Tutti vogliono Linda
di
Carol
genere
esibizionismo
Poggiata al muro Linda iniziò a slacciarsi lentamente il bustino. Rideva sommessamente per non farsi sentire dagli altri. Lui la guardava inebetito ed eccitato, barcollante...a malapena si reggeva in piedi. Dalla piazza giungevano le risate, la musica e il profumo della carne sul fuoco. Le dita di lei lavoravano piano, facendo accrescere il desiderio di lui. Linda era consapevole del suo fascino e sapeva come fare impazzire un uomo.
L' ultimo legaccio del bustino volò via, lo fece scivolare piano piano lasciando libero un seno bianco e morbido. I capezzoli rosei si rizzarono per il freddo. Lui allungò una mano per toccarli, ma lei lo schiaffeggio'. -Sei troppo bevuto per farmi goere...e poi puzzi....vattene. Il ragazzo voleva reagire, ma non ne aveva la forza. Sconfitto se ne andò. Linda si guardò intorno. Sapeva di non essere sola. Qualcuno la stava osservando e sapeva anche chi. Lo chiamavano "Il barone". Non l'aveva mai visto, ma percepiva la sua presenza ovunque lei fosse, ma fingeva di non saperlo, lo trovava più eccitante. Decise allora di regalargli qualcosa. Si appoggiò al muro e iniziò a strizzarsi i capezzoli, li faceva ruotare tra il pollice e l'indice stringendoli forte fino a che non si arrossarono e non iniziarono a farle male. La testa poggiata al muro di sassi e le labbra schiuse in respiri profondi. Sentì un rumore da dietro un cespuglio. Sorrise tra se. Lentamente si alzò la veste e la fermò nella cintola, facendo in modo che non la infastidisse mentre si dedicava ai suoi gioielli più preziosi. La mano scivolo' sotto la culotte ed inizio' ad armeggiare con sapiente maestria. Decise di levarsi quella biancheria che oscurava la vista al suo spettatore. Un sussulto dal cespuglio. Linda sorrise nuovamente, poi sistemo' il corpetto a terra e vi sedette sopra. Aprì elegantemente le gambe verso l'arbusto. Un altro sussulto. Iniziò ad accarezzarsi il sesso, dapprima con delicatezza, aprendo bene con due dita le grandi labbra ed esponendo oscenamente il suo roseo fiore.Poi percorse la sua fessura con due dita....sentiva i suoi fluidi aumentare e il piacere con loro. Cominciò ad ansimare, le gambe diventarono molle....immagino' il barone dietro al cespuglio che si masturbava....immagino' di prendere il suo fallo nel culo.
Si fermò improvvisamente, cambiò posizione. Si mise in ginocchio, col sedere alto rivolto verso il solito cespuglio. Affondò un dito nella vagina, poi due....li bagno' bene con il suo dolce nettare, poi si dedicò all' altra fonte di tanto piacere. Cominciò a penetrarsi l' ano con le due dita umettate di dolci sapori....la eccitava da morire sapere di essere guardata. Poi si fermò di nuovo e rimanendo nella stessa posizione, tolse il nastro dai capelli ramati e si bendo', poi con voce suadente e in preda ad un orgasmo imminente, supplico': - Ti prego, vieni fuori di lì....vieni qui da me, vieni con me....sono bendata, non ti posso vedere..... Linda cominciò a muovere i fianchi e a ruotarli mostrando tutto il suo desiderio.
Improvvisamente , due mani forti bloccarono la sua danza incalzante. Qualcosa di grande, caldo e pulsante la penetro'. Iniziò a muoversi sempre più velocemente e ad ogni spinta cercava di divorarlo con le sue carni, cercando di non tralasciare neanche un millimetro. Lui affondava il suo vessillo sempre più in fondo, mentre con le mani aggrappate ai fianchi portava a se quel culo meravigliosamente perfetto.Bastarono poche spinte e Linda godette come mai prima d' ora. E mentre ancora gridava dal piacere e in cielo scoppiavano i fuochi d' artificio, il misterioso barone si staccò da lei, lasciandola lì ancora calda e pulsante. Linda si ricompose la veste, poi si levo' la benda e si guardò intorno. Nessuno. Raccolse la culotte ancora tremante per il piacere appena provato, e fu allora che trovò quel foglietto stropicciato. Non era sicura che l' avesse scritto lui, ma in cuor suo sapeva che era così. Nessun ragazzo del paese sapeva usare le parole in quel modo. Si avvicinò ad un lampione e lesse incuriosita" Non solo mi delizi, ma mi ispiri".
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