Notte prima degli esami
di
Mitchell
genere
gay
Dovevamo esorcizzare le paure del giorno dopo, l'orale degli esami di maturità. Andammo a casa di Francesco, i suoi erano andati in montagna per qualche giorno. I genitori dovrebbero essere vicini al figlio in un momento così delicato, ma Francesco andava benissimo
a scuola, ce l'avrebbe fatta sicuramente e non aveva bisogno della solidarieta' di nessuno.
Eravamo in sei, io Marco, Paolo, Giorgio, Andrea e Francesco. Quando arrivammo aveva già preparato la tavola con dolci, pasticcini, coca cola a litri e una bella bottiglia di rum.
Ci sedemmo rimpinzandoci e spazzando via quasi tutte le squisitezze che Francesco ci aveva fatto trovare. E giu' bicchieri di rum e coca ma senza eccedere, dovevamo rimanere sobri.
Il mattino dopo l'esame incombeva come una spada di damocle. Nel frattempo sparavamo
le cazzate piu' svariate, parlavamo degli asini che avevamo in classe (noi sei eravamo tutti bravini), prendevamo per il culo le piu' racchie della scuola, scanzonavamo i professori piu'anziani e piu' ridicoli. In pratica abbiamo sparato a zero su tutti ma erano tutta gente che non meritava altro. Si erano fatte le 22. Andrea propose una partita con la playstation, gli
altri in coro echeggiarono "Nooo, banale, cerchiamo qualcosa di piu' intrigante per spassarcela".
Francesco venne su dicendo "Beh, ci sarebbero i dvd porno di mio padre, ne ha una bella scorta".
La proposta fu piacevolmente accettata con un applauso di gruppo. Ci spostammo dalla cucina al salotto e ci stravaccammo sul divano. Francesco intanto tirava fuori i dvd e mise su il primo
che gli capito' "Oral sex stories". Bel titolo, arrappante, un dvd di solo sesso orale dove maschi e femmine godevano come maiali utilizzando solo lingua e bocca. Si sedette anche Francesco e diede play col telecomando. Lo doveva conoscere bene quel film perchè ci descriveva le scene ancora prima che passassero e andava avanti con l'avanzamento veloce per arrivare ai punti piu' espliciti. "Questo pezzo è troppo..." disse. Lui e lei in un 69 micidiale. Lei sopra di lui con la figa incollata alla faccia e lei che lo succhia in modo magistrale. Era davvero forte quella scena, non c'era musica, si sentivano i forti gemiti di lui e lei mentre i primi piani inquadravano la lingua di lui che si muoveva abile nella sua figa e la bocca della ragazza che quasi si mangiava quel cazzo enorme. Paolo salto' su dicendo "Chi non ce l'ha duro alzi la mano". Non la alzo' nessuno e ci mettemmo a ridere. A dire il vero notavo che tutti noi avevamo la mano sul pacco e ce lo toccavamo da fuori. I nostri amici del film erano quasi al punto di non ritorno.
Mentre lui continuava a succhiarle il clitoride muoveva fortissimamente il dito indice in quella
bellisima passera fradicia. Gli urli che fece segnalarono che l'orgasmo, violentissimo era arrivato.
Si era staccata dal cazzo per concentrarsi maggiormente sul suo godimento personale ed era bellissima l'espressione che faceva mentre stava godendo. Il ragazzo le sfilo' il dito dalla figa e se lo porto' alla bocca per assaporare il gusto del godimento di lei che nel frattempo ricomincio' a ciucciare con violenza indescrivibile, rapidissimamente, sempre piu' forte. I versi che lui fece combaciorono col momento in cui verso' nella bocca della ragazza un bel po' del suo seme. Lei continuo' a succhiarlo fino a toglierli tutte le forze. Non si sentiva piu'alcun gemito. La sete di piacere era stata appagata e la scena era finita. "Wee gente", dissi io "Ho una voglia di sborrare che non vi dico".
