Libera di essere schiava 2
di
Kyr
genere
dominazione
Usata
Simone da dietro la finestra vide sua moglie scendere dall'auto, era ormai l'alba, aveva passato la notte insonne nell'attesa del suo ritorno.
Miriam si diresse vero l'ingresso del palazzo, incrociò la signora Enrica che stava uscendo per andare a messa, le due donne si salutarono di sicuro l'aveva vista scendere dalla vettura di Ali e probabilmente tra poche ore lo avrebbe saputo tutto il condominio.
Miriam entrò in casa e Simone era lì ad attenderla davanti alla porta, non ci fu bisogno di chiederle com'era andata, la sua faccia, la sua espressione erano chiare, aveva passato una grande notte di passione ed era soddisfatta, stremata, ma contenta.
-Ti ho preparato la colazione. Le disse
-Grazie ma adesso ho solo bisogno di dormire, sono stanchissima.
-Vai pure a dormire, ti sveglio io quando è pronto il pranzo.
-Aiutami a spogliarmi, poi lava subito le mutandine e reggiseno, mi raccomando a mano, sono capi delicati.
-Certo amore non ti preoccupare ci penso io. Le rispose Simone.
Miriam cadde in un sonno profondo, verso le 13:30 Simone la svegliò con dolcezza, Miriam apre gli occhi pino piano, Simone la contemplò, era un'altra persona rispetto alla donna della sera prima, addirittura più bella se possibile, con un'aria radiosa, pienamente soddisfatta.
Pranzarono insieme sul tavolo della cucina.
-Tua mamma ci ha chiesto se andiamo da lei questa sera a cena? Disse Simone.
-Non so decidiamo più tardi. Rispose lei
Verso le 16 e 30 arrivò un SMS al cellulare di Miriam.
" Schiava vieni qua tra un'ora, ho voglia di un pompino." Ovviamente arrivava dal cellulare di Ali.
-Simone, stasera non andiamo a cena da mia mamma, devo essere da Ali tra un'ora.
-Ah vi rivedete già?
Disse Simone, stupito.
-Non volevi essere cornuto?
Rispose Miriam un po' seccata
-Eh si ma io...
-Basta stai zitto, adesso io sono la sua schiava e devo obbedirle. Rispose stizzita.
-Scusami amore, perdonami io io ..
Balbettò Simone ma Miriam non ascoltava già più, si era alzata dal tavolo e stava già andando in bagno a farsi una doccia prima di correre dal suo Amante-Padrone.
Simone mogio mogio sparecchiò la tavola e si mise a lavare i piatti.
Venti minuti dopo Miriam con in dosso un caftano blu e bianco in seta dei sandali raso terra, truccata come al solito in modo elegante, uscì di casa.
-Prendo la macchia. Disse distrattamente a Simone mentre apriva la porta.
-Se vuoi ti accompagno? Le chiese lui.
-No vado da sola. Le rispose lei
Dopo un attimo Simone era in bagno, prese le mutandine di sua moglie che indossava la sera prima, dal cesto della biancheria sporca, le esamino, c'erano dei residui di sperma di Ali.
Prese in mano il pene e cominciò a masturbarsi facendolo andare avanti e indietro con la mano a tutta velocità, cominciò a rantolare, il glande era rosso fuoco, avvicino gli slip di Miriam e le eiaculo addosso abbondati schizzi di sperma.
Quando Miriam suonò il campanello della casa di Ali si sentiva il cuore in gola ed era già bagnata.
-Avanti. sentì gridare.
Apri la porta ed entrò, Ali era seduto sul divano, parlava con un suo amico.
Miriam era lì ferma in piedi con lo sguardo basso non sapeva cosa dire e cosa fare, non si aspettava di trovare un'altra persona, era terrorizzata ed eccitata.
-Vieni a prendermelo in bocca subito, schiava. Le disse Ali.
Docilmente Miriam andò a inginocchiarci davanti a lui, le apri la lampo dei pantaloni.
-Bevi tutto non devi sprecare neanche una goccia, capito schiava.
Le disse, mentre lei era già impegnata a succhiarglielo a fondo.
L'amico di Ali si alzò dal divano e si mise alle spalle di Miriam, le sollevo il sedere mettendola a quarto zampe.
-Non fermarti continua succhiarmelo. Ordino Ali.
Sentì che l'amico di Ali le stava aprendo le natiche con le mani, un attimo dopo con un colpo possente la inculo con brutalità, strappando le un grido.
Dopo poco l'uomo si riversò dentro di lei emettendo grugniti, quasi nello stesso momento anche Ali godette nella sua bocca.
-Adesso noi ti scopiamo schiava, dobbiamo svuotarci del tutto i coglioni. Disse Ali.
-Oh si sono a vostra completa disposizione. Rispose. Miriam.
I due uomini cominciarono a palparla dappertutto, poi la scoparono insieme, in una penetrazione doppia Ali davanti e il suo amico ancora dietro, eiacularono dentro di lei e poi sul corpo e sul viso.
Appena caddero sdraiati stanchi. Ali le ordino di andarsene.
Miriam si sentì usata come un oggetto di piacere, proprio come fantasticava con Simone fino a qualche giorno prima.
Ora invece era realtà.
