Mia madre, mentre la chiavavo mi ha fatto rompere il culo dal negro - 3

di
genere
incesti

Mia madre mi aveva fatto allargare le cosce e facendomi tenere i piedi puntati e le ginocchia sollevate poteva gestite a suo piacimento la mia verga che si ergeva ritta e dura come un palo di carne.

Tenendomi l'asta stretta con una mano,con la lingua scendeva a leccarmi il buco del culo per poi scivolare sui testicoli ed infine risalire lentamente l'asta provocandomi lussuriose contrazioni e fitte di godimento che mi sconvolgevano nel corpo e nella mente.

"Non ci potevo pensare-mia madre mi stava leccando il culo e mi succhiava il cazzo!"

Quando mi imboccava la cappella facendosela scivolare tra le labbra la titillava con repentini colpi di lingua ingoiandola sin oltre l'ugola.

Ad ogni contatto con le sue corde vocali seguiva un singulto come un conato di vomito che scuoteva il mio cazzo procurandomi un piacere indescrivibile e portandomi sulla soglia del non ritorno.

Mia madre rendendosi conto che stavo per sborrarle in bocca,mi stringeva come in una morsa la base del cazzo per bloccare la fuoruscita di sperma ed al tempo stesso mi sfilava dalle labbra sino allo scampato pericolo.

Nella breve pausa di tregua,mi capitava di pensare ai pompini che mi facevano le mie amiche e mi rendevo conto di quale abissale differenza vi fosse tra le loro inesperte boccucce e le fauci a ventosa e la lingua serpentina che aveva tra le sue labbra mia madre.

Per molte volte mia madre mi aveva accompagnato sull'orlo del piacere ed ogni volta che si staccava bloccando la fuoruscita di seme stringendo il canale uretrale,sollevava lo sguardo verso di me e con aria lasciva,leccandosi le labbra,accennava un ammiccante sorriso di sfida per poi perdersi ancora con la bocca tra le mie chiappe.

-E ora godi bambino dalla mamma...fammi vedere cosa sai fare col tuo cazzo....fammi sentire quanta sborra hai per placare la mia sete...-

Mi aveva urlato quando finalmente aveva deciso che fosse giunto il momento di farmi liberare dall'incontenibile eccitazione e dall'enorme carico che gonfiava i miei coglioni.

A quel punto con una mano teneva ferma l'asta e mentre le sue labbra scorrevano senza tregua sul mio gonfio e pulsante membro,mi aveva ficcato due dita nel culo muovendole dentro e fuori allo stesso ritmo della testa e delle labbra.

-Sboooorrrooooooo....sborrroooo.....mammaaaaaaa---ti sborroooo in bocca....ahhhhhh...ahhhhh....-

Mentre contorcendomi come una serpe sborravo e..sborravo e...sborravo gridando il mio piacere,mia madre mi aveva afferrato per i fianchi e tenendo le labbra ben serrate attaccate al mio inguine,lasciava le le mie scariche di caldo sperma le scivolassero direttamente in gola.

Tenendomi ben conficcato nella sua bocca aveva atteso che la mia erezione si esaurisse completamente prima di sfilarselo dalla bocca e leccarlo per ripulirlo completamente dal mio sperma e dalla sua saliva.

Quando leccava,dalle sue labbra sortivano come mugulii, parole di approvazione per il sapore dal mio seme e per l'abbondanza della sborrata.

Infine,scivolando con l'agilità di un felino,era risalita su di me abbandonandosi poi,ad un languido,sensuale abbraccio.


-Ehi maschiacci...alzatevi ed andate a fare una doccia mentre vi preparo un pranzetto rigeneratore....non vorrete presentarvi mica così spompati e mosci questo pomeriggio!-

Aveva detto,scoppiando in una fragorosa risata mia madre, dopo aver fatto la doccia quando era venuta a svegliare me e il nero ancora appisolati sul lettone.

Mentre io e lo stallone nero eravamo sotto la doccia,mi ero reso ancor più conto dell'abissale differenza che c'era tra il mio cazzo e quello del nero tuttavia la cosa non mi preoccupava ero fiero infatti,di aver fatto godere mia madre e dei suoi apprezzamenti per me.