Gli altri mi fecero capire che non ero il solo..."Farsi un segone è scontato" disse Giorgio. E se
facessimo un bel cerchio??" Ci fu un attimo di silenzio. Tutti noi sapevamo cosa fosse il cerchio
ma non l'avevamo mai fatto. Io in passato avevo fatto un pompino a Paolo e lui a me e non so se tra
gli altri quattro ci fossero state esperienze del genere. "Io ci sto" disse Andrea, "Io pure" ribatte'
Francesco. Io e Paolo annuimmo. Marco si senti' osservato da noi tutti perchè non aveva ancora
risposto. "Ma daii, ma che sschiifo!" disse. "Eddai quante storie Marco, non sarai mica una suora?"
disse Andrea. "Ma che c'entarno le suore rispose?? Io non l'ho mai fatta sta' cosa". "C'è sempre una prima volta" disse serio Francesco e continuo': "Dai, tutti di la'". Ci alzammo dal divano cominciando a spogliarci e ci spostammo nella camera da letto dei genitori. C'era un bel lettone matrimoniale di quelli moderni, forse un po' stretto per sei persone ma stringendoci poteva andar bene. Ormai eravamo rimasti solo in mutande. Ce le togliemmo e ci posizionammo in cerchio. Il cerchio non era altro che una posizione geometrica in cui ognuno di noi faceva parte della circonferenza con in bocca il cazzo di un altro. Io mi distesi per primo, Giorgio si mise dopo di me, Paolo dopo poi Andrea, poi Francesco. Marco fu l'ultimo a togliersi gli slip e titubava a sdraiarsi. Francesco gli urlo' "Ma allora???". Marco, lentamente, timidamente si distese tra me e Francesco. Francesco
avrebbe succhiato Marco e Marco me. Mi divertiva un po' sta cosa, dare il cazzo in bocca a qualcuno
che faceva tante storie per fare un bocchino. E credo che tra noi fosse l'unico a non averlo mai fatto. Fu troppo rapido e immediato il consenso degli altri per pensare non avessero mai avuto esperienze di questo genere. Ma non dovevamo fare il riassunto delle nostre esperienze, eravamo li' per mettere in moto il cerchio e da padrone di casa fu Francesco a schiacciare il tasto Play.
Comincio' a spompinare colui che aveva vivino alla faccia e cioè Marco, la suora, che si lascio'
andare ai versi piu' disparati di piacere. Cominciai a giocare col cazzo di Giorgio, lo annusai, non sapeva di sapone ma aveva un odore intrigante, glielo abboccai e giu' altri gemiti, altri versi strani.
Poi Giorgio comincio' con Paolo, Paolo prese in bocca Andrea e Andrea Francesco. Per chiudere mancava
Marco. Dopo mille tentennamenti si decise prima a masturbarmi lentamente, poi dopo avermelo scappellato
si degno' finalmente di prendermelo in bocca e non vi dico il piacere. Quella bocca di ragazzo che non l'aveva mai fatto era fantastica, non troppo esperto ma bravo, si stava sciogliendo grazie anche a Francesco che nel frattempo lo spompinava di brutto.Per fortuna avevamo messo un po' di musica di
sottofondo perchè i gemiti e l'ansimare che si diffondevano nell'aria erano sempre piu' forti. Tutti
si concentravano per resistere il piu' possibile, per far durare il piacere piu' a lungo, del resto vinceva chi avrebbe sborrato per ultimo. Era un'ora che eravamo li', coi nostri cazzi in bocca, con
le lingue che giocavano con le cappelle e i prepuzi, con le mani che si muovevano su e giu' sopra
gli uccelli bagnati. Sentii la voce di Francesco che aumentava di volume nel suo ansimare e fece un
Aaahhh liberatorio quando Andrea aumento' il ritmo della mano fino a farlo schizzare sul petto di Giorgio.
Fu il turno di Andrea. Quasi estasiato dalla pompa di Paolo "Urlava, si dai, non smettere, non smettere,
dai, continua, daiiii". Paolo aveva capito e se lo tolse di bocca e il suo schizzo gli invase il
viso, una sborrata copiosa, quasi come una diga che cede. Magnetizzato dal sentire tutti quei versi
Paolo si lascio' andare e tolse l'uccello dalle labbra di Giorgio e gli venne in faccia, guardai bene la scena, 2-3-4 schizzi e senti' l'urlo soffocato di piacere, dolce e al tempo stesso magico.
