Di quando avevano imbrattato di sangue e sperma l'abito da sposa della mamma-4
di
Incest 2014
genere
incesti
Ancora i genitori di Anna e Luca.
La madre rispondendo al marito sulle sue perplessità che i figli stessero facendo l'amore infrangendo il tabù dell'incesto:
-Guido...mi stupisce davvero che proprio tu faccia questo genere di considerazione.
Sembra che tu abbia dimenticato la nostra storia e tutte le trasgressioni che abbiamo vissuto nella nostra vita coniugale ed anche prima che ci sposassimo.
Devo ricordarti forse che era stato proprio tuo padre a sverginarmi quando non avevo ancora compiuto i 18 anni.
E che,il giorno stesso del mio compleanno mi aveva costretta a soddisfare le voglie perverse anche dai tuoi tre fratelli maggiori.
Tu avevi la mia stessa età a quel tempo e ti trattavano come se tu fossi lo scemo di famiglia.
Tra me e te vi era molta complicità e ci davamo reciproco conforto per come venivamo trattati.
Io ero venuta da voi a servizio appena dodicenne perché la mia famiglia non poteva mantenermi e non avevo nessuna possibilità di sottrarmi alle angherie ed ai metodi che loro usavano nei miei confronti e Dio solo sa come ho potuto resistere alle loro viscide avances sino a quella età.
Alla fine per evitare mie possibili denunce ti avevano costretto a sposarmi abusando di me per l'intera settimana del nostro viaggio di nozze.
Dopo il matrimoni però abbiamo finalmente trovato la forza di ribellarci e liberarci di loro definitivamente.
Amore quante ne abbiamo fatte insieme dopo?
Ascolta sai che c'è;l'aver sentito quei birbantelli dei nostri figli fare l'amore mi ha fatto venite voglia.-
Detto questo Lucia aveva fatto distendere il marito ed aveva cominciato a succhiargli il cazzo già duro e ritto come un fuso.
-------------------------------------------
Tutto quello che era successo prima del loro matrimonio aveva segnato profondamente i loro caratteri.
Lei era oramai abituata ad essere chiavata praticamente ogni giorno e col tempo aveva imparato a trarre godimento anche quando la prendevano con violenza.
Lui d'altra parte,era stato educato a sottostare e sin da piccolo,già sapeva che avrebbe sposato una delle donne di cui abusavano il padre ed i suoi fratelli.
Dunque era già pronto a condurre una vita da cornuto.
La loro unione però,aveva trasformato la loro vita d'inferno in un rapporto in cui ognuno traeva piacere dalla libertà sessuale dell'altro anche se a dominare la vita di coppia era lei.
------------------------------
Lucia succhiava il cazzo del marito con un gusto e una passione che pareva oramai dimenticata.
Erano mesi che non facevano l'amore stando da soli nel letto abituati com'erano,ad avere sempre qualcuno a far godere la moglie e stimolare la loro passione trasgressiva mentre il marito godeva per lo più nel vedere la moglie tra le braccia di altri maschi.
Quando Lucia salendo sul marito si era infilata il cazzo nella fica,vi si era calata di schianto riscoprendo il piacere del dolore.
A quel punto aveva gridato forte affinché anche i figli potessero sentire e quando aveva cominciato la cavalcata i suoi ansimi somigliavano allo sbuffare di una locomotiva.
Anche lei come aveva sentito fare dai figli al sopraggiungere dell'orgasmo aveva implorato il marito a squarciagola di godere insieme a lei e di riempirla di sborra.
Quando anche loro avevano goduto,la casa era piombata in un silenzio surreale.
La ragazza giaceva ancora,immobile,sotto il corpo del fratello e con le gambe serrate dietro la sua schiena gli impediva di uscire da lei.
Mentre dalla stasnza dei genitori giungevano ai loro orecchi i segnali del loro piacere,loro si scambiavano baci e carezze ed alla penombra dell'abajour,i loro sguardi si incrociavano complici e felici.
-Sfilati piano amore...voglio sentirti scivolare dentro di me anche se non ti sento più duro e vivo come prima.-
Gli aveva sussurrato nell'orecchio la sorella.
Via via che Luca usciva dalla fica della sorella,rivoli di sangue e sperma scivolavano sulle candide lenzuola sino a trasformarsi in una vera sorgente nel momento stesso in cui era completamente fuori.
