La fichetta di mia moglie - film hard 2 -
di
Amintore
genere
dominazione
Segue dal racconto precedente.
Dopo qualche giorno squilla il telefono e riconosco immediatamente la voce suadente della titolare della produzione " vorrei innzitutto farti le mie personali congratulazioni per la performance della volta scorsa; non sempre ci capitano uomini che hanno le tue doti anali e a cui piace farsi inculare senza problemi. Quindi abbiamo pensato a te e dovresti venire domani, abbiamo due scene da girare in due ambientazioni diverse e sarai impegnato tutto il giorno; naturalmente la paga sarà doppia. Naturalmente devi venire già ben lavato, quindi fatti un bel clistere".
Io contentissimo accetto, anche per il mio oramai cronico bisogno di soldi, e confermo la mia disponibilità.
Il giorno dopo mi faccio un paio di clisteri, così come ordinato e mi reco in villa e subito mi spiegano la mia parte; la prima scena è ambientata in una sala da pranzo, dove di sono 12 ragazze che pranzano allegramente, con abbondante champagne che si versa in continuazione nei calici.
L'euforia è alle stelle e le 12 amiche, alla fine del luculliano pranzo, vorrebbero fare un pò di sesso.
Io vengo preparato nella stanza accanto dalla mia valchiria che la scorsa volta mi aveva iniziato a questo lavoro.
Mi fanno accomodare su un lettino e qui mi incominciano a depilare completamente, con rasoio e ceretta. Sottoposto a questa tortura, sento le allegre risate provenire dalla stanza accanto dove già hanno iniziato a girare.
Dopo mezzora, sono liscio come un bambino appena nato e non ho più un pelo in nessuna parte del corpo. Poi mi cospargono di crema fino a ungermi completamente. Mi sento nudo come non mai e sento freddo!.
Mi infilano una maschera che raffigura un cavallo, mi mettono delle finte briglie che però mi costringono sul collo e sulle spalle e un morso che mi attraversa la bocca.
Mi ungono per bene il culo con un lubrificante, indugiando con due e tre dita e una volta pronto mi infilano un plug nel culo con una lunga coda di pelo nero e liscio. In ultimo, mi infilano sul pisello una cintura di castità di plastica rosa e nera che riproduce proprio la pezzatura di un cavallo, con lo scopo di impedirmi di avere erezioni.
" ah, ah, guarda sembra proprio una cavallina!".
Conciato in questo modo sono totalemnte sotto il loro controllo.
La mia aguzzina mi prende per le briglie e a quattro zampe mi porta nella sala dove il pranzo è finito e le 12 ragazze sono nude, sdraiate su i divani e si baciano lascivamente, in atteggiamento lesbico.
La vista mi è un pò impedita dalla maschera ma guardando meglio, mi accorgo che hanno tutte indossato degli strapon con falli a forma di peni di cavallo, alcuni bianchi e neri, altri bianchi e marroni, di forme e dimensioni diverse e alcuni veramente spaventosi.
Io sono sempre a quattro zampe al centro della sala e la mia aguzzina " ragazze vi ho portato la cavallina da svezzare !.
Tutte si avvicinano gridando eccitate e mi accerchiamo subito incominciando ad accarezzarmi.
Mi accarezzano come farebbero con un cavallo e fanno scorrere le loro mani sul mio corpo unto dalla crema, alcuni mi accarezzano la mia schiena, su i miei fianchi; alcune indugiano sul culo mentre altre si accertano che io sia effettivamente una cavallina, grazie alla gabietta che costringe e imprigiona il mio fallo.
Le ragazze si avvicinano alla coda, la accarezzano, la fanno dondolare e poi quella che dovrebbe essere la capo branco, la tira e fa uscire il plug.
" oh guarda la nostra cavallina come è già aperta e vogliosa di essere montata " esclamano gioiosamente, sculacciandomi e accarezzandomi sul culo.
" dai facciamogli capire come montano i veri stalloni, ingravidiamola questa cavallina " urlano compiaciute e così danno inizio al gioco.
