Confessioni in famiglia
di
esperia
genere
tradimenti
Quel giorno a pranzo, mentre assaggiavo sulla tavola preparata sul nostro terrazzo la pasta al forno che mia moglie Veronica mi aveva cucinato con la solita maestria, captai uno sguardo interrogativo da parte sua.
Era una bella giornata di giugno, non troppo calda e sul terrazzo si stava benissimo.
La tele in salotto trasmetteva la partita del Milan a basso volume, ma nessuno ormai era più interessato alle disgrazie della mia squadra…
- Cos'hai? Mi sembri preoccupato…
- Mi ha chiamato Martina questo pomeriggio. Ha parlato anche con te?
- No. Cosa voleva?
- Era distrutta. Voleva parlare con me come amico e come avvocato divorzista.
- Perché? C’è qualcosa di grave tra lei e suo marito?
- Pensa che Federico la tradisca.
- Ma figurati! Federico è un orsacchiotto! Non la tradirebbe mai!
- Eppure lei è convinta. Si è insospettita quando Federico ha dichiarato di volersi sottoporre alla vasectomia. Avevano deciso che sarebbe stata lei a farsi chiudere le tube e invece lui se ne viene fuori con la storia che vuole essere lui a farsi operare! Assurdo!
- A me invece sembra un marito considerato e preoccupato della salute e del benessere della moglie! Non vedo cosa ci sia di sospettoso.
- Hai mai sentito di un uomo che di sua volontà voglia farsi vasectomizzare? Sei matta? Così giovane e dopo aver avuto un solo figlio? Martina pensa che sia stata un’altra donna, la sua amante, a convincerlo per non correre il rischio di farsi mettere incinta.
- Sei proprio una mente contorta! Cosa vai a pensare!
Io, Veronica, Federico e Martina ci conosciamo dalle elementari. Siamo più che amici, siamo quasi una famiglia, da quando quasi tutti i nostri otto genitori sono morti e i fratelli di Federico e Veronica si sono trasferiti all'estero. Martina, poi, è come se fosse mia sorella. Giocavamo insieme dall'età di cinque anni e non ci siamo mai persi di vista.
- Non posso pensare che Federico tradisca Martina. Gli strapperei i coglioni con le mie mani e glieli farei mangiare. Non posso sopportare i traditori! Col mio mestiere ho visto i disastri che le infedeltà coniugali arrecano alla coppia e non posso concepire che una piccola leggerezza senza importanza per il traditore possa distruggere la vita del tradito e condurlo anche fino al suicidio!
- Sei troppo severo! Sono fatti loro! Non t’immischiare!
Mi versai un altro mezzo bicchiere di vino. Veronica mi guardò quasi con ostilità.
- Ti sembra che queste siano prove? Sono debolissimi indizi che non hanno nessun riscontro. Vaghi sospetti di una mente farneticante! Troppo poco per parlare di tradimento, no?
- Comunque non c’è problema, tutto si chiarirà nel pomeriggio.
- Perché?
- Martina ha assunto un investigatore privato che ha tenuto sotto controllo tutti gli spostamenti di Federico negli ultimi dieci giorni. Oggi alle sei le consegneranno il rapporto finale. Se tradimento c’è stato, sarà ben documentato. Foto, registrazioni audio e filmati. Tutto.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Il vino era finito. I nostri bicchieri erano vuoti.
Veronica mi chiese di aprire un’altra bottiglia e di riempirle di nuovo il suo bicchiere. Era mortalmente pallida e le tremavano le mani.
- Un bianco, per favore. E... Marcello? Quanto torni ti devo parlare…
- Certo, cara.
Veronica non vide il mio sorriso mentre raggiungevo la cucina per una nuova bottiglia di Soave.
Amaro sorriso purtroppo.
Era una bella giornata di giugno, non troppo calda e sul terrazzo si stava benissimo.
La tele in salotto trasmetteva la partita del Milan a basso volume, ma nessuno ormai era più interessato alle disgrazie della mia squadra…
- Cos'hai? Mi sembri preoccupato…
- Mi ha chiamato Martina questo pomeriggio. Ha parlato anche con te?
- No. Cosa voleva?
- Era distrutta. Voleva parlare con me come amico e come avvocato divorzista.
- Perché? C’è qualcosa di grave tra lei e suo marito?
- Pensa che Federico la tradisca.
- Ma figurati! Federico è un orsacchiotto! Non la tradirebbe mai!
- Eppure lei è convinta. Si è insospettita quando Federico ha dichiarato di volersi sottoporre alla vasectomia. Avevano deciso che sarebbe stata lei a farsi chiudere le tube e invece lui se ne viene fuori con la storia che vuole essere lui a farsi operare! Assurdo!
- A me invece sembra un marito considerato e preoccupato della salute e del benessere della moglie! Non vedo cosa ci sia di sospettoso.
- Hai mai sentito di un uomo che di sua volontà voglia farsi vasectomizzare? Sei matta? Così giovane e dopo aver avuto un solo figlio? Martina pensa che sia stata un’altra donna, la sua amante, a convincerlo per non correre il rischio di farsi mettere incinta.
- Sei proprio una mente contorta! Cosa vai a pensare!
Io, Veronica, Federico e Martina ci conosciamo dalle elementari. Siamo più che amici, siamo quasi una famiglia, da quando quasi tutti i nostri otto genitori sono morti e i fratelli di Federico e Veronica si sono trasferiti all'estero. Martina, poi, è come se fosse mia sorella. Giocavamo insieme dall'età di cinque anni e non ci siamo mai persi di vista.
- Non posso pensare che Federico tradisca Martina. Gli strapperei i coglioni con le mie mani e glieli farei mangiare. Non posso sopportare i traditori! Col mio mestiere ho visto i disastri che le infedeltà coniugali arrecano alla coppia e non posso concepire che una piccola leggerezza senza importanza per il traditore possa distruggere la vita del tradito e condurlo anche fino al suicidio!
- Sei troppo severo! Sono fatti loro! Non t’immischiare!
Mi versai un altro mezzo bicchiere di vino. Veronica mi guardò quasi con ostilità.
- Ti sembra che queste siano prove? Sono debolissimi indizi che non hanno nessun riscontro. Vaghi sospetti di una mente farneticante! Troppo poco per parlare di tradimento, no?
- Comunque non c’è problema, tutto si chiarirà nel pomeriggio.
- Perché?
- Martina ha assunto un investigatore privato che ha tenuto sotto controllo tutti gli spostamenti di Federico negli ultimi dieci giorni. Oggi alle sei le consegneranno il rapporto finale. Se tradimento c’è stato, sarà ben documentato. Foto, registrazioni audio e filmati. Tutto.
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Il vino era finito. I nostri bicchieri erano vuoti.
Veronica mi chiese di aprire un’altra bottiglia e di riempirle di nuovo il suo bicchiere. Era mortalmente pallida e le tremavano le mani.
- Un bianco, per favore. E... Marcello? Quanto torni ti devo parlare…
- Certo, cara.
Veronica non vide il mio sorriso mentre raggiungevo la cucina per una nuova bottiglia di Soave.
Amaro sorriso purtroppo.
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