Incontro inaspettato

di
genere
tradimenti

…..come spesso accade invito a cena una mia cara amica a cui faccio il filo da tempo e con cui dopo aver passato una bellissima e trasgressiva vacanza in riva allo splendido mare del promontorio del gargano, per farmi perdonare dei silenzi degli ultimi tempi dovuti al mio lavoro decido di offrirle una cenetta molto intima e deliziosa. Arriviamo al ristorante dove ho prenotato un tavolo appartato con tanto di fiori freschi e profumati ad attenderci. Il locale molto elegante e di classe ha luci molto soffuse ed una musica di sottofondo piacevole e che non disturba affatto la nostra chiacchierata simpatica e leggera fatta soprattutto delle memorie dell’estate appena trascorsa e di quanto la bella stagione ci ha offerto, non tralasciando quella che la nostra relazione può riservarci o meno. E li mentre affascinato dal suo abitino nero con vistosa scollatura e tanto di sorrisi ammiccanti vi vedo entrare. Per un’ attimo garbatamente ho emesso di guardarvi anche se con la coda dell’occhio vi ho visti entrare. Una bella coppia di signori intorno alle cinquantina, sensuale mi sei passata di fianco rapendomi subito con il tuo profumo dolce che lascia nell’aria quella scia piacevole da flautaio magico dove tutti i topolini vorrebbero seguirti attratti e quasi ipnotizzati da quell’aroma piacevole per i sensi. Mentre continuo a parlare con lei vi seguo con la coda dell’occhio e piacevolmente sorpreso noto che vi sedete al tavolo dietro di noi. La disposizione dei tavoli nel ristorante permette una certa intimità per le coppie che decidono di accomodarsi in questa saletta, disposti di fianco al muro tappezzato con una sobria ma elegante carta da parati, ogni tavolo è posizionato con un lume in stile bella epoque in alto al centro del tavolo e la distanza tra un tavolo e l’altro e di circa di 2 metri cosi da consentire la giusta intimità ma allo stesso tempo di poter vedere chi si trova di fronte a noi. Tuo marito o il tuo compagno da le spalle alla mia donna e tu sei seduta di fronte a lui e di conseguenza di fronte a me. Vengo immediatamente rapito dal tuo fascino nordico, capelli corti biondo cenere e lineamenti perfetti, un sottile strato di trucco tanto da rendere luminoso il tuo viso ed un rossetto viola appena accennato rendono le tue labbra sottili e sexy, noto subito le tue mani ben curate e con smalto porpora molto scuro cosi accattivanti ed immagino audaci, sei vestina in maniera semplice ma molto elegante con una camicia bianca sbottonata quanto basta per lasciar intuire cosa di prezioso contiene tanto che subito noto il cameriere dopo essersi avvicinato per servirvi l’aperitivo girare lo sguardo imbarazzato da tanta sensualità non dopo però aver fatto cadere l’occhio malandrino nella tua scollatura. Ricevo un paio di schiaffetti sulla mia mano da parte della mia amica la quale mi vede imbambolato, fortunatamente non ha capito il motivo della mia momentanea assenza e subito ribadisco che per un’attimo ero stato assorto dai pensieri lavorativi e di quello che mi aspettava il giorno dopo. Con non chalance faccio finta di nulla e cosi ordiniamo il primo un bel risotto con i porcini vista la stagione con l’aggiunta di una spolveratine di tartufo bianco mantecati con burro, un bel vino corposo per accompagnare il piatto suggerisco un Brunello del 1999, suggerimento apprezzato dalla mia lei. Inutile però, anche questo non basta a distrarmi da quella che ormai è diventata la mia piacevole distrazione della serata, ovvero tu. Letteralmente affascinato dai tuoi modi sexy cerco di focalizzarti meglio senza dare nell’occhio, quando sei entrata indossavi una pelliccia penso di ermellino abbastanza lunga quanto un cappotto e solo dopo che l’hai consegnata al cameriere mi sono accorto con piacere che indossi una gonna sopra il ginocchio, le tue belle gambe snelle, velate da un paio di calze impreziosite da ricami tondeggianti