Un compleanno intimo

di
genere
feticismo

Doveva essere una festa memorabile, lo sapeva bene Alessia.
In quel mese di Giugno faceva un gran caldo e quale posto migliore per organizzare un duplice trentesimo compleanno, se non in un isolato b&b con piscina annessa.
Andrea e Lorenzo, questi i nomi dei due festeggiati, meritavano un trattamento speciale.
Alessia convocò una riunione segretissima online per definire tutti i dettagli con il gruppo di amiche. La chat whatsapp era stata nominata "la congrega" e loro da brave streghette quali erano, dovevano occuparsi dei due uomini. Al solo pensiero la ragazza diventò calda e bagnata e lasciandosi prendere dalle fantasie iniziò a toccarsi.

Arrivò il giorno prestabilito e i due festeggiati furono portati nel luogo della festa da un van con vetri oscurati, così da restare disorientati.
Una volta scesi si ritrovarono in un rustico casale di campagna.
Ad accogliere Andrea e Lorenzo c'erano le loro amiche super sexy e agghindate per il party.
Alessia troneggiava sulle altre. A seguire Martina ,Chiara, Lida, Irene e infine Lorena. Tutte dolci e velatamente fameliche.
Nel giardino era stato allestito un piccolo buffet che faceva da cornice alla meravigliosa piscina illuminata di lucine che cambiavano colore soffusamente.
Dopo aver spizzicato e bevuto qualcosa fu il turno dei giochi.
"Ci sono delle prove da affrontare se volete meritare il vostro regalo" disse Alessia sostenuta dalle risatine delle altre.
Lida porse una scatola ai due maschietti contenente due perizomi a forma d'elefante.
"La proboscide serve a contenere il vostro uccello" disse Chiara.
"Dai non vi sembra un po' troppo?" Disse Lorenzo
"Affatto" lo zittì prontamente Lorena.
"Andate a cambiarvi cattivoni" consigliò Martina.
"Posso tenere i calzini?" Domandò Andrea.
"Perché? Ti puzzano i piedi e non vuoi farcelo sapere?" lo sfotté Alessia.

I due furono presentati come due top model e iniziarono a sfilare a bordo piscina svettando quei minuscoli tanga, col pisello a penzoloni inserito nella proboscide. Le ragazze ridevano di gusto. Poi li fecero sedere su due sdraio.
Vedendo i membri reattivi dare segni di vita pensarono bene di smorzarli un po' mettendo un cubetto di ghiaccio nella proboscide di ciascun ragazzo.
Lorenzo e Andrea si lasciarono andare ad un commento sonoro di fastidio.
"È il momento del quiz!" disse Alessia. "Per ricevere i vostri regali dovrete essere preparati. Ma prima manette!"
Irene e Martina fissarono mani e piedi dei due, che ora giacevano semi nudi e legati su quei lettini.

Il quiz era estremamente difficile.
Andrea sbagliò tutte le domande di matematica e Lorenzo fece una bruttissima figura in cultura generale.
Ad ogni risposta sbagliata i ragazzi venivano bersagliati con la rottura di uova sulla testa.
Come ridevano quelle diavole! Poi iniziarono a colpirli una alla volta con torte in faccia.
"Basta vi prego! Non vedo più niente." si lamentò Andrea
" Chi si lamenta ne prende il doppio" lo avvertì Chiara incastrandogli la faccia tra due pezzi di torta.

Le ragazze non contente alla vista di quei poveri uomini ricoperti di panna, avvicinarono due grossi secchi e uno su Lorenzo l'altro su Andrea , fecero colare su i poverini tantissimo miele.
"Ora sì che siete dolci"  li provocò Lorena.
Lorenzo muoveva le dita dei piedi completamente legate da filamenti appiccicosi di miele.
"Lore non ti preoccupare per i piedi appiccicosi, a quelli ci penseranno presto due nostre amiche" disse Martina.
"Quali amiche?" chiese il ragazzo cercando di non soffocare con il miele che gli copriva faccia e bocca. "Doveva essere un compleanno intimo" aggiunse preoccupato Andrea.
"Sono due amiche intime anche loro" rise Irene "O meglio lo diventeranno!"

