Lecca la fica alla sorella da lui ingravidata e lo sposo le accarezza amorevolmente la pancia gonfia

di
genere
incesti

Il periodo della sua prima gravidanza(incestuosa)era trascorso per Anna nel migliore dei modi.

Per lei era stato un periodo di grande felicità ed era stata anche l'occasione per rinforzare il suo controllo fisico e mentale sul fratello ed iniziare il training che avrebbe accompagnato il marito alla sua totale sottomissione per avere cosi a completa disposizione i due maschi e godere della libertà che poteva concedersi.

Durante la luna di miele Anna si era concessa al marito quasi ogni giorno senza disdegnare tuttavia la corte di qualche occasionale ammiratore al quale si concedeva completamente o solo facendogli un veloce pompino a secondo della circostanza o della disponibilità di tempo.

Dal cameriere del servizio in camera per esempio,si era fatta chiavare nello stesso letto in cui aveva trascorso la prima notte col marito.

Era un ragazzone tunisino con una dotazione di tutto rispetto ed il fatto che fosse già incinta le aveva permesso di donarsi a lui completamente facendosi anche sborrare nella fica.

La psicologia di Anna in fatto di sesso era alquanto complessa e di difficile comprensione persino per lei.

Anna godeva moltissimo nel sentire il caldo getto di sperma dello sconosciuto maschio che si scaricava come un animale nella sua fica senza alcuna protezione e lo stesso godimento,ma in modo più perverso,provava quando condizionava o addirittura impediva il piacere di suo marito o di suo fratello dal quale pure si era fatta ingravidare.

Dal novello sposo si era fatta chiavare senza preservativo solo la prima notte dopo di che gliene aveva imposto l'uso per sempre.

-Ma amore....(Obiettava lui stupito da quella insolita imposizione)sei già incinta...aspettiamo un bambino cos'altro ti può accadere se mi fai godere dentro di te?!-

-Tesoro scusami ma sai,il sesso è anche questione di abitudini ed è appunto per questo,se perdiamo l'abitudine di usare il preservativo,dopo il parto sarà difficile per te e per me riabituarsi.

Non mi piacerà più sentirti dentro di me col guanto di gomma ed anche tu vorrai sentirti avvolgere dalle mie mucose calde ed umide.

Credimi amore è meglio non correre certi rischi.

E poi ti ricordi....l'unica volta che l'abbiamo fatto senza ci sono rimasta!-

Il marito sebbene poco convinto dalle argomentazioni della scaltra sposina aveva di buon grado accettato di fare l'amore sempre col preservativo.

Anche quel mattino,dopo essersi fatta riempire di sperma dal cameriere,aveva evitato di lavarsi e quando al ritorno dal suo impegno di lavoro il marito era rientrato in camera,lei gli aveva fatto indossare il goldone e lo aveva fatto scivolare dentro di se già piena e ben lubrificata dalla sborra del tunisino.

Durante la gravidanza capitava che il marito molto impegnato nella sua promettente carriera di ingegnere industriale dovesse allontanarsi per alcuni giorni e durante la sua assenza,conoscendo il profondo legame che univa i due fratelli,affidava a lui il compito di accudire la sua giovane sposa.

A volte tornando dai suoi viaggi trovava la moglie distesa sul divano con la gonna tirata su,il pancione scoperto ed un minuscolo perizoma a coprirle la zona pubica.

Il fratello era seduto sul tappeto con la testa appoggiata sulla pancia o tra le cosce di sua moglie.

La scena gli appariva meravigliosa con la sua grande carica carnale che ai suoi occhi appariva amorevole e sensuale come certe sculture del Canova e addirittura gli ricordava persino la potente evocazione di spirituale amore materno della pietà di Michelangelo.

A quella visione il marito come rapito,si sedeva accanto alla moglie e dopo averla tempestata di baci e di carezze le scopriva i gonfi seni e vi affondava le testa a completare la perfezione dei tre corpi fusi in uno.

Spesso notava che il piccolo lembo di stoffa che ricopriva il sesso di sua moglie era bagnato e la conseguente trasparenza metteva in mostra le grandi labbra della sua fica aperta.

