Confronto analmente profondo
di
Mimi
genere
bisex
Giorgio un giovane avvocato promettente di uno studio della Provincia di Frosinone, stava seduto a leggere un buon libro in una sala d'attesa, era una piccola stazione che si fermava solo i locali dove perse una coincidenza per andare alla stazione terme di Roma, e poi proseguire verso Napoli dove lo aspettano il giorno dopo in tribunale. Non potendo ritornare in albergo in quando a disdetto e purtroppo doveva aspettare altre due o forse tre ore per prendere un altro treno.
La sala d'attesa non era affollata, essendo una delle tante stazioni abbandonate dal personale delle ferrovie, e diventano ritrovi per barboni, e persone dai gusti pervertiti, spacciatori e teppistelli di quartiere. In quella sala era da solo per circa 10minuti, ma ecco che entrano 4ragazzi. "Ciao bello, sei tutto solo?" Già il fatto che gli diano del tu... pur essendo delle mezzeseghe 18tenni, mentre lui ha 25anni, gli fece andare in bestia, la voglia di mandarli affarinculo era tanta, ma il buon senso lo blocco di dirlo. Erano il classico gruppo di bulletti che parlano a voce alta per mettersi in mostra: "Io ho scopato qua?" "Io ho scopato là?", "Io ho scopato tizia?" "Io ho scopato tizio?" Insomma fanno a gara per chi a scopato di più per impressionare chi li ascolta. Quei ragazzi non gli dava certo fastidio da continuare la lettura e iniziare ad ignorarli. Dopo 20minuti non avevano ancora finito di fare casino, al che scocciato intervenne: "Allora ragazzi, basta avete rotto il cazzo!!", sbotta. Ma non si rese conto di essere uno contro quattro. "Calmino... vola basso!!", rispose quello al suo fianco, mentre Giorgio approfitta di lanciare un'occhiata cattiva verso di lui. Per poco si calmarono, fecero commenti e risolini tra di loro poi uno con la mano impugna il suo cazzo avvolto dalla stoffa dei jeans e sussurrando ad un suo compagno in modo che lo sentisse: "Il frocio ha detto cazzo, dici che lo conosce?", e scoppiarono a ridere. Involontariamente Giorgio lo guarda tra le sue gambe e vide lo stronzetto che continua impunemente a massaggiare sul quel gonfiore, anzi per un secondo rimase ipnotizzato senza malizia su quel malloppo che cresceva a vista d'occhio in quelle mani che faceva una bella forma di cazzo su quella stoffa di jeans. Il ragazzo se ne accorse e con il suo modo da bullo disse: "Il frocio non solo lo conosce, sa anche dové!!" Altra risata da parte degli altri. La frase lo desta dalla lettura e senza riflettere rispose: "Se levi il fazzoletto farei fatica a vederlo!!" Il ragazzo rimase di stucco, si fece forza: "Brutto frocio di merda che cosa intendi? Se vuoi te lo faccio vedere io.. se ho il fazzoletto!!" Non sapeva cosa rispondere. Allora riabbassa lo sguardo sul libro, ignorandolo.
Salvato subito da un passaggio del treno merci che irrompe con un forte suono da destare gli animi bollenti. Passa un lungo quarto d'ora, e il tempo non riuscì a far scivolare via il discorso interrotto prima, difatti sempre lo stesso ragazzo riprende il discorso alzando la voce: "Il rottinculo, non ha il coraggio di ripeterlo!!" rottinculo, nessuno lo aveva mai chiamato "ROTTINCULO!!" Passi per il frocio.. ma nessuno lo aveva mai offeso in quel modo. Dentro di se si chiedeva come mai si faceva mettere i piedi in testa da 4segaioli. Sbotta: "Non scambiare il mio culo.. con la tua faccia!?" Gli altri risero alla battuta, ma lui ormai era stato ferito nell'orgoglio più profondo. Si alza, cammina verso Giorgio, un rumore, era lo zip che il ragazzo tira giù, mentre Giorgio il suo cuore gli batte a mille, lo fissa e nota subito che il suo cazzo fuoriusciva dalla patta dei jeans. Era di notevole lunghezza e grossezza, con una bella cappella scura, anche se doveva ammettere che non era niente male a cazzo, gli altri erano ammutoliti nel guardarlo, lui si avvicina, si piazza davanti a suoi occhi, e lascia in mostra tutta quella minchia che con un sorriso beffardo disse: "Ok frocio, e ora fammi vedere se hai il coraggio non solo di parlare, ma anche di farmelo vedere se hai fegato!!" Non so che cosa gli prese, forse quell'eterna voglia di competizione da quando era ragazzo, di non perdere mai di fronte agli altri, ma fatto sta che non se lo fece ripetere due volte, posa il libro sul sedile e si alza, tira giù la lampo e infila la mano dentro la patta aperta e scosta il tessuto delle mutande. Lo tira fuori bello duro.. lungo e dritto, e lo mostra ai 4ragazzi che nemmeno li conosce. "Ma bravo! Non sei niente male a cazzo. Ora sei hai coraggio mostra anche il culo, brutto frocio di merda. Così vediamo se ce l'hai rotto o sano!!", disse con sfida. Giorgio fece uno sbaglio enorme, gli diede retta cascando in quel tranello, e non sapeva che mostrare il culo e come dichiararsi frocio. Senza esitazione slaccia la cintura, si gira e abbassa i pantaloni comprese le mutande fino alle ginocchie e chinandosi gli mostra il suo bel culo bianco senza peli, allarga le chiappe con due mani e mostra il suo buco nero, anche lì senza peli. "Stronzo, controlla se ho... il culorotto!!", disse mostrando spavaldamente il buco del culo del tutto integro per poco, mentre