Il bocchino che faceva Marco stava facendo effetto, ero al limite, glielo tolsi lentamente da quelle
stupende labbra carnose e mi masturbai da solo per indirizzare lo schizzo sul mio petto e non sulla
sua faccia, aveva fatto anche troppo, ed era stato bravissimo. Un colpo, due colpi e sborrai accompagnandomi con sussurri quasi animaleschi. Ma nel frattempo continuavo a spompinare violentemente Giorgio che alla fine urlo' "Mamma mia che pompino, quanto sei bravo, minchia, sto per sborrare, dai, daiii".
Lo estrassi. Dalla punta usci' un lungo filo di precum e poi boom, la sborrata di Giorgio, un po'
sulla mia fronte e un po' sulla sua pancia. Un vero spettacolo, ancehe sentire i suoi versi di
godimento. Ne mancava ancora uno. Marco. Il maiale aveva cercato di resistere il piu' possibile
alla spompinata di Francesco. Visto che dovevea essere eletto vincitore rompemmo il cerchio e ci mettemmo seduti vicino a lui masturbandolo a vicenda, ognuno di noi aveva un modo diverso di farlo ed era bello vedere la faccia di Marco che cambiava espressione a seconda di chi gli menava il cazzo.
Fui io a volerlo fare venire. Si dimenava come una troia ed emetteva gemiti sempre piu' forti finchè
con colpi sempre piu' decisi di sega lo feci sborrare di brutto. Fece uno schizzo talmente lungo che ci lascio' sbigottiti. Almeno di un metro e mezzo e arrivo' sul pavimento. Continuai a menarglielo
fino a svuotarlo completamente e finchè non emise piu' alcun gemito. "Allora suorina, ti ha fatto così
schifo??" disse il padrone di casa. Lo stupendo sorriso di Marco lascio' capire che non gli aveva
fatto schifo affatto. "Wee ragazzi, è mezzanotte", disse Andrea "Domani abbiamo l'esame". Ci ripulimmo
per bene, ci rivestimmo, andammo a bere un altro po' di coca per lavarci la bocca che sapeva ancora
di cazzo e ritornammo a casa come se nulla fosse successo.
L'esame alla fine l'abbiamo passato tutti e anche con voti alti. Del resto ci eravamo esercitati bene
nell'orale...:P
a scuola, ce l'avrebbe fatta sicuramente e non aveva bisogno della solidarieta' di nessuno.
Eravamo in sei, io Marco, Paolo, Giorgio, Andrea e Francesco. Quando arrivammo aveva già preparato la tavola con dolci, pasticcini, coca cola a litri e una bella bottiglia di rum.
Ci sedemmo rimpinzandoci e spazzando via quasi tutte le squisitezze che Francesco ci aveva fatto trovare. E giu' bicchieri di rum e coca ma senza eccedere, dovevamo rimanere sobri.
Il mattino dopo l'esame incombeva come una spada di damocle. Nel frattempo sparavamo
le cazzate piu' svariate, parlavamo degli asini che avevamo in classe (noi sei eravamo tutti bravini), prendevamo per il culo le piu' racchie della scuola, scanzonavamo i professori piu'anziani e piu' ridicoli. In pratica abbiamo sparato a zero su tutti ma erano tutta gente che non meritava altro. Si erano fatte le 22. Andrea propose una partita con la playstation, gli
altri in coro echeggiarono "Nooo, banale, cerchiamo qualcosa di piu' intrigante per spassarcela".
Francesco venne su dicendo "Beh, ci sarebbero i dvd porno di mio padre, ne ha una bella scorta".
