Messa alla monta (1)
di
Monika
genere
trans
1.
Oggi mi hanno messa alla monta.
Nella solita casa in campagna, ma anziché due o tre clienti, come le altre volte, oggi ho iniziato alle quattro e fino alle otto ho soddisfatto chi arrivava. In tutto nove persone. Erano maschi ignoti, dai trenta ai quaranta anni che avevano saputo che c’era una “troia” a disposizione e così si sono divertiti con me.
Non ho tenuto il conto dei pompini (ingoiati) e delle inculate, anche perché qualcuno ha fatto la doppia visto che avevo successo e piacevo molto. Era nuda, solo con le autoreggenti. All’inizio tucking, poi uno dei clienti me l’ha tolto e dopo tutti hanno giocato con la pisella e le palline. Un bel tizio, con un uccello davvero notevole (che ho preso tutto fino alle palle) mentre mi fotteva mi ha stritolato i testicoli, tanto non potevo muovermi, visto che mi aveva infilata fino in fondo, e poi l’ho lasciato fare perché così prima me li distruggono e prima me li tolgono.
Un altro, mentre succhiavo un altro cazzo, mi ha leccato il buchetto sborrato e poi mi ha succhiato forte il sacchetto, prendendolo tutto in bocca e mordicchiandolo. Avrei urlato ma con un uccello duro in gola come si fa? Così l’ho lasciato fare e mi dava le scosse sentirmi mordere i marroncini e godermi quel male nel pancino e succhiavo ancora più forte per far sborrare l’uccello che succhiavo.
Non faceva in tempo uno ad andare via che ne arrivava un altro. Cazzo. Tanto cazzo. Tutti ignoti e tutti ingoiati, tanto sperma! Ho avuto una serie di orgasmi di culo da matti, all’inizio mi avevano scaldata infilandomi un bel dildo vibrante, così da mettermi in tiro (come se non bastasse) e poi ogni inculata è stata una festa per la mia ficanale.
Alla fine, quando l’ultimo se n’è andato (ha voluto usarmi come cesso anche lui, come un paio degli altri) ero stanca ma stavo bene. Bella piena di sborra e piscio, ho fantasticato di esserci rimasta e mi immaginavo col pancione: una troia stuprata e ingravidata.
Spero di tornare molto presto alla monta.
Oggi mi hanno messa alla monta.
Nella solita casa in campagna, ma anziché due o tre clienti, come le altre volte, oggi ho iniziato alle quattro e fino alle otto ho soddisfatto chi arrivava. In tutto nove persone. Erano maschi ignoti, dai trenta ai quaranta anni che avevano saputo che c’era una “troia” a disposizione e così si sono divertiti con me.
Non ho tenuto il conto dei pompini (ingoiati) e delle inculate, anche perché qualcuno ha fatto la doppia visto che avevo successo e piacevo molto. Era nuda, solo con le autoreggenti. All’inizio tucking, poi uno dei clienti me l’ha tolto e dopo tutti hanno giocato con la pisella e le palline. Un bel tizio, con un uccello davvero notevole (che ho preso tutto fino alle palle) mentre mi fotteva mi ha stritolato i testicoli, tanto non potevo muovermi, visto che mi aveva infilata fino in fondo, e poi l’ho lasciato fare perché così prima me li distruggono e prima me li tolgono.
Un altro, mentre succhiavo un altro cazzo, mi ha leccato il buchetto sborrato e poi mi ha succhiato forte il sacchetto, prendendolo tutto in bocca e mordicchiandolo. Avrei urlato ma con un uccello duro in gola come si fa? Così l’ho lasciato fare e mi dava le scosse sentirmi mordere i marroncini e godermi quel male nel pancino e succhiavo ancora più forte per far sborrare l’uccello che succhiavo.
Non faceva in tempo uno ad andare via che ne arrivava un altro. Cazzo. Tanto cazzo. Tutti ignoti e tutti ingoiati, tanto sperma! Ho avuto una serie di orgasmi di culo da matti, all’inizio mi avevano scaldata infilandomi un bel dildo vibrante, così da mettermi in tiro (come se non bastasse) e poi ogni inculata è stata una festa per la mia ficanale.
Alla fine, quando l’ultimo se n’è andato (ha voluto usarmi come cesso anche lui, come un paio degli altri) ero stanca ma stavo bene. Bella piena di sborra e piscio, ho fantasticato di esserci rimasta e mi immaginavo col pancione: una troia stuprata e ingravidata.
Spero di tornare molto presto alla monta.
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