Che porca mia sorella
di
Anonima capuana
genere
prime esperienze
Avevo cominciato non molto per tempo a conoscere il piacere del sesso.
Vivendo in una bella casa in periferia di una grande città e godendo di una posizione economica più che soddisfacente potevamo permetterci di avere del personale che curasse la casa e sovvenisse alle diverse necessità. In casa vivevamo i miei genitori, una sorella due fratelli e la sottoscritta. Con noi vi erano una filippina e un giovane giordano. Le due persone erano di appoggio al lavoro del magazzino e al lavoro di casa. Erano anni che stavano con noi e con loro si era istituita una certa familiarità.
Io sono la più piccola con i miei diciassette anni, sono coccolata un po’ da tutti e questo mi consente ampio spazio nei movimenti, nelle spese ecc.,
In casa tutto scorre tranquillo, almeno apparentemente, in realtà c’è spesso maretta per via del comportamento dei miei due fratelli che creano spesso casino. Il primo, Gianni, con la smania del gioco spesso si indebita e bisogna calmare i creditori, l’altro Nicola, passerebbe da un casino all’altro se ancora esistessero. E’ sempre alla ricerca di novità in campo di sesso. Per casa nostra è passata la rappresentanza femminile di tutto il mondo, ha cominciato con una ucraina, poi una rumena, successivamente una brasiliana, poi una nigeriana e via di questo passo. Attualmente è fermo ad una russa. C’è da dire che le donne che porta ha casa e di cui si definisce innamorato sono sempre di particolare avvenenza. Mio padre per questa debolezza chiude un po’ un occhio, il figlioletto gli ricorda forse la sua …..giovinezza. Mia madre lo ha rimesso in sesto ed ora fila dritto…. Mia sorella secondo l’opinione comune è tutta casa e chiesa, come si suol dire. Non trova marito, ma non credo si tenga molto lontano dai piaceri del sesso. Proprio scorgendo lei in piacevole amplesso con il giordano ho avuto modo di vedere scene di sesso dal vivo. Un attimo di pazienza e vi racconterò tutto.
Avevo quindici anni quando mi trovai ad assistere a quello che ora vi racconterò e costituì per me una doppia sorpresa: la prima la mia santarellina sorella in una manifestazione….non voglio precipitare gli eventi e la seconda scorgere quanto piacere può generare l’accoppiarsi con un uomo.
Avevo l’abitudine di girare per la casa appena mi liberavo dai compiti di scuola. La mamma non mi affidava alcun impegno in casa in quanto la filippina, assai efficiente, soddisfaceva pienamente le esigenze di mia madre in riferimento alle necessità di una famiglia.
Era verso la fine della primavera e l’estate avanzava in modo da farsi sentire. Il caldo, un sole cocente chiedeva a chi era abitudinario ad un pisolino pomeridiano, impegno cui erano intendi quel pomeriggio i miei genitori. I fratelli fuori casa per impegni ed io sola per la casa a girovagare. Mi misi prima a giocare con il nostro cane, ma anche la bestia lanciava segni di voluttuoso riposo. Mi diressi verso l’area ove solitamente si trova a fare qualcosa il giovane giordano. Entrai nello stanzone-deposito ove erano depositate cose alla rinfusa e il mio orecchio fu subito colpito da forti sospiri e apparenti lamenti. Con piena circospezione feci di tutto per individuare la provenienza e vedere di cosa si trattasse. Allungando l’occhio verso la parte più interna, mi ritrovai davanti ad una scena che non avevo né prevista né immaginabile. La mia cara sorellina distesa, con la gonna sollevata, le gambe e il pancino nudo e sopra di lei il giovane anche lui nudo nella parte inferiore avendo il pantalone completamente sfilato a terra. Dopo il primo attimo di sorpresa, mi decisi a seguire discretamente tutta la scena che si svolgeva in quell’angolo silenzioso della casa.