Ma la scena gli appariva così dolce ed armonica che trovava del tutto naturale che la futura madre si eccitasse bagnandosi.

In realtà il tutto era dovuto al fatto che sua moglie si era fatta leccare dal fratello.

Praticamente lei ogni giorno trascorreva alcune ore sul divano coccolata dal fratello il quale l'accarezzava,la leccava e la faceva godere più volte con le mani e con la lingua.

Anna era davvero diabolica nel suo controllo del fratello,ogni giorno gli chiedeva cose nuove ed a volte anche umilianti che lui eseguiva senza mai protestare.

In Quel periodo le piaceva che lui la facesse godere rimanendole accanto in ginocchio o seduto per terra completamente vestito e senza la possibilità di toccarsi per dare un po di tregua al cazzo stretto dentro i pantaloni.

Neanche lei era completamente nuda giacché le piaceva quella sua aria voluttuosa e discinta che si rifletteva nel grande specchio che ornava il salone.

Da quella posizione,vedere il fratello che come un docile cagnolino la faceva godere esaudendo ogni suo desiderio le procurava brividi di piacere ed un senso di onnipotenza.

E poi le piaceva l'idea che rientrando il marito la trovasse con l'aspetto velato di certi quadri del Botticelli e con l'aria languidamente provocante e sensuale delle prostitute di Toulouse Lautrec.

Nei suoi perfidi progetti Anna pensava che assumere atteggiamenti che solleticassero la passione per l'arte di suo marito fosse un buon modo per accompagnarlo a sottomettersi a lei trasformandosi col tempo in un cornuto contento.

Era già al sesto mese quando si era fatta trovare dal marito a pancia in giù col culo in alto e le cosce leggermente divaricate in mezzo alle quali,oltre il filo del perizoma che spuntava dalle chiappe,apparivano la grinzosa rosellina anale e la fica completamente bagnati e con l'indumento infilato tra le grandi labbra.

Il fratello che aveva da poco finito di leccarle il buco del culo e la fica,giaceva ansimante,col viso lucido di umori,seduto per terra con la schiena appoggiata al divano mentre la sorella con una mano gli scompigliava i capelli.

Il marito comportandosi come se tutto fosse nella più assoluta normalità,si era avvicinato alla moglie ed accarezzandole la schiena nuda e la pancia,l'aveva salutata baciandola sul collo e poi era andato nel suo studio a lasciare le borse che aveva con se.

Nello stesso momento la moglie si era alzata e correndogli dietro lo aveva raggiunto abbracciandolo stringendosi alla sua schiena per sussurrargli:

-Amore...ti voglio...subito!-

Mentre lo conduceva in camera da letto lo aiutava a spogliarsi e dopo avergli fatto indossare il preservativo si era distesa sul letto a pancia in giù offrendosi a lui con l'invitante gesto di scostare il perizoma bagnato.

Lei non gli aveva mai succhiato il cazzo e raramente glielo aveva toccato per farlo eccitare per contro, esigeva sempre che prima di penetrarla la facesse godere con la bocca leccandole la fica e il buco del culo.

Dopo aver goduto due volte con la lingua del marito,si era girata in posizione supina e come sempre accadeva,dopo pochi secondi dalla penetrazione il marito si era sciolto versando la sua sborra nel preservativo.

-Amore....svuotami il goldone sulla pancia e spalma il tuo seme sul nostro bambino che già scalpita dalla voglia di conoscere il suo papà!-

Gli aveva detto prima di ordinargli di andare in bagno a lavarsi.

Quanto al fratello,nei giorni in cui il marito era in viaggio,la notte la trascorrevano insieme nello stesso letto.

A volte gli concedeva di leccarla ancora e poi masturbarsi indossando il goldone-Per non sporcare-diceva lei.

Più raramente si faceva chiavare senza preservativo.

Il più delle volte gli imponeva una assoluta astinenza.

