Da etero a finocchio il passo, e breve

di
genere
gay

"Cazzoooo..come..bruciaaaa..!?" Strillo mentre Valerio imperterrito inizia a fottermi il mio stretto culo, che con fermezza era ben ancorato dietro ai miei fianchi da tenersi afferrato al mio minuscolo uccellino che lo smanetta per bene, anche se non ci volevo credere, passato i dieci minuti da quel tremendo impatto e accompagnato da un forte bruciore provocato dal suo bel cazzone durissimo. Non ci volevo proprio credere quella minchia grossa si era adattato dentro alla mia guaina di pelle anale tanto da goderne nel riceverlo tutto inculo. "Brutto finocchio di merda!?... ti stai già abituando ora al mio cazzone in questo lurido culorotto eeeh...?? Senti come ti riempio di ciccia sto buco di merda eeeh!... frocione, dai culorotto allarga le chiappe che ti sto fottendo alla grande. Porca di una troia, hai proprio un buco bello stretto e caldo, stai fermo lurido frocio che te lo voglio spanare fino in fondo da ficcarci pure le palle!!", urla Valerio. "Dai frocio, ora che hai il culo sfondato dal suo cazzo, comportati da cagna. Non fare la smorfiosa muovi le chiappe e contrai il buco come se stessi facendo un bel pompino con il buco del culo!!", incita urlando Giorgio. "Oh!.., ragazzi non vedo l'ora di fottere sto bel culetto da troia!!", incara Mario. "Cazzo.. Mario, stai calmo che arriva il tuo turno, non vedi come gode é troia, sto culorotto vuole tanto cazzo, e noi stasera glielo diamo anche gratis!!!" "Noo! Noooo!!.... non sono troia!!", ribatte Silvio. "Sìììì!! Silvio sei una troia, ora stai zitto e muovi i fianchi e impara a far godere il tuo inculatore di turno!!", finisce Fabio.

Ho.. mamma, se mi vedesse mio padre che fino a ieri era orgoglioso di vedermi a scopare con certe fiche da sballo, ed ora invece sto ansimando come una checca a prenderlo nel culo da un cazzo di un vero maschio, anzi non mi fregava per niente di essere trattato da frocio, in quando godevo nel prenderlo nel culo tanto da sculettare le chiappe come una troia in calore, non so spiegare il piacere immenso a sentire il culo tutto bello riempito dal cazzo grosso di Valerio, anche se con il passare dei minuti cominciavo a rendermi conto di averlo preso tutto nel culo, e perso la mia verginità da un carissimo amico che fino a ieri abbiamo fottuto insieme delle belle gnocche. Infatti non mi rendevo conto che un giorno sarei arrivato a prenderlo in culo proprio da lui, anzi la sensazione inizialmente era una profonda umiliazione e sottomissione verso Valerio che mi stava sfondando il mio culo vergine. Purtroppo da stallone irrequieto come ero a diventare una giumenta da monta, il passo era breve, e poi provai piacere di essere trattato in questa maniera da sentirmi veramente una troia in calore in cerca di cazzi, ma obbedientemente cominciai a comportarmi da tale. Nel sapere che avevo fatto godere il suo cazzo da farlo sborrare nel mio culo, mi fece sentire una grande vacca che al pensiero che altri cazzi fra poco mi sfonderanno di nuovo il buco mi fece andare a mille. "Siiiii!!..., mio bel maschione, sfondami il culo in maniera che Giorgio, Mario e Fabio si adattano al mio culo...!!", sbraito contro mentre ruotavo i fianchi e sforzandomi a non stringere le chiappe per facilitare la stanga di carne dura che si ficcava dentro al budello. Avevo la sensazione che il buco del culo mi si fosse squarciato, anche se poi constatai che la fessura anale si adattava al cazzo essendo molto elastico che si dilata e stringeva avvolgendo con dei risucchi da spavento in quella terribile mazza enorme. Ero sbalordito di questa esperienza da frocio, e cominciavo forse ad adattarmi all’idea di essere inculato da altri cazzi disponibili a rompermi il culo?..., siiii!!!..., mi sentivo troia, non vedevo l'ora di essere fottuto da Giorgio, Mario e Fabio. Mentre vagavo con la mente Valerio intanto mi fotteva il culo affondando maggiormente per poi estrarlo quasi totalmente dal buco il suo cazzone grosso. Posseduto in questa maniera il dolore era meno intenso e più arrapante, per cui alzandomi afferrai al suo collo e cominciai con dei movimenti di anche, in maniera tale da sentirlo tutto in fondo il suo cazzo grosso che iniziava a penetrarmi al culo, lui affondava giù fino a sbattermi le sue palle grosse e pelose, quando le allontanava, il mio foro risaliva sulla sua cappella dura. Nel passare dei minuti cominciavo con piacere a constatare che il mio buco del culo era del tutto allenato da quella bella stanga di carne dura, ed al dolore iniziale subentrava una certa sensazione godereccia che nessuna fica mi ha dato, anzi ero così contento che mi raffinai tanto da quell’inculata, in maniera da espellere il cazzo come se stessi cacanto e facilitare la penetrazione allargando il foro, mentre Valerio gradiva il mio trattamento mi sbatteva dentro con forza la sua minchia dura nel buco del culo, io da brava troia stringevo le chiappe quando lui lo estraeva e allargavo mentre lo ficcava. Non so quanto tempo durò questa disumana inculata, ma quando sentii lo stallone ansimare dietro al mio orecchio, mi sentivo liquifatto nel retto tanto da inarcare le chiappe e ficcarmi completamente su quel bel piolo duro che lo sento del tutto irrigidito e vibrande da perdermi del tutto, capii che stava per riempirmi di sborra. Prontamente allontanai le sue palle fino a far uscire la cappella fuori dal mio buco del tutto slabbrato dal suo cazzone. Ma lui mi prese alla sprovvista ancorandosi ai miei fianchi e pigiò brutalmente nel fondo del mio culo. Rimasi annichilito da quella brutalità, anche se bloccato del tutto dalle sue forte braccia lui stava fermo a quella profondità per qualche secondo, non so spiegarmi mi sentivo sospeso nello spazio e tutto intorno a me orbitava pianeti e stelle, anche se purtroppo erano cazzi che ruotavano intorno al mio povero culo, anche se una esplosione di sborra mi desto da quel piacere e poi sentii inondarmi da quella poltiglia bianca e viscida, che si sparse per tutto nel profondo del mio retto dandomi un immenso calore, lui dopo qualche lieve scossa in su e giù, si accascia sulla mia schiena del tutto sfinito.