La cara Claudia, è il nome di mia sorella, mostrava di essere estremamente pratica in quel tipo di attività. Quando il movimento focoso del giovane divenne intenso, corrispose a gridolini di piacere da parte di mia sorella che spudoratamente gridava “dai, spingi, ancora, fammelo sentire tutto dentro il tuo cazzo”: Ismael non era da meno. Lo vedevo continuamente impegnato ad andare avanti e in dietro e gridarle: “Si, mia bella puttana, ti debbo far sentire tutto il mio bastone dentro fino a farti male. Ti piace, vero? E tutti ti credono la donna più pura del mondo. Non sei mai sazia di sesso, sei molto brava a scegliere i momenti opportuni quando tutti sono impegnati” “ O Ismael, si chiamami come voi, ma mi piace essere chiavata da te. Sei bravo e il tuo cazzo grosso e duro lo sento bene dentro. Continua, è bello, daiiii, ancoraaaaa, vengoooooooooooooooooo” A queste esclamazioni fece seguito un rilassamento da parte della mia sorellona porca, ora la potevo definire tale. Vidi il membro del giovane pieno di liquido, era la sborra dei due amanti. Cercai di non farmi vedere, ma anche di non perdere neanche un attimo di quanto avveniva in quel luogo. Rimasero distesi sulla stuoia che Claudia aveva portato per maggiore comodità per una decina di minuti durante i quali lei teneva delicatamente in mano il cazzo del giovane e lui avendola denudata del tutto le accarezzava le tette molto vistose. Fu ancora lei, mia sorella, a riprendere l’iniziativa, si chinò sul centro del corpo del giovane e cominciò leccargli la verga. Un paio di colpetti e vidi subito prendere una dimensione ragguardevole. Lo prese in bocca con delicatezza e poi cominciò a fargli un bocchino che procurava al giovane evidente piacere. Le prese tra le mani la testa e cercò di spingerla al massimo verso il suo corpo. L’intero, lungo e poderoso cazzo scomparve nella vorace bocca di mia sorella. Riprese il suo ritmo e ad un tratto il giovane allontanò la testa di Claudia, prese in mano il suo strumento e ambedue farfugliando parole di piacere diedero segni della imminente esplosione di piacere. “Dai, Ismael, vienimi in bocca, fammi sentire il sapore della tua sborra. Ecco, dai schizzami su tutto il viso, sulle tette, in bocca” dal cazzo del giovane una bella quantità di liquidò andò a colpire le parti invocate da mia sorella. Ismail crollò sopra di lei, con affabilità comincio ad accarezzarle il viso, il petto. Aiutò a stendere il suo liquido su tutto il corpo, mentre lei beata e serena lasciava fare. Mentalmente pensai, ma è mai possibile che qui in casa nessuno si è accorto di nulla? Il diabolico comportamento della coppia. Era riuscita ad ingannare e tener nascosto tutto a tutti. Cosa avrei dovuto fare io, essendo l’unica a conoscenza della cosa? Rimasi con il mio interrogativo per un po’ di giorni, poi decisi di tener segreta per me la relazione e sfruttarla nel caso di qualche necessario…bisogno. Mentre mi tenevo in questi pensieri e ipotizzando che la coppia si sarebbe dichiarata soddisfatta di tutto quello che avevano avuto di piacere fui colpito dalla nuova ripresa, sempre da parte della mia sorellina. “Ismael, amore mio, ho voglia ancora di te, voglio sentire il tuo cazzo nel mio culo. Ci hai provato la volta scorsa, ma non ci sei riuscito. Ho con me qualcosa che ti aiuterà ad entrare nel mio buchetto. Hai preso la mia verginità, ti ho sempre accontentato prendendolo in bocca, ora è arrivato il momento di farmi sentire quanto piacere può darmi il sentirlo dietro…” “ Bella Claudia, non posso dirti di no! Sei la mia doppia padrona. Lavoro per voi e gestisci il mio desiderio di te.” “ Non essere stronzo” , accompagnò con un sorriso l’offesa che non era tale…. “A me stai dando tanto piacere da due anni a questa parte che non avrei mai provato. Quello che di te a me piace in particolare è la tua discrezione e il tuo delicato modo di rapportarti fuori da queste situazioni” Così dicendo vidi cavar fuori dalla borsetta un astuccio giallo, era un tubetto di margarina. Ne fece uscire una bella quantità sulla punta delle dita e comincio a spalmarsi il culo. Non avrei mai immaginato mia sorella tanto puttana! La sua carnagione scura creava un contrasto con l’abbondante giallo della sostanza più