il ragazzo gli diede una pacca sulle chiappe dicendo: "Ma bravo, allora sei davvero un frocione in cerca di cazzi duri!!" Giorgio sorpreso dalla pacca si tira su e girando di scatto lo guarda di brutto negli suoi occhi. "E!..., tu come ti permetti stronzo e figlio di una grande puttana!!", detto questo si ricompose. "E?..., no frocio di merda, adesso non ti puoi tirare indietro proprio ora che viene il bello!?" Senza aspettarselo di scatto lo prese per i capelli da ritrovarsi con la testa dolorante, in ginocchio davanti a lui e con il suo cazzo a pochi centimetri dalla sua bocca. "Succhia frocio, vedrai come ti riempio di ciccia dura e sborra in quella boccuccia da pompinara!!" Preso dalla sprovvista, non si rese conto che la sua testa era bloccata tra le mani e non riuscii ad impedire a quel palo di carne dura di entrare nella sua bocca. Il sapore di cazzo non lavato da giorni si stampa subito sul palato. La sua testa a comando andava su e giù e la sua bocca non preparata a dovere per ospitare un cazzo duro, stava invece facendo felice uno stronzetto schifoso di periferia. Intanto sentiva altri rumori dietro di se.. altri cazzi duri che si preparavano a fargli un bel servizietto al culo, difatti dopo poco i suoi pantaloni furono di nuovo abbassati e messo in ginocchio a far godere un cazzo in bocca, e altri pronti da soddisfare il suo culetto, e con i pantaloni abbassati e il culo protetto solo da un sottile stoffa di mutande, che molte mani lascivi gli palpano dappertutto.
Non risparmiarono il loro repertorio di parolacce rivolte alla più squallida battona di strada, e presto l'ultimo baluardo fu sfilato insieme ai pantaloni e gettati sullo sfondo della sala d'aspetto. Dopo essere stato bagnato con della saliva e allargato a dovere le chiappe per far posto ad un bel cazzo duro, mentre glielo appoggia al suo buchetto vergine che lentamente si stava facendo strada dentro a quelle pieghe di crespe anali. La cappella entrava piano piano e poi lui smise per un attimo la pompa per cercare di urlare dal dolore, ma per paura che qualcuno sentisse le sue urla viene zittito del tutto e infilzato completamente nella bocca. Purtroppo lo stavano straviziando, anche se in teoria avrebbe dovuto staccare quel cazzo a morsi e sferrare calci nei coglioni a tutti quanti e fuggire da quella sala d'attesa, metterla in pratica invece non lo fece, perché lui non voleva, lo desiderava da molto tempo dei bei cazzi da sfondamento, anzi li sognava anche di notte di essere violentato, ora ha l'occasione di sentire un bel cazzo caldo dentro al culo, e più lo sentiva e più faceva sentire la sua lingua al paletto di carne dura da non capire più niente e succhiare con ingordigia, e senza difficoltà tutto in bocca. I giovani iniziano a capire che gli piace e gli danno del frocio e culorotto... "Vedo che ti piace troia, mi sa.. che vai in giro alle stazioni ad intrattenere la gente a suon di pompini e inculate, vero?" "Sii!, sei una cagna in calore, ora vedrai come ti spacchiamo il culo!!" "Spero per te troia che reggi i nostri cazzi duri, sennò vai all'ospedale culorotto!!" "Cazzo che culo stretto a sta troia, oh! Dio come lo strizza, siii!!, troia come godo in questo buco stretto!!" Ha sentire quelle minacce e godimenti dei ragazzi lo agitano, anche se la verità è che non si aspettava troppa abbondanza e poi stava godendo di essere posseduto da loro. Ebbene doveva ammetterlo che quella situazione lo eccitava molto; 4figli di puttana gli stavano fottendo il culo. Usato come oggetto sessuale da quei ragazzi che avrebbero potuto vantarsi davanti ai loro amici di aver spaccato un culo ad un adulto. Giorgio si agita cercando di mascherare il piacere che loro gli sedavano, con finte resistenze. "Nooo..ooooo...oooooo....ooooooooo!!" "Zitta puttana, hai voluto prendere 4cazzi, e ora devi subire le conseguenze, adesso da bravo frocio che sei facci godere!!!" Ebbe una valanga di carne dura, anzi durissima che entrava in quel culetto ormai del tutto rotto e per sentire meno dolore lui inarca la schiena, cosa che piacque ancora di più al suo seviziatore che gli tolse la giacca e camicia, e poi gli strizza i capezzoli da fargli urlare di godimento, non soddisfatto lo prese per i fianchi e con le mani inizia a dargli duri colpi al culo. I suoi coglioni sbattevano in quel sfintere completamente sfasciato, mentre lui grugniva per il dolore e piacere. "Adesso sei una troia completa, vedrai come ti riconsegniamo alla tua donna, se ce l'hai!", e risero tutti quanti insieme. "Sì, troia ti riconsegniamo con l'ovetto bello e riempito di sborra!!!" Non passa molto tempo che quasi contemporaneamente i due ragazzi gli vennero in gola e nel culo. Giorgio del tutto distrutto, gli brucia il buco del culo da farlo impazzire, e neanche il tempo di respirare che gli altri due si avvicinano: "Ehi!, troia sei solo a metà lavoro, non credere di scamparla!!" Uno dei due seduto al sedile di legno con un bel cazzo in tiro che puntava in alto, mentre Giorgio doveva infilzarsi da solo senza repliche, l'altro si mise in piedi sul sedile e gli mostra all'altezza del suo viso un bel cazzo che doveva soddisfare a colpi di bocca.
