Vicini vicini

di
genere
etero

Mi chiamo Linda e avevo frequentato casa sua per molto tempo quando ero piu' piccola,giocavo con sua sorella Giada che ha 4 anni piu' di me e lui ha 5 anni piu' di lei, quindi la nostra diversita' di eta' e' di 9 anni,decisamente troppi, soprattutto se in eta'adolescenziale.
Alessandro abitava nella palazzina gemella alla mia e le finestre delle nostre camerette erano proprio una di fronte all altra, solo che io ero al pian terreno e lui al primo piano,infatti spesso con Giada parlavamo dalla finestra e anche se io intravedevo appena la sua stanza, lei invece dall alto diceva di vedere benissimo dentro la mia.
Da piccola sognavo che una volta grande l avrei sposato e che saremmo andati a vivere insieme, me erano solo fantasie infantili, per lui infatti ero invisibile e a malapena mi salutava.
Quando fui piu' grande, spesso mi ritrovavo lo stesso a fissare la finestra del mio vicino, fantasticando su di lui e mi era parso di notare che certe volte, dietro la tenda vi era l ombra di un mezzo busto maschile,all inizio non capivo bene se mi stesse effettivamente guardando o se fosse semplicemente seduto al PC , ma iniziai a trovare una correlazione tra quando mia madre era fuori in giardino o a stendere o a prendere il sole e la comparsa di quell ombra.
Non ero piu' tanto piccola e non ci misi molto a capire; Gli uomini sono tutti dei maiali e quasi sicuramente Alessandro si masturbava guardando mia madre semi nuda.
Non c era da stupirsi che lui fosse attratto piu da le che da me, lei aveva grosse tette e nel complesso un fisico niente male per avere 43 anni,i miei seni invece si stavano ancora sviluppando ed ero solo un adolescente.Volevo che desiderasse il mio corpo con lo stesso ardore con la quale io desideravo il suo, una volta addirittura lo segui' in bici per un tratto mentre faceva jogging senza farmi vedere per ammirare il suo fondoschiena di marmo e le sue spalle larghe.
Rimase sempre nei miei pensieri notturni, anche quando inizio' a frequentarsi con quella strafiga di Sonia, ma quando dopo un paio di anni di relazione con lei senti' mia madre che a tavola disse che aveva sentito che presto si sarebbe sposato non ci vidi piu',dovevo averlo!
Iniziai a non tirare piu' le tende della finestra della mia cameretta, anzi quando ero semi nuda in giro per casa passavo spesso li' davanti per mettermi in mostra,avevo 18 anni,ormai non ero piu' una bambina e anche se le mie tette non erano enormi come quelle di mia madre, ero comunque una bella topina.
Un pomeriggio dopo la doccia mi trovai a fissare dalla mia stanza la sua finestra, indossavo solo un asciugamano bianco e il dubbio se quell ombra,ora stesse effettivamente guardando me mi tormentava, era l occasione che aspettavo?!, presi un pennarello grosso dalla mia scrivania e me lo infilai in bocca.
Dentro e fuori, dentro e fuori, intanto fissavo l ombra immobile, poi mi guardai intorno per essere sicura che non ci fosse nessuno in giardino e lasciai cadere l asciugamano per terra, rimasi nuda e sfilai il pennarello dalla mia bocca per leccarlo velocemente sul tappo.
L ombra si mise in piedi,sposto' la tenda, cosi' io vidi Alessandro con il suo grosso pene in mano che si segava, mentre con l altra mano si leccava in mezzo a indice e medio simulando di leccarmi la vagina.
Mi bagnai tutta, ripresi a infilarmi il pennarello in bocca e vidi che lui poco dopo scomparve.
Ansimavo e ridevo isterica, mi voleva e mi aveva vista nuda, cosa sarebbe successo, tremavo tra la paura, la gioia e il godimento.
Suono' il campanello,era lui,non so ' perche' ma apri'la porta tenendomi il seno coperto con un braccio.
-ciao-io
-sei sola?!- lui
-si- risposi
Mi trascino' in camera mia e vidi che sotto la tuta da runner il suo pisello era enorme, mi mise in ginocchio e lo tiro' fuori
-fammi vedere come sei brava!-
Era quello che avevo sempre voluto ma era capitato tutto molto in fretta,pero'non volevo farmi vedere inesperta, cosi' lo presi in bocca ed iniziai a succhiarlo.Il suo sapore era tutta un altra cosa rispetto a quello dei miei coetanei, rinsecchiti, sempre a parlare di figa ma ai fatti erano impacciati e intimiditi.Lui era sicuro dei suoi movimenti e il suo addome di fronte ai miei occhi si muoveva divinamente.
Usci' e prendendo i miei fianchi mi giro' sul letto con il culo all aria,ero la sua bambola, poi senza dire niente inizio' a penetrarmi la passera con foga, si era appena allenato e l odore del suo sudore misto al pene vigoroso e duro che entrava in me mi fecero impazzire.
Ebbi un orgarmo con la "O" maiuscola,cosi lui usci infilo' il suo cazzo tra le mie labbra, poco dopo un viscido, caldo e salato liquido riempi' la mia bocca mentre lui teneva i miei capelli lisci e neri con una mano, non avevo mai assaggiato lo sperma, solo una mia amica l aveva fatto, ma l unica cosa che volevo era mostrarmi all altazza per lui.
-apri la bocca Linda- disse quando aveva finito
Mi accarezzava la guancia con dolcezza mentre muovevo il suo abbondante seme con la lingua.
All improvviso la porta della mia cameretta si spalanco', era mia madre e mi sorprese completamente nuda,in ginocchio, di fronte al mio vicino con la bocca piena di sborra....

CONTINUA



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scritto il
2017-01-08
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