Mia mamma è una ninfomane 5-Il ginecologo
di
Incest 2012
genere
incesti
Come facilmente prevedibile il test di gravidanza è risultato positivo.
Mia madre non stava più nella pelle dalla gioia.
Tale era la sua felicità che non voleva aspettare neanche un attimo in più per avere una definitiva conferma anche dal suo ginecologo.
Avevamo fatto fatto l'autotest che era già pomeriggio inoltrato.
Quando mia madre ha telefonato al ginecologo l'assistente avendo l'agenda già piena di impegni sino a tardi quella sera,voleva fissarle l'appuntamento per il giorno dopo.
Mia madre però era molto impaziente e dopo molta insistenza era riuscita a farsi passare il medico col quale aveva concordato che l'avrebbe visitata come ultima paziente quella sera stessa.
Naturalmente voleva passare da casa per fare una doccia e prepararsi a puntino per la visita.
La buona nuova però le aveva anche scatenato una voglia incontenibile di mostrarmi la sua riconoscenza per averla messa incinta e non appena varcata la soglia di casa,mi ha spinto sul divano e mentre mi slacciava la cerniera dei pantaloni,con la voce tremula dall'emozione mi ha detto:
-Luca...amore....bambino mio...bisogna dargli subito un premio al tuo amichetto per l'immenso regalo che mi ha fatto...-
Col respiro pesante ed il cuore che le pulsava forte sotto le tette che aveva estratto dalla camicetta per gratificare anche i miei occhi,dopo avermi sfilato il membro già duro,ha cominciato a leccarmelo convulsamente partendo dai coglioni e, rilasciando una scia lucida e vischiosa,risaliva verso il frenulo ed il forellino uretrale già imperlato e come uno scettro,messo a guardia del livido glande.
Quando il colore congestionato,la consistenza e la lubrificazione parevano di suo gradimento,lo ha imboccato e senza mai riprendere fiato o staccare le labbra,mi ha portato ad un violento orgasmo che mi ha fatto sciogliere in una raffica di fiotti di sborra che lei è riuscita a trattenere in bocca ed ingoiare senza disperderne neppure uno zampillo.
Infine dopo aver ben ripulito e lucidato con la lingua il suo morbido "attrezzo" preferito,con cura lo ha riposto nelle sua custodia sotto il jens.
Poi prendendomi per mano,mi ha condotto in bagno dove si è immersa nella vasca con acqua tiepida e sali profumati e si è fatta lavare da me.
Mentre con la soffice spugnetta levigavo la sua morbida pelle lei, con gli occhi chiusi si accarezzava la fica accelerando dolcemente i suoi ansimi sino a che, con un respiro profondo non ha raggiunto un lunghissimo e delicato orgasmo.
Quando è uscita dalla vasca prima di farle indossare l'accappatoio di spugna l'ho asciugata con un soffice telo di lino bianco con dei ricami rosa.
Poi si è seduta su di un divanetto sporgendosi in avanti col corpo ed allargando le cosce,ha poggiato i piedi su due sedie permettendomi di sedermi sul tappeto tra le sue gambe divaricate col sesso dischiuso davanti ai miei occhi.
Quella era la sua postura preferita quando voleva che le riordinassi il pelo della fica.
Solitamente chiudeva gli occhi e si rilassava mollemente abbandonata dando sfogo alla sua indole esibizionista ed aspettandosi che io,suo figlio,dopo il maquillage ed il risciacquo con acqua tiepida,la facessi godere con la lingua succhiandola e mordendole la clitoride sporgente e scappellata come un piccolo pene.
La sua richiesta mi aveva alquanto stupito giacché le avevo regolato il pelo solo 2 giorni prima e non mi sembrava che la ricrescita richiedesse un nuovo intervento.
-Lo so bambino che la richiesta ti sembra strana ma stavolta voglio qualcosa di diverso e particolare.
Da lì dovrà uscire il frutto della nostra passione e dunque,voglio che sino ad allora tu mi faccia un taglio con la forma di un cuoricino!-
Mi aveva detto con voce suadente mia madre mentre mi accarezzava i capelli.
Alla fine del taglio dopo aver verificato il risultato con uno specchio,mi ha ringraziato baciandomi in bocca.
Anch'io ero fiero del lavoro fatto.
Lo spacco della fica sovrastato dalla carnosa clitoride iniziava proprio sotto la punta del cuoricino di peli formando un'artistica ed eccitante composizione.
Subito dopo l'ispezione ha spinto la mia testa tra le sue cosce e si è fatta leccare sino a mordersi le labbra in un orgasmo liquido ed intenso.
Mentre lei godeva,io continuavo a leccarla ed a bere il gustoso nettare che copioso sgorgava dalle sue ghiandole uterine.