Era considerato un vero e proprio oggetto sessuale, la sua gola inondata di sperma che faceva fatica ad ingoiare, il buco del culo veniva sconquassato a piacimento tanto da uscire flotti di sperma calda. Quella bolgia infinita di nerchie dure glielo ha rotto definitamente tutto il retto. Giorgio dovette ammettere che però ad un certo punto i ragazzi non erano malacci come scopatori, e come un fulmine a ciel sereno, si sorprese di goderne con un forte orgasmo. Ai ragazzi si eccitarono molto vedendo lui godere e subito uno dopo l'altro vennero. Il primo in culo, l'altro in faccia, più esattamente negli occhi e quasi lo accecava. Dopo aversi levato la sborra dal viso con la mano e lo spalma sul suo torace e senza aspettare un attimo i 4ragazzi lo obbligano a ripulir loro i cazzi con la lingua, cosa che lui prontamente fece. E così inizia in un silenzio di fine goduria, ognuno risistema i suoi indumenti e spariscono, mentre Giorgio rimase completamente nudo in quella sala d'attesa con il culo che gli bruciava, anche se riflette un pochino senza drammi tutto sommato a goduto ad essere violentato, e ora sarebbe già pronto ad intrattenere altra gente a suon di pompini e inculate. Era riuscito a recuperare gli indumenti sparsi ovunque e a mettersi alla rinfusa, anche se comunque quell'avventura con quei ragazzi era finita. Giorgio cerca di asciugarsi alla meno peggio con dei fazzoletti imbevuti d'acqua e rivestirsi per non creare imbarazzo ad altri passeggeri che vengono nella sala d'attesa, non fa il tempo di tirare su i pantaloni che sente delle voci di lingua straniera avvicinarsi, cerca di accelerare, ma non riesce che già compaiano 3uomini adulti di colore che lo vedono impacciato nel rivestirsi, sicuramente immigrati irregolari in cerca di un posto dove passare la notte. I 3uomini lo guardano con sospetto i suoi atteggiamenti furtivi capendo subito la situazione, in quando l'ambiente e satura di sperma e altro odore maschile. Giorgio per non creare problemi cerca di far finta di nulla, ma non ci riesce molto bene a nascondere. Sconsolato e stanco che quella giornata non era ancora finita per lui, si sedetti sulla panchina e ritorna a leggere il libro per non sdrammatizzare l'accaduto e sperando che quei uomini se andassero via o quanto meno lo lasciassero in pace. Uno non proprio bello ma ben messo, alto 1.90 circa e ben piantato con dei bei muscoli che evidenziano la sua corporatura ma macho, e vedendolo visibilmente scosso si avvicina, si sedette accanto e in un Italiano stentato gli chiese cosa era successo e come mai era cosi distrutto; non sapeva cosa rispondere dalla sua bocca non esce neanche una parola, mentre anche gli altri due, incuriositi si avvicinarono e si sedettero anche loro al suo fianco e senza giri di parole capiscono dall'odore di sborra che emana il suo corpo era nauseabondo. Nei loro occhi c'era una strana luce di complicità e si scambiavano qualche parola nella loro lingua, anche se lui ascoltava e non capiva cosa stanno farfugliando. Giorgio non fece molto caso ai loro discorsi ambigui, in quando immerso nella lettura non dava a loro molta importanza. Ma purtroppo sbagliava, doveva capire le loro intenzione e scappare dalla sala d'attesa, anche se capii molto tardi oppure fece il loro gioco, chissà la troia abituata a prenderlo nel culo ci stava a farsi fare il mazzo da 3cazzoni neri. Il primo che era seduto accanto a lui gli passa un braccio intorno alla sua spalla dicendo: di essere entrambi Senegalesi e che visto che non avevano dove passare la notte qualche volta venivano li' a dormire. Giorgio distoglie lo sguardo sulla lettura e osserva con attenzione che gli altri due che non erano niente male a fisico e faccia, anzi valuta anche quanti anni potesse avere, ma non saranno stati più di 26/30, l'altro invece non era molto giovane, anzi li porta molto male, forse sui 40 anni.
