Libera di essere schiava
di
Kyr
genere
dominazione
Una notte di passione
Simone e Miriam ne avevano parlato a lungo per dei mesi, ora che era arrivato il momento però Simone si sentiva insicuro aveva paura, lei invece sembrava più tranquilla.
Si stava preparando con cura, biancheria intima pregiata, trucco leggero di classe, capelli sciolti, si era messa un tubino nero molto elegante e pitturata di rosso con cura le unghie dei piedi, sandali aperti con tacco alto.
-A che ora vieni a prenderti.? Chiese Simone.
-Arriva alle otto, sbrighiamoci non voglio farlo aspettare. Rispose Miriam.
Simone senti la morte nel cuore e fu invaso da una forte gelosia ma ormai era troppo tardi per tornare indietro e poi Miriam era così convinta.
Come se leggesse nei suoi pensieri Miriam disse.
-Non ti preoccupare ne abbiamo parlato tanto, Ali e la persona giusta, dai stai tranquillo
-Ha 50 anni è arabo, non so. Rispose Simone.
-Ne ha 49 è una brava persona e mi ha detto la mia amica Antonella che è molto dotato e abile, non e quello che volevamo?
-Si certo l'importate e che sia bravo a letto e ti faccia godere tanto. Rispose Simone.
-È un arabo è una sicurezza, gli arabi sono gli ultimi veri uomini rimasti, e poi non è solo sesso. Disse Miriam.
Alle otto suono il citofono, Miriam prese la borsetta e uscì velocemente dopo aver risposto.
-Arrivo subito.
Simone guardò dalla finestra le sua bella moglie aprire la portiera della vecchia uno Fiat di Ali e salirci sopra, appena l'auto scomparve dalla sua visuale andò in bagno e si masturbo freneticamente.
Ali non sapeva esattamente neanche lui la sua età, perché al suo paese si veniva registrati al ufficio anagrafe dopo del tempo quando il capo villaggio andava a denunciare le nascite, ufficialmente stando ai documenti ne aveva 49 ma erano forse qualcuno in più.
In Italia da venti anni, aveva sempre lavorato prima come bracciate agricolo poi come muratore e ultimamente come operaio nel azienda dove Miriam faceva l'impiegata, non si era mai sposato ma aveva avuto tantissime amanti.
Miriam al inizio lo negava persino a se stessa ma era sempre stato molto attratta da quel uomo forte e deciso che si sapeva far rispettare ed era capace di imporsi, esattamente il contrario di suo marito, erano sposati da due anni e a volte le sembrava di farle da mamma, aveva voglia di un uomo forte capace di possederla e sottometterla.
Mangiarono una pizza in un locale un po' squallido di un amico di Ali che non dava l'idea del pulito ed era frequentato per il 99 per cento da Arabi che guardavano Miriam in modo eloquente e commentavano nella loro lingua.
Dopo la pizza andarono a casa di lui, già in macchina Ali aveva cominciato a toccarle le gambe e a strofinarle sulle sue cosce, la bacio sul pianerottolo prima di entrare in casa, lei rispose al bacio, le loro lingue si intrecciarono a lungo, appena entrati nel piccolo atrio Miriam si lasciò cadere in ginocchio le apri la lampo dei pantaloni lo prese in mano, era già duro come il marmo e se lo infilo in bocca.
Ali comincio a dare colpi di reni per spingerlo fino in fondo, quando senti che stava per venire si fermò e si staccò, lui la fece girare, lei capì subito e si mise col sedere in aria.
Ali le tirò giù le mutandine con forza e la penetrò poderosamente, lei si mise ad urlare le sembrava che la stesse spaccando in due ma poco dopo provò una sensazione divina sentendolo godere svuotandosi nel suo sedere.
Dopo un attimo si rialzò, lui la guido in camera, Miriam si spoglio completamente mentre lui là guardava un attimo dopo le era già tornato duro, ancora la penetrò con una violenza che la fece urlare mentre l'enorme pene spariva nella sua vagina, comincio un altra cavalcata lunghissima per forse un ora si accoppiarono come bestie senza dire una parola.
