Grazie alla neve ho chiavato mia madre 4
di
Incest 2012
genere
incesti
.....tranquillo...Andrea...tranquillo...non è successo niente con tua sorella....non ancora perlomeno.....mio padre....mio padre mi ha sverginata a 18 anni e da allora siamo rimasti amanti sino al giorno del mio matrimonio.-
Mi ha confessato mia madre mentre percependo una mia incontrollabile inquietitudine mi stringeva le mani e mi parlava lentamente guardandomi negli occhi con l'aria serena di chi si è tolto un peso dalla coscienza.
Dal mio sguardo aveva capito che a quel punto,non mi bastavano più quelle poche parole arroventate e taglienti come lame ma volevo saperne di più!
Volevo sapere tutto della mia donna con la quale stavo esplorando le meraviglie del sesso,che stava per darmi un figlio e che,al tempo stesso,era anche mia madre!
-Andrea...capisco che tu voglia sapere tutto ed io cercherò di rispondere a tutte le tue domande una sola cosa però non potrò mai dirti....non ricordo neanch'io come tutto è cominciato.
Ricordo solo che mentre mio padre mi accarezzava in modo diverso da come aveva sempre fatto,avevo cominciato a tremare e sentivo tutto il corpo matido di sudore.
Le sue mani sulla mia pelle mi procuravano brividi di freddo mentre le sue labbra sui miei capezzoli mi procuravano sensazioni nuove ed indescrivibili.
Le sue labbra sulle mie....la sua lingua nella mia bocca....rivivo quegli istanti come in un sogno....tutto è confuso nella mia mente....tutto è come immerso in una nebbia che bagna la mia pelle e mi penetra nelle ossa sino a lambire il più profondo del mio essere.
Sento rumori....schiocchi di membra che si congiungono.....sento gemiti.......ho l'impressione che anche dalla mia gola sortiscano rantoli di dolore e di piacere.....sento un grido.....una morsa che mi strappa le carni ed un calore immenso che dal basso del mio ventre si irradia in tutto il mio corpo.
E poi il sangue....tanto sangue che mischiato a fluidi biancastri e cremosi insozzano il mio corpo e tutte le candide lenzuola sulle quali giaccio inerme,ferita ed inconsapevole.
Solo quando il peso del corpo di mio padre che,sfinito giaceva su di me è divenuto insopportabile,mi sono svegliata uscendo dalla nebbia e ritrovandomi proiettata in una realtà calda,umida,sconosciuta e surreale.
La voce di mio padre che sino a quel momento mi giungeva come un suono lontano e indecifrabile era divenuta chiara anche se rotta da singhiozzi di pianto e respiro pesante....."dio mio....dio mio....cosa ho fatto....scusami bambina...scusami.....perdonami".....
continuava a ripetere mentre mi tempestava il volto di baci e di lievi,paterne carezze.
La cosa era avvenuta in maniera tanto rapida quanto imprevista tanto che,nella furia esplosiva della sua incontenibile libidine,mio padre aveva dimenticato ogni precauzione e mi aveva goduto dentro senza che io avessi alcuna protezione.
Abbiamo passato i successivi 15 giorni senza mai scambiarci una parola su quanto fosse successo con l'angoscia però,che potessi essere rimasta incinta.
L'arrivo delle mestruazioni è giunto come una benedizione e gli ho subito telefonato in ufficio per rassicurarlo.
Quando è rientrato a casa,la mamma era ancora fuori per commissioni.
Io gli sono corsa incontro ed abbracciandolo forte gli ho detto "Papà...lo facciamo ancora....lo facciamo adesso prima che rientri la mamma?Ho le mie cose e non rischio niente!-
Mentre lui ricambiava il mio abbraccio ,percepivo i battiti del suo cuore che pulsava come impazzito e sfiorando le mie labbra con un bacio leggero mi ha risposto:
-Bambina mia...amore....dio sa se non avrei voglia anch'io ma sino a quando non 'guarisci' non possiamo farlo!-
Ricordo di avere insistito molto ed abbiamo finito con lui che mi ha fatto godere massaggiandomi il clito da sopra le mutandine mentre io l'ho succhiato sino a farlo godere nella mia bocca.
Era la mia prima volta e sentendomi riempire dall'improvviso fiotto caldo e salato ho avuto un conato di vomito ed ho spruzzato lo sperma sporcando la sua camicia i pantaloni la mia gonna ed il pavimento.
Per fortuna la mamma è rientrata tardi ed abbiamo potuto sistemare ogni cosa.
Da quel giorno siamo diventati amanti ed approfittavamo di ogni situazione favorevole per fare l'amore.