avvezza ad ambiente di cucina che a quello scopo. Ma quest’uso secondario doveva essere di conoscenza di mia sorella , che si rivelava ai miei occhi in una dimensione che non avrei mai pensato.. Voleva essere certa che tutto sarebbe stato realizzato. Era evidente che desiderava sentirselo dentro nell’ano a tutti costi. La vidi porsi in posizione ottimale, le gambe allargate al massimo in modo da poter stendere un po’ il buchetto, le mani le pose in modo da tirare verso l’esterno le chiappe e aiutare ancor più la riuscita di quel che desiderava. Nel frattempo il giovane sollecitava il suo cazzo con le mani quasi a masturbarsi, lo vidi grosso nelle sue mani, prese un po’ della stessa sostanza con cui mia sorella si era spalmato il culo, unse tutta la superficie del membro che di lì a poco sarebbe scomparso nelle voluttuose caverne di mia sorella. Mia sorella mostrava segni d’impazienza, allora il giovane con estrema delicatezza cominciò ad accarezzarle i fianchi, poi le chiappe e via via si diresse verso il buco del culo, la sostanza abbondante, lo spirito distensivo messo in atto da Claudia, favorì una facile penetrazione, prima di un dito, poi due. Claudia era pronta. “Amore, eccomi, sono tuo, ti consegno quello che di più bello e piacevole ho” Così dicendo diede una prima spinta poi una seconda e alla terza il cazzo fu tutto dentro. Un lieve lamento da parte di lei, poi …”che bello!, ti sento tutto dentro, è un piacere enorme che mi dai. Chiavami sempre in questo modoooo, Ismael, la mia fica è bollente come un braciere e il mio culo è pieno della tua carne dura e forte. Mio Dio, sto già per arrivare, mi hai fatto arrapare che non immagini. Spingi dentro, voglio sentire il caldo della tua sborra dentro il mio culo.. Continua…. ancora…. che piacere…me lo dovrai sempre il tuo cazzo in tutti i modi. Devo sempre saziarmi di piacere. Ancora, ancora, dai,dai amore; sono tua ora e per sempre; vengono.” A queste parole corrispondeva la partecipazione di Ismael con analogo intenso fervore. Talvolta chinava la testa in dietro sentendo forse un brivido percorre il suo corpo. Rimaneva in lui un minimo di soggezione nei riguardi di lei. Talvolta temeva eventuale conseguenza qualora la cosa sarebbe venuta a conoscenza dei genitori o dei fratelli. Ma quando si trovava nel pieno del piacere, nel pieno del godimento partecipava senza alcuna remore. Dopo una decina di minuti capii che anche il giovane stava arrivando. Un suono gutturale uscì dalla sua bocca tenuta sempre un po’ a freno per motivi noti e subito dopo lo vidi accasciato sul corpo di Claudia che certamente provava piacere aggiunto nel sentire la copertura del suo corpo da parte del corpo del suo amante. Dopo quattro o cinque minuti vidi Ismael tirar fuori il suo pisellone e con sorpresa riuscii a scorgere quelle che mi parvero macchie rosse che avevo già visto scendere lungo la gamba di lei. Era finito tutto? No, c’era ancora il resto, prese in bocca l’affare di Ismael ancora umido della sborra abbondantemente lasciata all’interno della sua cavità e cominciò a pulirlo con dolcezza. Lui lasciò fare, certamente anche lui era stanco e non vedeva l’ora che tutto fosse finito. Come in realtà avvenne. Ed io? Pensate che sia stata lì a guardare estasiata senza far nulla? Vi sbagliate, torturai la mia morbida e incontaminata fichetta con ripetuti ditalini, assaporando piacere e piacere che solo poi provai più consistente quando mi sentii pronta per essere chiavata da un uomo. Ma questa è storia recente che avrò modo di raccontarvi. Un saluto e un arrivederci. Un avvertimento; è opportuno tener presente che le sorelline tutte panne e burro…..ne sanno sempre una più del diavolo in fatto di sesso.
anonima capuana
Vivendo in una bella casa in periferia di una grande città e godendo di una posizione economica più che soddisfacente potevamo permetterci di avere del personale che curasse la casa e sovvenisse alle diverse necessità. In casa vivevamo i miei genitori, una sorella due fratelli e la sottoscritta. Con noi vi erano una filippina e un giovane giordano. Le due persone erano di appoggio al lavoro del magazzino e al lavoro di casa. Erano anni che stavano con noi e con loro si era istituita una certa familiarità.
