Non l'ho detto al mio compagno ma ho anche subito realizzato che non tutto era perduto perché cercavano un terzo per impostare una situazione a triangolo e facendomi forza mi sono offerto di mettermi in gioco e a disposizione per un primo incontro fra noi, forse con l'intenzione di rompere a tutti e due le uova nel paniere. Ci siamo andati e appena quel tale mi ha visto gli sono subito tornato in mente e quasi gli mancava il respiro per la sorpresa. Non era certo il tipo da perdersi d'animo. Ha subito detto al mio ormai ex: “Accomodati Treresita”. Poi rivolgendosi a me: “E anche tu Pompilia”. Ha avuto una bella faccia tosta e siamo scoppiati tutti a ridere. Quella sera ci ha usati a fargli una mega pompa in due come cagne. La sera dopo ci ha frustato i sederi che li avevamo distrutti. La terza sera ci ha trombati alla grande. Strano ma vero la cosa è andata avanti sempre nello stesso modo ed ha inaugurato un menage che ci è sembrato a lieto fine in cui non c'erano ne vincitori ne vinti ma solo tre uomini adulti che stavano bene insieme e quella che stava meglio di tutti era proprio la Teresita. Dirò di più che qualche volta me la sono anche inculata e l'ho sepolta di spinte e l'ho fatta guaire e soffrire come una troia e me la sono goduta e mi è parsa una bella rivincita che mi sono preso con quel culattone che per troppo tempo mi aveva preso in giro con le sue arie da grande maschio e che adesso era diventata la più zozza di noi tre. Nessuno di noi è mai riuscito a spiegarsi quanto era successo e cosa ci aveva trasformati in una piccola mandria di inseparabili sporcaccioni patentati. Siamo arrivati al punto che certe sere la Teresita ce la cuciniamo in due e mentre il mio torrone ormai si rizzava come mai era successo prima il suo restava penosamente moscio che sembrava una lumaca.
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