Poi,mentre ancora le sciacquavo la fica con l'acqua tiepida profumata con un inebriante infuso esotico che le tonificava le labbra del sesso e la rosellina anale rendendoli al tempo stesso odorose e vellutate,mentre accarezzandomi i capelli ha aggiunto:
-Bambino digli al tuo amichetto che per lui la festa non è finita oggi e che stanotte lo voglio vispo e sveglio più che mai!-
Mentre si preparava io ero seduto sulla moquette e la guardavo come incantato seguendo ogni suo gesto.
Aveva indossato un perizoma rosso che non le avevo mai visto col filo sottilissimo che si perdeva tra le sue natiche mentre davanti un microscopico lembo di stoffa aveva dei piccoli petali come un fiore ed aveva la forma a cuore come il pelo che aveva il compito di celare.
Solitamente non indossava mai il reggiseno avendo ancora le tette gonfie e turgide coi capezzoli rivolti in su come fosse ancora una ragazzina.
In quella occasione però,aveva messo uno striminzito indumento di almeno 2 taglie sotto le sue misure.
Così costrette le sue bocce parevano scoppiare ma erano maledettamente eccitanti esaltate com'erano,anche dal colore rosso coordinato col perizoma e dai capezzoli che spingevano come bossoli in attesa dello scoppio.
La minigonna che aveva scelto le copriva a malapena l'attaccatura delle natiche che ad ogni minimo movimento,si scoprivano mostrandosi in tutta la loro soda ed invitante carnalità.
La camicetta indossata faticava molto a celare il suo debordante contenuto e se non fosse stata di seta nera,sarebbe apparsa come una seconda pelle.
Si era pettinata coi capelli morbidamente gonfi e tirati su mentre il suo trucco in contrasto con il resto della mise era leggero e delicato.
Solo gli occhi dai quali sortivano lampi di libidine alternati a dolcissimi sguardi materni,erano segnati da un ombretto scuro che le conferiva un'aria ammiccante e fatale al tempo stesso.
Stranamente non aveva messo le sue scarpe preferite dagli spilli vertiginosi ma aveva optato per un modello più giovanile e sbarazzino dal tacco decisamente poco vistoso.
Chissà!
Forse voleva cominciare ad abituarsi a delle scarpe più adatte al suo stato di futura mamma.
Quando siamo arrivati dal medico la sala d'aspetto era vuota ed anche la segretaria era già andata via.
Nel vederla sul volto del medico è dapprima apparsa un'espressione di stupito compiacimento ma subito dopo i suoi occhi hanno tradito il suo stato empiendosi di libidine e desiderio.
-Lui è Luca....un mio amico che si è prestato d'accompagnarmi....-
Ha detto mia madre presentandomi al dottore che oramai sbavava vistosamente.
-Tu puoi andare Luca....io tornerò a casa da sola...-
Ha aggiunto mia madre baciandomi teneramente sulla guancia.
Quando mia madre è tornata a casa erano le tre del mattino e prima che fosse lei a chiamarmi,sono stato allertato dal rumore dei suoi tacchi in corridoio e completamente svegliato dal fortissimo afrore di sesso che mi ha avvolto nel momento in cui mi si è avvicinata.
-Amore.....scusami per l'ora tarda...ma mi sono successe cose meravigliose.
Il dottore mi ha dato la conferma....aspettiamo un bambino e io gli ho detto che tu sei il padre... e poi....mi ha dato anche altro e.....altro ancora.....ma adesso amami bambino amami che domattina ti racconto ogni cosa...-
Mentre si spogliava,alla luce dell'abajour ho notato che aveva i capelli sciolti il trucco disfatto e chiazze rosse che parevano succhiotti sul seno ed altre parti del corpo ma soprattutto ho notato quando si è sfilata il perizoma che il minuscolo indumento era talmente intriso di umori e sborra che gocciolava sulla moquettes.
Come sempre accadeva quando mia madre tornava dalle sue "battaglie" notturne,anche quella notte non aveva voluto lavarsi per portarmi una prova tangibile delle sue gesta.
Però non era mai accaduto che tornasse così piena!
Il mattino dopo mi avrebbe raccontato ogni cosa ma in quel momento mia madre aveva bisogno di me e del sonnifero che per lei rappresentava il mio cazzo.
Avvolto dall'afrore che emanava dal suo corpo ed eccitato dalla sua vista e dalle sue parole,le sono salito sopra e penetrandola senza sentire il contatto con le sue pareti vaginali tanto era aperta e congestionata,l'ho chiavata aggiungendo il mio sperma a quello che già custodiva dentro di se e quando dopo aver goduto mi sono ritratto,lei dormiva già profondamente e sul volto aveva il ritratto della felicità.
segue
Mia madre non stava più nella pelle dalla gioia.
