La cameriera della nonna - sesso bollente ed inculate
di
LyKast
genere
incesti
Non è che fosse veramente mia nonna, era una vedova abbastanza ricca, che abitava nel nostro cortile, in una casa indipendente, e che, dopo la morte di mia nonna vera, quando io ero piccolo, aveva aiutato i miei genitori, all'epoca in difficoltà, per cui la chiamavo nonna.
Aveva circa 62 anni, credo, quando io ne avevo 19.
Era considerata piuttosto severa, e a casa sua c’erano sempre donne giovani, che dormivano anche da lei, di solito definite “cameriere”
Non era male di corpo, si conservava bene, non le si conoscevano uomini dopo che era diventata vedova.
Io andavo spesso a casa sua, e lei era abbastanza benevola con me. Ovviamente ci andavo per le “cameriere” tutte belle ragazze, in quel periodo c’era Concettina, 20 anni, non troppo alta, ma con forme da donna che facevano venir subito voglia. Indossava anche gonne corte e noi ragazzi ci provavamo, ma niente da fare.
Ma Concettina con me, quando andavo a casa della nonna, era parecchio tenera, ed ero arrivato a baciarla, a toccarle le zinne e le cosce, ma di più non riuscivo a fare.
La nonna se n’era accorta e conduceva il suo gioco, mi ci vollero anni per capire il suo gioco.
Praticamente aveva stimolato Concettina a farmi eccitare come un pazzo, per cui io non resistendo più, la seguii fino alla camera della nonna, dove vidi la ragazza sulle cosce della nonna, seduta in poltrona, mentre le ciucciava una tettona, e la nonna la titillava fra le cosce.
L’avevano fatto apposta, io ero vicino a scoppiare, e la nonna mi disse, “dai vai con Concettina sul letto” , non mi feci pregare la afferrai e senza neanche spogliarmi del tutto, cominciai a fare tutto il sesso che sapevo fare, ma Concettina, mi fece calmare, mi fece svestire e rimase nuda anche lei, era veramente una bonazza, e cominciammo una scopata forte, e, chiaramente con l’eccitazione che avevo sborrai rapidamente, ma ripartii subito, potenza della gioventù.
Per sborrare avevo dovuto uscire dalla figa, per non metterla incinta, e stavolta la nonna, che aveva guardato, dopo avermelo preso in mano ed asciugato, mi disse di mettermi sdraiato sulla schiena, e disse a Concettina di mettersi a cavallo del cazzo.
Cos’ io non avrei sborrato tanto rapidamente, e lei poteva toccare e baciare Concettina, le baciava le tettine, e la ragazza godeva da matti, col mi cazzo dentro, e la nona che la baciava ovunque.
Io non capivo più niente la figa calda e i suoi umori che mi colavano sulle cose, vedevo confusamente cosa facevano, ma stavolta resistevo molto di più, e Concettina ebbe un orgasmo che mi spaventò, quasi singhiozzava.
La nonna la fece uscire, mi disse di lavarmi, con la mano mi segò fino a farmi sborrare in aria, poi brusca, mi disse di andarmene e non parlare a nessuno.
Passai la serata a giocare a pallone senza aver il coraggio di dire una sola parola a nessuno, ero turbato, non sapevo quasi niente del gioco lesbico, per fortuna c’era un libro dove se ne parlava, cercai di capire.
Ma ormai quel gioco a tre mi attirava da pazzi, e cosi di mattina andai dalla nonna, Concettina però era uscita, la nonna era in poltrona, mi fece accostare, mi aprì la patta, lo tirò fuori e lo prese in bocca con sapienza, una cosa mai provata, con lei che non mi permetteva neanche di toccarle il seno.
Quando stavo per venire mi tenne fermo e la bevve. Mi credete che rimasi impressionato? Però mi ripresi subito. Ancora una volta la nonna mi disse di andare via e di tornare solo quando mi chiamasse Concettina, o lei stessa.
Non passò molto tempo, Concettina mi chiamò dalla finestra, e quando entrai le vidi entrambe sul letto, nella posizione del 69, se la stavano leccando, spettacolo che mi eccitò.
La nonna ancora una volta ci fece andare sul letto, e se la godeva guardando la nostra chiavata, anzi intervenendo anche per farci fare cose più porche ancora.
Ogni tanto mi toglieva Concettina e se la spupazzava lei, ma subito la ragazza si buttava con ardore con me, e continuavamo, quasi folli di piacere.