Ehi un momento prego... non vorrei chi sta leggendo le prime righe di questo racconto abbia alluso sulla mia virilità o meno. Innanzitutto io non sono stato sempre finocchio, ma ho vissuto per un bel periodo da etero e mangia fica. Allora trentenne, in quella sera nella villa a mare di Valerio, mi ricordo che ho preso tanti cazzi da riempirmi lo stomaco di sborra. Tutto cominciò casualmente con un invito del mio carissimo amico Valerio che insieme alla mia ragazza accettammo senza pensare e di gioire un bel week-end con i miei quattro amici e altri che non conosco, siamo arrivati di sera, e con le loro rispettive ragazze. Quella sera abbiamo cominciato a mangiare e bere del buon whisky, a serata inoltrata con divertimento di Strip tea-se fatti da noi maschietti, balli, gioco a poker, e flirtare con le nostre donne così per un po' di tempo: devo dire che io mi sono sentito strano e un po' stordito dall'alcool, quindi sono andato ad una stanza per stendermi un pochino, ma non e stato cosi facile a riprendersi dalla sbornia. Era già notte inoltrata volevo sicuramente congedarmi dalla compagnia, ma Valerio insistette per rimanere ancora un po' in villa facendo un mutande party e chiacchierare di donne e certi pettegolezzi; anche se io, non mi andava di rimanere, ma la insistenza di Valerio con la promessa che saremmo rimasti lì a dormire in quando in quelle condizioni di certo non potevamo andare con le nostre auto, decisi di rimanere e non tornare subito a casa. Sarà stato perché eravamo tutti completamente storditi dall'alcool e non aver scopare le nostre donne, piano piano gli altri invitati se ne andarono tutti a casa, abbandonando la villa, siamo rimasti io, e i miei quattro amici, le nostre ragazze... comunque loro non hanno aderito al nostro invito di rimanere, in quanto hanno capito che la nostra amicizia ci lega molto tanto da lasciarci liberi per una serata spensierata, in un modo o nell’altro non so come sono tornate al paese. Noi cinque maschietti soli nella villa senza le nostre donne, invece restammo per il mutande party, anche se non ci aspettavamo che la serata si trasformasse in un (Gay_Party), che ora sto accingendo a finire il racconto. Tutto successo per puro caso, anche se dubito un pochino. Quella sera eravamo in cinque seduti sulla moquette nel salotto, semi_nudi con solo i piccoli slip, era la prima volta che stavamo tutti in slip, che, nell'età adolescenziale ero molto restio a farlo, in quanto quel giorno non mi rendevo conto quello che facevo e forse la colpa lo diedi all'alcool.... anche se da anni ho sempre evitato prima di farmi vedere con i slip o nudo dagli amici per un solo motivo, il mio cazzo..., (scusa correggo) il cazzetto da 12 centimetri, che mi vergognavo a mostrarlo. Ma quella sera ero alticcio e non capivo quasi niente da mostrare il niente che avevo nei slip, anche se gli altri a differenza di me si vedeva che i contenuti erano molto sostanziosi. Appena vidi quei pacchi da paura di colpo rimasi sgomento e divenni rosso di faccia, loro se ne accorsero poiché l'imbarazzo si vedeva da un chilometro di distanza. Durante la serata parlammo di argomenti sul sesso: sulle donne e comprese le nostre che difficilmente danno il culo, mentre le troie e travestiti compresi i froci lo danno volentieri. Da quei discorsi piccanti io, rimasi qualche secondo in silenzio e sommesso con le mani coprivo quello che non si poteva nascondere, in quanto non c'era niente da coprire o vedere, anche se tutti i loro commenti erano sulle ragazze che scopammo a liceo e anche all'università: "Quella zoccola di Mirian, mentre il professore di diritto illustrava nella lavagna luminosa la storia Greca, nel buio dell'aula mi ha fatto una pompa da favola!?" "Non dirlo a me!.., Giovanna in biblioteca davanti a tutti mi segava sotto al tavolo!!" "Beh vi siete accontentati di poco io a Roberta, lo sbattuta per bene nei bagni delle femmine!" "Ma sei matto?.., se rimaneva incinta?" "Coglione io uso il preservativo, anche se la troiona ne aveva di scorta!!" "Cazzo!!! Che troia?" "Già, una vera troia, il mio cazzo ci sguazzava dentro la fica, la troia era abituata a prendere tutti tipi di cazzi!" "Beh ragazzi in fondo però nessuno delle troiette hanno mollato il culo?" "Cazzo!!.., e vero?" "Ha!... ragazzi a proposito di culi!?" Aggiunse Giorgio con malizia. "Non lo sapevate che Luigi per avere dei bei voti a liceo, se fatto rompere il culo nei bagni?.., dal professore di matematica!!" "Luigi?.., ma che cazzo dici Luigi!!!, lui la gnocca lo mastica a colazione!!" "Sarà? Forse per voi, lui ormai... ha il vizietto del cazzo, anzi lo prendeva cosi bene nel culo dal professore che lo incitava a sfondarlo!!" "Ma tu!.., come lo sai... forse anche tu?" "Ma siete matti!.., i froci non li sopporto mica!!" "Allora!?.., come lo sai?" "Bhe io, li ho visti!!", dice Giorgio con lo sguardo sorridente.

Tutti sorrisero chiedendo dettagli: "Beh sapete la matematica a me non regge, e aspettavo la seconda ora chiuso nel bagno a farmi il solito spinello. Non feci il tempo di finire lo spinello che dei passi frettolosi e un sbattere di una porta accanto alla mia, mi allarma, non sapendo chi era buttai lo spinello nel water e restai zitto per non farmi scoprire sennò erano cazzi. Non aspettai molto che già la campanella della seconda suona, ed io in quell'istante stavo uscendo per andare in classe senza far alcun rumore quanto? Altri passi mi allarma, mi bloccai e ritornai indietro nel bagno senza fare rumore. Erano altri passi frettolosi di una persona che si chiuse allo stesso bagno accanto al mio già occupato dall'altra persona, ed io rimasi stupefatto di giò. Non passa un minuto e sento dei mugugni, non riesco a capire se sono rantoli di dolore o godimento che provengono dietro la parete del bagno, anche se ho pensavo con malignità che qualcuno di voi s'era portata una ragazza per fotterla nel bagno, ma la curiosità era tanta di sapere chi era il figlio di puttana che trombava nel bagno. Guardo in alto le pareti per fortuna non arrivano al soffitto io, potevo sbirciare senza farmi scoprire. Non vedevo l'ora di beccare la troia che si faceva sbattere da uno di noi..., non persi tempo e decisi di arrampicarmi sulla parete. Arrivai in una posizione più favorevole dove potevo osservarli non visto. Beh.. ragazzi mi si presenta uno spettacolo incredibile. Luigi, ricurvo e avvinghiato sul water, con i pantaloni calati fino alle ginocchia e il Professore anche lui mezzo nudo da dietro gli stava allargando il suo buco di culo con un grosso cazzone duro che cominciava a premere costantemente!?" "Cazzo!!!.., gli a fatto male?", lo interruppe Mario incuriosito. "Macché!.., forse il dolore iniziale, ma dopo lo stronzo si lasciava scappare dei gemiti di piacere, anzi dal troppo godere il frocione si allargava le chiappe da solo con le mani incitando il Professore a sfondargli il suo culo, già rotto di suo. Io ero come ipnotizzato seguivo tutto la scena, Luigi riceveva ritmicamente nel culo quel grosso cazzo nodoso del professore come se abituato a prenderlo. Ma un certo punto il Professore inarca la schiena a fondo e capii che il suo cazzo era del tutto sparito dentro fino alle palle. Il porco cominciava a stantuffare a ritmo costante da gemere di piacere e dai suoi mugolii si confondevano con quelli di Luigi. Cazzo ragazzi al frocione sembrava non averne mai abbastanza, il Professore lo martella nel culo e dava certi colpi tremendi sempre più violenti!!" "Lo credo.. il frocione già preso gusto?", lo interruppe ancora Mario ridendo. Nel racconto Giorgio era turbato e si vedeva dal gonfiore dei suoi slip e come tutti quanti si toccava in mezzo alle gambe per alleviare alcune tensioni sessuale che stava crescendo nella stanza. Atmosfera era tesissima bastava un nulla per scatenare una reazione erotica a catena. Era passato solo un paio di minuti dall'interruzione che poi Giorgio riprese il racconto: "Cazzo ragazzi le loro grida cominciarono a crescere di intensità, e per fortuna che i bagni erano lontani dalle aule sennò chiamavano il 113..!?", dice: con sberleffo... e poi ricomincia dicendo: "Non immaginate cosa ha fatto il Professore in quel culorotto... di tutto; cominciava a penetrarlo con colpi più radi, ma violenti, era talmente forte la foga che aveva staccato Luigi dal water e buttato sul pavimento, Luigi con le gambe sollevate che gli toccava la faccia e lui sopra senza mai staccare il cazzo da svangare di brutto, e poi gli sfila i pantaloni che erano intorcinati alle caviglie e senza pensarci lo solleva di peso sempre piantato nel culo e in piedi lo sbatte sul muro. La troia era ben allargata di gambe e tenuta sospesa per aria per favorire la fottuta, mentre lo stallone lo ingroppa di brutto tanto che come un vulcano "STROMBOLI" cominciava a ruttare sborra bollente che usciva dal suo cazzo da riempirgli completamente lo sfintere del tutto dilatato che già saturo gli colava fuori dal suo culorotto. Ancora pochi colpi ed ebbe finito: il professore stacca lentamente il cazzo che ormai si stava lentamente sgonfiando, mentre le gambe di Luigi flettono senza peso sul pavimento prono, il Professore si allontana di due passi dal culo di lui che stava a culo pizzuto e lingua da fuori, lui soddisfatto si tira su i pantaloni e dice: "Bravo Luigi, hai preso un bel dieci in matematica!!" "Ha si, Professore?..., di che ho preso un bel cazzo duro nel culo!!", rispose ridendo, mentre stava ancora a carponi sul pavimento ansimante. "Su non scherzare.., non e la prima volta che ti riempio il culo di ciccia. Su alzati che dobbiamo andare, sennò arriva qualcuno e sono cazzi amari!!", dice preoccupato. "Professore!?, per piacere aspetta un momento, mi fa ancora male, anche se non é la prima vorrei aspettare un po' di tempo per riprendermi da questa fottuta tremenda cazzo!!!" "Fai come ti pare..., importante che ci vediamo stasera a casa mia, ciao, io vado ho la terza ora!!" "Si va be... ma stasera vacci piano, ho un solo culo Professo!!!" "Non scherza more... che stasera raddoppio la dose da farti il culo come la porta romana!!", finisce mentre gli da un bel bacio in bocca, ed esce dal bagno. Neanche farla apposta la campanella della terza ora suona...!?" Giorgio sbuffa e rimane zitto guardando gli altri che lo guardavano sbalorditi e assolti che pendevano sulle sue labbra. "Beh!!!..., allora ragazzi tutto qua?.., e finita la storia!!", dice con soddisfazione.