Mentre eravamo seduti a tavola tra un servizio e l'altro mia madre si avvicinava a noi per farsi toccare e per palparci tra le gambe:

-Dhair il tuo cazzone è veramente come un cannone ed è pieno come un cannolo alla panna ma quello di Franco anche se più piccolo non è da meno....è più giovane....è più fresco...è più duro e poi....è il cazzo di mio figlio!

Nella mia bocca si è comportato bene....è stato abbondante e gustoso...adesso manca l'ultima prova quando lo faccio ritornare dentro al nido dal quale era uscito tanti anni fa.

Prima non potevo perché dopo che mi avevi aperta tu non lo avrei neanche sentito ma adesso dopo la doccia ed il meritato riposo,mi sento pronta anche per lui.-

Mentre si mangiava i discorsi vertevano sempre su quei temi anche se in verità più che discorsi,erano monologhi di mia madre e dei suoi progetti per il pomeriggio e per la notte che ci aspettava.

Alle sue parole il cazzo mi era tornato ancora dura mentre quello del nero pendeva sotto il tavolo come una proboscide.

Mia madre pareva fiera della mia erezione e quando mi accarezzava lo faceva con occhi carichi di amore materno e perversa libidine.


Mia madre era distesa sul letto con le cosce larghe che mettevano in mostra il suo sesso aperto e segnato da una riga di un rosso vivido già irrorato dai lucidi segni degli umori vaginali.

In alto spiccava la clitoride irta e consistente come un vero cazzetto scappellato.

Il suo respiro lievemente affannoso denunciava la sua eccitazione mentre con le braccia allargate sul materasso accarezzava i membri dei suoi maschi in piedi accanto al letto.

Il mio cazzo svettava gonfio e turgido verso i cielo e le dita di mia madre mi solleticavano i testicoli.

Lo scettro del negro enorme ma non ancora duro,era appoggiato sul letto come una clava scura e vellutata mentre le dita di mia madre gli roteavano sul glande come fosse una palla di biliardo.

Con gli occhi chiusi mia madre si beava di quella situazione e di ciò che ne sarebbe seguito.

Senza aprire gli occhi,tirandoci a se come se i nostri membri fossero guinzagli,ci aveva fatti salire sul letto dando inizio a quello che sarebbe divenuto il ricordo più indelebile della mia vita.

I nostri corpi si sono stretti,baciati,accarezzati,leccati in un continuo scambio di ruoli che avevano comunque come centri d'attenzione tutto il corpo di mia madre ed i nostri cazzi.

Le abbiamo leccato la fica facendola godere a turno mentre lei ci succhiava il cazzo o ci trastullava con le sue stupende mammelle.

Quanto a me,non mi faceva perdere occasione di leccare anche il cazzo ed i coglioni del negro.

Mentre congiunti a 69 lui era impegnato a leccarle la fica,io e lei gli succhiavamo il cazzo,le palle e il buco del culo a due bocche.

Era diabolica mia madre nella scelta delle posizioni anche le più strane tutte comunque,studiate affinché la mia bocca fosse sempre impegnata con la sua fica,il cazzo del suo stallone nero o entrambi.

Era chiaro che tutto era frutto dell'esperienza maturata con mio padre del quale in quella circostanza avevo preso il posto.

La fica di mia madre era un lago di umori quando dopo aver goduto chissà quante volte,mi aveva fatto posizionare sopra di lei dicendomi:

-Franco...bambino mio...ora chiavami...chiavati tua madre falla godere e godi tu stesso dentro di lei riempiendo di sborra la tua stessa sorgente...chiavami...chiavami adesso!-

Mentre pronunciava quelle parole che risuonavano ai miei orecchi come un'implorazione,mia madre mi aveva preso il membro e dopo essersi sistemata nella postura più idonea mi aveva accompagnato dentro di lei.

Io ero abituato alle fichette strette delle mie amiche dentro le quali le buone dimensioni del mio cazzo facevano fatica a farsi strada.

Quella di mia madre,nonostante le ore di pausa trascorse,era una vera caverna per di più resa ancora più scivolosa dalle abbondanti secrezioni che la bagnavano.