Poi finalmente Miriam disse.
-Grazie e stato bellissimo, fantastico non ho mai provato una cosa simile non ho mai goduto così in vita mia, Grazie Grazie,Grazie Ali ti adoro vorrei che tu mi addestrassi ai tuoi piaceri ti prego usami per le tue voglie quando vuoi, sarò sempre totalmente sottomessa ai tuoi desideri.
Ali non parlò, lei comincio a darle piccoli baci sul petto, dopo poco ebbero un altro amplesso, alla fine Ali si sdraio sul dorso stanco e soddisfatto.
-Tu no innamorata di tuo marito. Le chiese Ali.
-Lo sono ma è che mi piace venire sottomessa e a volte anche punita e lui di carattere non può farlo non riesce, per questo voglio un uomo come te che sia il mio amante- padrone, a volte sogno addirittura di essere portata in giro nuda al guinzaglio, che bellezza cosi sarei veramente una schiava.
-Tu vedrai che tu tra poco tempo tu mia schiava. Disse lui
-Grazie, padrone mio.
-Ti userò, se avrò voglia ti frusterò, ti presterò ai miei amici, ti punirò anche senza motivo, farò tutto quello che ho voglia, lo sai non sarà solo sesso.
-Si lo so e lo accetto. Rispose.
Dormirono per un paio di ore poi Ali si svegliò e le si getto ancora addosso, senza perdere tempo punto il pene contro il suo ventre e con un potente colpo di reni la penetrò e la scopò per un tempo indefinito con un gran ritmo, finché godette emettendo un grugnito selvaggio, ma rimase ancora a lungo infilato dentro di lei.
-Tu brava schiava di sesso le disse. Miriam si sarebbe ricordata tutta la vita quella notte.
P.S. I miei racconti erotici sono pubblicati sul mio blog http://kyrracconta.blogspot.com/
Simone e Miriam ne avevano parlato a lungo per dei mesi, ora che era arrivato il momento però Simone si sentiva insicuro aveva paura, lei invece sembrava più tranquilla.
Si stava preparando con cura, biancheria intima pregiata, trucco leggero di classe, capelli sciolti, si era messa un tubino nero molto elegante e pitturata di rosso con cura le unghie dei piedi, sandali aperti con tacco alto.
-A che ora vieni a prenderti.? Chiese Simone.
-Arriva alle otto, sbrighiamoci non voglio farlo aspettare. Rispose Miriam.
Simone senti la morte nel cuore e fu invaso da una forte gelosia ma ormai era troppo tardi per tornare indietro e poi Miriam era così convinta.
Come se leggesse nei suoi pensieri Miriam disse.
-Non ti preoccupare ne abbiamo parlato tanto, Ali e la persona giusta, dai stai tranquillo
-Ha 50 anni è arabo, non so. Rispose Simone.
-Ne ha 49 è una brava persona e mi ha detto la mia amica Antonella che è molto dotato e abile, non e quello che volevamo?
-Si certo l'importate e che sia bravo a letto e ti faccia godere tanto. Rispose Simone.
-È un arabo è una sicurezza, gli arabi sono gli ultimi veri uomini rimasti, e poi non è solo sesso. Disse Miriam.
Alle otto suono il citofono, Miriam prese la borsetta e uscì velocemente dopo aver risposto.
-Arrivo subito.
Simone guardò dalla finestra le sua bella moglie aprire la portiera della vecchia uno Fiat di Ali e salirci sopra, appena l'auto scomparve dalla sua visuale andò in bagno e si masturbo freneticamente.
Ali non sapeva esattamente neanche lui la sua età, perché al suo paese si veniva registrati al ufficio anagrafe dopo del tempo quando il capo villaggio andava a denunciare le nascite, ufficialmente stando ai documenti ne aveva 49 ma erano forse qualcuno in più.
