Bull di famiglia
di
Kyr
genere
dominazione
Era un tardo pomeriggio di un giorno feriale, io e Giuliana eravamo a letto, avevamo appena finito di fare sesso.
Giuliana aveva la testa appoggiata sul mio petto.
-Sei diventato l'idolo di mio marito, ti vede come un Dio. Mi ha detto.
-Addirittura. Ho risposto.
-Hai notato in oltre che da un po' Francesca mi aiuta nelle faccende di casa e si mette i miei grembiuli?
-Si è li porta molta bene, devo dire.
-Ha capito che ti fa piacere vederci sbrigare i lavori domestici con su il grembiule.
-Ah be è sveglia la ragazza.
-Vedrai domenica che facciamo la festa per il tuo cinquantesimo compleanno e abbiamo invitato qualche amico qui, ne abbiamo comprato due uguali bianchi lisci da cameriera per l'occasione.
-Wow non vedo l'ora di ammirarvi.
-Vedrai le tue servette al lavoro, anche se io sono più una servotta che una servetta
-Ma no siete tutte e due giovani e belle.
-Amore mio ti amo, ti adoro, grazie. Mi disse in modo languido.
Si è messa giù di schiena nel letto e ha aperto le gambe, tirandomi sopra di lei, facilmente sono scivolato fino in fondo, sentivo la sua vagina aprirsi per semplificarmi il compito, poco dopo in preda ad un violento orgasmo mi ha sussurrato.
-Fammi tutto dentro, svuotati i coglioni nella mia fica.
Da un anno a questa parte sono il bull fisso di una bella coppia sposata, lei è una 42 enne molto attraente bionda con i capelli lunghi fino sotto le spalle, un fisico giunonico, pieno e sodo con le curve giuste al posto giusto ha una quinta di reggiseno ed è una casalinga sempre vestita in modo semplice, gonne diritte lunghe fino sotto il ginocchio, camicette che da un po' di tempo tiene sbottonate fino al décolleté e sopratutto cosa che adoro quando è in casa porta sempre il grembiule da cucina, che il suo fisico sensuale rende molto eccitate a dire la verità qualsiasi cosa si mette è molto eccitante
Lui è il direttore di una piccola azienda ha 45 anni ed è un uomo di un metro e ottantacinque per novanta chili dal carattere molto mansueto.
Hanno una figlia di 19 anni, bella ragazza che studia e anche lei mi ha accettato bene come se fossi uno di casa, Giuliana che è normalmente una donna decisa e autoritaria con me è molto obbediente e passionale, un amante perfetta.
Fin dall'adolescenza mi piace e mi eccita vedere una donna che porta il grembiule, in quel periodo abitavo sopra una pescheria, ricordo ancora la proprietaria che indossava sempre un grembiule blu di gomma lungo legato stretto che metteva in risalto le sue generose curve.
La mia prima esperienza sessuale a 18 anni e stata con la
Donna di sevizio di una famiglia che abitava nel mio stesso condominio, lei aveva 39 anni ai tempi era una domestica
convivente, per tre anni ho quasi ignorato le mie coetanee, quando i suoi datori di lavoro uscivano per una gita domenicale o per una serata con gli amici per correre da lei, di solito era vestita in modo
normale per lavorare vale a dire camicetta o maglietta,
gonna e grembiule solo raramente nelle occasioni
importanti metteva la divisa che era composta da un
camice azzurrino chiaro e un bellissimo grembiule bianco
con pettorina.
Una volta memorabile che i suoi padroni era fuori per il
week end, mi accolse così in divisa, credevo di morire dal
eccitazione ci siamo buttati sul divano e l'ho spogliata freneticante mentre lei mi diceva.
-Ti prego scopami, subito, come sai fare tu.
Iniziai a penetrarla con decisine, lei incrocio le gambe sulla mia scienza trattenendomi dentro di lei, mi lasciai andare e venni prontamente nel suo ventre eruttando lunghi getti di sperma.
Un giorno qualche anno dopo in un centro commerciale nel reparto della biancheria per la casa ho visto una signora che guardava e addirittura se li provava i grembiuli in vendita.
Mi sono avvicinato e le ho detto.
-Sta benissimo con tutti ma per me il migliore è quello verde, vedrà l'effetto su suo marito questa sera.
-Lei ha sorriso in modo malizioso e mi ha risposto.
-Mio marito è via per lavoro, perché non viene lei a cena da me stasera così vediamo se funziona.
Per un anno e mezzo è stata la mia amante.
Giuliana e Gabriele li ho conosciuti a casa di amici comuni un paio, di anni fa, ci siamo subito capiti alla perfezione, in pubblico ci comportiamo con discrezione anche se il fatto è di dominio pubblico tutti sanno che siamo amanti e che lei mi considera il maschio di casa mentre Gabriele è il marito sottomesso un po' in disparte che rimane ai margini.
Con grande semplicità Giuliana e Gabriele non discutono mai le mie decisioni, non mi interrompono mai quando parlo e sono sempre docili e remissivi.
Anche senza che io lo chieda svolgono commissioni per me e fanno quello che io non voglio o no ha voglia di fare.