che come un vortice risalgono verso sopra portando l’immaginazione e la curiosità più audace a fantasticare su come e dove quei ricami terminano, un paio di stivali con un tacco molto alto forse 10 neri con lo stiletto in acciaio lucido rendono le tue gambe slanciate e sensuali. Le tovaglie sono molto corte a stento arrivano sulle gambe cosi posso aiutato dalla luce della lampada posta sul mio tavolo sbirciare sotto il vostro tavolo, il gioco di ombre mi permette di vedere la tua gonna che vista la postura si è alzata notevolmente lasciandoti le gambe quasi del tutto scoperte, le tue calze sono delle autoreggenti tanto che riesco a distinguere chiaramente il bordo delle calze. Ammetto di essermi particolarmente eccitato e lo sento dentro i mie pantaloni tanto che devo più volte cambiare posizione sulla sedia per meglio sistemare il tutto. I nostri sguardi si sono incrociati più volte ti sei accorta del mio interessamento per te ed ho notato da subito un certo feeling tra noi due, feeling fatto di sorrisi smaliziati, di giochi con gli occhi per non far intendere nulla ad i nostri due accompagnatori che ignari di questo sottile gioco di seduzione al quale involontariamente stiamo partecipando continuano a parlarci senza minimamente sospettare la trama di seduzione che alle loro spalle si sta costruendo. Arriva il nostro profumato risotto che tu incuriosita segui con lo sguardo indicando poi a tuo marito di chiedere al cameriere come fosse il piatto che ci è stato portato. Fumante ci viene servito nei piatti e subito riempio il calice di vino della mia compagna per brindare alla cena, in realtà mentre sollevo il calice per brindare con lei con un piccolo gesto della mano che tu percepisci il brindisi lo faccio nei tuoi confronti, mi sorridi accettando il mio gesto, tanto che anche tu sollevi il calice davanti a te e senza farti accorgere da tuo marito lo punti verso di me, sbirciandomi con gli occhi se ho inteso il gesto di ricambio da parte tua. Assaporo il risotto facendo piacevoli smorfie con il viso che dalla mia compagna vengono interpretate come mimiche facciali di approvazione al risotto nei sui confronti, mimiche della mia innata spiritosità che la fanno sorridere parecchio, in realtà tutta la mia mimica è rivolta nei tuoi confronti le mie faccine simpatiche sono per conquistare questa misteriosa signora cosi affascinante e dalle movenze sexy. Terminato il risotto commentiamo la bontà di quello che abbiamo appena consumato mentre voi assaporate dei gamberetti freschi al ghiaccio, noto che involontariamente ti sei leggermente schizzata sulla camicetta, in realtà si tratta di acqua nulla di grave ma in quel momento realizzo che forse andrai in bagno per meglio controllare, approfittando di una chiamata urgente che la mia compagna sta facendo alzandosi dal tavolo per non disturbare e per non farsi ascoltare, con lo sguardo ti indico il bagno del ristorante, sembra che tu di primo acchito non abbia inteso, cosi mi alzo, avvicinandomi alla mia compagna al telefono gli dico che vado in bagno, lo faccio in modo tale che anche tu possa sentirmi nella speranza che questo mio inequivocabile messaggio sia da te recepito per come mi auguro. Entro nell’antibagno davanti a me un grande lavandino con sopra un grande specchio illuminato mi guardo allo specchio mi lavo lentamente le mani pensando che forse mi sono lasciato prendere troppo dalla fantasia e che probabilmente non verrai mai in bagno perlomeno finchè ci sarò io dentro, cosi appoggio stancamente quasi deluso e disilluso le mani la lavandino chiudendo per un’attimo gli occhi. Vengo subito destato dal rumore dolce della porta che si apre, alzo lo sguardo verso lo specchio e ti vedo entrare. Ammetto che nonostante svariate situazioni intriganti e sexy capitatemi nella vita questa situazione e nuova ed eccitante tanto che un nodo alla gola mi pervade quando lucente e silenziosa come una gatta entri, speriamo