La prima si avvicina e appoggia la cappella del suo fallo sullo sfintere. Un attimo e appena avvertito il contatto, inizia a spingere.
Io oramai conosco la tecnica che ho usato tante altre volte e inizio a spingere come se dovessi defecare.
La cappella entra e si fa strada nelle mie viscere.
La sento imponente, seguita dal fusto del fallo, anch'esso di notevoli dimensioni.
Scivola ancora dentro, è liscio e non oppone resistenza ma mi riempie tutto.
Sento il culo pieno in ogni spazio, è grosso e mi struscia sulla prostata.
Sento il cazzo che vorrebbe reagire ma non può assolutamente per come è costretto e ingabbiato. Mi fa male ma poi la sensazione di erezione regredisce.
Torno a concentrarmi sul culo.
La ragazza oramai ha fatto scivolare dentro una buona metà di quel fallo e inizia a tirarsi indietro. Esce lasciando la cappella dentro e poi riaffonda inesorabilmente.
Io inizio a godere ma non posso emettere suoni a causa del morso che mi passa nella bocca ma inizio a sbavare, veramente come una cavalla.
Vedo le telecamere che mi circondano, ognua riprende dei particolari e allora
sculetto per entrare nella parte e farmi vedere collaborativo dal punto di vista della regia che dietro la camera da presa, segue la scena.
La ragazza inizia a dare colpi più forti e mi spinge, come a farmi cadere.
Faccio forza sulle braccia per restare nella posizione da cavallina che oramai ho assunto. La ragazza esce dal culo, e sento lo sfintere che è rimasto allegramente aperto e non si contrae per richiudersi.
Subito la seconda ragazza si avvicna e trovando il culo aperto, ci sprofonda dentro il suo pene cavallino.
Cazzo ! è maledettamente lungo e grosso; mi sento soffocare, mi riempie fino nell'intestino.
Mi scopa velocemente, con un ritmo assurdo.
"dai cavalcala la puledrina, spaccala, affondagli il cazzone nella fica aperta ".
Il gruppo delle altre la incitano e mi sento veramente spaccato in due.
Affonda colpi sempre più decisi e mi sento come con un palo nel culo.
Non posso mugolare, vorrei gridare il mio infinito godimento ma non posso, posso solo sbavare.
Esce dal mio culo oramai deflorato definitivamente e subito la terza mi incula.
Ancora botte profonde di minchia cavallina dura e peni che apprezzo di diametro almento 6/7 centimetri.
Sto godendo da matti, ho il cervello fuso e il cazzo se pur ingabbiato, sta rilasciando il liquido scivoloso della prevenuta, che fila fino a terra.
Dopo una serie di impressionanti martellate, tocca ad un'altra e poi ad un'altra ancora.
Mi sento svenire, ho il culo dolorante ma resisto.
Non voglio perdermi nulla del piacere che queste indemoniate mi stanno facendo provare, anche se il culo mi rimarrà per sempre aperto e sfondato.
Mai nessuno mi aveva spaccato in quel modo, nemmeno nelle ripetute orge a casa con mia moglie e con i miei amici.
Sono completamente sudato e questo, insieme alla crema, mi rende ancora più scivoloso.
Ma l'ultima di loro ha in servo una sorpresa.
Mi sta inculando da qualche minuto, quando inizia a dirmi " ora ti riempio di sborra, ti ingravido e così ci farai altri cavallini ".
Io non capisco ma una ragazza si avvicina, prende le finte palle del fallo cavallino che ho ancora affondato nel culo e le strizza per far uscire un liquido biancastro e denso, simile allo sperma.
Le palle sono belle grosse, dimensionate al fallo che è praticamente un palo della luce, e ne conterrà almenno mezzo litro di questa sborra che in seguito mi diranno essere semplicemente yogurt che cinematograficamente riproduce perfettamente il colore e la densità dello sperma.
Mi stanno riempiendo il culo di questa sostanza, è come un clistere denso e caldo e subito dopo la ragazza si ritrae per far uscire il fallo.