Naturalmente'fare l'amore'è un eufemismo giacché di vere e proprie lezioni di sesso sempre più spinto e trasgressivo si trattava.
Le prime volte usavamo il preservativo ma poi alla mia insistenza nel voler sentire in me il turgore della sua pulsante carne viva ed il caldo e potente getto del frutto del suo piacere,l'ho convinto a prendermi la pillola che,per motivi di discrezione,si faceva prescrivere da un medico suo amico.
Siamo andati avanti così,vivendo come in un sogno quel rapporto peccaminoso,incestuoso e maraviglioso al tempo stesso per circa tre anni.
Sono stati anni in cui mio padre,mi ha fatto percorrere tutte le tappe di una sessualità completa e trasgressiva senza lesinarmi alcun tipo di rapporto da quello saffico a quello più spinto fatto di incontri casuali ,di gruppo o ancora,incestuosi con componenti della nostra stessa famiglia inconsapevoli di accoppiarsi colla propria figlia ,nipote o sorella.
Questo avveniva per lo più in privé dotati di dark room.
Solo dopo il mio matrimonio mi aveva confessato di avermi fatto accoppiare con mia madre,mio frastello ed uno zio che vedevamo solo in occasione del natale.
Dello zio,dopo che lui me ne aveva parlato,ricordavo l'enorme cazzo che mi squartava le membra ed il grugnito bestiale che emetteva nel momento di eruttare l'incredibile riserva di sborra che contenevano i suoi enormi e penduli testicoli.
In quei tre anni trascorsi meravigliosamente,mi aveva fatto conoscere un bel giovanotto che lavorava per lui e mi ci aveva fatto fidanzare.
Il ragazzo era un po' timido e tutte le iniziative sessuali del nostro rapporto le prendevo io.
Lui sapeva che non ero più vergine tuttavia,sino al giorno del nostro matrimonio non ha voluto mai avere rapporti completi con me.
Due settimane prima del giorno fissato per le nozze,mio padre mi ha fatto sospendere l'assunzione della pillola"così sarai pronta per la luna di miele"mi aveva detto l'ultima volta che avevamo fatto l'amore.
Mio padre era un uomo meraviglioso e diabolico al tempo stesso;aveva smesso di chiavarmi una settimana prima dell'evento fatidico.
Per il giorno delle nozze aveva organizzato tutto in modo che,mia madre andasse in chiesa coi suoi parenti ed io fossi accompaganta solo da mio padre.
Tutti gli altri,ovviamente,sarebbero andati in chiesa con mezzi propri compreso i testimoni.
Quando finalmente,dopo il rito della vestizione della sposa tutti sono andati via,mio padre,senza togliermi l'abito da sposa e senza spogliarsi,mi ha fatta sua per l'ultima volta.
Erano oramai tre anni che si occupava personalmente lui dell'acquisto della mia biancheria intima ed anche quella di nozze l'aveva scelta lui.
Solitamente mi regalava reggiseni a balconcino coi capezzoli scoperti e micro perizoma che coprivano solo un triangolino del monte di venere che lui stesso mi teneva totalmente depilato.
Per il matrimonio al contrario,mi aveva preso un reggiseno imbottito che esaltava in modo incredibile i miei già abbondanti seni e mi aveva preso un tanga con gli elastici che mi serravano le cosce.
Mentre mi stringeva a sé e mi baciava con un profondo lingua in bocca,senza sfilarmi le mutande ma tenendole solo scostate,mi penetrava e mi pompava con foga col suo membro insolitamente turgido ed inquieto.
Dopo essersi assicurato che anch'io avessi goduto per due volte,rantolando,si è lasciato andare in quella che a suo dire sarebbe stata l'ultima sborrata nella fica di sua figlia.
Dopo avermi fatto il pieno di sperma non ha voluto che mi lavassi e mi ha ricoperto le labbra della fica coll'ampio lembo delle mutande e lui stesso ha rinfoderato il gocciolante sciabolone senza fare il bidet.
Mentre seduta accanto a lui in auto andavamo in chiesa,sentivo che il tanga si inzuppava degli umori che colavano dalla mia fica piena.
Scesa dalla macchina,sentivo che gli elastici per quanto stretti,non riuscivano a trattenere i rivoli di sperma che hanno cominciato a colare tra le mie cosce mentre avanzavo verso l'altare maggiore dove c'era il mio sposo ad aspettarmi.
Quando alla fine della giornata siamo finalmente arrivati in albergo,mi sono accorta che,provvidenzialmente,le scarpe,oramai piene di sborra,avevano evitato che lasciassi una scia di sperma al mio passaggio.