Tale era la sua felicità che non voleva aspettare neanche un attimo in più per avere una definitiva conferma anche dal suo ginecologo.
Avevamo fatto fatto l'autotest che era già pomeriggio inoltrato.
Quando mia madre ha telefonato al ginecologo l'assistente avendo l'agenda già piena di impegni sino a tardi quella sera,voleva fissarle l'appuntamento per il giorno dopo.
Mia madre però era molto impaziente e dopo molta insistenza era riuscita a farsi passare il medico col quale aveva concordato che l'avrebbe visitata come ultima paziente quella sera stessa.
Naturalmente voleva passare da casa per fare una doccia e prepararsi a puntino per la visita.
La buona nuova però le aveva anche scatenato una voglia incontenibile di mostrarmi la sua riconoscenza per averla messa incinta e non appena varcata la soglia di casa,mi ha spinto sul divano e mentre mi slacciava la cerniera dei pantaloni,con la voce tremula dall'emozione mi ha detto:
-Luca...amore....bambino mio...bisogna dargli subito un premio al tuo amichetto per l'immenso regalo che mi ha fatto...-
Col respiro pesante ed il cuore che le pulsava forte sotto le tette che aveva estratto dalla camicetta per gratificare anche i miei occhi,dopo avermi sfilato il membro già duro,ha cominciato a leccarmelo convulsamente partendo dai coglioni e, rilasciando una scia lucida e vischiosa,risaliva verso il frenulo ed il forellino uretrale già imperlato e come uno scettro,messo a guardia del livido glande.
Quando il colore congestionato,la consistenza e la lubrificazione parevano di suo gradimento,lo ha imboccato e senza mai riprendere fiato o staccare le labbra,mi ha portato ad un violento orgasmo che mi ha fatto sciogliere in una raffica di fiotti di sborra che lei è riuscita a trattenere in bocca ed ingoiare senza disperderne neppure uno zampillo.
Infine dopo aver ben ripulito e lucidato con la lingua il suo morbido "attrezzo" preferito,con cura lo ha riposto nelle sua custodia sotto il jens.
Poi prendendomi per mano,mi ha condotto in bagno dove si è immersa nella vasca con acqua tiepida e sali profumati e si è fatta lavare da me.
Mentre con la soffice spugnetta levigavo la sua morbida pelle lei, con gli occhi chiusi si accarezzava la fica accelerando dolcemente i suoi ansimi sino a che, con un respiro profondo non ha raggiunto un lunghissimo e delicato orgasmo.
Quando è uscita dalla vasca prima di farle indossare l'accappatoio di spugna l'ho asciugata con un soffice telo di lino bianco con dei ricami rosa.
Poi si è seduta su di un divanetto sporgendosi in avanti col corpo ed allargando le cosce,ha poggiato i piedi su due sedie permettendomi di sedermi sul tappeto tra le sue gambe divaricate col sesso dischiuso davanti ai miei occhi.
Quella era la sua postura preferita quando voleva che le riordinassi il pelo della fica.
Solitamente chiudeva gli occhi e si rilassava mollemente abbandonata dando sfogo alla sua indole esibizionista ed aspettandosi che io,suo figlio,dopo il maquillage ed il risciacquo con acqua tiepida,la facessi godere con la lingua succhiandola e mordendole la clitoride sporgente e scappellata come un piccolo pene.
La sua richiesta mi aveva alquanto stupito giacché le avevo regolato il pelo solo 2 giorni prima e non mi sembrava che la ricrescita richiedesse un nuovo intervento.
-Lo so bambino che la richiesta ti sembra strana ma stavolta voglio qualcosa di diverso e particolare.
Da lì dovrà uscire il frutto della nostra passione e dunque,voglio che sino ad allora tu mi faccia un taglio con la forma di un cuoricino!-
Mi aveva detto con voce suadente mia madre mentre mi accarezzava i capelli.
Alla fine del taglio dopo aver verificato il risultato con uno specchio,mi ha ringraziato baciandomi in bocca.
Anch'io ero fiero del lavoro fatto.
Lo spacco della fica sovrastato dalla carnosa clitoride iniziava proprio sotto la punta del cuoricino di peli formando un'artistica ed eccitante composizione.
Subito dopo l'ispezione ha spinto la mia testa tra le sue cosce e si è fatta leccare sino a mordersi le labbra in un orgasmo liquido ed intenso.
Mentre lei godeva,io continuavo a leccarla ed a bere il gustoso nettare che copioso sgorgava dalle sue ghiandole uterine.
