L'auto

di
genere
gay

Era una serata tranquilla, e io ero particolarmente eccitata, per tutto il giorno, in ufficio, avevo fatto dei lavori particolarmente tranquilli, e quindi con la fantasia, avevo potuto immaginare situazioni particolarmente erotiche, osservavo le mie colleghe femmine, e le immaginavo nelle situazioni erotiche più perverse, e immaginavo la loro reazione, nello scoprire, che il loro irreprensibile capo, indossasse, sotto il vestito intimo femminile, e che da molti anni, era una femmina, o almeno lo si sentisse.
Si è vero, da molti anni, pur essendo sposato, sono una trav, non passa momento, che non indossi intimo femminile, o che non abbia le unghie dei piedi laccate, è ormai la mia vita, sono cazzo dipendente, e tutto questo, non comporta particolari problemi in famiglia, mia moglie ne è al corrente, e condivide la mia scelta, certo questo comporta che lei chiaramente, conduca una sua vita sessuale, piena di uomini, essendo una donna molto attraente, ma questo non crea problemi, al nostro matrimonio.
Ma ora devo dedicarmi alla mia serata, come dicevo, avevo voglia di uscire, si a volte, spesso, esco en femme, e in auto giro per la città, o prendo l'autostrada, e spesso mi fermo nei parcheggi degli autogrill, li si fanno ottimi incontri.
Mi preparo dopo cena, mi trucco pesantemente, e indosso reggiseno slip e reggicalze bianchi, di pizzo, poi aggancio un paio di calze color carne, e infilo i miei sandaletti neri tacco 10, e per ultimo, infilo un vestitino nero, e mia moglie mi aiuta ad allacciarlo, facendo scorrere la lunga zip, e la sensazione di sentirsi chiudere la lampo da lei è particolarmente sensuale, poi infilo la mia parrucca bionda, e preso un leggero soprabito afferro la mia borsa, e mi reco in garage a prendere la mia auto.
Devo però aggiungere che sotto ai miei bellissimi slip bianchi, a chiudere e a costringere il mio pene, indosso una gabbietta, di quelle che si vedono spesso nelle riviste porno, si io indosso spessissimo il costrittore, anche perché, a dire il vero, sono passiva, e non avendo molte erezioni, mi calza a pennello, e poi a dire il vero, agli uomini piace vedere il mio pene piccolo, in gabbia come un uccellino, e poi, lo possono strapazzare con maggior impegno, cosa che io tra l'altro adoro, sentirmi afferrare il pene, con i testicoli, e tirarli anche violentemente, mentre mi montano, si montano, io preferisco questo termine, a scopare, o inculare, dà più l'idea della vacca che sono durante l'amplesso.
Esco, e mi dirigo in periferia, io abito in un paese vicino a Varese, e conosco pi o meno tutti i posti dove gente come mè, è apprezzata, e quindi mi dirigo, verso la zona industriale di una paese, che so benissimo, essere frequentato da baldi maschioni, e una volta arrivata, come una vera donnina di strada, scendo dalla mia auto, e comincio a passeggiare nel parcheggio, dove continuano a passare auto, e dove vedo salire e scendere persone.
Un attimo e a una ad una sfilano le auto, con i loro conducenti, che mi sfilano, mi ammirano, qualcuno fa commenti pesanti, alcuni si limitano a guardare, e poi come succede spesso, ripassano più volte, e poi si fermano e cominciano a chiedere chi sei cosa fai, se ce l'hai, ecc, allora io che come dicevo sono una vera troia, sollevo leggermente il vestitino, già corto di suo, e mostro il mio uccellino ingabbiato, e la cosa eccita moltissimo il maschietto di turno, ma poiché sono io a decidere chi mi avrà, invito la persona a ripassare.
Trascorsi una decina di minuti, e parecchie auto, si fermano due ragazzi, su una scassatissima utilitaria, io non sono giovane, forse mi sono dimenticata di dirlo, ho circa sessant'anni, un pochino tondeggiante, ma non per questo, gli uomini mi sfuggono, anzi, e vedendo questi due ragazzotti, capisco che potrebbero essere quelli giusti.
Poi capisco cosa siano inesperti del luogo, e di chi frequenti la zona, mi chiedono, con fare deciso e sicuro di una coppia di imbranati quanto voglio, e se vado con tutti e due, li osservo per un attimo, e poi mi appoggio al finestrino aperto, e infilo all'interno la mia testa, e dico loro: tesorini, credo che abbiate sbagliato zona, qui donne non ce ne sono, e poi qui non si batte, ci si mette solo a disposizione di simpatici ragazzi che vogliano divertirsi, poi mi rimetto in piedi e sollevo il vestitino, e mostro loro il mio gioiellino, che nel frattempo, eccitato, aveva rilasciato un lungo filamento di piacere prostatico, rimangono ammutoliti, poi dopo un poco, aggiungo, allora ragazzi, se volete, qui vicino c'è un motel, e non ci sono problemi ad andarci in trè, chiaramente pago io la stanza, dovete solo divertirvi, io sono a vostra completa disposizione, e credetemi, potete farmi tutto quello che volete, e per tutta la notte.