Io sono la più piccola con i miei diciassette anni, sono coccolata un po’ da tutti e questo mi consente ampio spazio nei movimenti, nelle spese ecc.,
In casa tutto scorre tranquillo, almeno apparentemente, in realtà c’è spesso maretta per via del comportamento dei miei due fratelli che creano spesso casino. Il primo, Gianni, con la smania del gioco spesso si indebita e bisogna calmare i creditori, l’altro Nicola, passerebbe da un casino all’altro se ancora esistessero. E’ sempre alla ricerca di novità in campo di sesso. Per casa nostra è passata la rappresentanza femminile di tutto il mondo, ha cominciato con una ucraina, poi una rumena, successivamente una brasiliana, poi una nigeriana e via di questo passo. Attualmente è fermo ad una russa. C’è da dire che le donne che porta ha casa e di cui si definisce innamorato sono sempre di particolare avvenenza. Mio padre per questa debolezza chiude un po’ un occhio, il figlioletto gli ricorda forse la sua …..giovinezza. Mia madre lo ha rimesso in sesto ed ora fila dritto…. Mia sorella secondo l’opinione comune è tutta casa e chiesa, come si suol dire. Non trova marito, ma non credo si tenga molto lontano dai piaceri del sesso. Proprio scorgendo lei in piacevole amplesso con il giordano ho avuto modo di vedere scene di sesso dal vivo. Un attimo di pazienza e vi racconterò tutto.
Avevo quindici anni quando mi trovai ad assistere a quello che ora vi racconterò e costituì per me una doppia sorpresa: la prima la mia santarellina sorella in una manifestazione….non voglio precipitare gli eventi e la seconda scorgere quanto piacere può generare l’accoppiarsi con un uomo.
Avevo l’abitudine di girare per la casa appena mi liberavo dai compiti di scuola. La mamma non mi affidava alcun impegno in casa in quanto la filippina, assai efficiente, soddisfaceva pienamente le esigenze di mia madre in riferimento alle necessità di una famiglia.
Era verso la fine della primavera e l’estate avanzava in modo da farsi sentire. Il caldo, un sole cocente chiedeva a chi era abitudinario ad un pisolino pomeridiano, impegno cui erano intendi quel pomeriggio i miei genitori. I fratelli fuori casa per impegni ed io sola per la casa a girovagare. Mi misi prima a giocare con il nostro cane, ma anche la bestia lanciava segni di voluttuoso riposo. Mi diressi verso l’area ove solitamente si trova a fare qualcosa il giovane giordano. Entrai nello stanzone-deposito ove erano depositate cose alla rinfusa e il mio orecchio fu subito colpito da forti sospiri e apparenti lamenti. Con piena circospezione feci di tutto per individuare la provenienza e vedere di cosa si trattasse. Allungando l’occhio verso la parte più interna, mi ritrovai davanti ad una scena che non avevo né prevista né immaginabile. La mia cara sorellina distesa, con la gonna sollevata, le gambe e il pancino nudo e sopra di lei il giovane anche lui nudo nella parte inferiore avendo il pantalone completamente sfilato a terra. Dopo il primo attimo di sorpresa, mi decisi a seguire discretamente tutta la scena che si svolgeva in quell’angolo silenzioso della casa.