P.S. I miei racconti erotici sono pubblicati sul mio blog http://kyrracconta.blogspot.com/
Simone da dietro la finestra vide sua moglie scendere dall'auto, era ormai l'alba, aveva passato la notte insonne nell'attesa del suo ritorno.
Miriam si diresse vero l'ingresso del palazzo, incrociò la signora Enrica che stava uscendo per andare a messa, le due donne si salutarono di sicuro l'aveva vista scendere dalla vettura di Ali e probabilmente tra poche ore lo avrebbe saputo tutto il condominio.
Miriam entrò in casa e Simone era lì ad attenderla davanti alla porta, non ci fu bisogno di chiederle com'era andata, la sua faccia, la sua espressione erano chiare, aveva passato una grande notte di passione ed era soddisfatta, stremata, ma contenta.
-Ti ho preparato la colazione. Le disse
-Grazie ma adesso ho solo bisogno di dormire, sono stanchissima.
-Vai pure a dormire, ti sveglio io quando è pronto il pranzo.
-Aiutami a spogliarmi, poi lava subito le mutandine e reggiseno, mi raccomando a mano, sono capi delicati.
-Certo amore non ti preoccupare ci penso io. Le rispose Simone.
Miriam cadde in un sonno profondo, verso le 13:30 Simone la svegliò con dolcezza, Miriam apre gli occhi pino piano, Simone la contemplò, era un'altra persona rispetto alla donna della sera prima, addirittura più bella se possibile, con un'aria radiosa, pienamente soddisfatta.
Pranzarono insieme sul tavolo della cucina.
-Tua mamma ci ha chiesto se andiamo da lei questa sera a cena? Disse Simone.
-Non so decidiamo più tardi. Rispose lei
Verso le 16 e 30 arrivò un SMS al cellulare di Miriam.
" Schiava vieni qua tra un'ora, ho voglia di un pompino." Ovviamente arrivava dal cellulare di Ali.
-Simone, stasera non andiamo a cena da mia mamma, devo essere da Ali tra un'ora.
-Ah vi rivedete già?
Disse Simone, stupito.
-Non volevi essere cornuto?
Rispose Miriam un po' seccata
-Eh si ma io...
-Basta stai zitto, adesso io sono la sua schiava e devo obbedirle. Rispose stizzita.
-Scusami amore, perdonami io io ..
Balbettò Simone ma Miriam non ascoltava già più, si era alzata dal tavolo e stava già andando in bagno a farsi una doccia prima di correre dal suo Amante-Padrone.
Simone mogio mogio sparecchiò la tavola e si mise a lavare i piatti.
Venti minuti dopo Miriam con in dosso un caftano blu e bianco in seta dei sandali raso terra, truccata come al solito in modo elegante, uscì di casa.
-Prendo la macchia. Disse distrattamente a Simone mentre apriva la porta.
-Se vuoi ti accompagno? Le chiese lui.
-No vado da sola. Le rispose lei
Dopo un attimo Simone era in bagno, prese le mutandine di sua moglie che indossava la sera prima, dal cesto della biancheria sporca, le esamino, c'erano dei residui di sperma di Ali.
Prese in mano il pene e cominciò a masturbarsi facendolo andare avanti e indietro con la mano a tutta velocità, cominciò a rantolare, il glande era rosso fuoco, avvicino gli slip di Miriam e le eiaculo addosso abbondati schizzi di sperma.
Quando Miriam suonò il campanello della casa di Ali si sentiva il cuore in gola ed era già bagnata.
-Avanti. sentì gridare.
Apri la porta ed entrò, Ali era seduto sul divano, parlava con un suo amico.
Miriam era lì ferma in piedi con lo sguardo basso non sapeva cosa dire e cosa fare, non si aspettava di trovare un'altra persona, era terrorizzata ed eccitata.
-Vieni a prendermelo in bocca subito, schiava. Le disse Ali.
Docilmente Miriam andò a inginocchiarci davanti a lui, le apri la lampo dei pantaloni.
-Bevi tutto non devi sprecare neanche una goccia, capito schiava.
Le disse, mentre lei era già impegnata a succhiarglielo a fondo.
L'amico di Ali si alzò dal divano e si mise alle spalle di Miriam, le sollevo il sedere mettendola a quarto zampe.
-Non fermarti continua succhiarmelo. Ordino Ali.
Sentì che l'amico di Ali le stava aprendo le natiche con le mani, un attimo dopo con un colpo possente la inculo con brutalità, strappando le un grido.
Dopo poco l'uomo si riversò dentro di lei emettendo grugniti, quasi nello stesso momento anche Ali godette nella sua bocca.
-Adesso noi ti scopiamo schiava, dobbiamo svuotarci del tutto i coglioni. Disse Ali.
-Oh si sono a vostra completa disposizione. Rispose. Miriam.
I due uomini cominciarono a palparla dappertutto, poi la scoparono insieme, in una penetrazione doppia Ali davanti e il suo amico ancora dietro, eiacularono dentro di lei e poi sul corpo e sul viso.
Appena caddero sdraiati stanchi. Ali le ordino di andarsene.
Miriam si sentì usata come un oggetto di piacere, proprio come fantasticava con Simone fino a qualche giorno prima.
Ora invece era realtà.
P.S. I miei racconti erotici sono pubblicati sul mio blog http://kyrracconta.blogspot.com/
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