Una telecamera si aggicina e si posiziona per riprendere il mio culo oramai rotto definitivamente, rimasto aperto e definitivamente slabbrato, che perde lo sperma cavallino come una fontana.
" bene, abbiamo ingravidato la puledrina e vedrete che sorpresa ci farà partorirà un bel cavalino " sento dire da qualcuna di loro ed è in questo momento che mi sento veramente una puledra.
Le ragazze si allontanano e rientra in scena la mia valchiria che impugna dinuovo le briglie e sempre a quaqttro zampe mi porta via ed uscima di scena.
Appena oltrpassata la porta dello studio dove stavamo girando, crollo e mi abbandono a terra stremato e semisvenuto.
La valchiria " però ti hanno proprio ridotto male, te l'avevo detto che non sarebbe stata una passeggiata, girare film hard non è da tutti ".
Io mi rialzo e mi faccio togliere briglie e maschera. Sono ridotto uno straccio e mi portano sotto braccio a fare una doccia.
Al valchiria mi segue e sotto la doccia mi toglie la gabietta liberando il mio povero uccello ridotto ad un ammasso di carne informe, mi insapona, mi sciacqua e indugia sullo sfintere con la mono.
" certo che ti hanno proprio sfondato, cazzo ! hai il culo talmente aperto che ci posso ancora infilare la mano senza alcuna difficoltà" mi dice.
" vieni che ti metto una crema emmoliente che ti farà passare il dolore e ti ridarà elasticità ai tessuti ".
Entra al bagno la direttrice e dice " avevamo l'esigenza di girare anche la seconda scena con i mandingo ma credo che è meglio che ti riposi e dai un pò di riposo al tuo culo, altrimenti anche i mandingo non sentono nulla " e ride fragorosamente.
" rimandiamo tutto a domani, oggi mi sembri veramente provato, ma comunque complimenti, non avevamo mai trovato uno come te ".
Mi da un bacio sulla guancia e se ne va.
Il resto ve lo racconterò prossimamente.
Dopo qualche giorno squilla il telefono e riconosco immediatamente la voce suadente della titolare della produzione " vorrei innzitutto farti le mie personali congratulazioni per la performance della volta scorsa; non sempre ci capitano uomini che hanno le tue doti anali e a cui piace farsi inculare senza problemi. Quindi abbiamo pensato a te e dovresti venire domani, abbiamo due scene da girare in due ambientazioni diverse e sarai impegnato tutto il giorno; naturalmente la paga sarà doppia. Naturalmente devi venire già ben lavato, quindi fatti un bel clistere".
Io contentissimo accetto, anche per il mio oramai cronico bisogno di soldi, e confermo la mia disponibilità.
Il giorno dopo mi faccio un paio di clisteri, così come ordinato e mi reco in villa e subito mi spiegano la mia parte; la prima scena è ambientata in una sala da pranzo, dove di sono 12 ragazze che pranzano allegramente, con abbondante champagne che si versa in continuazione nei calici.
L'euforia è alle stelle e le 12 amiche, alla fine del luculliano pranzo, vorrebbero fare un pò di sesso.
Io vengo preparato nella stanza accanto dalla mia valchiria che la scorsa volta mi aveva iniziato a questo lavoro.
Mi fanno accomodare su un lettino e qui mi incominciano a depilare completamente, con rasoio e ceretta. Sottoposto a questa tortura, sento le allegre risate provenire dalla stanza accanto dove già hanno iniziato a girare.
Dopo mezzora, sono liscio come un bambino appena nato e non ho più un pelo in nessuna parte del corpo. Poi mi cospargono di crema fino a ungermi completamente. Mi sento nudo come non mai e sento freddo!.
Mi infilano una maschera che raffigura un cavallo, mi mettono delle finte briglie che però mi costringono sul collo e sulle spalle e un morso che mi attraversa la bocca.