Fortunatamente il mio sposo non si era accorto di nulla e,dopo un rinfrescante bidet,mi sono offerta a lui che ha potuto avermi per la prima volta.-
Ho seguito il racconto di mia madre a bocca aperta e,quando pensavo di sapere già tutto,una nuova sorpresa mi aspettava:
-Andrea.....bambino mio......amore mio....vita della mia vita.......devo confessarti che il frutto di quell'atto d'amore incestuoso e trasgressivo con mio padre nel giorno del mio matrimonio.......sei tu...mio figlio ed anche figlio di tuo nonno!-
Ero letteralmente sconvolto dal racconto di mia madre la quale,oramai libera da ogni inibizione,mi aveva anche raccontato che mia sorelle era il frutto del primo incontro a tre che mia madre aveva imposto a mio padre.
Così lei me lo ha raccontato:
-Andrea...bambino mio...dopo tutte le cose che ti ho raccontato,tu credi di sapere tutto ma non è così!
Ti ho già detto che quando l'ho sposato,io ero già la donna disinibita,trasgressiva ed anche troia che aveva plasmato tuo nonno 'Padre genetico' mentre tuo padre era praticamente vergine e completamente digiuno in fatto di sesso.
Il mio, nei suoi confronti,è stato un compito di maestra ed accompagnatrice del complicato mondo dei sensi.
Ebbene,la prima volta che l'ho convinto a farmi fare l'amore con un altro mentre lui guardava,si trattava di un bellissimo giovane biondo cogli occhi azzurri(come tua sorella).
Era da un po' di tempo che con tuo padre avevamo deciso di avere un altro figlio.
Sfortunatamente quel giorno,il giovane biondo con gli occhi azzurri,mi ha goduto dentro prima di tuo padre ed il suo giovane ed abbondante seme mi ha immediatamente impregnata.
Tua sorella dunque,è stata concepita con un bellissimo sconosciuto.-
Mia madre ha continuato il suo racconto sino a sera e mentre parlava,mi accarezzava,mi toccava e mi faceva godere di ogni parte del suo stupendo e generoso corpo.
Mentre dentro di lei ascoltavo le sue parole e scaricavo i caldi fluidi della mia libidine,mia madre ansimando mi diceva:
-Andrea....amore mio....non disperiamo....chissà che col tempo anche tua sorella non desideri diventare zia di suo figlio come tu,sarai padre di tuo fratello!.-
fine
Mi ha confessato mia madre mentre percependo una mia incontrollabile inquietitudine mi stringeva le mani e mi parlava lentamente guardandomi negli occhi con l'aria serena di chi si è tolto un peso dalla coscienza.
Dal mio sguardo aveva capito che a quel punto,non mi bastavano più quelle poche parole arroventate e taglienti come lame ma volevo saperne di più!
Volevo sapere tutto della mia donna con la quale stavo esplorando le meraviglie del sesso,che stava per darmi un figlio e che,al tempo stesso,era anche mia madre!
-Andrea...capisco che tu voglia sapere tutto ed io cercherò di rispondere a tutte le tue domande una sola cosa però non potrò mai dirti....non ricordo neanch'io come tutto è cominciato.
Ricordo solo che mentre mio padre mi accarezzava in modo diverso da come aveva sempre fatto,avevo cominciato a tremare e sentivo tutto il corpo matido di sudore.
Le sue mani sulla mia pelle mi procuravano brividi di freddo mentre le sue labbra sui miei capezzoli mi procuravano sensazioni nuove ed indescrivibili.
Le sue labbra sulle mie....la sua lingua nella mia bocca....rivivo quegli istanti come in un sogno....tutto è confuso nella mia mente....tutto è come immerso in una nebbia che bagna la mia pelle e mi penetra nelle ossa sino a lambire il più profondo del mio essere.
Sento rumori....schiocchi di membra che si congiungono.....sento gemiti.......ho l'impressione che anche dalla mia gola sortiscano rantoli di dolore e di piacere.....sento un grido.....una morsa che mi strappa le carni ed un calore immenso che dal basso del mio ventre si irradia in tutto il mio corpo.
E poi il sangue....tanto sangue che mischiato a fluidi biancastri e cremosi insozzano il mio corpo e tutte le candide lenzuola sulle quali giaccio inerme,ferita ed inconsapevole.
Solo quando il peso del corpo di mio padre che,sfinito giaceva su di me è divenuto insopportabile,mi sono svegliata uscendo dalla nebbia e ritrovandomi proiettata in una realtà calda,umida,sconosciuta e surreale.
