Il bagnetto
di
Fantasiomaialini
genere
dominazione
Per il trentacinquesimo compleanno di Marco, sua moglie Elena voleva realizzare una sua fantasia erotica. Così convocò alla festa intima pochi amici di vecchia data, tra cui io che sto scrivendo l'accaduto.
Cosa avremmo dovuto fare?
"Un bagnetto a mio marito. Come se fosse un bambino piccolo. Io non sarò sua moglie ma sua madre."
Io avrei interpretato il papà e altri due amici sarebbero stati lo zio e il fratellino.
L'idea era bizzarra, ma devo ammettere che l' immagine di un uomo adulto, alto uno e ottantasei, nudo tra le paperelle nella vasca e completamente sotto il nostro dominio, mi eccitava parecchio. Provavo eccitazione anche per sua moglie che aveva progettato tutto per rendere felice suo marito. Questo era sicuramente amore.
Dopo la torta Elena cambiò tono. Diventò più severa e disse a Marco che i bambini bravi fanno il bagno prima di andare a letto.
Lui iniziò a fare i capricci correndo intorno al tavolo, finché non fu fermato dal sottoscritto (suo padre per l'occasione) e dallo zio ( altro amico)
" Spogliatelo e portatelo in bagno" aggiunse sempre con tono autoritario Elena.
Gli occhi di Marco luccicavano di eccitazione e vergogna. Al ragazzo piaceva essere umiliato non c'era dubbio.
Lo sdraiammo sul divano e cominciammo a spogliarlo. L'uomo con un bel completo Total black stava per diventare un bambino nudo come mamma lo aveva fatto.
Via la camicia e canotta, via scarpe e pantaloni, via calzini ( nel mentre li sfilai un leggero odore di piede sudato mi inebriò il naso) così calato nel personaggio del papà portai un suo piede numero 46 al naso. Era così morbida la pianta. Misi il naso tra le dita e annusai forte.
"Che puzza Marcolino. I bambini bravi hanno i piedi profumati." dissi da bravo papà.
Sotto i boxer vidi che si muoveva qualcosa di grosso. Al ragazzo piaceva essere trattato in quel modo.
Sfilammo anche le mutande e Marco ci deliziò con la visione del suo pisello enorme .
Una volta nudo lo sporcaccione pisciò a getto. Prontamente Elena mise un asciugamano sul pacco per non farci bagnare.
Marco era eccitatissimo. Aveva le guance rosse e un pisello super dritto. Notai che era solito depilarsi... chissà se faceva parte di un altro gioco tra moglie e marito.
Lo portammo a barella in bagno. ( Cazzo quanto pesava) La vasca era già riempita con acqua calda. Lo immergemmo e lui iniziò a frignare davvero come un bebè per il troppo calore.
Elena prese delle spugne per tutti e cominciammo a insaponarlo.
Io da bravo feticista mi occupai dei piedi. Che piedoni enormi! Una pianta morbidissima e un alluce che avrei succhiato volentieri. Ma ero suo padre. Quindi mi limitai a solleticarlo e così fecero gli altri. Lui si dimenava e rideva tantissimo...il pene dava degli accenni di piacere facendo capolino fuori dall' acqua.
Passai bene bene la spugna tra le dita e sulle piante perché quei piedi avevano bisogno di una rinfrescata credetemi!
Era ricoperto di sapone. Poi lo sciacquammo con il doccino ed infine sua moglie disse "ora mamma ti apre il pisellino per sciacquare la ricottina che si forma sulla punta"
Iniziò a scappellare quel cazzo e forse qui si dimenticò d'interpretare sua madre e ritornò moglie, perché iniziò a segarlo fino a farlo venire.
Marco schizzò tanto sperma nell'acqua. Godeva e grugnivan come un maiale.
Io rimasi attaccato ai suoi piedi. Vederli contorcersi mentre veniva fu bellissimo, tanto che li baciai. Forse anche io mi dimenticai del ruolo che stavo interpretando e tornai ad essere un vecchio amico che segretamente aveva sempre provato attrazione verso quel ragazzone all'apparenza serio e composto, ma che in fondo nascondeva un mondo molto eccitante che avrei voluto scoprire.
Lo asciugammo e una volta sul letto mettemmo del borotalco sulle parti intime e impacchettammo tutto nel pannolone.