Mi ungono per bene il culo con un lubrificante, indugiando con due e tre dita e una volta pronto mi infilano un plug nel culo con una lunga coda di pelo nero e liscio. In ultimo, mi infilano sul pisello una cintura di castità di plastica rosa e nera che riproduce proprio la pezzatura di un cavallo, con lo scopo di impedirmi di avere erezioni.
" ah, ah, guarda sembra proprio una cavallina!".
Conciato in questo modo sono totalemnte sotto il loro controllo.
La mia aguzzina mi prende per le briglie e a quattro zampe mi porta nella sala dove il pranzo è finito e le 12 ragazze sono nude, sdraiate su i divani e si baciano lascivamente, in atteggiamento lesbico.
La vista mi è un pò impedita dalla maschera ma guardando meglio, mi accorgo che hanno tutte indossato degli strapon con falli a forma di peni di cavallo, alcuni bianchi e neri, altri bianchi e marroni, di forme e dimensioni diverse e alcuni veramente spaventosi.
Io sono sempre a quattro zampe al centro della sala e la mia aguzzina " ragazze vi ho portato la cavallina da svezzare !.
Tutte si avvicinano gridando eccitate e mi accerchiamo subito incominciando ad accarezzarmi.
Mi accarezzano come farebbero con un cavallo e fanno scorrere le loro mani sul mio corpo unto dalla crema, alcuni mi accarezzano la mia schiena, su i miei fianchi; alcune indugiano sul culo mentre altre si accertano che io sia effettivamente una cavallina, grazie alla gabietta che costringe e imprigiona il mio fallo.
Le ragazze si avvicinano alla coda, la accarezzano, la fanno dondolare e poi quella che dovrebbe essere la capo branco, la tira e fa uscire il plug.
" oh guarda la nostra cavallina come è già aperta e vogliosa di essere montata " esclamano gioiosamente, sculacciandomi e accarezzandomi sul culo.
" dai facciamogli capire come montano i veri stalloni, ingravidiamola questa cavallina " urlano compiaciute e così danno inizio al gioco.
La prima si avvicina e appoggia la cappella del suo fallo sullo sfintere. Un attimo e appena avvertito il contatto, inizia a spingere.
Io oramai conosco la tecnica che ho usato tante altre volte e inizio a spingere come se dovessi defecare.
La cappella entra e si fa strada nelle mie viscere.
La sento imponente, seguita dal fusto del fallo, anch'esso di notevoli dimensioni.
Scivola ancora dentro, è liscio e non oppone resistenza ma mi riempie tutto.
Sento il culo pieno in ogni spazio, è grosso e mi struscia sulla prostata.
Sento il cazzo che vorrebbe reagire ma non può assolutamente per come è costretto e ingabbiato. Mi fa male ma poi la sensazione di erezione regredisce.
Torno a concentrarmi sul culo.
La ragazza oramai ha fatto scivolare dentro una buona metà di quel fallo e inizia a tirarsi indietro. Esce lasciando la cappella dentro e poi riaffonda inesorabilmente.
Io inizio a godere ma non posso emettere suoni a causa del morso che mi passa nella bocca ma inizio a sbavare, veramente come una cavalla.
Vedo le telecamere che mi circondano, ognua riprende dei particolari e allora
sculetto per entrare nella parte e farmi vedere collaborativo dal punto di vista della regia che dietro la camera da presa, segue la scena.
La ragazza inizia a dare colpi più forti e mi spinge, come a farmi cadere.
Faccio forza sulle braccia per restare nella posizione da cavallina che oramai ho assunto. La ragazza esce dal culo, e sento lo sfintere che è rimasto allegramente aperto e non si contrae per richiudersi.
Subito la seconda ragazza si avvicna e trovando il culo aperto, ci sprofonda dentro il suo pene cavallino.
Cazzo ! è maledettamente lungo e grosso; mi sento soffocare, mi riempie fino nell'intestino.
Mi scopa velocemente, con un ritmo assurdo.
"dai cavalcala la puledrina, spaccala, affondagli il cazzone nella fica aperta ".
Il gruppo delle altre la incitano e mi sento veramente spaccato in due.