A quel punto la ragazza dopo essersi tamponato il sesso con le dita,si era messa in ginocchio suo letto e togliendo la mano aveva riversato sul vestito da sposa della madre i residui che ancora le colavano dalla fica.
Poi,prendendo un lembo dell'abito,si era asciugata entrando sin oltre le piccole labbra.
Dopo un breve riposo,avevano ripreso a fare l'amore e stavolta Anna aveva fatto sborrare il fratello sul suo viso e sull'abito all'altezza del petto ripetendo quanto aveva fatto la madre la sua prima notte di nozze.
Era ormai l'alba quando,dopo aver goduto altre due volte, entrambi sfiniti si sono addormentati l'uno tra le braccia dell'altra.
Quando si sono alzati era già passato mezzogiorno e la mamma stava preparando il pranzo.
Si sono salutati come se nulla fosse accaduto quella notte.
Nel pomeriggio mentre i ragazzi erano usciti,la mamma era entrata nella camera di Anna per rifare il letto e come immaginava,sulle lenzuola aveva trovato le vistose tracce della performances incestuosa dei figli.
Al primo colpo d'occhio era rimasta piacevolmente sorpresa di scoprire che la figlia avesse perso la verginità quella notte e proprio col fratello e non stava nella pelle dalla voglia di dare la notizia anche al marito.
Successivamente però,aperto e adagiato ordinatamente su di un divanetto,aveva visto il suo abito da sposa completamente ricoperto di macchie fresche di sangue e sperma ed in quel momento con un groppo alla gola si era accasciata sul bordo del letto.
Mille pensieri affollavano la sua mente,pensieri cupi e dolorosi.
Nei momenti successivi,quando aveva riacquistato la sua lucidità si era chiesta come mai avesse conservato l'abito nuziale con le tracce delle violenze subite.
"Forse proprio perché anche i mie figli un giorno conoscessero la verità avevo inconsciamente conservato quella prova!"si era detta tra se e se traendone subito un sollievo liberatorio.
Rinfrancata dalla sua insolita scoperta,aveva deciso che ne avrebbe parlato coi figli raccontando loro tutta la sua storia.
segue
La madre rispondendo al marito sulle sue perplessità che i figli stessero facendo l'amore infrangendo il tabù dell'incesto:
-Guido...mi stupisce davvero che proprio tu faccia questo genere di considerazione.
Sembra che tu abbia dimenticato la nostra storia e tutte le trasgressioni che abbiamo vissuto nella nostra vita coniugale ed anche prima che ci sposassimo.
Devo ricordarti forse che era stato proprio tuo padre a sverginarmi quando non avevo ancora compiuto i 18 anni.
E che,il giorno stesso del mio compleanno mi aveva costretta a soddisfare le voglie perverse anche dai tuoi tre fratelli maggiori.
Tu avevi la mia stessa età a quel tempo e ti trattavano come se tu fossi lo scemo di famiglia.
Tra me e te vi era molta complicità e ci davamo reciproco conforto per come venivamo trattati.
Io ero venuta da voi a servizio appena dodicenne perché la mia famiglia non poteva mantenermi e non avevo nessuna possibilità di sottrarmi alle angherie ed ai metodi che loro usavano nei miei confronti e Dio solo sa come ho potuto resistere alle loro viscide avances sino a quella età.
Alla fine per evitare mie possibili denunce ti avevano costretto a sposarmi abusando di me per l'intera settimana del nostro viaggio di nozze.
Dopo il matrimoni però abbiamo finalmente trovato la forza di ribellarci e liberarci di loro definitivamente.
Amore quante ne abbiamo fatte insieme dopo?
Ascolta sai che c'è;l'aver sentito quei birbantelli dei nostri figli fare l'amore mi ha fatto venite voglia.-
Detto questo Lucia aveva fatto distendere il marito ed aveva cominciato a succhiargli il cazzo già duro e ritto come un fuso.
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Tutto quello che era successo prima del loro matrimonio aveva segnato profondamente i loro caratteri.
Lei era oramai abituata ad essere chiavata praticamente ogni giorno e col tempo aveva imparato a trarre godimento anche quando la prendevano con violenza.