Proprio lui che gli parlava con voce amichevole senza aspettarselo fece un gesto brusco e rapido da bloccare un braccio da dietro facendo cascare sul pavimento il libro, mentre la zoccola cercava di ribellarsi, ma viene stoppato da una voce roca: “Stai fermo troietta, lo abbiamo capito che hai appena finito a fare sesso con dei maschi qua dentro, da come puzzi di sborra ne ai presi parecchi in questo culorotto eeeeh... cagna!!!” Giorgio sente una mano che gli tasta il culo. “Uuuuuhhh!!, a culo non sei niente male e se fai il bravo ti diamo anche noi una bottarella, sono mesi che non scopiamo abbiamo le palle piene di sborra e spero che tu ce li svuota e dopo ognuno va per la sua strada, ok frocio!!” Giorgio non risponde, ma si ritrova in mezzo a loro senza poter far nulla, ormai e troppo tardi tanto che si para davanti l'altro Senegalese che stava dritto davanti a alla sua bocca da strillare: “Dopo i cazzi duri che hai preso oggi, assaggerai pure queste del Senegal...!!!” Lo guarda e rise forte. Si abbassa la cerniera dei pantaloni e tira fuori il cazzo, 25 cm e bello circonciso con una cappella dura che gli stava avvicinando verso la sua bocca, mentre sente l'odore non propriamente di pulito, l'odore del sudore e dell'urina di chi non si lava per mesi. “Apri la bocca troia, sennò te la scasso a pugni!!”, disse incazzato. Ormai rassegnato fece quello che gli comandava, apre lentamente la bocca. Non gli da tempo neanche di respirare che viene preso per la testa e in un solo colpo si ritrova tutta la sua minchia in bocca: glielo spingeva fino in gola ignorando i conati di vomito, poi prese a scoparlo con ritmo deciso e sempre tenendo la testa ferma, usava quella bocca come una fica da sfondare. Non passa un paio di minuti che l'altro Senegalese incazzato disse: qualcosa sempre nella loro lingua. No so cosa disse: ma Giorgio capii che reclamava anche lui la sua parte di godimento. Si avvicina tira fuori il cazzo e mentre il suo compare si sposta lui mise il suo in bocca, lui non era particolarmente dotato, 20cm, di cazzo duro con sotto due belle palle grosse, ma era molto violento, spingeva il suo cazzo davvero con una foga pazzesca sempre dentro fino in fondo, sino ad arrivare in gola. Per 5minuti fu il suo cazzo a scoparlo in bocca; poi fu il turno dell'altro il più anziano, anche lui non era niente male a cazzo, non e piacente a fisico, ma era abbastanza dotato che superava il primo che ha fottuto in bocca. La durata del pompino viene interrotta dai due che stufi di aspettare il loro turno si misero accanto al loro compagno da sbattere tutte e due in bocca, e il poveretto dovette ricevere in contemporanea 3bei cazzi duri, mentre Giorgio faceva fatica a riceverli tanto che le sue ganasce venivano deformate da spavento. “Dai troia goditi sti cazzi che ti piacciono tanto!!! “ Incita uno dei Senegalesi che in pochi minuti lo inondarono di sborra nella bocca, mentre una mano lo teneva per la testa da costringerlo a bere tutto.
I 3Senegalesi svuotarono le palle dentro a quella bocca del tutto deformata e riempita completamente di sperma. Giorgio sperava che ormai svuotati lo lasciassero in pace ad aspettare il treno, invece non fu cosi. Non si aspettava che uno di loro lo avrebbe preso per le spalle da farlo alzare, lo mise a pecora da incularlo, la stessa foga che prima aveva riservato alla bocca adesso la usava per il suo culo, spingeva dentro con violenza e determinazione, a turno tutte e 3 gli fecero il culo, stavolta nessuno stava in disparte ad aspettare, mentre uno lo inculava gli altri 2 si divertivano a fottere la bocca, con sadismo gli stringevano anche i capezzoli tirandoli sempre con maggior violenza da far uscire del sangue. Si diedero il cambio un paio di volte, sempre con uno dietro e due in bocca: il primo ad inondarlo di sborra il culo fu il Senegalese anziano. Gli altri due i più giovani, anche loro quasi pronti per schizzare, si fermarono e a turno si misero dietro e lo riempirono il culo con la loro sborra. Non soddisfatti gli diedero dei calci nel culo da buttarlo a terra, e poi si rivestirono di fretta e se ne andarono via lasciandolo completamente nudo in una pozza di sperma e merda. Stanco dal troppo cazzo, e nonostante tutte le violenze e gli abusi capii di essere davvero eccitato al massimo da spararsi una bella sega e sborrare copiosamente sul pavimento. Ripreso da quell'orgasmo violento si riveste in fretta per non perdere il treno che stava arrivando, purtroppo per lui dovette salire quasi a gattoni, immaginate sulla poltroncina che dolore.