Ero stupefatto dal racconto, mi accorgo che il mio cazzo è diventato duro!... è la prima volta che sento un racconto su un rapporto di due persone dello stesso sesso, ma che potesse provocare un certo piacere così intenso da farmi arrapare il cazzo, anzi il passo era breve da farmi sborrare del tutto nelle mutande, e poi non so come sentivo un prurito strano giù in basso nel buco del culo, lo sento quasi liquefatto e del tutto dilatato come se boccheggiasse come un vulcano e non riesco a smorzare quel bruciore e calore che invade tutto la parte posteriore da farmi strusciare le chiappe sul pavimento. Quando ad un certo punto si spezza il silenzio nella stanza, era Valerio che rispose interrogativo: "Cazzo!, che frocione sto Luigi!!!.., però non capisco perché dopo tutto sto tempo adesso ce lo racconti proprio stasera.., per caso anche tu hai il vizietto di Luigi e vorresti provare con i nostri cazzi duri in quel lurido buco che porti al culo, oppure hai già provato con Luigi, o anche con il Professore... chissà pur di avere dei buoni voti in matematica ti sei fatto inculare anche te!?.., non mentire.. lo so che sei stato promosso grazie alla matematica eeeh..., birichino!!" "Beh!?", dice con lo sguardo in basso quasi vergognandosi. "Non lo so neppure io, non pensavo di eccitarmi nel vederli!!" Voleva finirla e non parlarne più, ma poi con dei singhiozzi sbotta tutto dicendo: "Sì... é un vizietto che cominciava a piacermi!.., si però in un certo senso. Volevo essere al posto del professore ed avere nelle mani un bel culo grosso come quello di Luigi e fottermelo!!" Subito a quella risposta. "Certo!!.., un buco e sempre un buco e niente altro!!.., basta ficcarlo e goderne!!!" Esclama Mario ghignando, mentre Giorgio sempre più impacciato tanto che Valerio divertito dalla cosa blocca Mario e far finire il racconto. Giorgio era totalmente stordito non capiva più e non sapeva cosa fare, se continuare o lasciare perdere, anche se Valerio insistette molto. Ma un certo punto non ce la fa più e continua dove aveva lasciato: "Non vorrei parlare o agire con ipocrisia verso di voi che siete i miei amici, avevo detto che i froci mi fanno schifo.. ma purtroppo in quel momento ero del tutto eccitato che non riuscivo più a togliermi dalla testa quel bel culo che stava ancora nudo che aspettava trepido altri cazzi duri. Non ce la feci più.. esco dal bagno del tutto arrapato e senza dire nulla mi sbottonai il davanti per calare giù le braghe e mutande fino alle ginocchia, e con il cazzo dritto e duro entrai in quel bagno chiudendo la porta dietro di me, mentre lui ancora sul water a culo scoperto si volta e mi fissa sui occhi tacendo, mentre le sue belle cosce e chiappe muscolose e senza peli erano in bella vista; sode e rotondeggianti del tutte spalancate e ben proporzionate fra loro, era lì in bella vista che aspettava altro di essere fottuto, io non gli diedi tempo di riprendersi che lo bloccai per le spalle e piazzare un bel cazzo duro nello spacco del culo che ancora impregnato di sborra, anzi gli allargai con violenza le chiappe in modo da far entrare tutta la cappella comprese le palle in quel buco slargato da poco dal Professore, e con colpi secchi il mio bastone rovente scende giù nel suo sfintere caldo da prenderlo beatamente tutto inculo, fino alla radice. Luigi cercava di reagire come fanno di solito le donne troie per non darla subito, ma gli mollai uno schiaffo sulla faccia urlando: "Che fai frocio!?.., stai fermo. Cazzo voglio fotterti anch'io il tuo bel culetto come ha fatto prima il Professore!!!" Era tutta scena, il frocio cede subito senza resistenza, anzi si lasciava fottere dal mio cazzo passivamente e allargando con le mani le sue chiappe per facilitare la fottuta. "Ehi Luigi... da come ci sguazzo ci sono già passati tanti cazzi in questo lurido buco di culo. Sei bella slargata, allora troia ti piace il cazzo dei maschi eeeh!.., stronzo. Dillo che ti piace il cazzo e non solo quello del Professore eeeh!?.., dillo che altri cazzi t'hanno fatto l'ovetto eeeeeh!.., pezzo di merda e rottoinculo. "Siii!!, non lo nego, ho preso tanti altri cazzi, ma sempre dai Professori!?" "Ah! Birichino, da quando lo prendi inculo!!" "Mhhhhhh!!, un paio di mesi. Quando il Professore di fisica mi chiamo nel suo studio e me lo mise in mano dicendo: che ero carente sulla materia e dovevo ricuperare facendogli un pompino sennò mi avrebbe bocciato!!" "Uhhhhh!!!, niente male come alternativa!!!" "Sii, dovetti cedere sennò mio padre mi avrebbe ammazzato di botte se venivo bocciato un'altra volta!!" "Cazzo!!, non avevi scampo!!" "Sii, purtroppo dovetti soccombere a quel ricatto, anche se il suo cazzo non era niente male. Ero maggiorenne e ripetente da un pezzo e non me ne fregava un cazzo! Gli feci tanti bei pompini con l'ingoio per una settimana intera, e un bel giorno stufo dai troppi pompini cambio subito registro sfondandomi il culo con i suoi venti centimetri di carne dura!!" "Cazzo!? Ti fece male!!" "La prima volta il dolore era insopportabile, ma dopo con il passare dei minuti ciò preso gusto a farmelo rompere tanto che il giorno dopo... ero io, ha cercarlo per farmelo sbattere nel culo!!" "Minchia che puttana!!" "Si.. mi sentivo puttana soprattutto se erano uomini maturi come i Professori, si sa... come vanno le cose, le voci corrono e così... un giorno il Professore di diritto, mi allarga gli orinzonti con altri venticinque centimetri di nerchia dura!!" "Minchia!, ma con Lisa come la mettevi brutto frocio di merda!?!" "Me la scordai con il Professore di Educazione Fisica e Inglese, Francese e Tedesco, anche quello di Musica e Religione fino alla Matematica!!" "Cazzo, ci hai preso gusto al cazzo... da farti fottere da tutti i Professori dell'Istituto!!" "Purtroppo per prendere dei buoni voti. Ho preso il vizio del cazzo!!" "Ma.. tuo padre, come la prenderà!!" "Bhe!, mettilo in questa prospettiva. Ha un figlio diplomato, ma con il culorotto!!!" "Bhe!?, se lo metti su questa filosofia brutta checca, allora muovi le chiappe... tanto ti piace che altri cazzi ti spani il buco del culo!!" "Mhhhhhh!! Mhhhhhhh!!! Mhhhhhhhhh!!!!, siiiiiiiiii!!, maschione sto godendo nel culo, aaaaaaaaaahhhhh!, che bello sentirsi riempito di tanta ciccia dura. Dai cazzone spingi tutto il tronco duro nel mio sfondato budello, porco. Mhhhhhhhh!!!!! Mhhhhhhhhhhhhh!!!!!" Ero eccitato da quelle parole da troia tanto che lo abbrancai bene da dietro e sbatterlo giù al water. Luigi, con le mani era ben posizionato e ancorato ai lati del water tenendosi ben allargato con le gambe e stirando verso il basso e lascia che il mio cazzo duro sprofonda tutto nel suo budello, e aspetta di essere riempito di tanta sborra.