La proposta fu piacevolmente accettata con un applauso di gruppo. Ci spostammo dalla cucina al salotto e ci stravaccammo sul divano. Francesco intanto tirava fuori i dvd e mise su il primo
che gli capito' "Oral sex stories". Bel titolo, arrappante, un dvd di solo sesso orale dove maschi e femmine godevano come maiali utilizzando solo lingua e bocca. Si sedette anche Francesco e diede play col telecomando. Lo doveva conoscere bene quel film perchè ci descriveva le scene ancora prima che passassero e andava avanti con l'avanzamento veloce per arrivare ai punti piu' espliciti. "Questo pezzo è troppo..." disse. Lui e lei in un 69 micidiale. Lei sopra di lui con la figa incollata alla faccia e lei che lo succhia in modo magistrale. Era davvero forte quella scena, non c'era musica, si sentivano i forti gemiti di lui e lei mentre i primi piani inquadravano la lingua di lui che si muoveva abile nella sua figa e la bocca della ragazza che quasi si mangiava quel cazzo enorme. Paolo salto' su dicendo "Chi non ce l'ha duro alzi la mano". Non la alzo' nessuno e ci mettemmo a ridere. A dire il vero notavo che tutti noi avevamo la mano sul pacco e ce lo toccavamo da fuori. I nostri amici del film erano quasi al punto di non ritorno.
Mentre lui continuava a succhiarle il clitoride muoveva fortissimamente il dito indice in quella
bellisima passera fradicia. Gli urli che fece segnalarono che l'orgasmo, violentissimo era arrivato.
Si era staccata dal cazzo per concentrarsi maggiormente sul suo godimento personale ed era bellissima l'espressione che faceva mentre stava godendo. Il ragazzo le sfilo' il dito dalla figa e se lo porto' alla bocca per assaporare il gusto del godimento di lei che nel frattempo ricomincio' a ciucciare con violenza indescrivibile, rapidissimamente, sempre piu' forte. I versi che lui fece combaciorono col momento in cui verso' nella bocca della ragazza un bel po' del suo seme. Lei continuo' a succhiarlo fino a toglierli tutte le forze. Non si sentiva piu'alcun gemito. La sete di piacere era stata appagata e la scena era finita. "Wee gente", dissi io "Ho una voglia di sborrare che non vi dico".
Gli altri mi fecero capire che non ero il solo..."Farsi un segone è scontato" disse Giorgio. E se
facessimo un bel cerchio??" Ci fu un attimo di silenzio. Tutti noi sapevamo cosa fosse il cerchio
ma non l'avevamo mai fatto. Io in passato avevo fatto un pompino a Paolo e lui a me e non so se tra
gli altri quattro ci fossero state esperienze del genere. "Io ci sto" disse Andrea, "Io pure" ribatte'
Francesco. Io e Paolo annuimmo. Marco si senti' osservato da noi tutti perchè non aveva ancora
risposto. "Ma daii, ma che sschiifo!" disse. "Eddai quante storie Marco, non sarai mica una suora?"
disse Andrea. "Ma che c'entarno le suore rispose?? Io non l'ho mai fatta sta' cosa". "C'è sempre una prima volta" disse serio Francesco e continuo': "Dai, tutti di la'". Ci alzammo dal divano cominciando a spogliarci e ci spostammo nella camera da letto dei genitori. C'era un bel lettone matrimoniale di quelli moderni, forse un po' stretto per sei persone ma stringendoci poteva andar bene. Ormai eravamo rimasti solo in mutande. Ce le togliemmo e ci posizionammo in cerchio. Il cerchio non era altro che una posizione geometrica in cui ognuno di noi faceva parte della circonferenza con in bocca il cazzo di un altro. Io mi distesi per primo, Giorgio si mise dopo di me, Paolo dopo poi Andrea, poi Francesco. Marco fu l'ultimo a togliersi gli slip e titubava a sdraiarsi. Francesco gli urlo' "Ma allora???". Marco, lentamente, timidamente si distese tra me e Francesco. Francesco
avrebbe succhiato Marco e Marco me. Mi divertiva un po' sta cosa, dare il cazzo in bocca a qualcuno
che faceva tante storie per fare un bocchino. E credo che tra noi fosse l'unico a non averlo mai fatto. Fu troppo rapido e immediato il consenso degli altri per pensare non avessero mai avuto esperienze di questo genere. Ma non dovevamo fare il riassunto delle nostre esperienze, eravamo li' per mettere in moto il cerchio e da padrone di casa fu Francesco a schiacciare il tasto Play.
Comincio' a spompinare colui che aveva vivino alla faccia e cioè Marco, la suora, che si lascio'
andare ai versi piu' disparati di piacere. Cominciai a giocare col cazzo di Giorgio, lo annusai, non sapeva di sapone ma aveva un odore intrigante, glielo abboccai e giu' altri gemiti, altri versi strani.
