Irrefrenabile voglia

di
genere
gay

Irrefrenabile voglia di diventare Paola, è tutto il viaggio che ci penso, ci ragiono, in valigia tutto l'occorrente, smalto per le unghie dei miei piedini, rosso rossissimo, spiccherà in maniera pazzesca sulle unghie dei miei piedini.
Ieri poi la mia estetista ha fatto un ottimo lavoro, mi ha depilata per bene, tutta, ma proprio tutta, e devo dire che poi perle parti intime, ci ha messo veramente impegno, e si molto direi, anche perché le sue abili manine, hanno risvegliato la poca parte maschile in mè rimasta, e devo dire che ho avuto una buona erezione, che ha agevolato il suo lavoro, a suo dire, vero anche che poi a fine lavoro, mi sono dovuta masturbare, e lei mi ha aiutata nella solita nostra maniera, è rimasta in autoreggenti, ha infilato le sue scarpe divinissime tacco 12, e per i miei soli occhi, ha estratto dal suo nascondiglio, un favoloso fallo nero, e se lo è infilato tutto nel culetto, eccitandomi se possibile ancora di più.
Alla vista della sua performance, mi sono masturbata come una folle, come una studentessa della prima liceo, sborrando poi copiosamente sulle sue cosce, che ho ripulito diligentemente, è si, perché lei è la mia estetista di fiducia, a conoscenza della mia vita coniugale ed extra coniugale.
Mi conosce da anni, e col tempo l'ho convinta a farmi il total body, cosa che difficilmente fanno, ma forse visto la mia natura innocua si e convinta, e poi la confidenza è cresciuta sino a metterci in condizioni di totale libertà.
E pensare che fino a non molti anni fa, ogni ceretta era pretesto per lunghe scopate, io a lei e lei a mè, amava possedermi, mi chiamava la sua paolina, e mi scopava veramente bene, e io a dire il vero, ero ancora attiva con le donne, e me la sono goduta alla grande, ora come dicevo, ormai è difficile che una donna mi provochi erezioni, e tanto meno anche se avvenisse, non ci penso nemmeno a scoparmela, ho finalmente quasi raggiunto la pace dei sensi.
Torniamo a noi, mentre il treno viaggia verso la mia destinazione, continuo a pensare al contenuto della mia valigia, così doviziosamente preparata da mia moglie, il mio reggicalze, le calze 8 denari ancora nella bustina, il mio intimo, e il mio vestitino nero a tubino, con il suo bellissimo coprispalle, e per finire le mie scarpe nere co piccolissimi brillantini neri, allacciate .
sul polpaccio.
Si non vedo l'ora di arrivare in hotel, sbrigare velocemente le incombenze, e poi in camera. una doccia lunga e corroborante, poi nuda, dopo essermi ammirata il corpo depilato, un poco fuori forma, accidenti la pancetta, ma ancora carina, a detta dei miei maschietti, e del mio uomo, e poi una bella passata di smalto, e una volta asciugato, infilo con i guanti le mie calze nere finissime.
Una volta allacciate con attenzione al reggi calze, infilerò i mini slip, e allaccerò il mio reggiseno, infilandoci le protesi della quarta misura, poi infilerò il mio tubino, e inizierò a truccarmi.
Prima gli occhi, le sopra cilia poi tutto il viso e per ultimo il rossetto, anch'esso rossissimo, rosso troia, e infine il sopraspalle, il mio cappottino leggerissimo e allacciate le scarpe via per la città.
Si non ne potevo più, avevo bisogno di trasformarmi in Paola, da sola senza uomini, senza moglie, senza figli o amanti, sola per la città, lontana da casa dove nessuno mi conosce.
Si in modo che sia appariscente, non dimessa, nascosta, no che tutti capiscano che sono una donna speciale, adoro scandalizzare, leggere sui loro volti la sorpresa, la meraviglia che una come mè possa andarsene in giro, e non rimanga a casa sua a fare le porcherie.
Sapere che guardandomi li sappiano che sotto c'è il cazzo, e a volte, apro le gambe per fagli intravedere il mio intimo, popi quando vado in bagno, ed entro in quello delle donne che mi guardano scandalizzate, o in quello dei maschi, che rimangono stupiti, si questa sera è una di quelle sere, voglio scandalizzare.
E poi a fine serata rientro in albergo, dove sul tardi arriverà Thomas, il ragazzo della reception, un piccolino di nazionalità indiana, piccola ma ben dotato, uno sporcaccione come piace a mè, sarà una notte di fuoco, tra pompini e inculate, ragazzo voglioso e amante dei giochi sadomaso, soft, mi immagino sul letto, tacchi reggicalze e calze, null'altro, con legati i testicoli alle caviglie con il mio pene alla mercè delle sue torture, per essere poi selvaggiamente stuprata.
Berrò molta sborra, è si Thomas ne è un vero produttore, e adora riversarmela nel culetto e in bocca, per fortuna che in anni e anni di scopate, ormai sia larga, altrimenti non potrei resistere ore stantuffata da Thomas, domattina, mi infilerò il pannolino, che mia moglie mi ha infilato nel biuty vicino alla crema, e come al solito non avrà messo i profilattici, lo sa Thomas è sicuro.
Bene, tra poco sono arrivata, e sono pronta, anzi sono prontissima, chissà cosa dirà Thomas della gabbietta che mi ha messo mia moglie al pene, e avrà ricevuto via posta la seconda chiave? altrimenti è un bel guaio ma no accidenti cosa mi interessa, tanto è morto, credo che mia moglie abbia ragione, perché non toglierlo?
di
scritto il
2017-02-14
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