Ero ben aggrappato ai suoi fianchi e impegnato a fotterlo in quelle chiappe sode tanto che dieti altri colpi di reni, a quella foga gli avevo conficcato il cazzo con un solo colpo dentro a quel buco lurido. Ma dal troppo sforzo, mi accasciai sulla sua schiena da tenerlo fermo per i capelli e continuando a dargli certi affondi da mozza_fiato dove egli respirava con forti rigurgiti, e con molto godimento. Il culorotto godeva di quel penetramento brutale del mio cazzo duro che spariva completamente dentro in quella profondità fino alle palle. "Dai frocio di merda allarga di più le chiappe, é un vizietto che comincia a piacermi!!!", dico soddisfatto. "Oooooohhh!! Oooooooooohhhhh!!.., siiiiiiiii!!!" Sospirava lui di piacere, mentre lo stavo fottendo senza sputo nel suo slargato buco del culo. Ero impegnato negli affondi finali, accelerando il ritmo inculatorio; poi, con un violento strattone, lo scaraventò sul pavimento dicendo: "Zoccola, e dillo che ti piace il cazzo inculo. Tooo frocio di merda tieni e godi che te l'ho spanato bene bene, stasera vedrai come entra senza sputo il cazzo del Professore... eeeh troia. Ahhh!!!..., ti sto infarcendo la budella, mignottona mia!!!" Urlavo mentre davo i colpi finali dentro al quel finto maschione che godeva come una cagna in calore, mentre il mio cazzo duro era bello ficcato tutto dentro al quel culorotto fino addossarlo sulla schiena e premere con il ventre sulle sue chiappe e fargli sentire i miei coglioni duri e pieni di sborra che sbatteva su quell'ano slargato dai cazzi. "Troia piglialo tutto nel tuo fottuto culorotto!!!!", finisco a dire mentre spingevo più giù. Luigi respirava rumorosamente a fatica e urla: "Cazzooo... se belloooo!! Cazzooooo!! Siiiiii!! Ficcamelo tutto nel profondo culo... che mi piace!!!" Mentre glielo ficcavo di brutto il cazzo fino alle palle e sentire il suo ano allargarsi a dismisura da spruzzare e inondare quel buco profondo, e riempirlo di tanta sborra. Il godimento era tale che crollai definitamente su di lui e lì rimasi fermo per un paio di minuti per riprendermi. Sbollito da quella fottuta ritornai in me... che ancora avevo il cazzo piantato a fondo in quel culo lercio. Non so perché ho reagito bruscamente verso di lui togliendo fuori il cazzo di botto, forse il disguto di aver fottuto un frocio, anche se non mi ero del tutto pentito... ho goduto in quel culo di maschio, e senza alcun pentimento mi alzai e richiudo il cazzo nelle braghe dandogli una pacca sul culo. Nel frattempo che stavo lavando le mani Luigi mi si affianca... senza dire parola, io mi girai e lo fisso dicendo: "Se non vuoi che spiffero, dillo al tuo Professore di matematica che anche io... mi merito un dieci!!" "Giorgio, non me ne frego se tu spifferi... sei stato fantastico, eccezionale più degli altri Professori, sai penso oramai di non poter più fare a meno di te, al diavolo a loro e la mia ragazza, le fiche e altri cazzi. Voglio solo il tuo cazzone duro!!", sospirava estatico Luigi. "Calma, calma troietta, voglio solo un bel voto in matematica dal tuo Professorino e dopo si può parlarne... sennò nisba!!", dico tagliando corto. "OK... maschiaccio, riferirò!?", dice con aria indifferente mentre esce sculettando. "Ok... culorotto, ci rivediamo alla prossima fottuta, frocione!!!!", gli rispondo dietro ridendo. "Purtroppo ho fatto sesso con lui senza pensarci, ero strafatto dallo spinello e arrapato, e poi nessuno lo seppe in quanto quel giorno per fortuna nessuno venne al bagno neanche voi che siete habitué... sennò ero del tutto sputtanato!!", dice sconsolato come se cercasse compassione. Nel salotto nessuno parlava.. erano tutti eccitati. "Cazzo!.., ma poi ai continuato ad avere ancora rapporti con lui!!", chiese Fabio curioso. "Si, per un paio di mesi... ma poi lo mandato affarinculo!!" "Perché?", dice Mario. "Era diventato geloso... e insopportabile come una donna, anzi come una checca isterica!!", concluse Giorgio. "Ecco perché e sparito dalla circolazione, si vergognava di essere frocio!!!", riprende Valerio. "No.., il frocione e andato all'università a Roma con uno dei suoi Professori!!" "Come.. lo sai!!" "Mi.. ha mandato una cartolina!?", dice sbuffando. "Ma cosa.. si prova a fottere un bel culetto di maschio!!", rispose Fabio incerto e voglioso di provare un bel culo, mentre gli palpa il suo culetto laicamente. "Beh!?.., se per questo lo devi provarlo per capirlo, non serve dirlo... io purtroppo non ti posso accontentarti con il mio culo. Io sono attivo, non passivo come Luigi... mi piace ancora la fica, e qualche volta in un bel culetto di maschio non manca alla mia collezione... ok stronzo!!!", chiude Giorgio levando la mano di Fabio dal culo. "Non c'é problema ragazzi!.., se è solo un problema di provare buchi e culi vogliosi per certi cazzi grossi di maschi disponibili!!..., non c'é problema, il mio culo e a vostra disposizione maschiacci!!!", disse ridento Valerio che alzandosi si diresse verso lo stereo e mette una musica da discoteca, e come un provetto ballerino comincia a ballare e sculettare intorno alla sala invitando anche gli altri a ballare, in un secondo erano tutti in pista che ballavano e sculettavano, mentre io, invece ero ancora seduto a terra e osservavo incredulo Valerio che porgeva il culo a Fabio che prontamente lo tampona come se lo fottesse, entrambi oscillano le anche con movimento della musica strusciavano con un certo godimento di entrambi, anche se ad occhio sembravano che si fottevano di brutto, anzi per fortuna la stoffa delle mutande che non proteggeva quasi niente in quanto Fabio ce l'aveva duro tanto da farglielo sentire abbastanza nel culo.