By Mimi
La sala d'attesa non era affollata, essendo una delle tante stazioni abbandonate dal personale delle ferrovie, e diventano ritrovi per barboni, e persone dai gusti pervertiti, spacciatori e teppistelli di quartiere. In quella sala era da solo per circa 10minuti, ma ecco che entrano 4ragazzi. "Ciao bello, sei tutto solo?" Già il fatto che gli diano del tu... pur essendo delle mezzeseghe 18tenni, mentre lui ha 25anni, gli fece andare in bestia, la voglia di mandarli affarinculo era tanta, ma il buon senso lo blocco di dirlo. Erano il classico gruppo di bulletti che parlano a voce alta per mettersi in mostra: "Io ho scopato qua?" "Io ho scopato là?", "Io ho scopato tizia?" "Io ho scopato tizio?" Insomma fanno a gara per chi a scopato di più per impressionare chi li ascolta. Quei ragazzi non gli dava certo fastidio da continuare la lettura e iniziare ad ignorarli. Dopo 20minuti non avevano ancora finito di fare casino, al che scocciato intervenne: "Allora ragazzi, basta avete rotto il cazzo!!", sbotta. Ma non si rese conto di essere uno contro quattro. "Calmino... vola basso!!", rispose quello al suo fianco, mentre Giorgio approfitta di lanciare un'occhiata cattiva verso di lui. Per poco si calmarono, fecero commenti e risolini tra di loro poi uno con la mano impugna il suo cazzo avvolto dalla stoffa dei jeans e sussurrando ad un suo compagno in modo che lo sentisse: "Il frocio ha detto cazzo, dici che lo conosce?", e scoppiarono a ridere. Involontariamente Giorgio lo guarda tra le sue gambe e vide lo stronzetto che continua impunemente a massaggiare sul quel gonfiore, anzi per un secondo rimase ipnotizzato senza malizia su quel malloppo che cresceva a vista d'occhio in quelle mani che faceva una bella forma di cazzo su quella stoffa di jeans. Il ragazzo se ne accorse e con il suo modo da bullo disse: "Il frocio non solo lo conosce, sa anche dové!!" Altra risata da parte degli altri. La frase lo desta dalla lettura e senza riflettere rispose: "Se levi il fazzoletto farei fatica a vederlo!!" Il ragazzo rimase di stucco, si fece forza: "Brutto frocio di merda che cosa intendi? Se vuoi te lo faccio vedere io.. se ho il fazzoletto!!" Non sapeva cosa rispondere. Allora riabbassa lo sguardo sul libro, ignorandolo.
Salvato subito da un passaggio del treno merci che irrompe con un forte suono da destare gli animi bollenti. Passa un lungo quarto d'ora, e il tempo non riuscì a far scivolare via il discorso interrotto prima, difatti sempre lo stesso ragazzo riprende il discorso alzando la voce: "Il rottinculo, non ha il coraggio di ripeterlo!!" rottinculo, nessuno lo aveva mai chiamato "ROTTINCULO!!" Passi per il frocio.. ma nessuno lo aveva mai offeso in quel modo. Dentro di se si chiedeva come mai si faceva mettere i piedi in testa da 4segaioli. Sbotta: "Non scambiare il mio culo.. con la tua faccia!?" Gli altri risero alla battuta, ma lui ormai era stato ferito nell'orgoglio più profondo. Si alza, cammina verso Giorgio, un rumore, era lo zip che il ragazzo tira giù, mentre Giorgio il suo cuore gli batte a mille, lo fissa e nota subito che il suo cazzo fuoriusciva dalla patta dei jeans. Era di notevole lunghezza e grossezza, con una bella cappella scura, anche se doveva ammettere che non era niente male a cazzo, gli altri erano ammutoliti nel guardarlo, lui si avvicina, si piazza davanti a suoi occhi, e lascia in mostra tutta quella minchia che con un sorriso beffardo disse: "Ok frocio, e ora fammi vedere se hai il coraggio non solo di parlare, ma anche di farmelo vedere se hai fegato!!" Non so che cosa gli prese, forse quell'eterna voglia di competizione da quando era ragazzo, di non perdere mai di fronte agli altri, ma fatto sta che non se lo fece ripetere due volte, posa il libro sul sedile e si alza, tira giù la lampo e infila la mano dentro la patta aperta e scosta il tessuto delle mutande. Lo tira fuori bello duro.. lungo e dritto, e lo mostra ai 4ragazzi che nemmeno li conosce. "Ma bravo! Non sei niente male a cazzo. Ora sei hai coraggio mostra anche il culo, brutto frocio di merda. Così vediamo se ce l'hai rotto o sano!!", disse con sfida. Giorgio fece uno sbaglio enorme, gli diede retta cascando in quel tranello, e non sapeva che mostrare il culo e come dichiararsi frocio. Senza esitazione slaccia la cintura, si gira e abbassa i pantaloni comprese le mutande fino alle ginocchie e chinandosi gli mostra il suo bel culo bianco senza peli, allarga le chiappe con due mani e mostra il suo buco nero, anche lì senza peli. "Stronzo, controlla se ho... il culorotto!!", disse mostrando spavaldamente il buco del culo del tutto integro per poco, mentre il ragazzo gli diede una pacca sulle chiappe dicendo: "Ma bravo, allora sei davvero un frocione in cerca di cazzi duri!!" Giorgio sorpreso dalla pacca si tira su e girando di scatto lo guarda di brutto negli suoi occhi. "E!..., tu come ti permetti stronzo e figlio