Giuliana è come se fosse la mia mogliettina sottomessa e ubbidiente mentre Gabriele si è ritagliato il ruolo del servo fedele silenzioso e discreto.
Francesca la loro figlia fino a qualche tempo fa era indifferente a me e alla mia presenza, ultimamente invece sembra anche lei molto condiscendente
La sera sono rimasto a cena da loro come al solito mi sono seduto a capotavola "Ormai quello è il mio posto"
Giuliana stava spadellando, come sempre portava un grembiule blu con i bordi bianchi, bellissima, Giuliano mi ha portato un prosecco come aperitivo con delle patatine, anche lui indossava un grembiule tipo barista nero lungo fino ai piedi, in quel momento è arrivata Francesca la loro figlia 19 enne, si è messa anche lei il grembiule, quello rosso di sua mamma che era appeso vicino al lavello della cucina, il paradiso per me un sogno ad occhi aperti, no riuscivo a pensare ad una situazione migliore.
Inaspettatamente Francesca ha preso una bacinella l'ha riempita d'acqua e come di solito fa sua mamma me l'ha portata a tavola per farmi lavare le mani, mi hanno viziato così.
Di solito Giuliana ha anche un asciugamano appeso al braccio, che mi porge dopo per asciugami le mani.
Invece Francesca ha detto.
-Asciugati nel mio grembiule. Mi sono eccitato.
L'ho fatto molto lentamente, dopodiché Francesca ha portato via la bacinella ed è rimasta con su il grembiule umido, la cosa è stata entusiasmante per me.
Gabriele si dava da fare a riempirmi sempre il bicchiere sia di acqua che di vino.
-Perché tu e la mamma non andate un po' nella casa di Loano?
Ha detto Francesca.
-Così state insieme da soli voi due. Ha aggiunto.
-Avrei proprio voglia di stare un po’ da sola con te nella casa di Loano, cucinare solo per te e viziati come si deve. Ha risposto Giuliana.
-La settimana prossima dovrei riuscire a rinviare i miei impegni di lavoro e possiamo andare. Ho risposto
-Grazie amore. Ha detto Giuliana.
Durante la cena abbiamo chiacchierato amabilmente di tutto, Gabriele come sempre rimase in silenzio tutto il tempo.
Appena finito di cenare Francesca si alzò dicendo.
-Dai papà laviamo i piatti noi così Carlo e la mamma stanno un po' tranquilli tra di loro.
Io e Giuliana ci siamo alzati e siamo andati in salotto mentre loro riordinavano la cucina è lavavano i piatti, per circa una mezz'ora ci siamo scambiati effusioni sul divano, quando sono usciti dalla cucina Francesca e Gabriele, entrambi avena su ancora il grembiule.
-Signor Carlo io e mio papà volevamo dirle una cosa.
-Si ditemi. Ho risposto.
-Io e mio papà abbiamo grandissima ammirazione in voi, e siamo contenti che frequentiate la nostra casa, per questo vogliamo promettervi che d'ora in poi obbediremo ad ogni vostro ordine senza mai replicare e con immediatezza.
Siamo anche disposti a sopportate pazientemente qualsiasi caustico per aver mancato.
-Bene è una promessa impegnativa, siete convinti ?
-Si. Hanno detto in coro.
Giuliana si è alzata dal divano ed è andata ad abbracciare la figlia, ignorando il marito.
- Francesca cara sono contenta, mi raccomando obbedisci ciecamente e immediatamente ai suoi ordini senza nessun ritardo concederti con dolcezza, senza repliche, con gioia, senza tristezza; soprattutto obbedisci con amore. Le ha detto.
Io ero stupito è molto colpito positivamente di quello che avevo appena sentito
-Allora cominciamo con una cosa semplice, da adesso in poi tu Francesca non userai più i pantaloni, sempre gonne ampie, come tua mamma.
-Si padrone. Rispose.
Poi si rivolse a Giuliana.
-Ti prego perdonami mamma ma ho capito che l'unica cosa che voglio è sottomettermi e obbedire a Carlo e diventare la sua deliziosa schiavetta che obbedisce con piacere al suo padrone.
Si inginocchiò per terra davanti a me, mi sbottono i pantaloni, con decatizza prese in mano il pene e le diede un piccolo bacio, il mio pene era già eretto.
Mi guardava dal di sotto, inginocchiata col sedere appoggiato sui talloni, Giuliana e Gabriele anche loro guardavano senza dire niente ero eccitatissimo.
Cominciò a leccarmi tutto il sesso, poi lo prese in bocca e lo succhiò con dedizione e sempre più foga, finché non raggiunsi l'orgasmo rivedendo tutto nella sua bocca.
Dopo qualche minuto quando mi sono ripreso ho detto.
-Adesso devo andare a casa, perché domani mattina devo partire presto e sarò via tutto il giorno, Gabriele sabato mattina alle dieci vieni al tennis che devo giocare con dei dirigenti della azienda dove lavoro. Farai il raccattapalle.
-Certo grazie padrone. Mi ha risposto.
P.S. I miei racconti erotici sono pubblicati sul mio blog http://kyrracconta.blogspot.com/
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