Poi Giorgio comincio' con Paolo, Paolo prese in bocca Andrea e Andrea Francesco. Per chiudere mancava
Marco. Dopo mille tentennamenti si decise prima a masturbarmi lentamente, poi dopo avermelo scappellato
si degno' finalmente di prendermelo in bocca e non vi dico il piacere. Quella bocca di ragazzo che non l'aveva mai fatto era fantastica, non troppo esperto ma bravo, si stava sciogliendo grazie anche a Francesco che nel frattempo lo spompinava di brutto.Per fortuna avevamo messo un po' di musica di
sottofondo perchè i gemiti e l'ansimare che si diffondevano nell'aria erano sempre piu' forti. Tutti
si concentravano per resistere il piu' possibile, per far durare il piacere piu' a lungo, del resto vinceva chi avrebbe sborrato per ultimo. Era un'ora che eravamo li', coi nostri cazzi in bocca, con
le lingue che giocavano con le cappelle e i prepuzi, con le mani che si muovevano su e giu' sopra
gli uccelli bagnati. Sentii la voce di Francesco che aumentava di volume nel suo ansimare e fece un
Aaahhh liberatorio quando Andrea aumento' il ritmo della mano fino a farlo schizzare sul petto di Giorgio.
Fu il turno di Andrea. Quasi estasiato dalla pompa di Paolo "Urlava, si dai, non smettere, non smettere,
dai, continua, daiiii". Paolo aveva capito e se lo tolse di bocca e il suo schizzo gli invase il
viso, una sborrata copiosa, quasi come una diga che cede. Magnetizzato dal sentire tutti quei versi
Paolo si lascio' andare e tolse l'uccello dalle labbra di Giorgio e gli venne in faccia, guardai bene la scena, 2-3-4 schizzi e senti' l'urlo soffocato di piacere, dolce e al tempo stesso magico.
Il bocchino che faceva Marco stava facendo effetto, ero al limite, glielo tolsi lentamente da quelle
stupende labbra carnose e mi masturbai da solo per indirizzare lo schizzo sul mio petto e non sulla
sua faccia, aveva fatto anche troppo, ed era stato bravissimo. Un colpo, due colpi e sborrai accompagnandomi con sussurri quasi animaleschi. Ma nel frattempo continuavo a spompinare violentemente Giorgio che alla fine urlo' "Mamma mia che pompino, quanto sei bravo, minchia, sto per sborrare, dai, daiii".
Lo estrassi. Dalla punta usci' un lungo filo di precum e poi boom, la sborrata di Giorgio, un po'
sulla mia fronte e un po' sulla sua pancia. Un vero spettacolo, ancehe sentire i suoi versi di
godimento. Ne mancava ancora uno. Marco. Il maiale aveva cercato di resistere il piu' possibile
alla spompinata di Francesco. Visto che dovevea essere eletto vincitore rompemmo il cerchio e ci mettemmo seduti vicino a lui masturbandolo a vicenda, ognuno di noi aveva un modo diverso di farlo ed era bello vedere la faccia di Marco che cambiava espressione a seconda di chi gli menava il cazzo.
Fui io a volerlo fare venire. Si dimenava come una troia ed emetteva gemiti sempre piu' forti finchè
con colpi sempre piu' decisi di sega lo feci sborrare di brutto. Fece uno schizzo talmente lungo che ci lascio' sbigottiti. Almeno di un metro e mezzo e arrivo' sul pavimento. Continuai a menarglielo
fino a svuotarlo completamente e finchè non emise piu' alcun gemito. "Allora suorina, ti ha fatto così
schifo??" disse il padrone di casa. Lo stupendo sorriso di Marco lascio' capire che non gli aveva
fatto schifo affatto. "Wee ragazzi, è mezzanotte", disse Andrea "Domani abbiamo l'esame". Ci ripulimmo
per bene, ci rivestimmo, andammo a bere un altro po' di coca per lavarci la bocca che sapeva ancora
di cazzo e ritornammo a casa come se nulla fosse successo.
L'esame alla fine l'abbiamo passato tutti e anche con voti alti. Del resto ci eravamo esercitati bene
nell'orale...:P
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