Dalla chat al reale - cap 2

di
genere
gay

quello che segue è il secondo capitolo del racconto. Se non l'hai ancora letto, ti invito a farlo : https://www.eroticiracconti.it/racconto/100404-dalla-chat-al-reale

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Non è ancora sorto il sole quando suona la sveglia.
Nonostante la giornata di ieri, ho avuto una prepotente erezione che è durata tutta la notte. Appena mi alzo però, il culo si fa sentire e appena provo a stringerlo, sento di come il buco sia ancora provato.

Ieri ha scopato il mio culo per più di un’ora.
Cambiava sovente posizione, dal tavolo siamo passati sul pavimento, poi sul divano, poi nel letto e se smetteva di scoparmi era solo per ordinarmi di fare porcate oppure infilarmi il cazzo in bocca mentre torturava il mio costantemente duro.
Senza uscire dal mio culo, ad un certo punto mi ha riportato in cucina e preso un bicchiere dalla credenza, mi lascia a bocca aperta.
- Ora segati, voglio che vieni dentro il bicchiere. – ordina rimanendo fermo, con il suo cazzo sempre piantato in me fino alle palle.

Era da più di 40 minuti che mi scopava quando ho ricevuto l’ordine ed eccitato com’ero, è bastato davvero poco prima di venire in un modo quasi esagerato.
Una volta spruzzato tutto il mio godimento, è lui stesso ad accertarsi che abbia spremuto per bene il cazzo e sostituendo la mia mano con la sua, lo spreme ancora con cura.
Soddisfatto, continuando a stringermi il cazzo che non accenna ad ammosciarsi, con la bocca si avvicina al mio orecchio.
- Voglio che lo bevi tutto. – l’ordine è detto sottovoce mentre il suo cazzo si muove lentamente in me.

Con il fiato corto ed il cuore a mille, porto il bicchiere alla bocca e senza esitazione, bevo tutto.
- Brava puttana – esclama tornando a fottermi ma senza togliere la mano dal mio cazzo.

Nel giro di pochi minuti sono nuovamente piegato a novanta sul tavolo e lasciata la presa dal mio cazzo, si ancora ai miei fianchi per fottermi con foga.
L’uomo è durato davvero tanto e come un toro, mi ha montato senza pietà fino a quando quasi urlando, si è scaricato direttamente nel mio culo.
- Ti lascio il ricordino per casa – afferma prima di staccarsi e correre verso la credenza.
Basta pochi attimi e quando torna, qualcosa di freddo e grosso mi viene infilato nel culo.
Stringo qualche attimo i denti, perché è decisamente grosso rispetto il suo cazzo, ma basta poco prima che lo senta entrare tutto.
- Ti ho messo un bel plug che mi riporti domani – afferma invitandomi ad alzarmi.

Respiriamo con affanno entrambi, ma guardandolo negli occhi, nonostante il culo bruci, sorrido soddisfatto.
Ancora con il fiato corto, mi porta in bagno trattenendomi per il cazzo.
- Ora ci facciamo una doccia, voglio che mi lavi tu. Ma prima, voglio vedere se sei davvero la puttana che fa per me. – afferma facendomi entrare nella doccia.
- In ginocchio – ordina mentre anche lui entra nella spaziosa cabina.

In pochi attimi mi ritrovo il suo cazzo non più eretto ma ancora grosso a pochi centimetri dal mio volto. È ancora pieno di sperma e quando lo scappella, l’odore del suo seme è ancora piu forte.
- Stai fermo – ordina posando una mano sulla mia testa.

Il primo getto arriva dritto sugli occhi.
Dopo un attimo in cui smette, quando ricomincia a pisciare, questa volta mi colpisce direttamente la bocca.
Come ordinato non mi muovo e lascio che si svuoti la vescica sulla mia faccia.

- Come prima prova non è stata male – afferma soddisfatto prima di lasciarmi libero e aprire l’acqua della doccia.

Silenziosamente, come ordinato, lo lavo con cura e una volta concluso, mentre esce dalla doccia, mi lascia lavarmi a mia volta, ordinandomi però di non toccare il plug nel culo.
Una volta concluso anche io, dopo essermi asciugato, lo raggiungo in cucina.
Seduto al tavolo si massaggia pigramente il cazzo mentre guarda il suo cellulare. Accende una sigaretta e fumando, mi invita ad avvicinarmi. Apre le gambe e dopo avermi ordinato di inginocchiarmi, mi invita ancora una volta a prendere il suo cazzo in bocca.
Si fa succhiare con calma, quasi come fosse un massaggio e non una pompa fino a quando finisce di fumare.

- Domani mattina tornerai qui. Ho appena sentito dei miei amici e li ho invitati, così ci divertiamo. – afferma per poi staccarmi dal suo cazzo.
- Arrivato a casa puoi toglierti il plug e svuotato dal mio sperma ti potrai lavare il culo. Domani mattina invece ti voglio qui alle 8 in punto. – ordina per poi farmi alzare in piedi.

Guardando il mio cazzo, sorride di come sia ancora duro e preso in mano, lo stringe.
- Ti consiglio di non segarti quando sarai a casa, domani ci voglio giocare tutto il giorno. Spero non hai altri impegni, vero? – domanda carezzando la cappella.
- No, sono libero domani. – affermo ancora con il fiato corto.

- Benissimo – afferma sorridente.

Stiamo tornando in corridoio, quando ad un certo punto mi ferma e raggiunto un mobiletto, prende un pennarello indelebile.
Senza aprir bocca, impugna il mio cazzo e ci scrive sopra a grosse lettere la parola : Troia .
- Sei perfetto. Così, ogni volta che vai a pisciare, ti ricordi che il tuo cazzo adesso è mio – afferma sorridente.

Dopo avermi concesso di rivestirmi, torniamo alla sua auto e poi, vengo portato fino alla mia.
- Prima di partire di casa, domani mattina ti laverai il culo e poi, voglio che rimetti il plug. – afferma sorridente.

Ci salutiamo normalmente e giunto a casa, quando mi stappo il culo nella doccia, il suo sperma cola subito fuori.
Guardando la scritta sul mio cazzo, rimango irrimediabilmente eccitato.
Eccitato, fino adesso che è mattina e sono nuovamente nella doccia per lavarmi il culo prima di partire.

Ha detto che non sarà solo.
Mi guardo il cazzo e sta già colando dalla voglia.


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Grazie a chi mi ha scritto e invogliato a continuarlo, ma questa volta, con la fantasia.
Anche se corto, spero sia stato bello.
la mia mail : conos142@email.com
di
scritto il
2025-03-02
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