Poi,mentre ancora le sciacquavo la fica con l'acqua tiepida profumata con un inebriante infuso esotico che le tonificava le labbra del sesso e la rosellina anale rendendoli al tempo stesso odorose e vellutate,mentre accarezzandomi i capelli ha aggiunto:
-Bambino digli al tuo amichetto che per lui la festa non è finita oggi e che stanotte lo voglio vispo e sveglio più che mai!-
Mentre si preparava io ero seduto sulla moquette e la guardavo come incantato seguendo ogni suo gesto.
Aveva indossato un perizoma rosso che non le avevo mai visto col filo sottilissimo che si perdeva tra le sue natiche mentre davanti un microscopico lembo di stoffa aveva dei piccoli petali come un fiore ed aveva la forma a cuore come il pelo che aveva il compito di celare.
Solitamente non indossava mai il reggiseno avendo ancora le tette gonfie e turgide coi capezzoli rivolti in su come fosse ancora una ragazzina.
In quella occasione però,aveva messo uno striminzito indumento di almeno 2 taglie sotto le sue misure.
Così costrette le sue bocce parevano scoppiare ma erano maledettamente eccitanti esaltate com'erano,anche dal colore rosso coordinato col perizoma e dai capezzoli che spingevano come bossoli in attesa dello scoppio.
La minigonna che aveva scelto le copriva a malapena l'attaccatura delle natiche che ad ogni minimo movimento,si scoprivano mostrandosi in tutta la loro soda ed invitante carnalità.
La camicetta indossata faticava molto a celare il suo debordante contenuto e se non fosse stata di seta nera,sarebbe apparsa come una seconda pelle.
Si era pettinata coi capelli morbidamente gonfi e tirati su mentre il suo trucco in contrasto con il resto della mise era leggero e delicato.
Solo gli occhi dai quali sortivano lampi di libidine alternati a dolcissimi sguardi materni,erano segnati da un ombretto scuro che le conferiva un'aria ammiccante e fatale al tempo stesso.
Stranamente non aveva messo le sue scarpe preferite dagli spilli vertiginosi ma aveva optato per un modello più giovanile e sbarazzino dal tacco decisamente poco vistoso.
Chissà!
Forse voleva cominciare ad abituarsi a delle scarpe più adatte al suo stato di futura mamma.
Quando siamo arrivati dal medico la sala d'aspetto era vuota ed anche la segretaria era già andata via.
Nel vederla sul volto del medico è dapprima apparsa un'espressione di stupito compiacimento ma subito dopo i suoi occhi hanno tradito il suo stato empiendosi di libidine e desiderio.
-Lui è Luca....un mio amico che si è prestato d'accompagnarmi....-
Ha detto mia madre presentandomi al dottore che oramai sbavava vistosamente.
-Tu puoi andare Luca....io tornerò a casa da sola...-
Ha aggiunto mia madre baciandomi teneramente sulla guancia.
Quando mia madre è tornata a casa erano le tre del mattino e prima che fosse lei a chiamarmi,sono stato allertato dal rumore dei suoi tacchi in corridoio e completamente svegliato dal fortissimo afrore di sesso che mi ha avvolto nel momento in cui mi si è avvicinata.
-Amore.....scusami per l'ora tarda...ma mi sono successe cose meravigliose.
Il dottore mi ha dato la conferma....aspettiamo un bambino e io gli ho detto che tu sei il padre... e poi....mi ha dato anche altro e.....altro ancora.....ma adesso amami bambino amami che domattina ti racconto ogni cosa...-
Mentre si spogliava,alla luce dell'abajour ho notato che aveva i capelli sciolti il trucco disfatto e chiazze rosse che parevano succhiotti sul seno ed altre parti del corpo ma soprattutto ho notato quando si è sfilata il perizoma che il minuscolo indumento era talmente intriso di umori e sborra che gocciolava sulla moquettes.
Come sempre accadeva quando mia madre tornava dalle sue "battaglie" notturne,anche quella notte non aveva voluto lavarsi per portarmi una prova tangibile delle sue gesta.
Però non era mai accaduto che tornasse così piena!
Il mattino dopo mi avrebbe raccontato ogni cosa ma in quel momento mia madre aveva bisogno di me e del sonnifero che per lei rappresentava il mio cazzo.
Avvolto dall'afrore che emanava dal suo corpo ed eccitato dalla sua vista e dalle sue parole,le sono salito sopra e penetrandola senza sentire il contatto con le sue pareti vaginali tanto era aperta e congestionata,l'ho chiavata aggiungendo il mio sperma a quello che già custodiva dentro di se e quando dopo aver goduto mi sono ritratto,lei dormiva già profondamente e sul volto aveva il ritratto della felicità.
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