La nonna nei giorni successivi vole anche farmi provare nel culo di Concettina, che non gradì molto, lei voleva chiavare di figa. Però la ragazza aveva imparato a prenderlo in bocca, e , assieme alla nonna se lo passavano, il mio cazzo, che per fortuna rimaneva eretto a lungo.
Alcuni giorni dopo, visto che Concetta non c’era perché stava via un paio di giorn, andai dalla nonna, e la trovai sempre nella stessa poltrona. Senza alzarsi, praticamente me lo prese in bocca, ma stavolta aveva un programma più vasto.
Mi portò sul letto, si mise a faccia in giù, e mi disse di metterglielo nel culo come avevo fatto con Concettina, ma a le piaceva tantissimo, e durò anche parecchio, io lo tiravo fuori e lo rimettevo dentro, come voleva lei.
Ma contrariamente a quanto si aspettava io ormai mi controllavo bene e volevo scoparla in figa, così la feci girare, le aprii le coscione, lo ficcai nella figona che aveva pelosa, e cominciai a sbatterla con una forza tale, che lei ebbe continui orgasmi, e poi cominciò ad incitarmi.
Quando mi sentì sborrare quasi gridava che aveva avuto un altro orgasmo.
E cazo, ci voleva, dovevo sempre saltare indietro dalla figa di Concettina, per non metterla incinta, e sborrare come voleva la nonna.
E così la sottomisi al cazzo, e le volte successive non si accontentava di guardare me e Concettina e spupazzare la ragazaa ma voleva essere chiavata.
Concettina se la rideva, anche se non le dispiaceva lesbicare con la nonna, pensava lei, ma anche la nonna, che avere a disposizione un bel cazzo di un giovane atletico e resistente era la migliore cosa.
E così creammo un menage a re, che durò fino a quando non andai in università, ma a volte anche quando tornavo in vacanza.
Poi Concettina trovò un fidanzato, si sposò, ebbe dei figli, anche se manteneva sempre per me la possibilità di farci le nostre scopatine.
La nonna? Finchè c’erp io non cercò altre cameriere, poi fece venire qualche altra bella ragazza giovane.
Capii poi, quando vidi mio fratello più giovane, che si intrufolava di nascosto nella sua porta, che aveva ricominciato il gioco.
Beh, non avevo da invidiare mio fratello, ne fui contento.
Aveva circa 62 anni, credo, quando io ne avevo 19.
Era considerata piuttosto severa, e a casa sua c’erano sempre donne giovani, che dormivano anche da lei, di solito definite “cameriere”
Non era male di corpo, si conservava bene, non le si conoscevano uomini dopo che era diventata vedova.
Io andavo spesso a casa sua, e lei era abbastanza benevola con me. Ovviamente ci andavo per le “cameriere” tutte belle ragazze, in quel periodo c’era Concettina, 20 anni, non troppo alta, ma con forme da donna che facevano venir subito voglia. Indossava anche gonne corte e noi ragazzi ci provavamo, ma niente da fare.
Ma Concettina con me, quando andavo a casa della nonna, era parecchio tenera, ed ero arrivato a baciarla, a toccarle le zinne e le cosce, ma di più non riuscivo a fare.
La nonna se n’era accorta e conduceva il suo gioco, mi ci vollero anni per capire il suo gioco.
Praticamente aveva stimolato Concettina a farmi eccitare come un pazzo, per cui io non resistendo più, la seguii fino alla camera della nonna, dove vidi la ragazza sulle cosce della nonna, seduta in poltrona, mentre le ciucciava una tettona, e la nonna la titillava fra le cosce.
L’avevano fatto apposta, io ero vicino a scoppiare, e la nonna mi disse, “dai vai con Concettina sul letto” , non mi feci pregare la afferrai e senza neanche spogliarmi del tutto, cominciai a fare tutto il sesso che sapevo fare, ma Concettina, mi fece calmare, mi fece svestire e rimase nuda anche lei, era veramente una bonazza, e cominciammo una scopata forte, e, chiaramente con l’eccitazione che avevo sborrai rapidamente, ma ripartii subito, potenza della gioventù.
Per sborrare avevo dovuto uscire dalla figa, per non metterla incinta, e stavolta la nonna, che aveva guardato, dopo avermelo preso in mano ed asciugato, mi disse di mettermi sdraiato sulla schiena, e disse a Concettina di mettersi a cavallo del cazzo.