La cara Claudia, è il nome di mia sorella, mostrava di essere estremamente pratica in quel tipo di attività. Quando il movimento focoso del giovane divenne intenso, corrispose a gridolini di piacere da parte di mia sorella che spudoratamente gridava “dai, spingi, ancora, fammelo sentire tutto dentro il tuo cazzo”: Ismael non era da meno. Lo vedevo continuamente impegnato ad andare avanti e in dietro e gridarle: “Si, mia bella puttana, ti debbo far sentire tutto il mio bastone dentro fino a farti male. Ti piace, vero? E tutti ti credono la donna più pura del mondo. Non sei mai sazia di sesso, sei molto brava a scegliere i momenti opportuni quando tutti sono impegnati” “ O Ismael, si chiamami come voi, ma mi piace essere chiavata da te. Sei bravo e il tuo cazzo grosso e duro lo sento bene dentro. Continua, è bello, daiiii, ancoraaaaa, vengoooooooooooooooooo” A queste esclamazioni fece seguito un rilassamento da parte della mia sorellona porca, ora la potevo definire tale. Vidi il membro del giovane pieno di liquido, era la sborra dei due amanti. Cercai di non farmi vedere, ma anche di non perdere neanche un attimo di quanto avveniva in quel luogo. Rimasero distesi sulla stuoia che Claudia aveva portato per maggiore comodità per una decina di minuti durante i quali lei teneva delicatamente in mano il cazzo del giovane e lui avendola denudata del tutto le accarezzava le tette molto vistose. Fu ancora lei, mia sorella, a riprendere l’iniziativa, si chinò sul centro del corpo del giovane e cominciò leccargli la verga. Un paio di colpetti e vidi subito prendere una dimensione ragguardevole. Lo prese in bocca con delicatezza e poi cominciò a fargli un bocchino che procurava al giovane evidente piacere. Le prese tra le mani la testa e cercò di spingerla al massimo verso il suo corpo. L’intero, lungo e poderoso cazzo scomparve nella vorace bocca di mia sorella. Riprese il suo ritmo e ad un tratto il giovane allontanò la testa di Claudia, prese in mano il suo strumento e ambedue farfugliando parole di piacere diedero segni della imminente esplosione di piacere. “Dai, Ismael, vienimi in bocca, fammi sentire il sapore della tua sborra. Ecco, dai schizzami su tutto il viso, sulle tette, in bocca” dal cazzo del giovane una bella quantità di liquidò andò a colpire le parti invocate da mia sorella. Ismail crollò sopra di lei, con affabilità comincio ad accarezzarle il viso, il petto. Aiutò a stendere il suo liquido su tutto il corpo, mentre lei beata e serena lasciava fare. Mentalmente pensai, ma è mai possibile che qui in casa nessuno si è accorto di nulla? Il diabolico comportamento della coppia. Era riuscita ad ingannare e tener nascosto tutto a tutti. Cosa avrei dovuto fare io, essendo l’unica a conoscenza della cosa? Rimasi con il mio interrogativo per un po’ di giorni, poi decisi di tener segreta per me la relazione e sfruttarla nel caso di qualche necessario…bisogno. Mentre mi tenevo in questi pensieri e ipotizzando che la coppia si sarebbe dichiarata soddisfatta di tutto quello che avevano avuto di piacere fui colpito dalla nuova ripresa, sempre da parte della mia sorellina. “Ismael, amore mio, ho voglia ancora di te, voglio sentire il tuo cazzo nel mio culo. Ci hai provato la volta scorsa, ma non ci sei riuscito. Ho con me qualcosa che ti aiuterà ad entrare nel mio buchetto. Hai preso la mia verginità, ti ho sempre accontentato prendendolo in bocca, ora è arrivato il momento di farmi sentire quanto piacere può darmi il sentirlo dietro…” “ Bella Claudia, non posso dirti di no! Sei la mia doppia padrona. Lavoro per voi e gestisci il mio desiderio di te.” “ Non essere stronzo” , accompagnò con un sorriso l’offesa che non era tale…. “A me stai dando tanto piacere da due anni a questa parte che non avrei mai provato. Quello che di te a me piace in particolare è la tua discrezione e il tuo delicato modo di rapportarti fuori da queste situazioni” Così dicendo vidi cavar fuori dalla borsetta un astuccio giallo, era un tubetto di