In Italia da venti anni, aveva sempre lavorato prima come bracciate agricolo poi come muratore e ultimamente come operaio nel azienda dove Miriam faceva l'impiegata, non si era mai sposato ma aveva avuto tantissime amanti.
Miriam al inizio lo negava persino a se stessa ma era sempre stato molto attratta da quel uomo forte e deciso che si sapeva far rispettare ed era capace di imporsi, esattamente il contrario di suo marito, erano sposati da due anni e a volte le sembrava di farle da mamma, aveva voglia di un uomo forte capace di possederla e sottometterla.
Mangiarono una pizza in un locale un po' squallido di un amico di Ali che non dava l'idea del pulito ed era frequentato per il 99 per cento da Arabi che guardavano Miriam in modo eloquente e commentavano nella loro lingua.
Dopo la pizza andarono a casa di lui, già in macchina Ali aveva cominciato a toccarle le gambe e a strofinarle sulle sue cosce, la bacio sul pianerottolo prima di entrare in casa, lei rispose al bacio, le loro lingue si intrecciarono a lungo, appena entrati nel piccolo atrio Miriam si lasciò cadere in ginocchio le apri la lampo dei pantaloni lo prese in mano, era già duro come il marmo e se lo infilo in bocca.
Ali comincio a dare colpi di reni per spingerlo fino in fondo, quando senti che stava per venire si fermò e si staccò, lui la fece girare, lei capì subito e si mise col sedere in aria.
Ali le tirò giù le mutandine con forza e la penetrò poderosamente, lei si mise ad urlare le sembrava che la stesse spaccando in due ma poco dopo provò una sensazione divina sentendolo godere svuotandosi nel suo sedere.
Dopo un attimo si rialzò, lui la guido in camera, Miriam si spoglio completamente mentre lui là guardava un attimo dopo le era già tornato duro, ancora la penetrò con una violenza che la fece urlare mentre l'enorme pene spariva nella sua vagina, comincio un altra cavalcata lunghissima per forse un ora si accoppiarono come bestie senza dire una parola.
Poi finalmente Miriam disse.
-Grazie e stato bellissimo, fantastico non ho mai provato una cosa simile non ho mai goduto così in vita mia, Grazie Grazie,Grazie Ali ti adoro vorrei che tu mi addestrassi ai tuoi piaceri ti prego usami per le tue voglie quando vuoi, sarò sempre totalmente sottomessa ai tuoi desideri.
Ali non parlò, lei comincio a darle piccoli baci sul petto, dopo poco ebbero un altro amplesso, alla fine Ali si sdraio sul dorso stanco e soddisfatto.
-Tu no innamorata di tuo marito. Le chiese Ali.
-Lo sono ma è che mi piace venire sottomessa e a volte anche punita e lui di carattere non può farlo non riesce, per questo voglio un uomo come te che sia il mio amante- padrone, a volte sogno addirittura di essere portata in giro nuda al guinzaglio, che bellezza cosi sarei veramente una schiava.
-Tu vedrai che tu tra poco tempo tu mia schiava. Disse lui
-Grazie, padrone mio.
-Ti userò, se avrò voglia ti frusterò, ti presterò ai miei amici, ti punirò anche senza motivo, farò tutto quello che ho voglia, lo sai non sarà solo sesso.
-Si lo so e lo accetto. Rispose.
Dormirono per un paio di ore poi Ali si svegliò e le si getto ancora addosso, senza perdere tempo punto il pene contro il suo ventre e con un potente colpo di reni la penetrò e la scopò per un tempo indefinito con un gran ritmo, finché godette emettendo un grugnito selvaggio, ma rimase ancora a lungo infilato dentro di lei.
-Tu brava schiava di sesso le disse. Miriam si sarebbe ricordata tutta la vita quella notte.
P.S. I miei racconti erotici sono pubblicati sul mio blog http://kyrracconta.blogspot.com/
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