di una grande puttana!!", detto questo si ricompose. "E?..., no frocio di merda, adesso non ti puoi tirare indietro proprio ora che viene il bello!?" Senza aspettarselo di scatto lo prese per i capelli da ritrovarsi con la testa dolorante, in ginocchio davanti a lui e con il suo cazzo a pochi centimetri dalla sua bocca. "Succhia frocio, vedrai come ti riempio di ciccia dura e sborra in quella boccuccia da pompinara!!" Preso dalla sprovvista, non si rese conto che la sua testa era bloccata tra le mani e non riuscii ad impedire a quel palo di carne dura di entrare nella sua bocca. Il sapore di cazzo non lavato da giorni si stampa subito sul palato. La sua testa a comando andava su e giù e la sua bocca non preparata a dovere per ospitare un cazzo duro, stava invece facendo felice uno stronzetto schifoso di periferia. Intanto sentiva altri rumori dietro di se.. altri cazzi duri che si preparavano a fargli un bel servizietto al culo, difatti dopo poco i suoi pantaloni furono di nuovo abbassati e messo in ginocchio a far godere un cazzo in bocca, e altri pronti da soddisfare il suo culetto, e con i pantaloni abbassati e il culo protetto solo da un sottile stoffa di mutande, che molte mani lascivi gli palpano dappertutto.
Non risparmiarono il loro repertorio di parolacce rivolte alla più squallida battona di strada, e presto l'ultimo baluardo fu sfilato insieme ai pantaloni e gettati sullo sfondo della sala d'aspetto. Dopo essere stato bagnato con della saliva e allargato a dovere le chiappe per far posto ad un bel cazzo duro, mentre glielo appoggia al suo buchetto vergine che lentamente si stava facendo strada dentro a quelle pieghe di crespe anali. La cappella entrava piano piano e poi lui smise per un attimo la pompa per cercare di urlare dal dolore, ma per paura che qualcuno sentisse le sue urla viene zittito del tutto e infilzato completamente nella bocca. Purtroppo lo stavano straviziando, anche se in teoria avrebbe dovuto staccare quel cazzo a morsi e sferrare calci nei coglioni a tutti quanti e fuggire da quella sala d'attesa, metterla in pratica invece non lo fece, perché lui non voleva, lo desiderava da molto tempo dei bei cazzi da sfondamento, anzi li sognava anche di notte di essere violentato, ora ha l'occasione di sentire un bel cazzo caldo dentro al culo, e più lo sentiva e più faceva sentire la sua lingua al paletto di carne dura da non capire più niente e succhiare con ingordigia, e senza difficoltà tutto in bocca. I giovani iniziano a capire che gli piace e gli danno del frocio e culorotto... "Vedo che ti piace troia, mi sa.. che vai in giro alle stazioni ad intrattenere la gente a suon di pompini e inculate, vero?" "Sii!, sei una cagna in calore, ora vedrai come ti spacchiamo il culo!!" "Spero per te troia che reggi i nostri cazzi duri, sennò vai all'ospedale culorotto!!" "Cazzo che culo stretto a sta troia, oh! Dio come lo strizza, siii!!, troia come godo in questo buco stretto!!" Ha sentire quelle minacce e godimenti dei ragazzi lo agitano, anche se la verità è che non si aspettava troppa abbondanza e poi stava godendo di essere posseduto da loro. Ebbene doveva ammetterlo che quella situazione lo eccitava molto; 4figli di puttana gli stavano fottendo il culo. Usato come oggetto sessuale da quei ragazzi che avrebbero potuto vantarsi davanti ai loro amici di aver spaccato un culo ad un adulto. Giorgio si agita cercando di mascherare il piacere che loro gli sedavano, con finte resistenze. "Nooo..ooooo...oooooo....ooooooooo!!" "Zitta puttana, hai voluto prendere 4cazzi, e ora devi subire le conseguenze, adesso da bravo frocio che sei facci godere!!!" Ebbe una valanga di carne dura, anzi durissima che entrava in quel culetto ormai del tutto rotto e per sentire meno dolore lui inarca la schiena, cosa che piacque ancora di più al suo seviziatore che gli tolse la giacca e camicia, e poi gli strizza i capezzoli da fargli urlare di godimento, non soddisfatto lo prese per i fianchi e con le mani inizia a dargli duri colpi al culo. I suoi coglioni sbattevano in quel sfintere completamente sfasciato, mentre lui grugniva per il dolore e piacere. "Adesso sei una troia completa, vedrai come ti riconsegniamo alla tua donna, se ce l'hai!", e risero tutti quanti insieme. "Sì, troia ti riconsegniamo con l'ovetto bello e riempito di sborra!!!" Non passa molto tempo che quasi contemporaneamente i due ragazzi gli vennero in gola e nel culo. Giorgio del tutto distrutto, gli brucia il buco del culo da farlo impazzire, e neanche il tempo di respirare che gli altri due si avvicinano: "Ehi!, troia sei solo a metà lavoro, non credere di scamparla!!" Uno dei due seduto al sedile di legno con un bel cazzo in tiro che puntava in alto, mentre Giorgio doveva infilzarsi da solo senza repliche, l'altro si mise in piedi sul sedile e gli mostra all'altezza del suo viso un bel cazzo che doveva soddisfare a colpi di bocca.