Marco fu messo a nanna. Mentre stavamo uscendo dalla stanza una vociona squillò
" Grazie ragazzi avete realizzato un sogno"
Cosa avremmo dovuto fare?
"Un bagnetto a mio marito. Come se fosse un bambino piccolo. Io non sarò sua moglie ma sua madre."
Io avrei interpretato il papà e altri due amici sarebbero stati lo zio e il fratellino.
L'idea era bizzarra, ma devo ammettere che l' immagine di un uomo adulto, alto uno e ottantasei, nudo tra le paperelle nella vasca e completamente sotto il nostro dominio, mi eccitava parecchio. Provavo eccitazione anche per sua moglie che aveva progettato tutto per rendere felice suo marito. Questo era sicuramente amore.
Dopo la torta Elena cambiò tono. Diventò più severa e disse a Marco che i bambini bravi fanno il bagno prima di andare a letto.
Lui iniziò a fare i capricci correndo intorno al tavolo, finché non fu fermato dal sottoscritto (suo padre per l'occasione) e dallo zio ( altro amico)
" Spogliatelo e portatelo in bagno" aggiunse sempre con tono autoritario Elena.
Gli occhi di Marco luccicavano di eccitazione e vergogna. Al ragazzo piaceva essere umiliato non c'era dubbio.
Lo sdraiammo sul divano e cominciammo a spogliarlo. L'uomo con un bel completo Total black stava per diventare un bambino nudo come mamma lo aveva fatto.
Via la camicia e canotta, via scarpe e pantaloni, via calzini ( nel mentre li sfilai un leggero odore di piede sudato mi inebriò il naso) così calato nel personaggio del papà portai un suo piede numero 46 al naso. Era così morbida la pianta. Misi il naso tra le dita e annusai forte.
"Che puzza Marcolino. I bambini bravi hanno i piedi profumati." dissi da bravo papà.
Sotto i boxer vidi che si muoveva qualcosa di grosso. Al ragazzo piaceva essere trattato in quel modo.
Sfilammo anche le mutande e Marco ci deliziò con la visione del suo pisello enorme .
Una volta nudo lo sporcaccione pisciò a getto. Prontamente Elena mise un asciugamano sul pacco per non farci bagnare.
Marco era eccitatissimo. Aveva le guance rosse e un pisello super dritto. Notai che era solito depilarsi... chissà se faceva parte di un altro gioco tra moglie e marito.
Lo portammo a barella in bagno. ( Cazzo quanto pesava) La vasca era già riempita con acqua calda. Lo immergemmo e lui iniziò a frignare davvero come un bebè per il troppo calore.
Elena prese delle spugne per tutti e cominciammo a insaponarlo.
Io da bravo feticista mi occupai dei piedi. Che piedoni enormi! Una pianta morbidissima e un alluce che avrei succhiato volentieri. Ma ero suo padre. Quindi mi limitai a solleticarlo e così fecero gli altri. Lui si dimenava e rideva tantissimo...il pene dava degli accenni di piacere facendo capolino fuori dall' acqua.
Passai bene bene la spugna tra le dita e sulle piante perché quei piedi avevano bisogno di una rinfrescata credetemi!
Era ricoperto di sapone. Poi lo sciacquammo con il doccino ed infine sua moglie disse "ora mamma ti apre il pisellino per sciacquare la ricottina che si forma sulla punta"
Iniziò a scappellare quel cazzo e forse qui si dimenticò d'interpretare sua madre e ritornò moglie, perché iniziò a segarlo fino a farlo venire.
Marco schizzò tanto sperma nell'acqua. Godeva e grugnivan come un maiale.
Io rimasi attaccato ai suoi piedi. Vederli contorcersi mentre veniva fu bellissimo, tanto che li baciai. Forse anche io mi dimenticai del ruolo che stavo interpretando e tornai ad essere un vecchio amico che segretamente aveva sempre provato attrazione verso quel ragazzone all'apparenza serio e composto, ma che in fondo nascondeva un mondo molto eccitante che avrei voluto scoprire.
Lo asciugammo e una volta sul letto mettemmo del borotalco sulle parti intime e impacchettammo tutto nel pannolone.
Marco fu messo a nanna. Mentre stavamo uscendo dalla stanza una vociona squillò
" Grazie ragazzi avete realizzato un sogno"
2
voti
voti
valutazione
4.5
4.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il bagnetto!
Commenti dei lettori al racconto erotico