Io sono così
di
Carol
genere
masturbazione
Mi sono eccitata guardandomi allo specchio. La mia immagine riflessa è sorprendente: biancheria intima in pizzo nero e calze autoreggenti, tutto racchiuso da una castigata camicetta a fiori beige e un' altrettanta gonnellina nera al ginocchio. Abbigliamento in contrapposizione con due sottili treccine che ricadono sulle spalle. Mi trovo terribilmente sexy e indecente al punto giusto. Non resisto al non toccarmi, devo, sfioro il pizzo degli slip, l' elastico, la tentazione di infilarci la mano è tanta ma alla fine riesco a trattenermi. Salgo in macchina di fretta, giusto il tempo di sentire l' aria fresca farsi spazio sotto la gonna. Lì sotto sono già un fuoco e quella frescura mi dà sollievo. Dieci minuti e saresti stato di fronte a me. Immagino già le tue mani sotto la gonna, il tuo frugare tra le mie cosce. Mi spingerai contro il muro e mi farai voltare. Mi stringerai forte le natiche quasi a sollevarmi e mi ripeterai quanto ti piace il mio culo.
Il clacson di un auto che sopraggiunge dalla corsia opposta mi riporta alla realtà. Mi sento tremendamente calda ed eccitata: abbasso il finestrino e respiro un po' d'aria fresca.
Cerco di strofinarmi sul sedile dell' auto per dare sfogo alle mie voglie, ma non è sufficiente. Decido di accostare un attimo.
La strada è trafficata e rischio di essere vista. Cerco di fare in fretta. Apro le portiere della fiancata destra e mi posiziono in mezzo, poi mi abbasso come per fare pipì. Non voglio toccarmi, non lì così...decido di attorcigliare gli slip, come a formare un grosso cordone...sono costretta a toccarmi, appena il tempo necessario per allargare delicatamente le labbra incantescenti del mio sesso e posizionare in mezzo il cordone. Trattengo per un attimo il respiro, lotto contro la mia volontà per non venire. Mi rialzo e sollevo gli slip in modo esagerato in modo che il cordone penetri bene nelle mie carni. Risalgo in auto e parto. Dopo 2 minuti la gonna è fradicia, così come il sedile dell' auto. Il respiro si fa corto.
Accellero. Devo raggiungerti al più presto.
Il clacson di un auto che sopraggiunge dalla corsia opposta mi riporta alla realtà. Mi sento tremendamente calda ed eccitata: abbasso il finestrino e respiro un po' d'aria fresca.
Cerco di strofinarmi sul sedile dell' auto per dare sfogo alle mie voglie, ma non è sufficiente. Decido di accostare un attimo.
La strada è trafficata e rischio di essere vista. Cerco di fare in fretta. Apro le portiere della fiancata destra e mi posiziono in mezzo, poi mi abbasso come per fare pipì. Non voglio toccarmi, non lì così...decido di attorcigliare gli slip, come a formare un grosso cordone...sono costretta a toccarmi, appena il tempo necessario per allargare delicatamente le labbra incantescenti del mio sesso e posizionare in mezzo il cordone. Trattengo per un attimo il respiro, lotto contro la mia volontà per non venire. Mi rialzo e sollevo gli slip in modo esagerato in modo che il cordone penetri bene nelle mie carni. Risalgo in auto e parto. Dopo 2 minuti la gonna è fradicia, così come il sedile dell' auto. Il respiro si fa corto.
Accellero. Devo raggiungerti al più presto.
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