Era considerato un vero e proprio oggetto sessuale, la sua gola inondata di sperma che faceva fatica ad ingoiare, il buco del culo veniva sconquassato a piacimento tanto da uscire flotti di sperma calda. Quella bolgia infinita di nerchie dure glielo ha rotto definitamente tutto il retto. Giorgio dovette ammettere che però ad un certo punto i ragazzi non erano malacci come scopatori, e come un fulmine a ciel sereno, si sorprese di goderne con un forte orgasmo. Ai ragazzi si eccitarono molto vedendo lui godere e subito uno dopo l'altro vennero. Il primo in culo, l'altro in faccia, più esattamente negli occhi e quasi lo accecava. Dopo aversi levato la sborra dal viso con la mano e lo spalma sul suo torace e senza aspettare un attimo i 4ragazzi lo obbligano a ripulir loro i cazzi con la lingua, cosa che lui prontamente fece. E così inizia in un silenzio di fine goduria, ognuno risistema i suoi indumenti e spariscono, mentre Giorgio rimase completamente nudo in quella sala d'attesa con il culo che gli bruciava, anche se riflette un pochino senza drammi tutto sommato a goduto ad essere violentato, e ora sarebbe già pronto ad intrattenere altra gente a suon di pompini e inculate. Era riuscito a recuperare gli indumenti sparsi ovunque e a mettersi alla rinfusa, anche se comunque quell'avventura con quei ragazzi era finita. Giorgio cerca di asciugarsi alla meno peggio con dei fazzoletti imbevuti d'acqua e rivestirsi per non creare imbarazzo ad altri passeggeri che vengono nella sala d'attesa, non fa il tempo di tirare su i pantaloni che sente delle voci di lingua straniera avvicinarsi, cerca di accelerare, ma non riesce che già compaiano 3uomini adulti di colore che lo vedono impacciato nel rivestirsi, sicuramente immigrati irregolari in cerca di un posto dove passare la notte. I 3uomini lo guardano con sospetto i suoi atteggiamenti furtivi capendo subito la situazione, in quando l'ambiente e satura di sperma e altro odore maschile. Giorgio per non creare problemi cerca di far finta di nulla, ma non ci riesce molto bene a nascondere. Sconsolato e stanco che quella giornata non era ancora finita per lui, si sedetti sulla panchina e ritorna a leggere il libro per non sdrammatizzare l'accaduto e sperando che quei uomini se andassero via o quanto meno lo lasciassero in pace. Uno non proprio bello ma ben messo, alto 1.90 circa e ben piantato con dei bei muscoli che evidenziano la sua corporatura ma macho, e vedendolo visibilmente scosso si avvicina, si sedette accanto e in un Italiano stentato gli chiese cosa era successo e come mai era cosi distrutto; non sapeva cosa rispondere dalla sua bocca non esce neanche una parola, mentre anche gli altri due, incuriositi si avvicinarono e si sedettero anche loro al suo fianco e senza giri di parole capiscono dall'odore di sborra che emana il suo corpo era nauseabondo. Nei loro occhi c'era una strana luce di complicità e si scambiavano qualche parola nella loro lingua, anche se lui ascoltava e non capiva cosa stanno farfugliando. Giorgio non fece molto caso ai loro discorsi ambigui, in quando immerso nella lettura non dava a loro molta importanza. Ma purtroppo sbagliava, doveva capire le loro intenzione e scappare dalla sala d'attesa, anche se capii molto tardi oppure fece il loro gioco, chissà la troia abituata a prenderlo nel culo ci stava a farsi fare il mazzo da 3cazzoni neri. Il primo che era seduto accanto a lui gli passa un braccio intorno alla sua spalla dicendo: di essere entrambi Senegalesi e che visto che non avevano dove passare la notte qualche volta venivano li' a dormire. Giorgio distoglie lo sguardo sulla lettura e osserva con attenzione che gli altri due che non erano niente male a fisico e faccia, anzi valuta anche quanti anni potesse avere, ma non saranno stati più di 26/30, l'altro invece non era molto giovane, anzi li porta molto male, forse sui 40 anni.