Cos’ io non avrei sborrato tanto rapidamente, e lei poteva toccare e baciare Concettina, le baciava le tettine, e la ragazza godeva da matti, col mi cazzo dentro, e la nona che la baciava ovunque.
Io non capivo più niente la figa calda e i suoi umori che mi colavano sulle cose, vedevo confusamente cosa facevano, ma stavolta resistevo molto di più, e Concettina ebbe un orgasmo che mi spaventò, quasi singhiozzava.
La nonna la fece uscire, mi disse di lavarmi, con la mano mi segò fino a farmi sborrare in aria, poi brusca, mi disse di andarmene e non parlare a nessuno.
Passai la serata a giocare a pallone senza aver il coraggio di dire una sola parola a nessuno, ero turbato, non sapevo quasi niente del gioco lesbico, per fortuna c’era un libro dove se ne parlava, cercai di capire.
Ma ormai quel gioco a tre mi attirava da pazzi, e cosi di mattina andai dalla nonna, Concettina però era uscita, la nonna era in poltrona, mi fece accostare, mi aprì la patta, lo tirò fuori e lo prese in bocca con sapienza, una cosa mai provata, con lei che non mi permetteva neanche di toccarle il seno.
Quando stavo per venire mi tenne fermo e la bevve. Mi credete che rimasi impressionato? Però mi ripresi subito. Ancora una volta la nonna mi disse di andare via e di tornare solo quando mi chiamasse Concettina, o lei stessa.
Non passò molto tempo, Concettina mi chiamò dalla finestra, e quando entrai le vidi entrambe sul letto, nella posizione del 69, se la stavano leccando, spettacolo che mi eccitò.
La nonna ancora una volta ci fece andare sul letto, e se la godeva guardando la nostra chiavata, anzi intervenendo anche per farci fare cose più porche ancora.
Ogni tanto mi toglieva Concettina e se la spupazzava lei, ma subito la ragazza si buttava con ardore con me, e continuavamo, quasi folli di piacere.
La nonna nei giorni successivi vole anche farmi provare nel culo di Concettina, che non gradì molto, lei voleva chiavare di figa. Però la ragazza aveva imparato a prenderlo in bocca, e , assieme alla nonna se lo passavano, il mio cazzo, che per fortuna rimaneva eretto a lungo.
Alcuni giorni dopo, visto che Concetta non c’era perché stava via un paio di giorn, andai dalla nonna, e la trovai sempre nella stessa poltrona. Senza alzarsi, praticamente me lo prese in bocca, ma stavolta aveva un programma più vasto.
Mi portò sul letto, si mise a faccia in giù, e mi disse di metterglielo nel culo come avevo fatto con Concettina, ma a le piaceva tantissimo, e durò anche parecchio, io lo tiravo fuori e lo rimettevo dentro, come voleva lei.
Ma contrariamente a quanto si aspettava io ormai mi controllavo bene e volevo scoparla in figa, così la feci girare, le aprii le coscione, lo ficcai nella figona che aveva pelosa, e cominciai a sbatterla con una forza tale, che lei ebbe continui orgasmi, e poi cominciò ad incitarmi.
Quando mi sentì sborrare quasi gridava che aveva avuto un altro orgasmo.
E cazo, ci voleva, dovevo sempre saltare indietro dalla figa di Concettina, per non metterla incinta, e sborrare come voleva la nonna.
E così la sottomisi al cazzo, e le volte successive non si accontentava di guardare me e Concettina e spupazzare la ragazaa ma voleva essere chiavata.
Concettina se la rideva, anche se non le dispiaceva lesbicare con la nonna, pensava lei, ma anche la nonna, che avere a disposizione un bel cazzo di un giovane atletico e resistente era la migliore cosa.
E così creammo un menage a re, che durò fino a quando non andai in università, ma a volte anche quando tornavo in vacanza.
Poi Concettina trovò un fidanzato, si sposò, ebbe dei figli, anche se manteneva sempre per me la possibilità di farci le nostre scopatine.
La nonna? Finchè c’erp io non cercò altre cameriere, poi fece venire qualche altra bella ragazza giovane.
Capii poi, quando vidi mio fratello più giovane, che si intrufolava di nascosto nella sua porta, che aveva ricominciato il gioco.
Beh, non avevo da invidiare mio fratello, ne fui contento.
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