La voce di mio padre che sino a quel momento mi giungeva come un suono lontano e indecifrabile era divenuta chiara anche se rotta da singhiozzi di pianto e respiro pesante....."dio mio....dio mio....cosa ho fatto....scusami bambina...scusami.....perdonami".....
continuava a ripetere mentre mi tempestava il volto di baci e di lievi,paterne carezze.
La cosa era avvenuta in maniera tanto rapida quanto imprevista tanto che,nella furia esplosiva della sua incontenibile libidine,mio padre aveva dimenticato ogni precauzione e mi aveva goduto dentro senza che io avessi alcuna protezione.
Abbiamo passato i successivi 15 giorni senza mai scambiarci una parola su quanto fosse successo con l'angoscia però,che potessi essere rimasta incinta.
L'arrivo delle mestruazioni è giunto come una benedizione e gli ho subito telefonato in ufficio per rassicurarlo.
Quando è rientrato a casa,la mamma era ancora fuori per commissioni.
Io gli sono corsa incontro ed abbracciandolo forte gli ho detto "Papà...lo facciamo ancora....lo facciamo adesso prima che rientri la mamma?Ho le mie cose e non rischio niente!-
Mentre lui ricambiava il mio abbraccio ,percepivo i battiti del suo cuore che pulsava come impazzito e sfiorando le mie labbra con un bacio leggero mi ha risposto:
-Bambina mia...amore....dio sa se non avrei voglia anch'io ma sino a quando non 'guarisci' non possiamo farlo!-
Ricordo di avere insistito molto ed abbiamo finito con lui che mi ha fatto godere massaggiandomi il clito da sopra le mutandine mentre io l'ho succhiato sino a farlo godere nella mia bocca.
Era la mia prima volta e sentendomi riempire dall'improvviso fiotto caldo e salato ho avuto un conato di vomito ed ho spruzzato lo sperma sporcando la sua camicia i pantaloni la mia gonna ed il pavimento.
Per fortuna la mamma è rientrata tardi ed abbiamo potuto sistemare ogni cosa.
Da quel giorno siamo diventati amanti ed approfittavamo di ogni situazione favorevole per fare l'amore.
Naturalmente'fare l'amore'è un eufemismo giacché di vere e proprie lezioni di sesso sempre più spinto e trasgressivo si trattava.
Le prime volte usavamo il preservativo ma poi alla mia insistenza nel voler sentire in me il turgore della sua pulsante carne viva ed il caldo e potente getto del frutto del suo piacere,l'ho convinto a prendermi la pillola che,per motivi di discrezione,si faceva prescrivere da un medico suo amico.
Siamo andati avanti così,vivendo come in un sogno quel rapporto peccaminoso,incestuoso e maraviglioso al tempo stesso per circa tre anni.
Sono stati anni in cui mio padre,mi ha fatto percorrere tutte le tappe di una sessualità completa e trasgressiva senza lesinarmi alcun tipo di rapporto da quello saffico a quello più spinto fatto di incontri casuali ,di gruppo o ancora,incestuosi con componenti della nostra stessa famiglia inconsapevoli di accoppiarsi colla propria figlia ,nipote o sorella.
Questo avveniva per lo più in privé dotati di dark room.
Solo dopo il mio matrimonio mi aveva confessato di avermi fatto accoppiare con mia madre,mio frastello ed uno zio che vedevamo solo in occasione del natale.
Dello zio,dopo che lui me ne aveva parlato,ricordavo l'enorme cazzo che mi squartava le membra ed il grugnito bestiale che emetteva nel momento di eruttare l'incredibile riserva di sborra che contenevano i suoi enormi e penduli testicoli.
In quei tre anni trascorsi meravigliosamente,mi aveva fatto conoscere un bel giovanotto che lavorava per lui e mi ci aveva fatto fidanzare.
Il ragazzo era un po' timido e tutte le iniziative sessuali del nostro rapporto le prendevo io.
Lui sapeva che non ero più vergine tuttavia,sino al giorno del nostro matrimonio non ha voluto mai avere rapporti completi con me.
Due settimane prima del giorno fissato per le nozze,mio padre mi ha fatto sospendere l'assunzione della pillola"così sarai pronta per la luna di miele"mi aveva detto l'ultima volta che avevamo fatto l'amore.
Mio padre era un uomo meraviglioso e diabolico al tempo stesso;aveva smesso di chiavarmi una settimana prima dell'evento fatidico.
Per il giorno delle nozze aveva organizzato tutto in modo che,mia madre andasse in chiesa coi suoi parenti ed io fossi accompaganta solo da mio padre.