Affonda colpi sempre più decisi e mi sento come con un palo nel culo.
Non posso mugolare, vorrei gridare il mio infinito godimento ma non posso, posso solo sbavare.
Esce dal mio culo oramai deflorato definitivamente e subito la terza mi incula.
Ancora botte profonde di minchia cavallina dura e peni che apprezzo di diametro almento 6/7 centimetri.
Sto godendo da matti, ho il cervello fuso e il cazzo se pur ingabbiato, sta rilasciando il liquido scivoloso della prevenuta, che fila fino a terra.
Dopo una serie di impressionanti martellate, tocca ad un'altra e poi ad un'altra ancora.
Mi sento svenire, ho il culo dolorante ma resisto.
Non voglio perdermi nulla del piacere che queste indemoniate mi stanno facendo provare, anche se il culo mi rimarrà per sempre aperto e sfondato.
Mai nessuno mi aveva spaccato in quel modo, nemmeno nelle ripetute orge a casa con mia moglie e con i miei amici.
Sono completamente sudato e questo, insieme alla crema, mi rende ancora più scivoloso.
Ma l'ultima di loro ha in servo una sorpresa.
Mi sta inculando da qualche minuto, quando inizia a dirmi " ora ti riempio di sborra, ti ingravido e così ci farai altri cavallini ".
Io non capisco ma una ragazza si avvicina, prende le finte palle del fallo cavallino che ho ancora affondato nel culo e le strizza per far uscire un liquido biancastro e denso, simile allo sperma.
Le palle sono belle grosse, dimensionate al fallo che è praticamente un palo della luce, e ne conterrà almenno mezzo litro di questa sborra che in seguito mi diranno essere semplicemente yogurt che cinematograficamente riproduce perfettamente il colore e la densità dello sperma.
Mi stanno riempiendo il culo di questa sostanza, è come un clistere denso e caldo e subito dopo la ragazza si ritrae per far uscire il fallo.
Una telecamera si aggicina e si posiziona per riprendere il mio culo oramai rotto definitivamente, rimasto aperto e definitivamente slabbrato, che perde lo sperma cavallino come una fontana.
" bene, abbiamo ingravidato la puledrina e vedrete che sorpresa ci farà partorirà un bel cavalino " sento dire da qualcuna di loro ed è in questo momento che mi sento veramente una puledra.
Le ragazze si allontanano e rientra in scena la mia valchiria che impugna dinuovo le briglie e sempre a quaqttro zampe mi porta via ed uscima di scena.
Appena oltrpassata la porta dello studio dove stavamo girando, crollo e mi abbandono a terra stremato e semisvenuto.
La valchiria " però ti hanno proprio ridotto male, te l'avevo detto che non sarebbe stata una passeggiata, girare film hard non è da tutti ".
Io mi rialzo e mi faccio togliere briglie e maschera. Sono ridotto uno straccio e mi portano sotto braccio a fare una doccia.
Al valchiria mi segue e sotto la doccia mi toglie la gabietta liberando il mio povero uccello ridotto ad un ammasso di carne informe, mi insapona, mi sciacqua e indugia sullo sfintere con la mono.
" certo che ti hanno proprio sfondato, cazzo ! hai il culo talmente aperto che ci posso ancora infilare la mano senza alcuna difficoltà" mi dice.
" vieni che ti metto una crema emmoliente che ti farà passare il dolore e ti ridarà elasticità ai tessuti ".
Entra al bagno la direttrice e dice " avevamo l'esigenza di girare anche la seconda scena con i mandingo ma credo che è meglio che ti riposi e dai un pò di riposo al tuo culo, altrimenti anche i mandingo non sentono nulla " e ride fragorosamente.
" rimandiamo tutto a domani, oggi mi sembri veramente provato, ma comunque complimenti, non avevamo mai trovato uno come te ".
Mi da un bacio sulla guancia e se ne va.
Il resto ve lo racconterò prossimamente.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La fighetta di mia moglie 14racconto sucessivo
Come sono diventato bisex
Commenti dei lettori al racconto erotico