Proprio lui che gli parlava con voce amichevole senza aspettarselo fece un gesto brusco e rapido da bloccare un braccio da dietro facendo cascare sul pavimento il libro, mentre la zoccola cercava di ribellarsi, ma viene stoppato da una voce roca: “Stai fermo troietta, lo abbiamo capito che hai appena finito a fare sesso con dei maschi qua dentro, da come puzzi di sborra ne ai presi parecchi in questo culorotto eeeeh... cagna!!!” Giorgio sente una mano che gli tasta il culo. “Uuuuuhhh!!, a culo non sei niente male e se fai il bravo ti diamo anche noi una bottarella, sono mesi che non scopiamo abbiamo le palle piene di sborra e spero che tu ce li svuota e dopo ognuno va per la sua strada, ok frocio!!” Giorgio non risponde, ma si ritrova in mezzo a loro senza poter far nulla, ormai e troppo tardi tanto che si para davanti l'altro Senegalese che stava dritto davanti a alla sua bocca da strillare: “Dopo i cazzi duri che hai preso oggi, assaggerai pure queste del Senegal...!!!” Lo guarda e rise forte. Si abbassa la cerniera dei pantaloni e tira fuori il cazzo, 25 cm e bello circonciso con una cappella dura che gli stava avvicinando verso la sua bocca, mentre sente l'odore non propriamente di pulito, l'odore del sudore e dell'urina di chi non si lava per mesi. “Apri la bocca troia, sennò te la scasso a pugni!!”, disse incazzato. Ormai rassegnato fece quello che gli comandava, apre lentamente la bocca. Non gli da tempo neanche di respirare che viene preso per la testa e in un solo colpo si ritrova tutta la sua minchia in bocca: glielo spingeva fino in gola ignorando i conati di vomito, poi prese a scoparlo con ritmo deciso e sempre tenendo la testa ferma, usava quella bocca come una fica da sfondare. Non passa un paio di minuti che l'altro Senegalese incazzato disse: qualcosa sempre nella loro lingua. No so cosa disse: ma Giorgio capii che reclamava anche lui la sua parte di godimento. Si avvicina tira fuori il cazzo e mentre il suo compare si sposta lui mise il suo in bocca, lui non era particolarmente dotato, 20cm, di cazzo duro con sotto due belle palle grosse, ma era molto violento, spingeva il suo cazzo davvero con una foga pazzesca sempre dentro fino in fondo, sino ad arrivare in gola. Per 5minuti fu il suo cazzo a scoparlo in bocca; poi fu il turno dell'altro il più anziano, anche lui non era niente male a cazzo, non e piacente a fisico, ma era abbastanza dotato che superava il primo che ha fottuto in bocca. La durata del pompino viene interrotta dai due che stufi di aspettare il loro turno si misero accanto al loro compagno da sbattere tutte e due in bocca, e il poveretto dovette ricevere in contemporanea 3bei cazzi duri, mentre Giorgio faceva fatica a riceverli tanto che le sue ganasce venivano deformate da spavento. “Dai troia goditi sti cazzi che ti piacciono tanto!!! “ Incita uno dei Senegalesi che in pochi minuti lo inondarono di sborra nella bocca, mentre una mano lo teneva per la testa da costringerlo a bere tutto.
I 3Senegalesi svuotarono le palle dentro a quella bocca del tutto deformata e riempita completamente di sperma. Giorgio sperava che ormai svuotati lo lasciassero in pace ad aspettare il treno, invece non fu cosi. Non si aspettava che uno di loro lo avrebbe preso per le spalle da farlo alzare, lo mise a pecora da incularlo, la stessa foga che prima aveva riservato alla bocca adesso la usava per il suo culo, spingeva dentro con violenza e determinazione, a turno tutte e 3 gli fecero il culo, stavolta nessuno stava in disparte ad aspettare, mentre uno lo inculava gli altri 2 si divertivano a fottere la bocca, con sadismo gli stringevano anche i capezzoli tirandoli sempre con maggior violenza da far uscire del sangue. Si diedero il cambio un paio di volte, sempre con uno dietro e due in bocca: il primo ad inondarlo di sborra il culo fu il Senegalese anziano. Gli altri due i più giovani, anche loro quasi pronti per schizzare, si fermarono e a turno si misero dietro e lo riempirono il culo con la loro sborra. Non soddisfatti gli diedero dei calci nel culo da buttarlo a terra, e poi si rivestirono di fretta e se ne andarono via lasciandolo completamente nudo in una pozza di sperma e merda. Stanco dal troppo cazzo, e nonostante tutte le violenze e gli abusi capii di essere davvero eccitato al massimo da spararsi una bella sega e sborrare copiosamente sul pavimento. Ripreso da quell'orgasmo violento si riveste in fretta per non perdere il treno che stava arrivando, purtroppo per lui dovette salire quasi a gattoni, immaginate sulla poltroncina che dolore.
By Mimi
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Come so caduto, sul cazzo neroracconto sucessivo
Da etero a finocchio il passo, e breve
Commenti dei lettori al racconto erotico