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Erano entrambi piccoli quando Anna e suo Fratello Luca avevano cominciato coi loro innocenti giochi di emulazione di ciò che vedevano fare ai loro genitori.

Il clima che si respirava nella loro casa era di assoluta libertà anche se era a tutti ben chiaro che a dettare le regole del gioco e dirigere i comportamenti di tutta la famiglia era la madre.

Il marito in ogni situazione della famiglia che si trattasse di decidere le vacanze,la scuola dei figli,la scelta di come trascorrere la serata e con chi,si affidava completamente alla volontà della moglie la quale decideva ogni cosa informandone il marito a cose fatte.

Anche le spese di casa piccole o grandi che fossero le decideva lei anche se poi i soldi necessari li scuciva sempre il marito.

Lo stesso genere di comportamento aveva caratterizzato sin da piccoli il rapporto tra i due fratelli ed anche se il maschio era più grande di due anni,era chiaro che il carattere più forte e dominante fosse quello della sorella.

Lui l'accudiva premurosamente e senza che lei gli facesse alcuna pressione,esaudiva ogni suo desiderio prima ancora che lei lo esprimesse.

Giorno dopo giorno e senza che lui ne prendesse coscienza era diventato un suo vassallo....un fedele servitore che col tempo avrebbe assunto il ruolo di schiavo volontario e felice.

I loro primi giochi,toccamenti,le carezze,l'esplorazione del loro corpo la scoperta dell'erotismo ad emulazione dei giochi dei loro genitori cominciavano sempre per iniziativa della sorellina.

A volte lei lo cercava spingendosi oltre i giochi tra fratellini anche quando in casa c'erano i genitori fingendo di ignorare gli sguardi curiosi ed i commenti che sottovoce si scambiavano i genitori.

Questa cosa piaceva moltissimo ad Anna che crescendo accentuava il suo senso di potere nei confronti del fratello e sentiva emergere impetuoso il suo erotismo e l'innata vocazione dominante ed esibizionista.

La prima volta che si era fatta leccare tra le cosce dal fratello(come faceva suo padre con la moglie)l'aveva fatto per festeggiare l'apparizione dei primi peletti pubici e lei,dopo avere sperimentato per la prima volta un vero orgasmo,si era rivestita imponendo al fratello,che pure aveva una evidente erezione,di non masturbarsi salvo poi,essere lei stessa prima di andare a letto,ad entrare nella sua cameretta per farlo godere con le sue stesse mani.

-Buona notte Luca e domani forse ti darò piacere anch'io con la bocca....mi devi promettere però che non mi spruzzerai la tua cremina come fa il babbo con la mamma-

Pur essendo più grande della sorella Luca pareva avere una maturazione sessuale più lenta ed anche se già facevano capolino le prime gocce di sperma,il suo sesso eta completamente implume mentre sul petto della sorella il seno cominciava già a gonfiarsi.

I suoi piccoli capezzoli naturalmente non erano del tutto sbocciati ne avevano una matura sensibilità tuttavia lei gioiva nel distendersi ad occhi chiusi ed accarezzando i capelli del fratello lasciarsi leccare abbandonandosi languidamente come vedeva fare alla madre.

Il suo era un piacere quasi esclusivamente cerebrale e tuttavia riusciva a coinvolgere il fratello emettendo sottili gemiti come se stesse godendo.

A volte lei si addormentava a quel trattamento e lui come un fedele cagnolino,continuava a leccarla ed accarezzarla con infinita devozione.

-Luca....ti ho visto sai come ti ronzano intorno quelle puttanelle delle tue compagne di classe.

Non osare neanche pensare di metterti con una di loro altrimenti ti strappo le palle...chiaro!

Quelle sono solo delle troiette che non ti potranno mai dare quello che ti do io!-

Gli aveva gridato un giorno la sorella dopo averlo visto intrattenersi con alcune ragazze della sua scuola.

La scoperta però che suo fratello suscitava l'interesse delle sue amiche l'aveva convinta a rafforzare subito il loro legame con una scelta definitiva-Si sarebbe fatta sverginare da lui!-


segue
scritto il
2014-10-24
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