Pochi attimi, e il passeggero, quello meno imbranato annuisce, e deglutisce, non avevano mai di certo, avuto tale possibilità, e allora gli dico di seguirmi, e salgo in auto, e mi dirigo al motel, guardo nello specchietto, e li vedo seguirmi, non si sa mai, molti all'ultimo preferiscono defilarsi, diverso è farlo in auto, ma con due stalloni, preferivo godermeli in un letto comodo, anche se a dire il vero, li si và per farlo in auto, o in primavera estate nel boschetto limitrofo, dove spesso, sei al centro dell'attenzione di parecchi guardoni, cos che trà l'altro io adoro, essere guardata mentre il maschio di turno mi scopa.
Entro, seguita dai miei due baldi giovani, alla reception, il tipo mi riconosce, e mi sorride, e io non posso fare a meno di ricordare quanto è caldo e porco il tipo, ben attrezzato, mi ha ripassata più volte negli anni, e a mia volta lo saluto, e ci incamminiamo nel corridoio, e sento la mano di uno accarezzarmi le natiche, allora mi fermo, e mi giro, lo abbraccio, e afferro la sua mano, la metto sotto la gonna a contatto del mio pene, e lui lo afferra, e io appoggiata al muro, alzo la gamba e lo lascio fare, lui mi bacia il collo e continua a stringerlo, passando poi ad accarezzare il mio ano, io comincio a godere, provo piacere, e comincia ad ansimare, e così scivolo nei suoi pantaloni e afferro il suo cazzo, accidenti è bello barzotto, mmm e pensare che siamo ancora nel corridoi, poi un attimo dopo l'altro, si avvicina, e con un poco di coraggio, afferra il mio vestitino, e slacciata la zip, me lo sfila, lasciandomi in intimo, è pazzesco, se cis coprono ci sbattono fuori, e con un attimo di lucidità, mi divincolo, e corro ad aprire la camera, un attimo, e mi li ritrovo tutti e due addosso.
Credo sia passato poco più di un attimo, e mi ritrovo nuda, senza slip e reggiseno, e sento le loro lingue sul collo, sulle labbra, sul piccolo seno, e ancora pochi attimi, e sono nudi, apro gli occhi e mi ritrovo due cazzi bellissimi, giovani possenti davanti al mio viso, e comincia a baciarli, a succhiarli uno per volta, tutti e due insieme, mi riempiono la bocca, è fantastico, poi l'inevitabile, mi afferrano, e mi girano, rimango in posizione classica da monta, chiudo gli ochi, e aspetto, come da manuale, uno si mette davanti alla mia bocca e infila il suo cazzo, e comincio a spompinarlo, l'altro, lo sento ravanare dietro, e poi appoggia la sua cappella, al mio buchetto, non faccio in tempo a dirgli di infilarsi un preservativo, che mi sento aprire, sento la sua cappella entrare con irruenza, mi toglie il respiro, accidenti ne ho presi di cazzi, e anche grossi, ma questo è pazzesco, non finisce mai di allargarmi, e poi entra, riprendo a respirare, ma sento un forte bruciore, e gli dico: tesoro, sei matto, mi vuoi rompere tutta, sei troppo irruente, ma lui entrato, non si cura di quello che dico, e mi risponde: ma scusa non potevamo fare quello che volevamo con tè? e aggiunge: se volevamo scopare normalmente, scopavamo le nostre donne, mica un frocio come tè, ora zitta e succhia troia.
Era vero lo avevo detto, e ora ne pagavo le conseguenze, e quindi mi azzittisco e succhio, mentre il mandingo mi monta, e come mi monta, mi sbatte come una cagna, mi stantuffa con il suo possente cazzo, mi spinge la cappella sino alla bocca dello stomaco, mentre l'altro mi infila il suo cazzo nella gola, nel profondo della mia gola, e continuano per una ventina di minuti, e io cominci a sqittare dal mio cazzetto, e a bagnarmi in maniera oscena nel culetto, ormai ridotto a un buco enorme, e poi li sento gemere, sento irrigidirsi il cazzo nella mia bocca, e un attimo dopo mi riempie la bocca di sperma, e comincio a deglutire, il porco non lo toglie e continua, costringendomi a berla tutta, calda e dolce, una cosa pazzesca, e poi un attimo dopo il suo amico mi viene dentro, sborra come una fontana, sento i suoi schizzi sbattere sulle pareti del mio intestino, e mi sento riempire, attimi interminabili, dove anche io godo, sborro, il mio cosino comincia a spruzzare il mio seme, è meraviglioso.
Pochi minuti per riprenderci, e per dare modo di fare quattro chiacchiere, di complimentarmi con loro, e poi mi chiedono se potevo togliere la gabbietta, li accontento, slaccio la chiavetta che porto sempre alla caviglia, e libero il mio mostro, come lo chiama mia moglie, un ridicolo pene, e lo toccano, ci giocano, e prendono confidenza con il mostro, certo vicino ai loro sembra inesistente, ma a mè piace ugualmente, poi dopo alcuni minuti, mi chiedono se fosse possibile scambiarci i numeri di telefono, cosa che io non faccio quasi mai, ma era simpatici, e lo feci, poi mi chiesero se andavo a casa, e risposi di nò, che la notte era giovane e che mi aspettavano altri incontri, sicuramente in auto e sicuramente passivi, e una volta vestiti, ci siamo salutati, e ognuno per la sua strada, io al parcheggio e loro dalle morose.
Be ci siamo poi incontrati altre volte, e spesso a casa mia, e devo dire che avere due uomini è favoloso, due stalloni poi non vi dico, ps si sono fatti poi anche mia moglie.
di
scritto il
2017-04-15
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