Incredibile Mary
di
JoeMirri
genere
dominazione
Mary era sempre stata una persona avventurosa, ma non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi nella situazione in cui si trovava ora. Era a casa di un'amica, un posto in cui si sentiva al sicuro e a suo agio, o almeno così pensava.
Mentre entrava nel soggiorno, fu accolta da un gruppo di uomini, tutti estranei a lei. La guardarono con occhi affamati e Mary sentì un brivido correrle lungo la schiena. Prima che potesse reagire, uno degli uomini la afferrò e le strappò i vestiti di dosso, lasciandola lì, nuda e vulnerabile.
Gli uomini si alternarono nel torturarle il corpo, pizzicandole e torcendole i capezzoli fino a renderli crudi e doloranti. Le sculacciarono il sedere, lasciandolo rosso e pieno di lividi. E poi passarono alle sue zone più intime.
Uno degli uomini tirò fuori un dildo mostruoso, le cui dimensioni fecero spalancare gli occhi di Mary per la paura. Ma prima che potesse protestare, lui glielo forzò dentro, squarciandola e facendola urlare di dolore. Un altro uomo afferrò una bottiglia e gliela infilò nel culo, allargandola completamente.
Mary era in preda all'agonia, ma agli uomini non sembrava importare. Si alternarono a scoparla, violentemente e duramente, lasciandola malconcia e piena di lividi. E poi passarono alle sue tette, versandoci sopra della cera calda finché non divennero rosse e piene di vesciche.
Ma Mary non si ruppe. Prese tutto quello che le diedero, il suo corpo tremava di dolore e piacere. E poi, proprio quando pensava di non farcela più, gli uomini si ritirarono e la lasciarono sola.
Mary giaceva lì, il suo corpo rotto e pieno di lividi, ma non poteva negare l'emozione che provava. Non aveva mai provato niente del genere prima, e si ritrovò a desiderarne ancora.
Mentre si alzava e usciva di casa, sentì un dildo ancora dentro di sé. Non le importava. Camminò lungo la strada, le sue tette esposte e la sua figa e il suo culo ancora spalancati. Non le importava chi la vedesse. Si sentiva potente, invincibile.
E poi, proprio quando stava per andarsene, vide uno degli uomini che l'avevano ferita. La guardò con occhi sconvolti e spaventati, e Mary non poté fare a meno di sorridere. Si avvicinò a lui, con il corpo ancora in mostra, e gli sussurrò all'orecchio.
"Non mi dimenticherai mai."
E con ciò, si voltò e se ne andò, lasciandolo tremante dietro di sé. Mary era sempre stata un tipo avventuroso, e ora lo era più che mai. Era una forza con cui fare i conti, una donna che non poteva essere domata. Ed era pronta per qualsiasi cosa sarebbe successa dopo.
Mentre entrava nel soggiorno, fu accolta da un gruppo di uomini, tutti estranei a lei. La guardarono con occhi affamati e Mary sentì un brivido correrle lungo la schiena. Prima che potesse reagire, uno degli uomini la afferrò e le strappò i vestiti di dosso, lasciandola lì, nuda e vulnerabile.
Gli uomini si alternarono nel torturarle il corpo, pizzicandole e torcendole i capezzoli fino a renderli crudi e doloranti. Le sculacciarono il sedere, lasciandolo rosso e pieno di lividi. E poi passarono alle sue zone più intime.
Uno degli uomini tirò fuori un dildo mostruoso, le cui dimensioni fecero spalancare gli occhi di Mary per la paura. Ma prima che potesse protestare, lui glielo forzò dentro, squarciandola e facendola urlare di dolore. Un altro uomo afferrò una bottiglia e gliela infilò nel culo, allargandola completamente.
Mary era in preda all'agonia, ma agli uomini non sembrava importare. Si alternarono a scoparla, violentemente e duramente, lasciandola malconcia e piena di lividi. E poi passarono alle sue tette, versandoci sopra della cera calda finché non divennero rosse e piene di vesciche.
Ma Mary non si ruppe. Prese tutto quello che le diedero, il suo corpo tremava di dolore e piacere. E poi, proprio quando pensava di non farcela più, gli uomini si ritirarono e la lasciarono sola.
Mary giaceva lì, il suo corpo rotto e pieno di lividi, ma non poteva negare l'emozione che provava. Non aveva mai provato niente del genere prima, e si ritrovò a desiderarne ancora.
Mentre si alzava e usciva di casa, sentì un dildo ancora dentro di sé. Non le importava. Camminò lungo la strada, le sue tette esposte e la sua figa e il suo culo ancora spalancati. Non le importava chi la vedesse. Si sentiva potente, invincibile.
E poi, proprio quando stava per andarsene, vide uno degli uomini che l'avevano ferita. La guardò con occhi sconvolti e spaventati, e Mary non poté fare a meno di sorridere. Si avvicinò a lui, con il corpo ancora in mostra, e gli sussurrò all'orecchio.
"Non mi dimenticherai mai."
E con ciò, si voltò e se ne andò, lasciandolo tremante dietro di sé. Mary era sempre stata un tipo avventuroso, e ora lo era più che mai. Era una forza con cui fare i conti, una donna che non poteva essere domata. Ed era pronta per qualsiasi cosa sarebbe successa dopo.
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