Cara zia V.2

di
genere
feticismo

..continuo..
pensavo incredulo a quello che era appena successo. la cosa mi era davvero piaciuta ma non sapevo cos altro aveva in serbo per me.. zia rientró verso le 11:30 e disse guardandomi "beh stai facendo un bel lavoro, comunque ho preso un po di pizza per pranzo". si comportava come se niente fosse successo prima, gironzolava qua e la per casa con i decolté pieni del mio succo ormai secco. verso le 12:30 ci sedemmo a tavola e parlava del piú e del meno come sempre; lei riusciva a separare la sua vita normale da quella di dominatrice ma io no. finito il pranzo andó in camera sua, prese dei vestiti e si chiuse in bagno. sentivo l acqua della doccia scorrere e mi immaginavo lei nuda che si lavava i piedi scopati qualche ora prima.. uscita dal bagno venne verso di me, indossava una vestaglia corta e gli zoccoli su cui mi stavo segando prima. "vieni con me" disse con tono autoritario prendendomi per un polso e trascinandomi in camera. mi fece spogliare nudo e prese delle calze da un cassetto con le quali mi legó i polsi alla lettiera; poi si tolse la vestaglia e sotto era completamente nuda. guardava la mia erezione con aria soddisfatta e si sedette al bordo le letto dicendo "adesso sei mio e guai a te se vieni".. cominció a schiaffeggiarmelo mentre con l altra mano lo stringeva alla base per farlo ingrossare sempre di piú. lo smanettava bene molto piano e delicatamente, non avevo mai ricevuto una sega cosí e mi stava piacendo un sacco. avvicinó la sua bocca al glande e con foga lo mise in bocca fino a farlo entrare tutto fino a toccare la sua gola. fu proprio in quel momento che chiuse con forza i denti, io sobbalzai con un urlo di dolore e la troia eccitata continuava a farlo e rifarlo. il dolore mi stava infastidendo cosi dissi " basta cosi mi fa male".. mi guardó con una faccia da troietta dicendo " uuhhh poverino ti faccio male!" e continuava a rifarlo ma stavolta mordendo sempre piu piano in fondo ero sempre suo nipote.. continuó a segarlo per bene e disse " adesso puoi venire ma solo se mi lecchi".. non me lo feci ripetere e annuii. si sedette sul mio viso mentre mi spompinava con gusto. l aria era poca che quasi soffocavo, mi ritrovai con il naso nel suo ano e la bocca nelle sue labbra cercando di leccare tutto per bene finché improvvisamente le venni in gola talmente forte che lo sperma le usci dal naso; balzó giu dal letto tossendo e mi diede un ceffone sul pene dicendo "sei uno stronzo".. beh ecco cosa succede a chi vuole sottomettermi pensai.. da quel giorno mi masturbavo solo sui suoi piedi di comune accordo dato che eravamo tutti e due predisposti per dominare. finito il lavoro a casa sua tornammo ognuno alle proprie vite vedendoci di rado alle cene con la famiglia. gli sguardi si incrociavano ma non avemmo piu alcun tipo di rapporto sessuale..
scritto il
2015-01-10
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