Lida e Alessia entrarono nel giardino con due caprette a guinzaglio.
"Vi presentiamo Carolina e Pina" ridacchiò Lida avvicinandole alle suole dei piedini indifesi dei due poveri poveri ometti.
Poi distanziarono le dita dei piedi con delle palline di formaggio di cui le capre andavano ghiotte. Subito le lingue di quelle bestiole curiose iniziarono a intrufolarsi tra le dita, a mordicchiarle, a fare su e giù lungo la pianta.
Lorenzo soffriva terribilmente il solletico su quei piedi lunghi a pianta stretta. Andrea non era da meno su quel 43 a pianta leggermente più larga.
Ridevano imprecando e supplicando quelle perfide amiche.
"AHAHAHAH NOOOO BASTA!"
"PIETÀ PIETÀ!"
"Per farle smettere dovrete cantare TANTI AUGURI "
I due cominciarono con voce tremante " TANTI AUUUUGURII IHIHIH AHHHHH MEEEE"
Solo quando la ripeterono per altre cinque volte e quei piedi furono lavati ben bene dalle lingue degli animali la tortura fu interrotta.

Giacevano sdraiati, sporchi di uova, miele e panna, completamente arresi ansimanti e in un bagno di sudore.
Alessia prendendo l'alluce di Andrea tra le dita esclamò " Sono stati proprio bravi i nostri amichetti maschi. Che ne dite ragazze gli diamo questo regalo?"
"Ohhh sii" risposero quelle pazze allupate
Chiara e Martina tagliarono le mutandine dei malcapitati, lasciandoli a cazzi dritti.
Non c'era più nessuna proboscide a proteggerli. Lorenzo aveva un pisellino snello e lungo con delle palline piccoline. Sorrideva imbarazzato nel trovarsi in quella posizione.
Andrea aveva un cazzo più tozzo e venoso con una scura peluria che gli copriva quelle palle che subito furono sfiorate da Chiara e Lida.
Lorena portò alla vista dei due un pacco regalo. "Lo aprirò per voi visto che non potete muovervi "
Erano due mungitori elettrici per uomo.
"Ecco il vostro regalo ragazzi" disse con voce sensuale Alessia
I due macchinari furono inseriti nei peni super eccitati dei due, messi in funzione iniziarono la spremitura.
I poveretti si contorcevano, le loro facce sporche si piegavano in mille smorfie diverse, le dita dei piedi di Lorenzo erano separate tra di loro, invece quelle di Andrea chiuse verso la pianta.
" Mi fanno impazzire le rughette che avete sotto la pianta del piede" sghignazzò Lida.
"Ohhhhh" vocalizzava Lorenzo
"Ah Ah Ah" picchiettava Andrea.
"Sento che sto per venire" sospirò Lorenzo
"Anche io" controbatté Andrea.
Prontamente furono girati dalle ragazze su un fianco, faccia a faccia, con piselli puntati verso le rispettive facce.
"Eccomi" gridò Andrea schizzando sperma a fiotti in faccia a Lorenzo che venne sborrando a sua volta sul volto dell'amico.
Entrambi assaggiarono i sapori dell'altro mentre quella macchina continuava a sfinirli.
Le ragazze applaudirono e iniziarono a solleticarli ovunque. Post orgasmo il solletico è insopportabile tanto che i due si pisciarono addosso.
" Siete proprio due bebè" li stuzzicò Ale.

Umiliati, lerci e stanchissimi dalla post sborrata, furono liberati. Ma prima di lasciare quei lettini da tortura le ragazze afferrandoli mani e piedi li gettarono in piscina."E uno e due e tre...SPLASH!"
Riemergendo Lorenzo chiese "Perché ci avete fatto questo?"
"Perché siete dei maiali e meritavate un trattamento da maiali" disse Irene

I due amici si guardarono nel bel mezzo della piscina, poi guardarono quelle perfide streghe sul bordo che li osservavano con dominio. Magari un giorno i due amici si sarebbero potuti vendicare su di loro.
Ma per il momento potevano assaporare solo l'umiliazione e il retrogusto di sperma nelle loro bocche.



scritto il
2025-01-21
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