Naturalmente di questo lei era ben cosciente e forte della sua esperienza,quando si era resa conto che ero tutto dentro di lei,aveva stretto le cosce ed aveva portato le sue gambe sulle mie spalle in maniera da favorire a fondo la penetrazione e la stretta delle pareti della fica col mio cazzo.

Contemporaneamente,mentre si stringeva a me facendomi percepire sul petto la pressione dei suoi capezzoli duri come nocciole,aveva estratto la lingua e me l'aveva fatta succhiare per alcuni secondi prima di infilarla tra le mie labbra per dare inizio ad una sfrenata danza nella mia bocca e con la mia accondiscendente lingua.

Il risultato era talmente inebriante e coinvolgente che la mia libidine era salita a
mille ed il mio membro si era gonfiato ed indurito come mai prima.

-Mmmmmm...bambino come ti sento...che bel cazzo che hai per la tua mamma...pompami...pompami...e fammi godere come la tua troia....mmmmm......ohhhh...ahhhh....-

Incitato dalle nuove sensazioni e dalle sue parole,avevo cominciato a cavalcarla come se fossi anch'io uno stallone alla monta della sua giumenta in calore.

Eravamo entrambi madidi di sudore e più la cavalcavo e più percepivo il contatto della sua pelle bagnata sul mio corpo e più sentivo la stretta della sua fica sulla mia impressionante erezione.

Sentivo le pieghe della sua vagina che sfregavano lussuriosamente sulle vene gonfie della mia verga e percepivo perfettamente i suoi sussulti di goduria e di dolore ogni volta che col glande mi schiantavo sulla sua bocca uterina.

Con le labbra congiunte ansimavamo rumorosamente staccandoci di tanto in tanto solo per riprendere fiato e lasciare colare sui nostri corpi sudati anche i rivoli di saliva che scivolavano dalle nostre labbra.

Ero completamente proiettato in una dimensione diversa,un mondo di godimento estremo e di lussuria al punto di non accorgermi che il nero mi stava umettando il buco del culo con un lubrificante.

Tutto era poi avvenuto con una rapidità spietate e senza possibilità di difesa.

Ero già sul punto di godere dentro il cedevole corpo di mia madre quando lei staccando le labbra dalla mia bocca aveva gridato:

-Adesso!!!!Dhair...adesso...inculalo ora!-

La frase non era nemmeno stata terminata che una tremenda pugnalata aveva sconvolto tutto il mio basso ventre lacerandomi lo sfintere anale e mentre dalla mia bocca sortiva un lunghissimo grido di dolore,dal mio cazzo conficcato nel profondo del corpo di mia madre un fiume di sborra scaricato a fiotti,si riversava sulla sua cervice uterina.

Il mio corpo in preda a laceranti fitte di dolore,si contraeva a causa dell'infinita sborrata e veniva al tempo stesso scosso dai sussulti del bacino di mia madre che a sua volta stava vivendo il suo primo sconvolgente orgasmo insieme a suo figlio.

Mentre io e mia madre eravamo abbracciati ed immersi in un osceno bagno di liquidi ed umori corporali,anche il nero che mi stava inculando aveva cominciato a godere infiammandomi le visceri coi suoi interminabili fiotti di sperma.

Da quel giorno sono diventato l'oggetto erotico preferito di mia madre che a seconda delle situazioni si faceva chiavare da me o mi usava coi suoi amanti per i preliminari o semplicemente per farmi montare per il suo esclusivo piacere.

-Bambino..amore della mamma...tu sei anche meglio di tuo padre e da oggi ne prenderai il posto come servetto,cornuto e oggetto di piacere e se lui dovesse tornare,avrai anche l'incarico di incularlo ogni volta che io ne avrò voglia.-

Sono oramai 10 anni che sono il cuckold di mia madre e ne sono felice e fiero.

Mio padre non è più tornato e nel frattempo mia madre ha messo al mondo un bel maschietto del quale però non si conosce il padre anche se io ho il sospetto che quel bimbo mi è figlio e fratello al tempo stesso.








scritto il
2014-11-01
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