Tutti gli altri,ovviamente,sarebbero andati in chiesa con mezzi propri compreso i testimoni.
Quando finalmente,dopo il rito della vestizione della sposa tutti sono andati via,mio padre,senza togliermi l'abito da sposa e senza spogliarsi,mi ha fatta sua per l'ultima volta.
Erano oramai tre anni che si occupava personalmente lui dell'acquisto della mia biancheria intima ed anche quella di nozze l'aveva scelta lui.
Solitamente mi regalava reggiseni a balconcino coi capezzoli scoperti e micro perizoma che coprivano solo un triangolino del monte di venere che lui stesso mi teneva totalmente depilato.
Per il matrimonio al contrario,mi aveva preso un reggiseno imbottito che esaltava in modo incredibile i miei già abbondanti seni e mi aveva preso un tanga con gli elastici che mi serravano le cosce.
Mentre mi stringeva a sé e mi baciava con un profondo lingua in bocca,senza sfilarmi le mutande ma tenendole solo scostate,mi penetrava e mi pompava con foga col suo membro insolitamente turgido ed inquieto.
Dopo essersi assicurato che anch'io avessi goduto per due volte,rantolando,si è lasciato andare in quella che a suo dire sarebbe stata l'ultima sborrata nella fica di sua figlia.
Dopo avermi fatto il pieno di sperma non ha voluto che mi lavassi e mi ha ricoperto le labbra della fica coll'ampio lembo delle mutande e lui stesso ha rinfoderato il gocciolante sciabolone senza fare il bidet.
Mentre seduta accanto a lui in auto andavamo in chiesa,sentivo che il tanga si inzuppava degli umori che colavano dalla mia fica piena.
Scesa dalla macchina,sentivo che gli elastici per quanto stretti,non riuscivano a trattenere i rivoli di sperma che hanno cominciato a colare tra le mie cosce mentre avanzavo verso l'altare maggiore dove c'era il mio sposo ad aspettarmi.
Quando alla fine della giornata siamo finalmente arrivati in albergo,mi sono accorta che,provvidenzialmente,le scarpe,oramai piene di sborra,avevano evitato che lasciassi una scia di sperma al mio passaggio.
Fortunatamente il mio sposo non si era accorto di nulla e,dopo un rinfrescante bidet,mi sono offerta a lui che ha potuto avermi per la prima volta.-
Ho seguito il racconto di mia madre a bocca aperta e,quando pensavo di sapere già tutto,una nuova sorpresa mi aspettava:
-Andrea.....bambino mio......amore mio....vita della mia vita.......devo confessarti che il frutto di quell'atto d'amore incestuoso e trasgressivo con mio padre nel giorno del mio matrimonio.......sei tu...mio figlio ed anche figlio di tuo nonno!-
Ero letteralmente sconvolto dal racconto di mia madre la quale,oramai libera da ogni inibizione,mi aveva anche raccontato che mia sorelle era il frutto del primo incontro a tre che mia madre aveva imposto a mio padre.
Così lei me lo ha raccontato:
-Andrea...bambino mio...dopo tutte le cose che ti ho raccontato,tu credi di sapere tutto ma non è così!
Ti ho già detto che quando l'ho sposato,io ero già la donna disinibita,trasgressiva ed anche troia che aveva plasmato tuo nonno 'Padre genetico' mentre tuo padre era praticamente vergine e completamente digiuno in fatto di sesso.
Il mio, nei suoi confronti,è stato un compito di maestra ed accompagnatrice del complicato mondo dei sensi.
Ebbene,la prima volta che l'ho convinto a farmi fare l'amore con un altro mentre lui guardava,si trattava di un bellissimo giovane biondo cogli occhi azzurri(come tua sorella).
Era da un po' di tempo che con tuo padre avevamo deciso di avere un altro figlio.
Sfortunatamente quel giorno,il giovane biondo con gli occhi azzurri,mi ha goduto dentro prima di tuo padre ed il suo giovane ed abbondante seme mi ha immediatamente impregnata.
Tua sorella dunque,è stata concepita con un bellissimo sconosciuto.-
Mia madre ha continuato il suo racconto sino a sera e mentre parlava,mi accarezzava,mi toccava e mi faceva godere di ogni parte del suo stupendo e generoso corpo.
Mentre dentro di lei ascoltavo le sue parole e scaricavo i caldi fluidi della mia libidine,mia madre ansimando mi diceva:
-Andrea....amore mio....non disperiamo....chissà che col tempo anche tua sorella non desideri diventare zia di suo figlio come tu,sarai padre di tuo fratello!.-
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