Dalla a alla zeta fase sei
di
giovanotto
genere
dominazione
Per suo divertimento e massimo grado di eccitazione il nostro padrone ci ha fatto cucire addosso dal suo sarto una tuta di pelle nera aderente che era una seconda pelle e che ci inguantava da capo a piedi lasciando scoperte solo le nostre zone erogene, le tette e i pettorali, i genitali, i culi e anche le facce (diciamo meglio i musi) e le mani. Abbigliati di nero sullo sfondo di una parete nera il resto dei nostri corpi spariva nel nulla. Eravamo diventati la dea ed io dei fantasmi che portavano in giro e mettevano in mostra fuori da ogni contesto solo quei punti che sono così speciali e cruciali per alimentare le più sfrenate fantasie del sesso. Ci ha fatti dimenare davanti a lui e le tette della dea come i miei gingilli, hanno iniziato a vivere di vita propria sotto la luce di un riflettore, a scrollo le tette di misura terza di lei e a sbalzo in piena erezione il mio strumento. Palpavo quei budini e lei stringeva la mia canna. Il padrone ci guidava chiamandoci “Madama Tetta” e “Mister Pene” e ci incitava come un regista che sta girando un film. Poiché la consegna era di parlare solo il linguaggio degli animali, ci siamo lanciati a vocalizzare un intero zoo popolato da cani e gatti, vacche e tori, pecore e montoni, scrofe e maiali, innalzando un concerto di strepiti che ci ha fatti diventare davvero bestie e che ben presto è diventato un multi amplesso a tre, assai sconcio e ingarbugliato, a sei mani, a sei natiche e a due cazzi e una bernarda che abbiamo annaffiato a turno e a ripetizione di una quantità di sperma sufficiente a nuotarci dentro. Le tette della dea presentate così, sode e con i capezzoli ritti e duri, erano le regine della festa e anche i suoi glutei che ci invitavano a delinquere e a farne scempio. Il dom anch'egli abbigliato come noi si univa a noi e insieme accarezzavamo tutte le sue curve così ben esposte al nostro furore, le stringevamo a palpa con una forza tale da temere che scoppiassero, poi le pizzicavamo e le unghiavamo per goderci la musica dei suoi lamenti e la danza dei suoi spasmi e gli inutili inviti e implorazioni a smettere mentre noi continuavamo invece a tormentarla sempre di più e a cavar fuori da lei tutte le intonazioni di strazio di cui fu capace. La stavamo maltrattando come mai era successo prima e ne soffriva ma ci stava e le piaceva da morire da vera eroina e protagonista. Stava per crollare a terra esausta quando l'abbiamo incaprettata nei nostri spiedi stringendole i polsi e sostenendola in presa a braccia alzate e sollevata da terra per finire l'opera in un corpo a corpo basculato nei tuffi a spinta alternata e a strappo dentro i corridoi della sua fessura e del suo buco in bilico fra noi due energumeni fino ad esplodere in coro un guaito che solo per il momento ha posto fine a quell'arditissimo stupro. La sua fica e il suo ano e i nostri cazzi erano stremati e fumavano come ridotti in cenere dopo il grande fuoco che ci era bruciato dentro e che ci aveva divorati e consumati, e allora ci siamo aggrovigliati uno sopra l'altro e l'altra, distesi nudi sul pavimento, storditi e tramortiti, chiudendo gli occhi per addormentarci all'istante, formando un cumulo di membra laide e a pezzi, scomposte rapite e sopite fra le braccia accoglienti di Morfeo. L'amico del dom aveva filmato tutto ed ha avuto l'idea di utilizzare il video in una struttura per donatari di seme che fino ad allora era stato sempre a corto di volontari e che da quel momento in poi non ha più avuto difficoltà a reclutarne molti di più di quelli che servivano tutti aitanti e nel pieno del vigore, arrapatissimi e pronti a spararsi seghe per fornire sperma a fiumi. Attirati dallo scalpore che suscitava la nostra ormai famosa performance facevano la fila e non occorreva nemmeno pagarli per i loro servizi. Nel giro di poco tempo quel centro prima sempre in crisi e quasi sull'orlo del fallimento si è ingrandito e ha messo in piedi un fiorente commercio internazionale di sborra congelata e certificata di prima qualità, destinata all'esportazione in tutti i continenti, diventando grazie a noi un punto di riferimento a livello mondiale nel suo settore.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Dalla a alla zeta fase cinque
Commenti dei lettori al racconto erotico