margarina. Ne fece uscire una bella quantità sulla punta delle dita e comincio a spalmarsi il culo. Non avrei mai immaginato mia sorella tanto puttana! La sua carnagione scura creava un contrasto con l’abbondante giallo della sostanza più avvezza ad ambiente di cucina che a quello scopo. Ma quest’uso secondario doveva essere di conoscenza di mia sorella , che si rivelava ai miei occhi in una dimensione che non avrei mai pensato.. Voleva essere certa che tutto sarebbe stato realizzato. Era evidente che desiderava sentirselo dentro nell’ano a tutti costi. La vidi porsi in posizione ottimale, le gambe allargate al massimo in modo da poter stendere un po’ il buchetto, le mani le pose in modo da tirare verso l’esterno le chiappe e aiutare ancor più la riuscita di quel che desiderava. Nel frattempo il giovane sollecitava il suo cazzo con le mani quasi a masturbarsi, lo vidi grosso nelle sue mani, prese un po’ della stessa sostanza con cui mia sorella si era spalmato il culo, unse tutta la superficie del membro che di lì a poco sarebbe scomparso nelle voluttuose caverne di mia sorella. Mia sorella mostrava segni d’impazienza, allora il giovane con estrema delicatezza cominciò ad accarezzarle i fianchi, poi le chiappe e via via si diresse verso il buco del culo, la sostanza abbondante, lo spirito distensivo messo in atto da Claudia, favorì una facile penetrazione, prima di un dito, poi due. Claudia era pronta. “Amore, eccomi, sono tuo, ti consegno quello che di più bello e piacevole ho” Così dicendo diede una prima spinta poi una seconda e alla terza il cazzo fu tutto dentro. Un lieve lamento da parte di lei, poi …”che bello!, ti sento tutto dentro, è un piacere enorme che mi dai. Chiavami sempre in questo modoooo, Ismael, la mia fica è bollente come un braciere e il mio culo è pieno della tua carne dura e forte. Mio Dio, sto già per arrivare, mi hai fatto arrapare che non immagini. Spingi dentro, voglio sentire il caldo della tua sborra dentro il mio culo.. Continua…. ancora…. che piacere…me lo dovrai sempre il tuo cazzo in tutti i modi. Devo sempre saziarmi di piacere. Ancora, ancora, dai,dai amore; sono tua ora e per sempre; vengono.” A queste parole corrispondeva la partecipazione di Ismael con analogo intenso fervore. Talvolta chinava la testa in dietro sentendo forse un brivido percorre il suo corpo. Rimaneva in lui un minimo di soggezione nei riguardi di lei. Talvolta temeva eventuale conseguenza qualora la cosa sarebbe venuta a conoscenza dei genitori o dei fratelli. Ma quando si trovava nel pieno del piacere, nel pieno del godimento partecipava senza alcuna remore. Dopo una decina di minuti capii che anche il giovane stava arrivando. Un suono gutturale uscì dalla sua bocca tenuta sempre un po’ a freno per motivi noti e subito dopo lo vidi accasciato sul corpo di Claudia che certamente provava piacere aggiunto nel sentire la copertura del suo corpo da parte del corpo del suo amante. Dopo quattro o cinque minuti vidi Ismael tirar fuori il suo pisellone e con sorpresa riuscii a scorgere quelle che mi parvero macchie rosse che avevo già visto scendere lungo la gamba di lei. Era finito tutto? No, c’era ancora il resto, prese in bocca l’affare di Ismael ancora umido della sborra abbondantemente lasciata all’interno della sua cavità e cominciò a pulirlo con dolcezza. Lui lasciò fare, certamente anche lui era stanco e non vedeva l’ora che tutto fosse finito. Come in realtà avvenne. Ed io? Pensate che sia stata lì a guardare estasiata senza far nulla? Vi sbagliate, torturai la mia morbida e incontaminata fichetta con ripetuti ditalini, assaporando piacere e piacere che solo poi provai più consistente quando mi sentii pronta per essere chiavata da un uomo. Ma questa è storia recente che avrò modo di raccontarvi. Un saluto e un arrivederci. Un avvertimento; è opportuno tener presente che le sorelline tutte panne e burro…..ne sanno sempre una più del diavolo in fatto di sesso.
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