Valerio gli da corda e sculetta su quel bozzo duro da ruotare a ritmo della musica che prontamente viene accompagnato da Fabio, la scena era così divertente che anche Giorgio e Mario erano da meno in quella mischia. Valerio e Mario erano i ricevitori, invece Fabio e Giorgio i battitori. Il ballo turbolento da far rizzare i capelli anche alle più troie tanto che persegue per circa una bella mezz'oretta, mentre i provetti ballerini si scambiavano anche i partner fino a sfiancarsi e cascare quasi addosso a me, che ridevano da matti, e senza malizia mi trovai a poca distanza dalle loro grosse tuberanze da far spavento. Non ci volevo credere che quelle grosse nerchie incastonate in quei tessuti che volevano sgusciare per quanto erano ingombranti, e mentre si toccavano quelle nerchie dure Valerio ridendo fece un allusione: verso il mio culetto molto appetitoso e disponibile per spompare i loro cazzi duri. Gli altri risero a quella battuta, anche io rido, ma restando seduto a terra con una certa preoccupazione. A quella battuta infausta, Valerio sorrise e mi diede un colpetto sulla spalla in modo cameratesco, anche se in particolare non riuscivo a togliere lo sguardo da quei pacchi che incoscientemente i miei sguardi birichini e invidiosi da irrigidire ancora il mio pisello, mettendomi un po' imbarazzo, in quanto la stoffa dei miei slip di cotone non attuava la mia erezione. Ero disperato, ma rassegnato e deluso che loro tenevano certi pacchi da urlo, ed io non avevo niente li sopra le mutande neanche se fossi del tutto eccitato non si vedeva un cazzo. Come ho detto prima gli altri se ne accorsero del mio turbamento nel vedere i loro bozzi duri sfoggiare davanti i miei occhi, avevano delle espressioni tranquille, rilassate, i loro bellissimi cazzi induriti dal racconto e dal quel ballo fuori-programma da farli al-lupare ancora di più da guardarmi con sguardi lascivi, erano quasi tutti vicini, insieme, intorno a me, le loro palle pelose e grosse che sgusciavano fuori dal tessuto delle mutante, i petti robusti con folti peli, non troppi..., ma subito dopo Valerio si era accorto del mio imbarazzamento si alza e scherzando si avvicina ancheggiando verso di me, sempre per scherzo, mi mise a due centimetri dal naso il suo pacco di cazzo chiuso dentro a quei maledetti slip. Dal basso in alto lo vedo sorridere, e beffardo disse: "Cos'è, sei invidioso dei nostri pacchi attrezzati pisellino?" Lo fece solo come scherzosa provocazione, ma in quel momento aggiunsi maliziosamente: "Chissà se tutto quello che vedo e solo stoffa, che ciccia...?" A quella infausta battuta diedi adito a lui di continuare a sfottermi fino a provocarmi sessualmente, anche gli altri tre amici commentano ridacchiando, e poi si alzano toccandosi i pacchi duri oramai visibile nei leggeri slip di tela, io incerto li vedo avvicinarsi porgendo anche loro dei pacchi attrezzati a due centimetri dal mio naso dicendo quasi in coro: "Se vuoi frocetto puoi constatare di persona?.., se c'é ciccia o no!!" "Te lo garantisco io... caro Silvio, anzi il mio culetto, certi cazzi duri da farmelo sentire tutto quasi al buco del culo. Ma purtroppo non sono checca, non mi piace il cazzo nel culo, forse un bel pompino ci può scappare, anche se un bel culetto come il tuo me lo farei molto volentieri!!!", disse ridendo... mentre come una troia navigata palpa con le mani i tre cazzoni duri e senza accorgermi afferra la mia mano da portarlo sul cazzo di Fabio. In quel momento scatta la scintilla, altre mani mi impone di toccare i loro turgiti cazzi da sentirli attraverso la stoffa della mutante, non so come... forse preso alla sprovvista tasto con malizia e sentire quelle durezze sgusciare dalle mie mani per quando erano grossi. Io reagisco alzandomi e allontanando con le mani quei grossi pacchi da paura che nel frattempo Valerio che fin dall’inizio aveva già programmato tutto, mi prese di contropiede tirando giù i miei slip, non mi aspettavo che mi toccasse il mio cazzetto bello duro. "Sta minchietta forse vanno bene a certe donne frigide, invece a certe puttane che vogliono i cazzi grossi, no i vermicelli...!!" Sbigottito e immobilizzato in quel suo modo brusco di fare, e il suo sguardo ripugnante alla vista del mio cazzo, lui sorrise e riprende il discorso: "Questo cazzetto va bene forse alla tua ragazza, alla donna la più esigente in fatto di cazzi ha bisogno di nerchie grosse. Vedi cazzetto, il mio è di venticinque centimetri, Mario altrettanto come il mio, Giorgio ne ha ventisette circa, e Fabio il fenomeno del gruppo ha trenta e passa di cazzo...!!" Non mi diede il tempo di reagire che si abbassa l’elastico dei slip, e tira fuori una mazza di bastone di carne dura e venosa da far paura, anche ad una lesbica, con molto orgoglio espone alla mia vista un’asta dritta e con una bella cappella rossa già scappellato e due grosse palle un po' pelose. "Devi sapere che essere finocchi e non saperlo è dura da mandare giù.., così abbiamo pensato che è meglio se ci pensiamo noi i tuoi amici di scuola, e poi a te magari ti piacerà a prenderlo inculo da noi! Non è vero?" "Cosa vuoi dirmi Valerio, non capisco? A cosa dovete pensare voi?" "Dai non fare finta di non saperlo, sono anni che sbavi per me!..., come adesso sbavi vedendo le nostre mazze chiuse nei slip!?..., Non è vero... eeeh frocetto?" Fui preso dal panico, certo Valerio mi era sempre piaciuto; non capivo se come amico o qualcosa di più... ma in quella situazione mi venne d’istinto la fuga e iniziai a vagare intorno cercando una via di scampo ed andarmene. Ma la manona di Valerio mi afferra il polso e mi ferma. Dopo un po' seguivano a ruota gli altri tre che si tirano giù i slip... e saltano fuori certi cazzi da invidia, anche se ognuno comincia a masturbare quello dell'altro senza pudore, come se sono abituati ai loro cazzi.

