Strapon

di
genere
bisex

Sono sdraiato supino sul letto e mi reggo le gambe con le mani sotto le ginocchia. La mia lei ha indossato l’ultimo modello di strapon che le ho regalato; un fallo realistico color carne da 25 centimetri, con una cappellona rossa e tanto di coglioni alla base. Lentamente lo sta lubrificando. Mi eccita molto questa fase in cui lei simula la masturbazione e con la mano scivola sul fallo per spargere meglio il lubrificante. Mi guarda negli occhi come a trovare la mia approvazione e so che anche lei si sta eccitando. Ora si avvicina e me lo sta puntando in mezzo alle chiappe. Lei mi vuole in questa posizione perché dice che vuole vedermi in faccia e godersi le mie espressioni da gran porco, di dolore e di goduria insieme. Ma veniamo all’inizio di questa storia.
Sono il lui di una coppia 45enne senza figli ed estremamente aperta per quanto riguarda le abitudini sessuali. Da sempre nel nostro rapporto, abbiamo fatto uso di falli e vibratori di tutti i tipi. Forse li usavamo più su di me che non su di lei, fino a quando abbiamo sperimentato lo strapon e da allora non lo abbiamo più abbandonato. A dire il vero la nostra vita di coppia è cambiata anche per il fatto che a causa del diabete, ho iniziato a soffrire di disfunzioni erettili e con il passare degli anni, ho veramente difficoltà ad avere delle erezioni, anche usando le solite pasticche che tutti conosciamo. Mia moglie invece ha grandi appetiti sessuali, la amo e non voglio perderla e così per non rovinare del tutto il nostro rapporto, abbiamo fatto un patto scellerato. Le permetto di avere rapporti con altri uomini, salvo il fatto di avvisarmi prima e possibilmente di farmi sapere con chi ha rapporti; naturalmente deve rimanere tutto nel massimo riservo in quanto per il mio lavoro, sono un personaggio pubblico. Alcune sere quando rincaso, la trovo già con lo strapon indossato e mi attende per darmi la mia razione di cazzo. Oramai godo solo in questo modo ! Poi lei esce e va a farsi fottere. Qualche volta mi ha mandato dei filmini in diretta fatti con il cellulare, mentre sbocchina un bel cazzone o mentre un cazzo la scopa alla grande.
Anche questa sera lei uscirà e prima mi vuole umiliare con lo strapon. “ dai bel frocione ….. vieni qui che ti spacco il culo “ mi dice prendendomi e facendomi avvicinare al bordo del letto, sull’angolo, in maniera che lei mi possa scopare meglio. Mi avvicino e subito me lo punta sullo sfintere, indugiando prima di infilarlo “ dai caro ….. spingi ….. che te lo metto nel culo ….. ti scopo alla grande questa sera ….. dai “ e così dicendo mi invita a spingere come se dovessi defecare. Lo so, in questo modo il cazzo mi scivolerà dentro, affondando fino in fondo e poi lo sfintere si richiuderà solo quando sarò completamente penetrato “ si …. dai …. scopami ……. ora …… sbattimelo dentro ….. “ e ad occhi chiusi sento lei che spinge, spinge con tutto il peso del corpo. Le carni si aprono, facendo passare quel fusto venoso di silicone, me lo spinge piano ma senza fermarsi. Sa che mi piace sentirlo centimetro per centimetro che mi profana e scivola dentro mentre le pareti del mio retto lo accolgono in un caldo abbraccio. Me lo sbatte fino in fondo, e si ferma. Il mio respiro si fa affannoso, mi sento pieno e la sensazione di pienezza mi piace e mi appaga. Lei mi guarda in faccia e io riapro gli occhi. La vedo sorride perché sa quanto mi piace. Mi mette le braccia sotto le gambe e me le tiene bene in alto; ora sono aperto, esposto totalmente al suo volere. Lei mi vuole scopare così nella posizione del missionario. Mi chiede di cingerle i fianchi con le gambe e di intrecciare i piedi su i suoi reni. Eseguo sentendo il fallo che si muove dentro di me seguendo i miei movimenti.
Ora inizia a muoversi, esce lentamente lasciando dentro solo la cappella, poi mi guarda fisso negli occhi e riaffonda, inesorabile. Lo tira fuori di nuovo e lo riaffonda. Inizia a scoparmi con un bel ritmo, mi martella lentamente, e sto godendo come un pazzo. Sento il fusto che mi struscia sulla prostata e mi eccita da morire. Ora aumenta il ritmo e inizia a stantuffare veloce. Respira affannosamente e suda, mentre qualche goccia di sudore mi cade addosso.
Mi martella ancora, impassibile ai miei mugolii, ai miei urletti di goduria; io sembro una verginella alle prime armi ma godo di questo profanarmi e mi concedo tutto, mi rilasso e allora sento il cazzo che mi scivola veloce, senza apposizioni. Lo sfintere si deve essere rilassato o forse slabbrato del tutto. Non so se godo più di testa o di sensazioni corporee, ma godo ! E’ bellissimo sentirselo sbattere dentro e allora le afferro entrambe le tette, le pizzico i capezzoli, li torco, voglio anch’io farle male. Lei fa un’espressione cattiva e allora affonda sempre più, senza remore, mi scava nell’intestino, mi riempie ogni angolo del retto, sento le palle del fallo che mi sbattono sul culo. Mi sta picconando, infoiata dalla situazione, come so che le piace e allora sbuffando mi dice “ ma caro ….. che ne dici ….. di provare un cazzo vero ….. “.
A sentirmi dire questa cosa, sborro immediatamente e desolatamente con il cazzo moscio “ si cara …… voglio provare ….. si ….. voglio un cazzo vero …. “. Riesco appena a parlare con il fiato rotto dalla goduria. “ ok caro ….. ti organizzo io la cosa ….. con uno dei miei amanti ….. lasciami fare e vedrai ….. ti divertirai “. Si tira indietro e fa uscire il fallo dal culo, lasciandomi con quella classica sensazione di vuoto. Sembra che mi abbiano strappato le viscere. Lei si toglie lo strapon e vedo che le colano umori lungo l’interno delle cosce. E’ incredibile vedere quanto si eccita !!!! “ caro ora vado a farmi una doccia e poi esco …. questa sera vedo Mustafà ….. sai il garzone del fornaio ……. voglio farti provare il suo bel cazzone ….. vedrai “. Così mentre io rimango a letto gustandomi ancora la sensazione del culo rotto, sento che lei avvia la doccia e dopo viene in camera per vestirsi e truccarsi. Si sta vestendo un po’da zoccola ma la lascio fare poverina. E’ ancora una bellissima donna quarantenne, con qualche chilo di troppo ma nei punti giusti; una bella manza insomma, consapevole del suo corpo e della sua capacità di godere e far godere gli altri. Mi bacia frettolosamente sulle labbra ed esce tutta eccitata per l’incontro che avrà. Torna verso le 2 di notte, mi sveglia e mi bacia appassionatamente con la lingua “ amore …… senti il sapore …… questo è lo sperma dell’ultimo bocchino che ho fatto a Mustafà “ e poi mi racconta di quanto sia bravo Mustafà, di quanto sia resistente e di quanto ce l’ha grosso “ amore …… volevo dirti che Mustafà ha accettato ….. “ mi dice ancora eccitata all’idea che possa portarselo a letto per giocare con noi.
Cosa succederà tra qualche giorno, ve lo racconto la prossima volta.
scritto il
2017-08-01
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