non mi sono macchiata esordisci, mi giro e cercando di sgranchire la voce senza emettere nessun suono gutturale…ma no e solo acqua, lei dice che e solo acqua? Vedremo, mi rispondi, mi chiamo T. piacere io A., i nostri sguardi si incrociano sprigionando passione parlandosi in maniera erotica, un’attimo quell’attimo di coraggio che ti porta al punto di non ritorno osare il mio motto perché se perdi quell’attimo tutto cambia un ripensamento un’imprevisto un’intruso, e l’attimo lo colgo carpe diem senza null’altro aggiungere ti avvinghio nelle mie braccia e ti bacio in maniera passionale, mi hai attratto appena sei entrata A., ti sussurro all’orecchio, ti sento tremante ma presa da questa situazione un po’ imbarazzata e tesa, con la coda dell’occhio punto la porta più vicina e tirandoti verso di me entriamo dentro, la richiudiamo alle nostre spalle, sento la tua lingua calda e vogliosa intrecciarsi con la mia e sento il tuo corpo che prima teso e tremolante lasciarsi andare, sento le tue braccia intorno al mio collo e le tue mani morbide e fredde accarezzarmi la nuca. Presi da un’istinto di passione incontrollabile ci spogliamo, io mi tolgo la giacca lasciandola cadere per terra mentre le mie mani frugano il tuo corpo ti slaccio la camicetta avvinghiando le mani sui tuoi seni che tiro fuori dal reggiseno in pizzo senza slacciarlo, sento la tua lingua sul mio collo che trilla e fruga…..ti infilo le mani sotto la gonna sfilandoti il perizoma, sento la tua fica bagnata di umori sbrodolarmi tra le dita mentre le tue gambe si allargano per farmela meglio palpare. Hai delle chiappe dure e sode che schiaffeggio con disinvoltura facendo riecheggiare nel bagno il rumore delle tue carni sotto le mie mani slap slap slap, prendimi mi sussurri, e un’attimo appoggi una gambe sul vater chiuso girandoti appoggiando le mani alla parete, mi slaccio i pantaloni che scivolano facendo un tonfo per terra, ( ho il cellulare dentro magari si è rotto ma chi se ne frega ehehheh), mi abbasso gli slip e subito il mio cazzo duro e gonfio di piacere desideroso della tua passerona depilata e rossa di piacere, ti appoggio il cazzo alle chiappe sfrusciandotele una alla volta per portare al massimo del piacere il nostro desiderio. Mmmmmmmm ti penetro e sento il cazzo scivolare dentro la tua fica accolto dai tuoi umori aspirato dalla tua voluttuosa fica, scopiamo come due adolescenti al loro primo amplesso ansimando di piacere, ti afferro i fianchi bianchi e morbidi con le mani, stringo tirandoti a me cadenzando i movimenti …….subito dopo raggiungi l’orgasmo soffocandolo con la tua mano tra le labbra mentre l’altra quasi graffia le mattonelle del bagno….vengooooooo sento il sangue ribollire dentro di me salire rapidamente dalle gambe fino alla punta del cazzo, lo tiro fuori in tempo riempiendoti le chiappe della mia sborra bollente copiosa densa….che lenta scivola dal tuo culo per terra…………..dobbiamo andare prima che loro si insospettiscano mi dici….ti voglio vedere ancora A., lasciami il tuo numero T., cosi al volo recupero un mio bigliettino dalla giacca, e te lo…esci prima tu T. mi dici devo risistemarmi cosi dopo averti schioccato un bacio sulle morbide labbra esco dal bagno, mi sistemo un po’ e torno al tavolo, lei ancora al cell mi raggiunge poco dopo quasi non si è accorta della mia lunga assenza, passando di fianco tuo marito vedo che lui mi guarda di sott’occhio che non sospetti qualcosa penso o che non sappia…poco dopo ritorni tu al tavolo con aria indifferente sorridi a lui e ti siedi chiedendogli se avesse ordinato il primo, nel frattempo la mia compagna si alza per andare in bagno, ti vedo ti sorrido metto una mano in tasca ho il tuo perizoma tra le dita ti sorrido ancora te lo faccio vedere, mi fai uno sguardo censorio, poi ricevo un messaggio al cell…porco la prossima volta me lo restituisci baci tua A.

scritto il
2016-05-26
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