Io resto immobile... e imbarazzato a guardarli come uno stoccafisso. Valerio inizia a segarsi il cazzo così come fa gli altri tre, ma ad un certo punto lui con fermezza mi costringe ad afferrarglielo dicendo: "Silvio perché non provi anche tu a segarmi il cazzo!..., secondo me sei bravo come quella troietta della mia ragazza..!!" Taciturno sempre restando immobile allungo la mano sul suo cazzo che glielo prendo in mano e, inizio a fargli una sega al suo grosso cazzo. Purtroppo sono imbranato a fare le seghe... non riesco a soddisfarlo, in quanto a sega io, non so dove sta di casa, in vita mia.. mai ho fatto una sega a chicchessia, scopo e basta. "Oh ragazzi!?... Questo qui non sa farmi una sega!" Ha quella battuta gli altri ridacchiano con gusto. Io reagisco dicendo: "Non l'ho mai fatto le seghe a nessuno, neanche al mio cazzo, figurati se lo faccio al tuo cazzo!!" "Dai Silvio, non offenderti, è ora che cominci a farli... sennò che finocchio sei se non impari come si fanno le seghe!?..., e poi noi siamo i tuoi amici no!!" Rincara Valerio. Allora mi feci coraggio gli ripresi il cazzo e lo smanetto con la mano sinistra, e pensai anche che sicuramente la cosa non finirà lì con una sega. Come un bravo apprendista segaiolo e le direttive di Valerio cominciavo a imparare a fare le seghe, e si vedeva i progressi, anzi si sentiva Valerio a godere come un riccio. Come immaginavo dopo qualche minuto nella stanza cominciava a surriscaldare anche perché Fabio, che ha interrotto il suo menage con Giorgio per guardarmi un po' ghignante. Mentre Mario e Giorgio si trastulla entrami i loro cazzi duri, mi sento una mano sulla nuca, era lui che dice: "Sei proprio bravo a segare quel bel cazzo duro, a quando vedo stai migliorando. Ora però da bravo frocio che sei, mi devi succhiare il cazzo!!..., così imparerai anche a fare i pompini!!" Rimango un paio di secondi senza parlare né reagire e poi ecco che Fabio continua a spingere la mia testa verso il suo basso ventre, a questo punto lo lascio fare come niente fosse, non so come mi trovai così inginocchio davanti a quel totem di dimensioni anormali, anzi gli emana un forte odore di maschio da farmi sballare. "Dai frocetto, imita la tua puttanella quando te lo succhia, su datti da fare con la bocca sul mio cazzo!.., una bella leccatina a sta bella mazza che ti piace tanto...!!" Non so come in quel momento sorpreso spalancai gli occhi, feci finta di non capire e provo una piccola resistenza, urlando qualcosa, non so come, ma già una mano forte e autoritaria mi abbassa la testa sul suo cazzo e me lo ficca in bocca. Fui subito zittito dalla sua impazienza. "Parli troppo per i miei gusti. Giù, zitta lurida troia e lavora!!" Ordina lui premendo la mia testa in basso e obbligandomi a succhiare il suo cazzo. Mi ritrovo Inginocchio fra quelle gambe solide e massicce, anche se Fabio inizia a fottermi la bocca, io però non mollo il cazzo di Valerio che continuo a segarlo. Capì che non potevo più tornare indietro, anche se provai a ritrarre la testa, ma lui strinse con forza i capelli sulla nuca e affonda dentro con un colpo di reni. Avevo tutto il cazzo dentro, e le palle mi toccavano il mento. Ho volendo o dolendo lo presi fra le labbra, anzi spalancai per ricevere il suo cazzo duro in bocca. Il ritmo del cazzo che andava nella mia profonda gola, non feci più resistenza ai miei impulsi sessuali, che ha valore di introduzione, di premessa a ciò che si dirà o si attuerà successivamente: è necessario fare un discorso preliminare, dopo la fase preliminare, in uno scatto afferro il cazzone duro e lo misi tutto in bocca e non potevo far altro che imboccarlo iniziando a succhiare rumorosamente. Fabio non si aspettava quella reazione e si irrigidisce ed inizia a imprecare: "Calma frocio, calma, hai tempo tutta la notte, mica scappo!!" Io chiusi gli occhi continuando a succhiare e a gemere, lui invece mi mise una mano dietro alla mia nuca e con molto impeto mi faceva andare su e giù per la sua asta. Gliela stavo lubrificando veramente molto bene. Subito alzai gli occhi e lo fissai, lui mi stava sorridendo, ma continuava a spingermi avanti e indietro la testa dal suo cazzo. Il suo grosso cazzone si allungava diventando duro, anzi durissimo; ed era così lungo che per un gran pezzo mi usciva dalla bocca, sembrava fatto esteriormente di velluto e dentro di cemento.

Mentre faccio roteare la lingua sulla cappella gli provoco un "Mmmhhhh!!" di piacere e poi stringo le labbra attorno a quel palo venoso e caldo. Ha confronto di Valerio, Fabio ha un bel cazzo, massiccio, dritto e con una cappella ben disegnata, anche se le sue grosse palle mi hanno colpito molto. Il cazzo di Valerio sfugge dalla mia mano, ma sento altre mani da dietro che palpa le mie chiappe, lo lascio fare in quanto sono indaffarato con un succulento su e giù sul quel palo duro ad un ritmo datomi dalla sua mano. "Cazzo... si dai Silvio ciuccia così... su che vai forte... aaahhhh!!..., é una vita che non me lo fà nessuno... aaaaahhhhhhh!!..., aaaaaahhhhhhh!!.., mmmmmhhh!!.., cazzo...!!" Lascio per un attimo l’asta di carne per leccare quelle palle pelose e grosse da prendere una alla volta in bocca, mentre con la mano stringo la sua minchia gli provoco ancora dei urli di godimento: "Mmmmmhhhhh!!.., ci sai fare con la bocca, eh... frocetto. Ce ne devono essere passati di cazzi in questa bella boccuccia da pompinaraaaa!!....., dai così con la lingua... mettimela nello spacchetto...... cosìììììì!!.., dai succhia il cazzo frocio che non sei altro...... ora leccami tutta l'asta fino ai coglioni... cosìììì!!.., leccami anche bene la cappella che troione che seiiii!!....., ora imbocca di nuovo la mazza dai..... così... cosììììì!!...., succhiaaaaalooooo!!!!" Fabio non sa che io l'avevo imparato dalle mie donne e vari film porno, in quando ero ancora vergine di culo, non avevo mai preso un cazzo in bocca da nessuno uomo. A quel punto Giorgio e Mario smettono a segarsi e guardano me. Sento Mario che dice a Giorgio: "Guarda un po' il santarellino... i bocchini li sa fare però... come succhia questo qui... è un pompinaro nato!..., mmmmhhhh!..., sa pure leccare!!" "Sbrigati Fabio, non vedo l'ora di fottermi questa boccuccia di rosa e da pompinara!!!", chiuse il discorso Giorgio. Non passa molto tempo che sento armeggiare dietro di me, vengo posizionato a pecora, qualcuno abbassa le mutande fino alle ginocchia, sento la punta di un cazzo, che non ho ancora visto, che mi fa su e giù tra lo spacco delle chiappe e ogni tanto si ferma e spinge sul mio buchetto stretto e sudato. Il porco di Valerio allude che sarebbe lui il primo a incularmi perché gli altri mi avrebbero del tutto spaccato, e poi aggiunse che avevo un bel culetto. Mentre sbocchinavo Fabio i tre mi guardavano eccitati; notarono subito la mia erezione che svettava in alto. "Non vedi l'ora di essere inculato da noi, vero?? Brutto finocchio di merda!!" Ed io... per tutta risposta: "Ragazzi, vi chiedo solo una cosa!!", dico un po' eccitato e spaventato contemporaneamente. "Se mi volete fottermi il culo... vi prego fate piano, uno alla volta per carità, in quanto è la mia prima volta che lo prendo inculo!!", ribatto mentre riprendo la pompa, anche se Valerio con sarcasmo risponde: "Non ti preoccupare frocetto, ti farò un bel lavoretto e godrai come una troia, ora allarga le chiappe e lasciati fare, vedrai che ti piacerà prenderlo in questo bel culetto...!!" Non fini a parlare che ricevetti un paio di schiaffetti sulle chiappe completamente sudate. Valerio inizia a leccarmi la rosetta smanettandomi il cazzo che diventa ancora più duro. Poi infila un dito nel culo con forza, fuori e dentro il mio buco. Non so perché la mia volontà era completamente annullata, il mio corpo ubbidiva con piacere quel soave trastullo, quel movimento sempre più velocemente da procurarmi ondate di piacere che mi percorreva sulla schiena, non opponevo più alcuna resistenza al quel limare che stimolava anche le crespe dell'ano per lunghissimo tempo. Sentivo il suo respiro sempre più affannoso tanto che il mio cazzo era del tutto duro nelle sue mani, mentre il piacere diventava sempre più forte lungo lo spacco del culo, che improvvisamente senza aspettarmelo un orgasmo di un'intensità mai provata invadeva tutto il mio corpo. Il mio cazzo, sempre completamente duro, fuoruscì una cascata di sperma, non a spruzzi, ma colando abbondante lungo l'asta e sporcando le mani di lui. Accortosi del mio godimento, l'amico dietro di me, si piega sulla mia schiena e premeva con forza contro Fabio.