Lui d'altra parte,era stato educato a sottostare e sin da piccolo,già sapeva che avrebbe sposato una delle donne di cui abusavano il padre ed i suoi fratelli.
Dunque era già pronto a condurre una vita da cornuto.
La loro unione però,aveva trasformato la loro vita d'inferno in un rapporto in cui ognuno traeva piacere dalla libertà sessuale dell'altro anche se a dominare la vita di coppia era lei.
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Lucia succhiava il cazzo del marito con un gusto e una passione che pareva oramai dimenticata.
Erano mesi che non facevano l'amore stando da soli nel letto abituati com'erano,ad avere sempre qualcuno a far godere la moglie e stimolare la loro passione trasgressiva mentre il marito godeva per lo più nel vedere la moglie tra le braccia di altri maschi.
Quando Lucia salendo sul marito si era infilata il cazzo nella fica,vi si era calata di schianto riscoprendo il piacere del dolore.
A quel punto aveva gridato forte affinché anche i figli potessero sentire e quando aveva cominciato la cavalcata i suoi ansimi somigliavano allo sbuffare di una locomotiva.
Anche lei come aveva sentito fare dai figli al sopraggiungere dell'orgasmo aveva implorato il marito a squarciagola di godere insieme a lei e di riempirla di sborra.
Quando anche loro avevano goduto,la casa era piombata in un silenzio surreale.
La ragazza giaceva ancora,immobile,sotto il corpo del fratello e con le gambe serrate dietro la sua schiena gli impediva di uscire da lei.
Mentre dalla stasnza dei genitori giungevano ai loro orecchi i segnali del loro piacere,loro si scambiavano baci e carezze ed alla penombra dell'abajour,i loro sguardi si incrociavano complici e felici.
-Sfilati piano amore...voglio sentirti scivolare dentro di me anche se non ti sento più duro e vivo come prima.-
Gli aveva sussurrato nell'orecchio la sorella.
Via via che Luca usciva dalla fica della sorella,rivoli di sangue e sperma scivolavano sulle candide lenzuola sino a trasformarsi in una vera sorgente nel momento stesso in cui era completamente fuori.
A quel punto la ragazza dopo essersi tamponato il sesso con le dita,si era messa in ginocchio suo letto e togliendo la mano aveva riversato sul vestito da sposa della madre i residui che ancora le colavano dalla fica.
Poi,prendendo un lembo dell'abito,si era asciugata entrando sin oltre le piccole labbra.
Dopo un breve riposo,avevano ripreso a fare l'amore e stavolta Anna aveva fatto sborrare il fratello sul suo viso e sull'abito all'altezza del petto ripetendo quanto aveva fatto la madre la sua prima notte di nozze.
Era ormai l'alba quando,dopo aver goduto altre due volte, entrambi sfiniti si sono addormentati l'uno tra le braccia dell'altra.
Quando si sono alzati era già passato mezzogiorno e la mamma stava preparando il pranzo.
Si sono salutati come se nulla fosse accaduto quella notte.
Nel pomeriggio mentre i ragazzi erano usciti,la mamma era entrata nella camera di Anna per rifare il letto e come immaginava,sulle lenzuola aveva trovato le vistose tracce della performances incestuosa dei figli.
Al primo colpo d'occhio era rimasta piacevolmente sorpresa di scoprire che la figlia avesse perso la verginità quella notte e proprio col fratello e non stava nella pelle dalla voglia di dare la notizia anche al marito.
Successivamente però,aperto e adagiato ordinatamente su di un divanetto,aveva visto il suo abito da sposa completamente ricoperto di macchie fresche di sangue e sperma ed in quel momento con un groppo alla gola si era accasciata sul bordo del letto.
Mille pensieri affollavano la sua mente,pensieri cupi e dolorosi.
Nei momenti successivi,quando aveva riacquistato la sua lucidità si era chiesta come mai avesse conservato l'abito nuziale con le tracce delle violenze subite.
"Forse proprio perché anche i mie figli un giorno conoscessero la verità avevo inconsciamente conservato quella prova!"si era detta tra se e se traendone subito un sollievo liberatorio.
Rinfrancata dalla sua insolita scoperta,aveva deciso che ne avrebbe parlato coi figli raccontando loro tutta la sua storia.
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