Sentivo l'alito caldo della sua bocca proprio sul mio orecchio e sussurrava per eccitarmi: "Ora Silvio, lo senti il cazzo contro il buco del culo!!" Sento pigiare il suo bacino con movimenti rotatori con ancora più forza contro il mio buco. Riuscivo a sentire tutto, il cazzo, le palle da toro ed anche i peli e la sua eccitazione. Io tentavo di liberarmi e senza controllo agitavo le braccia, anche se la situazione era disperata, contro quel toro arrapato io non avevo la benché minima possibilità di farcela. "Adesso rottinculo subirai quello che già le tue donne hanno provato quando tu le hai fottute per la prima volta!!" Sussurra mentre sfregava il suo palo rovente contro il mio buco del culo. "Ora caro finocchietto, trattieni il fiato!!!", dice finendo a parlare e poi inizia ad appoggiare la cappella sul mio buco del culo. Non passa neanche un secondo già sento la cappella allargare il tortellino di carne del mio culo, e farmi strillare dal dolore. "Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh!!!!" Dal troppo dolore, mi girai. "Ehi, stronzo... fai piano!?", dico levando il cazzo dalla bocca. "Non sono mica un rotto_inculo!!", replico. "No, ma fra poco di cazzi qui ne passeranno, vero rotto_inculo?" Incurante con una spinta me lo mette dentro la cappella. "Ahiii!! Cazzo... é troppo grosso!!" "Non ti preoccupare tra un po' sentirai che goduria!!" Quindi egli pigia dentro affondando con un colpo violentissimo nel profondo del mio retto, e io sputai di nuovo il cazzo dalla bocca e urlai per il dolore insopportabile. "Aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhh!!!Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh!!!! Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh!!!!" Pensai che mi avrebbe rotto del tutto il culo perché il suo cazzo era così grosso e duro. Io sentivo il suo caldo ventre premuto contro le mie chiappe e avvertivo i suoi coglioni che sbattevano sulla mia fessura anale. Dapprima lo lascia tranquillo dentro e io cercavo di riprendere da quella tremenda fottuta. Ma una sberla, mi riporta al pompino. "Ti piace farti fare l'ovetto da Valerio, eeeh checca!!.., dai troia continua con la pompa sennò ti sgarro la faccia con le sberle!!", dice Fabio arrabbiato, mentre Valerio iniziava a fottermi tenendo per i fianchi, prima piano poi sempre più svelto da chiavarmi il mio culo come fosse una fica. Ero come in trance. Io gemevo leggermente, poi più forte sempre più forte fino quasi ad urlare. I miei urli smorti dal cazzo che tenevo in bocca che pompavo a seguito del ritmo della scopata. Il mio culo soffriva. Valerio mi passa la mano sulle chiappe poi le colpì per due tre quattro volte. Mi incitava ad ansimare più forte. Colpiva con la mano aperta, come se mi frustasse. Poi Fabio rivolgendosi a Valerio con un sorriso dice: "La troietta... te lo sta strizzando bene il cazzo nel culo?" "Siiiii!!..., niente male, me lo sta stringendo tutto il cazzo questo stronzo. Ha proprio un culino bello stretto!?", rispose con soddisfazione. "Non possiamo lamentarci, abbiamo trovato una brava puttanella per il week-end di sesso!!!", replica Fabio. La scopata dura per altri minuti, finché avverto la mano di Fabio che si stringeva come una tenaglia sulla mia nuca che stava per venire. Un primo getto finì in gola, e poi ritrasse il suo cazzo dalla bocca e spruzza un altro getto in pieno viso. "Mi ci voleva proprio!!" Fu il solo commento di lui mentre lascia spazio ad un altro cazzo che subito imbocco. Imbrattato del suo sperma e ancora scosso da quella forte emozione, mentre Valerio mi penetra completamente e profondamente. Mi meravigliai io stesso che il dolore lancinante scomparve in poco tempo e mi sbatteva accelerando con dei movimenti da tenermi immobilizzato tanto che sentivo la sua mostruosa cappella spingere sotto lo stomaco. Valerio era molto deciso, aggrappato ai miei fianchi riprese il mio cazzo moscio nelle sue mani, il suo cazzo me lo trovo nel mio ano che premeva dentro fino alle palle. Il suo batacchio duro si gonfia ulteriormente e esplose nelle mie viscere anale. Io percepii la sua calda sborra, che infiamma il mio buco di culo già irritato fino all'estremo. E qui successe una cosa che non mi sarei mai aspettato: Giorgio disteso sul pavimento con la minchia dura e dritta ed io, mi sono ritrovato non so come conficcato sopra al suo cazzone senza sentire dolore e riempito di ciccia dura. L'ebbrezza dovuto dalle emozioni o sensazioni di sentire la stanca dura che velocemente si conficcava nello spacco del culo, eccitato persi completamente le forze lasciando fare senza reagire, anzi per facilitare il compito spalancai le cosce dandogli la possibilità di sentirlo tutto inculo.

Valerio e Fabio mi presero sotto le braccia per dar ritmo alla fottuta alzandomi e abbassandomi e poi guardando Mario che teneva nelle mani un cazzo duro da scoppiare. "Mi sa che ti va anche di succhiare quel bel cazzo duro, così bello e grosso da riempirti completamente la tua bocca eeh troia!!", dice Fabio mentre Mario fa un cenno di approvazione. "Prova un po' se questo finocchio succhia bene quanto la tua ragazza!!" Finisce Fabio, mentre il suo cazzo dirige verso la mia bocca a cui non resta altro che imboccare quella stanga dura e mettermi a succhiare. "Cazzo ragazzi, succhia divinamente, non ha nulla da invidiare alla mia ragazza!?", dice Mario. Valerio intanto mi muove ritmicamente la testa sul cazzo dicendo: "Succhia stronzo che sei bello riempito davanti e dietro. Dai bocchinaro leccagli il cazzo e muovi quel culorotto come fa una troia di strada!!" "Sììì! Troia succhiami bene il cazzo, e lecchi bene sulla cappella da farmelo in-tostare così, dai così..... fammi godere troietta da quattro soldi che poi ti facciamo il culo a colabrodo. Dai lecca brutta cagna... siiiiiiiiii!!!!.... sei bravo a leccare.... sei proprio una checca del cazzo!!!" Obbedisco e subisco mentre i due maschioni mi stanno fottendo, Valerio e Fabio li incitava: "Dai frocio che stai abituando ai cazzi che ti allarga dentro gli intestini!!!" Non finiscono a parlare che sbottano con dei versi strani. "Uuuuuuuuhhhhh!!! Mmmmmmmhhhh!! Aaaaaaahhh!!" "Niente male.. sto cazzetto ritto che c'hai ora frocio!..., allora ti piace il cazzo.... eh, stronzo!!!", dice Fabio mentre mi prende il cazzo e me lo masturba. "Ehi Silvio lo senti come ti sta svangando il culo..., gli stai cacando il cazzo in culo bene bene... dai Giorgio fagli sentire il cazzo fino agli intestini..., riempilo bene di sborra... e fagli un bel clistere. Cazzo che rottoinculo che sei... succhia bene anche la minchia di Mario..., brutta troia dopo a me lo insalivi bene bene mentre sei bello farcito in culo!!!" "Dai che ora ti fanno una bella innaffiata nel culo e in bocca..., ti piace il cazzo in culo eh, pezzo di merda... eh rotto inculo... cesso..., ti piace che qualcuno ti spani il buco del culo... e tu Giorgio, pompagli il culo... allargagli la rosetta a questo stronzo finocchio..., spingiglielo fino in fondo al retto... mmmmmmhhhh!!... ha il cazzo che gli scoppia a questo stronzo..., aspetta che ti strizzo un po' queste palline piene di sborra... dai merda, dai stronzo muovi il culo... fagli una bella sega con il culo a Giorgio!!" "Guarda che zoccola incava le guance per succhiare... pompalo dai gonfiagli il cazzo..., dai così leccalo sulla cappella... sullo spacchetto così..., e ora rimboccalo e muovi la testa per succhiarlo!!!" Ad un certo punto Giorgio non ce la fa più e urla: "Cazzo mi strizza la minchia nel culo..., me lo sta stritolando... gli piscio la sborra nel culo... eccoooo!.., godoooo!!!!" Subito dopo è la volta di Mario che dice: "Succhiami il bastone di carne frocione che ti faccio bere... così!!.., cosììììì!!.., succhiaaaaa!!.., eccotiiiii!!.., la sborraaaaaa!!.., ti sparooo!!.., la sbrorra calda in boccaaaaaa!!.., sborrrooooo!!!" Mario mi spara un getto caldo fortissimo in bocca e dovetti ingoiare rapidi e copiosi zampilli di sperma.

Appena Giorgio leva il cazzo dal mio culo, mentre dei residui di sborra e merda che escono giù dalle chiappe. "Vedo che... te l'hanno pigiato proprio per bene in fondo al culetto eeeh... frocio!!", dice Mario ancora non soddisfatto e col cazzo duro, mentre mi fa sedere sul suo cazzo allargandomi le chiappe in modo da far entrare la sua cappella nel mio buco del tutto slargato. "Ora tocca a me farti il buco merdoso!!", ripete con soddisfazione. Poi con un colpo secco lo prendo in culo fino alla radice. "Sento... che ne sono già passati diversi cazzi qui... troia, sei del tutto slargato!!!", dice Mario muovendo il suo cazzo nel mio culo mentre sculetto tutto dalla goduria e gli rispondo: "Stai zitto stronzo e fottimi il culo, fammi sentire la durezza di questa carne dura negli intestini... dai porco spingimelo tutto dentro... mmmmhhh!!.., come godo!!" "Ora te la faccio sentire io una bella siringata di sborra in questo culo da vacca. Muovilo il culo troia. Dai che te lo spacco in due e ti allago gli intestini di sborra!!!" Mario comincia a pomparmi come un forsennato e con una spinta più forte mi scuote il retto del culo da urlare. "Ahhh!, che bello sborro ancora... sii ti sborro in questo culo da troia... ho Dio, che pisciata di sperma sto facendo nel tuo culo da porca, oooh! Che ciuccia minchie che sei... vengo!!!" Ed io, a mia volta godo. "Mmmhhh!!.., mmmmhhh!!.., sto godendo nel culo... aaaaaaaaahhh!!.., che bello sentirmi riempire di calda sborra in culo... uuuuuuuhhhh!!.., ti sto cacando il cazzo nel culo per quanto e grosso... aaaaahhhhh!!" Mario del tutto spompato leva il cazzo dal mio culo, mentre Fabio prende il suo posto. Ora Fabio stava cercando di mettermi nel culo altri centimetri di carne di cazzo duro, sfondandomi completamente il buco del culo. "E’ sverginato completamente, è già tanto se sei entrato, non ce la farai ad entrare tutto, sarebbe come aprirlo in due con quel mostro che porti in mezzo alle gambe!", dice Valerio. "Questa troietta vuole cazzo in bocca e in culo, deve prenderlo tutto e abituarsi ai cazzi. Lo sfondo col mio cazzo così poi altri non faticheranno ad infilarsi tutto in questo culorotto!!", controbatté Fabio. Quando il suo cazzone entra completamente dentro il mio retto, venne con un getto potentissimo da sentire nelle budella inondarsi di sborra. Sfinito dalla trombata estrae la minchia grondante di sperma, mentre usciva dal mio buco ormai spanato lo sposta in modo che mi inculasse altri cazzi duri. "Avanti troia, puliscimi il cazzo, c’è la stessa sborra che ti ho lasciato dentro al tuo culo lercio e che sta ancora colando fuori. Puttana! Il tuo culorotto la sputa fuori invece di tenerla!!" Urla Fabio mentre gli ripulivo il suo cazzo, leccando lo sperma ed ingoiandolo, essendo da lui tenuto per la nuca da tutte e due le mani, e altri cazzi erano pronti a fottermi il culo, approfittando dell’apertura provocata da vari sfondamenti e tanta sborra che aiutava la fottuta. Venni inculato a lungo dai cazzi, che nel frattempo dovetti darmi da fare di bocca anche con altri cazzi, che sborravano abbondantemente in bocca, e che mandavo giù tutto, e poi anche altre sborrate in faccia, obbligandomi come una troia a spalmarmi su tutto il viso la sborra appena schizzata e calda. Non risparmiarono neanche una goccia di sperma, il mio culo e bocca erano riempiti di sborra. La serata continuava con altri cazzi duri già pronti per essere spompinati, che accontentai, ingoiando la gran quantità di sborra prodotta dai quei coglioni dei miei compagni di scuola. Persi il conto delle inculate, mentre spompinavo quei cazzi, e nuovamente il mio culo fu riempito di sborra, tanto che le mie cosce e i polpacci ne erano ricoperti. "Allora lurida checca, ti è piaciuto vero? E questo è solo l’inizio! Scommetto che vorresti ancora cazzi eeeh! Troia, ce l’hai bello largo da ficcarci due cazzi!!", dice Valerio con sarcasmo. Non ci scambiammo una parola. Io ero in preda ad una totale confusione. Tutti e cinque ci addormentammo nel salotto, ma durante la notte qualcuno non so chi mi possedette altre volte ed io non dissi: di no al cazzo. Mi svegliai al mattino con tutte le ossa indolenzite. Mario, Fabio e Giorgio erano già in piedi vestiti per tornare a casa. Io ero oscenamente disteso sulla moquette, con le cosce aperte, le chiappe dilatate come pronte a ricevere altri cazzi. Mi salutarono dandomi delle pacche sulle chiappe e dopo andarono via lasciandomi solo con Valerio, mentre preparava la colazione. Ero molto stanco, tutto il retto indolenzito per le troppe fottute. Non avevo la voglia ne la forza di alzarmi e vestirmi. Tutto questo è accaduto alcuni anni fa: non ho più cercato la mia ragazza e tutt'ora vivo insieme a Valerio che mi fotte dalla mattina, alla sera.





By Mimi



di
scritto il
2013-09-01
1 6 K
visite
4
voti
valutazione
5.5
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Confronto analmente profondo

racconto sucessivo

Davide e Alé
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.